Fanfic su artisti musicali > Green Day
Segui la storia  |       
Autore: Guitarist_Inside    18/11/2009    8 recensioni
Una giovane chitarrista che vive per e grazie alla musica. Un suo concerto e un incontro alquanto particolare. Una proposta ancora più singolare, forse un po’ azzardata. Un grande sogno che si avvera. Ma con questo prendono forma anche confusione, preoccupazioni, timori, titubanze, paura di deludere… Senza tralasciare però grandi e appaganti emozioni, felicità, gioie, soddisfazioni…
Questa è la prima fanfic che posto (a dir la verità mi ha “convinto” una mia amica a postarla…) spero vi piaccia... (non fermatevi solo ai primi capitoli xDD)
PS: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di queste persone, né offenderle in alcun modo. Ogni singola parola scritta in questa fic è soltanto opera della mia fantasia e non racconta fatti successi realmente.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Hey, Ho! Let’s go! Hello my dear readers!!
Ok, probabilmente non ve ne potrà importare di meno, ma oggi è il 18 Novembre, il giorno in cui tempo fa decisi essere il giorno in cui sarebbe iniziata la narrazione della mia fic XD
E quindi, per celebrare questa data, cosa che a voi lettrici magari importerà di più, ho deciso di scrivere e pubblicare il nuovo capitolo!

Angolo dei ringraziamenti:
Non mi stancherò mai di ripeterlo, grazie mille a tutti voi che leggete e recensite questa mia prima fic ^_^ Vi voglio bene! *_*
In particolare:

Helena89 : Sì, Billie ha davvero detto “I don’t feel alone”… *_* Dopo averci fatto cantare il ritornello di Boulevard of Broken Dreams *.* s’è inginocchiato e l’ha detto… *ç* Non ti dico come abbiamo gridato noi del pubblico… Mi dispiace che tu non sia potuta venire, ma i biglietti li hai presi e non ti sono arrivati? Chi è che ti ha truffato? *Ema prende la mazza da baseball*
La prossima volta devi venire anche tu, ci andremo tutti insieme *ç*
Comunque, tornando alla fic, ovviamente Ema accetta la proposta, onorata di suonare coi Green Day, che Billie Joe sia venuto proprio lì, anche se ancora incredula, non se lo fa ripetere due volte! XD Con la scuola e la famiglia si scontrerà poi, all’inizio è così emozionata che neanche ci pensa! XD
Sì, mi sono accorta che Billie ride un po’ tanto, mi fa piacere che ti piaccia XD, sai, non è una cosa stupida, anche a me piace molto la sua risata *.*
E se mai davvero un giorno capitasse che suonassi davvero con loro, con i Green Day, e/o facessi amicizia con loro, come prima e fedele lettrice te li presenterei… Come anche alle altre che seguono e commentano puntualmente questa fic nata dalla mia mente pazzoide XD

K_BillieJoe : Eh, sì, a quanto pare la dea bendata sì è finalmente accorta che la nostra protagonista esiste, dopo averla ignorata completamente fino ad allora, oppure la sua cara sfiga ha deciso di farsi una temporanea vacanza alle Hawaii o vattelappesca dove… (Cosa che purtroppo nella mia vita reale non accade praticamente quasi mai…) XD
However, mi fa piacere che la fic ti piaccia e che riesca a immaginarti le emozioni della nostra cara chitarrista XD Spero che continuerai a seguirla ^^

Crazy_Me : Grazie mille dei complimenti, sono contenta che il capitolo ti sia piaciuto ^-^
Magari quando riesco do una lettura a quel che scrivi ^^ Mi piacciono molto i Guns N’ Roses, quelli prima dello scioglimento *_* E coi Queen ci sono cresciuta *-*… I Cinema Bizarre invece non li conosco… (Oh, te e la tua amica avete proprio gusti musicali “uguali” eh… XD… Come me e una delle mie migliori amiche)

