I personaggi appartengono
a Miss J. K. Rowling.
“I LOVE YOU” SEEM TO BE THE HARDEST
WORDS
Il triangolo no, non
l’avevo considerato…
(Triangolo, Renato
Zero)
Quel giorno era in
ritardo.
Quel giorno era molto in
ritardo.
Quel giorno era
fott…estremamente in ritardo…
E non poteva assolutamente
permetterselo, considerando che avrebbe dovuto trovarsi nell’aula di Pozioni in
quel momento.
Ma quella mattina gliene
era capitata una dopo l’altra.
Prima, era sparito il
mantello della divisa. Poi, si era rotto il tubo dell’acqua calda in bagno.
Dopo, era scivolata dalle scale del dormitorio femminile, perché sicuramente
qualche ragazzo dalla mente illuminata aveva deciso di andare a trovare la
propria dolce consorte facendo scattare
l’incantesimo.
Nei corridoi solitari dei
sotterranei del castello di Hogwarts, Lily Potter correva.
Quando arrivò nel
corridoio della sua aula, tirò un sospiro di sollievo prima di alzare la testa,
piegata verso il basso per il fiatone.
Merda, pensò, notando la figura poggiata
alla colonna di fronte alla sua classe. Decisamente quella era l’ultima persona
che avrebbe mai voluto vedere.
Quel giorno avrebbe fatto
meglio a darsi malata, rifletté, mentre il cuore le saliva in gola, alla vista
di quei fili d’oro e di quegli occhi di ghiaccio.
Vederlo le faceva
quell’effetto, anche dopo un anno?
Deglutendo, marciò dritta,
fingendo di ignorare il ragazzo che la fissava quasi con eccessiva
intensità.
Poggiò la mano sulla
maniglia dell’aula per aprire la porta della classe, ma la sua voce la
fermò.
- Aspetta
–
Facendo un gran respiro,
Lily si voltò verso il ragazzo in questione.
- Cosa vuoi Scorpius? Sono
già abbastanza in ritardo. –
- Appunto ormai fai prima
a saltare la prima ora…-, le rispose senza
scomporsi.
- Scorpius cosa vuoi
ancora? -, lo freddò, senza dargli la possibilità di continuare a
parlare.
- Spiegarti -, disse il
ragazzo con decisione. – Tu hai frainteso tutto quanto. Tra me e tua cugina non
c’è assolutamente niente. –
Lily chiuse gli occhi e
sospirò.
Non voleva parlarne. Non
voleva riaprire quel discorso. Faceva già abbastanza male senza che se ne
discutesse.
E poi…Come poteva dirle
quelle cose? Lei lo aveva visto. Aveva visto lui e Rose che si baciavano. Non si
poteva fraintendere un bacio.
- Io non credo. Ero lì e
vi ho visti. -, commentò a bassa voce, per non farsi sentire dal professore in
aula.
- No. Tu hai visto Rose
che baciava me, è diverso. –, puntualizzò Scorpius, staccandosi dalla colonna e
avvicinandosi a lei.
- Ti sei spostato quando
l’ha fatto? Ti sei scansato? Non mi sembra. Scusa Scorpius, ma i triangoli non
mi sono mai piaciuti. E tu stavi con Rose prima di metterti con
me…-.
- Io l’ho lasciata per te!
Lo sai, io ci tenevo e ci tengo sul serio a te…-.
- Io non so un bel niente!
–, esplose Lily, fregandosene a quel punto che qualcuno la potesse sentire. –
L’unica cosa che so è che il mio ragazzo l’anno scorso non ha voluto far sapere
in giro che stavamo insieme. Oh giusto. -, aggiunse sarcastica -So anche che la
cosa più carina che mi hai detto è che sono speciale. Quando ti ho detto di
essermi innamorata di te, la tua risposta è stata “non essere stupida stiamo insieme da troppo
poco tempo” o sbaglio? –
Il ragazzo abbassò la
testa, consapevole che tutte le cose che lei gli stava rinfacciando con rabbia
erano vere.
Quella volta… Quando lei
gli aveva detto di amarlo, lui si era così spaventato da sminuire anche i suoi
sentimenti. E l’aveva ferita. Solo che lei non lo aveva mai
mostrato.
- Lily ascoltami, -, disse
con un tono di voce serissimo - le cose sono cambiate. Veramente. Ho capito
quanto sei importante per me. E ti assicuro che se tu dovessi decidere di darmi
un’altra possibilità, di darci un’altra possibilità, farei sapere a tutti che tu
sei la mia ragazza…-.
Lily scosse la testa,
sorridendo malinconicamente.
- Non è questo il punto,
Scorpius! Non mi interessa vantarmi di stare con te. Ma chi mi assicura che Rose
non ci riproverà? Succederebbe un putiferio, e avremo anche problemi in
famiglia. E poi, sinceramente, non mi basta essere importante per te.
–.
- Cosa vuoi dire? –,
chiese non capendo cosa lei intendesse.
