Una
piccola, piccolissima serie di Drabbles per festeggiare le 1000 fiction
di One
Piece presenti qui su EFP. Sono un bel po’, eh???
Dedicate
a tutti gli autori e alle autrici...
NB:
Temo proprio che possano risultare SPOILER
per
chi segue il manga in italiano (non so a che punto sia arrivato dato
che io
seguo le scans) e sicuramente per chi segue solo l’anime in
TV.
Spoiler:
sono tutte ambientate dopo la separazione della ciurma.
I
personaggi appartengono ad ODA
Mille
E una
Richard Bach
zoro
“Non
è forte colui che non cade mai, ma colui che cadendo si
rialza”
J.W.Goethe
Seduto
su quella
fredda lapide di pietra, con la testa reclinata all’indietro
e appoggiata alla
croce, osservi con cipiglio severo quel banale foglietto di carta,
riportante
una sola parola: Rayleight.
Quel banale pezzo di carta è l’unica cosa che
può riportarti
dai tuoi compagni, per questo vale più dell’oro
che voi pirati inseguite e di
tutti i tesori del mondo a cui date la caccia.
I tuoi compagni sono ciò a cui tieni di più al
mondo, ecco
tutto. Non è semplice confessarlo o ammetterlo, ma sai anche
tu che è così. Non
le tue spade, non la tua promessa, non le tue ambizioni. Loro
sono ciò per cui lui combatti.
Mille volte
hai impugnato le tue lame per difenderli. Mille
volte hai combattuto, sei stato ferito,
hai ucciso, annientato, sei stato annientato. Mille
volte sei caduto e poi ti
sei rialzato.
Tutto questo per loro,
ed è per questo che è difficile confessarlo anche
solo a te stesso.
Sposti lo sguardo color pece dal foglietto al cielo scuro
sopra di te. Cielo senza stelle, senza luci o speranze. È
naturale sentirsi
solo e sconfitto. Tutto ciò che riesci a ricordare
è quel maledetto di un Kuma
pestarti a sangue, e tu, incapace di reagire, lasciarti travolgere da
quell’immane potenza e da quella furia. Sei stato battuto. E
cosa ancor più
grave, hai perso i suoi amici.
Perché ora, spadaccino, avverti la cicatrice sul petto
bruciare?
Nonostante sia solo una cicatrice, una ferita rimarginata e
sigillata, qualche volta ancora duole. Ti ricorda le tue debolezze e le
tue
mancanze. Ma questa notte ti vuole rammentare anche che tu sei ancora qui,
che sei vivo e in grado di
combattere. Che nemmeno una ferita di quella portata è
riuscita ad annientarti
del tutto. Ti ricorda, ardendo, che mille
volte sei caduto, ma altre mille sei stato in grado di rialzarti.
Nemmeno questa volta devi fare eccezione. Ti rimetti il
foglietto in tasca e
ti alzi da quella tomba avvolta dalla nebbia in questo stupido e
sperduto
cimitero.
Li ritroverai, è la tua promessa.