- Scorpius, io ti amo -,
gli disse, e facendolo avvampò – e mi dispiace, non riesco a stare con una
persona che non mi ama. –
- Non è che non ti amo…e
che…Io…non riesco a dirlo…Perché…-
- Mi hanno sempre
insegnato che quando non riesci a dire di essere innamorato è perché non lo sei
veramente. E’ questo mi basta per sapere che non voglio più stare con te. -, lo
interruppe.
- Lily andiamo… -, provò a
dire, ma lei non gli diede modo di parlare.
- Scusa Scorpius ma
rischio di perdere anche la seconda ora di lezione. Ci vediamo in giro…
-
***
- Ehi amico, non sei
venuto a Trasfigurazione… -
I capelli costantemente in
disordine, gli occhi di un verde brillante, la divisa verde e argento. Albus
Potter trovò Scorpius nella loro Sala Comune, fermo e immobile d’avanti al
fuoco.
- Non ne avevo voglia –,
borbottò.
- Ho capito…Mia sorella
non ha mollato nemmeno questa volta, eh? -, rifletté l’altro con un
sospiro.
- Io non la capisco
proprio! Le ho detto che è importante, che le cose sono cambiate, che per me
Rose non conta nulla, e lei non riesce a credermi. Cosa diamine devo fare? –,
sbottò il biondo.
Albus lo guardò di
sottecchi. – Tu lo sai cosa vuole sentirsi dire. Fallo, e tornerete insieme.
–
- Non ci riesco -, mormorò
Scorpius – E’ più forte di me. Quando sono lì lì per farlo, mi viene qualcosa
sullo stomaco. Non so perché. –
- Con Rose però questo
blocco non ti è venuto -, lo rimbeccò Albus.
- Cosa? –, chiese Scorpius
non capendo.
- In estate alla Tana è
successo un mezzo macello. Rose e Lily hanno litigato di brutto. E Rose ha detto
a Lily che in realtà tu volevi lei perché…solo a lei avevi detto di essere
innamorato. –
Scorpius ghiacciò sentendo
quelle parole.
Perché effettivamente era
vero.
Un giorno si era così
ubriacato che aveva detto a Rose di essere innamorato di lei. Ma aveva detto la
stessa cosa anche Madama Chips quando l’avevano portato in
infermeria.
Esasperato, si passò una
mano tra i capelli che, per una volta, persero la loro solita
compostezza.
- Stai dicendo sul serio?
Rose è stata così stupida da fare una cosa del genere?
–
- Già. E, fra parentesi,
mi spieghi questa storia. Hai detto sul serio a Rose di amarla?
–
- Sì, ma ero ubriaco. E
l’ho detto anche a Madama Chips. Non lo pensavo assolutamente -, borbottò. –
Merda, devo trovare tua sorella… -
- No, lasciala sbollire un
po’. E comunque -, continuò Albus – se non hai intenzione di dirle quello che
provi per lei, è inutile che la cerchi. –
- Lo so. Ma devo spiegarle
questa storia. E’ normale che creda che possa tornare con Rose. Giuro, voglio
uccidere tua cugina. –, disse con rabbia e
frustrazione.
- Scorpius, parliamoci
chiaro. Conosci mia sorella. E’ stata sempre una di quelle tipe che sogna il
principe azzurro e le storie d’amore romantiche. L’anno scorso si è rimessa in
discussione, e ha deciso che per te poteva anche rinunciare a quelle cazzate. Ma
forse è il caso che cerchiate un compromesso. –
Scorpius inorridì a
sentire quelle parole.
- Compromesso? Ma dico mi
vedi come un idiota romantico?! Non è nemmeno pensabile…
-
- Lo vedi? -, esclamò
Albus, esasperato – E’ la ragazza che ami, per Merlino! Non devi cambiare, non
ti vorrebbe altrimenti. Devi solamente accontentarla ogni tanto
–
- E cosa dovrei fare? -,
chiese cautamente.
- Ma che ne so. Quelle
cose che piacciono alle ragazze. Portala a Hogsmeade, regalale dei cioccolatini,
falle trovare dei fiori. Corteggiala! –
Scorpius guardava l’amico
shockato.
Ma Albus parlava sul
serio? Fiori, cioccolatini e passeggiate
romantiche?
Tanto valeva che si
mettesse una calzamaglia e si presentasse da Lily su un cavallo
bianco.
Ma lui sapeva cosa doveva
fare per tornarci insieme. Solo una cosa.
Dirle quelle maledette tre parole che
complicavano solamente la vita di tutti.
Poteva riuscirci per
lei?
- E ora dove vai? -, gli
chiese Albus quando lo vide alzarsi di scatto dalla poltrona e dirigersi verso
l’uscita della Sala Comune.
- Da tua sorella!
–
***
- Cioè ci credi? Mark mi
ha chiesto di uscire! A me! Ha chiesto di uscire a me!!
–
- Si Cassy è fantastico.
-, borbottò Lily mentre entrava nel castello con le sue
amiche.
- E tu? Con chi vai a
Hogsmeade? –
Lily abbassò lo sguardo. –
Non ci vengo. Ho un sacco di cose da fare e sono rimasta indietro con i compiti
di Trasfigurazione -, inventò sul momento.
In realtà non aveva
nessuna voglia di unirsi ai suoi compagni per la gita. Dopo l’ultimo
incontro-scontro con Scorpius, non aveva nessuna voglia di
divertirsi.
Aveva solo voglia di
starsene rannicchiata sul suo letto a leggere qualcosa, o ad ascoltare
musica.
Dirgli quelle parole le
era costato più di quanto pensava. E poi, andarci con un altro non le sembrava
nemmeno concepibile.
Si sentiva come svuotata.
In quel momento,
Sola.
Aveva bisogno di starsene
sola per un po’.
- Ragazze io devo tornare
un attimo in dormitorio. Ci vediamo direttamente a lezione -, disse alle sue
amiche sulla soglia della Sala Grande.
Le ragazze la salutarono,
ma quando si girò trovò una bella
sorpresa ad aspettarla.
Scorpius appoggiato a uno
degli archi, le faceva cenno di andare verso di
lei.
D’avanti alle sue
amiche.
Ora l’avrebbero tormentata
per sapere tutto. Infatti, erano già a ridacchiare.
- Cosa c’è? -, chiese
passandosi nervosamente una mano fra i capelli
legati.
- Io non sono un principe
azzurro -, mormorò il ragazzo.
- Come?
–
- io non sono un principe
azzurro -, ribatté con maggiore convinzione. – stando con me non credo che
riuscirai ad avere tutto il romanticismo che sogni.
–
- Ma cosa…
-
- Zitta, fammi finire -,
la interruppe – altrimenti non credo di riuscire a dirti quello che provo.
Allora, prima di tutto,
Albus mi ha spiegato quello che ti ha detto Rose. E’ vero, ho detto di amarla -,
disse, causandole una fitta dolorosa al cuore – ma -, riprese – quel giorno l’ho
anche detto a Madama Chips. Ero ubriaco. E non significava niente. Non significa
niente. –
Il cuore di Lily riprese a
battere e si trovò a dover reprimere un’ondata di sollievo. Per un solo momento
aveva avuto aura che lui fosse andato lì per dirle di essere innamorato di Rose.
- Se tu -, continuò il
ragazzo – fossi disposta a darci un’altra occasione, io ti posso assicurare che
le cose cambierebbero. –
- In che senso? -, domandò
Lily, intontita da tutte quelle emozioni. E imbarazzata dal fatto che le sue
amiche fossero dietro di lei e probabilmente stavano ascoltando
tutto.
- Non mi nasconderei più.
Saremmo solamente io e te. Ma in mezzo agli altri. L’anno scorso sono stato
stupido, e ho pensato che le nostre famiglie potessero causarci problemi. Ma ho
capito che i problemi vanno affrontati e non…aggirati. –, le spiegò con
semplicità.
- Oh, beh…Scorpius sei
gentile a dire queste cose, ma…-
- Niente ma, non ho ancora
finito. Allora scricciolo, mettitelo in testa, perché probabilmente non me lo
sentirai dire molto spesso… -.
Lily lo guardò confusa.
Scorpius era…strano. Nervoso, imbarazzato e impacciato. Non l’aveva mai visto in
quel modo.
- Cosa?
–
Malfoy allungò una mano,
fino ad afferrare la sue e portarsela alle labbra. La baciò e poi la guardò
negli occhi.
- Ti amo
–
Boom!
Il cuore di Lily era
esploso. Doveva essere sicuramente esploso. Altrimenti non si spiegava quel
dolce calore che le si stava diffondendo nel petto…
Scorpius aveva detto
veramente di…amarla?
- Potresti…ripetere? -,
gli chiese a bassa voce, insicura ancora di quello che aveva
sentito.
- Ti amo. Solo te. Non c’è
nessun’altra per me. –
Mi ama, mi ama, mi
ama…
Pian piano, un sorriso si
fece spazio nel viso di Lily.
Gli gettò le braccia al
collo e lo abbracciò forte, inspirando quel profumo che le era tanto
mancato.
- Dici sul serio? -,
mormorò contro il suo torace.
La risposta di Scorpius fu
molto eloquente.
Le prese il viso tra le
mani, le carezzò le guance con i pollici…e la baciò. Poggiò le labbra su quelle
già aperte di lei, in un gioco così caldo, eccitante, sensuale, che fece perdere
la testa ad entrambi.
Quando lei si staccò lo
abbracciò ancora.
- Era così difficile da
dire? Sono solo tre parole –
Scorpius sospirò, e la
guardò negli occhi.
- Sono state le tre parole
più difficili da dire in tutta la mia vita –
Rose Weasley dalla Sala
Grande aveva visto tutto. Sorrideva malinconica.
Lily, la bella, carina,
perfetta, dolce Lily aveva vinto. Ancora.
Non c’era niente da fare
il cuore di Scorpius non sarebbe mai stato suo.
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RIECCOMI…DOPO UN MESE PIU’
O MENO…
CHE DIRE…LILY E SCORPIUS
SONO
ANCORA UNA VOLTA I MIEI
RINGRAZIAMENTI VANNO A CHI HA RECENSITO
UN ULTIMO RINGRAZIAMENTO
VA 175 LETTORI SILENZIOSI…
ALLA
PROSSIMA…
Francesca