Fujiko Chan : Carissima! Ahahaha mi fanno ridere le tue recensioni, davvero carino e simpatico il modo in cui le scrivi XD
Mi fa piacere essere riuscita a coinvolgerti così tanto ^-^
Sì tranquilla continuerò… XD E anche Billie XD, nonostante per ora non abbia una precisa idea di come continuare: come penso anche molte di voi, scrivo così, di getto, quando mi viene l’ispirazione, nei momenti più disparati, non ho una visione generale, non ho la più pallida idea, per ora, di come orientare i prossimi capitoli, vedrò poi… XD Keep on reading darling and keep on writing too (mi fai troppo ridere con le tue recensioni e la tua fic XD),

E ovviamente come sempre grazie anche alla mia Gibson “Baby Billie Joe” che mi è sempre vicina in ogni situazione, e ai Green Day che mi hanno anche regalato una giornata bellissima e indimenticabile, il 10 novembre, che continua ancora a tenere il possesso della mia mente XD! E che con la loro musica sono praticamente una delle maggiori colonne sonore attive della mia vita, che mi accompagnano in quasi ogni momento, e che mi fanno sognare e mi danno l’ispirazione anche per questa fic *_* XD

E grazie anche a chi aggiunge questa fic alle seguite o alle preferite, che vedo aumentare! Benvenuta anche alla mia nuova lettrice micky_malfoy87 !
O voi, lettori silenziosi, per favore ogni tanto lasciate un segno della vostra venuta, lasciate una piccola recensione per farmi sapere cosa ne pensate, e per farmi contenta XD

Ok, vi lascio (finalmente direte voi XD) al capitolo… Continuate a leggere e recensire!! See you soon!! ^^




CAPITOLO 8 Ok… Quando dobbiamo partire?


– Beh… E quindi, mi è venuta un’idea… Forse un po’ azzardata, lo ammetto… – Billie Joe fece un’altra pausa, poi continuò, tutto d’un fiato, guardandomi negli occhi – L’idea sarebbe che fossi tu a sostituire Jason –.
L’aveva detto. No, non era possibile, era un sogno. Sì, certamente stavo sognando, tempo 10 secondi e sarebbe suonata la sveglia… “1,2,3,4,5,6,7… Tra poco suonerà… 8,9,10… Sarà in ritardo… 11,12,13,14,15… Non suona più? O forse la bastarda vuole aspettare illudendomi fino all’ultimo e svegliandomi proprio sul più bello?”. I secondi passavano, mentre nella mia mente continuava a regnare un gran caos emotivo…
Eppure sembrava tutto così reale…
Fissai Billie a bocca aperta ancora per qualche secondo.
Il mio battito cardiaco aumentò ulteriormente. Volevo ridere, ma nel contempo volevo anche piangere. Volevo abbracciare Billie, ma nello stesso tempo avevo quasi paura a muovermi, come se tutto ciò che mi circondasse fosse un delicatissimo e sottilissimo cristallo che avrei potuto infrangere anche con un piccolo, minuscolo gesto… Ero confusa, non sapevo bene neanch’io cosa fare, a quale dei tanti pensieri che affollavano la mia mente dar retta…
Era davvero vero che il chitarrista e cantante di uno dei miei gruppi preferiti e più importanti nella mia vita mi aveva chiesto di suonare con loro? Davvero, con tutti i bravissimi chitarristi che c’erano al mondo, Billie Joe aveva scelto proprio me? Avrei davvero avuto l’onore di poter suonare con i Green Day , e per di più non per un brano, non per un concerto, ma addirittura per un’intera parte del tour? Davvero uno dei miei più grandi sogni si sarebbe realizzato? Non si trattava dell’ennesimo scherzo giocatomi dalla mia mente? Dell’ennesimo sogno che la sveglia avrebbe mandato in frantumi, dopo avermi illuso ancora una volta? O questa volta era davvero tutto reale? Era davvero possibile che fosse reale come sembrava? Certo, anche i sogni sembravano reali nel momento in cui li vivevo, ma questo aveva un che di diverso. Ancora una volta, non riuscivo a spiegarmi esattamente che cosa, ma avvertivo qualcosa di differente… Forse quel qualcosa che differenzia i sogni dalla realtà?
Volevo parlare, rispondere, ma non riuscivo a trovare la voce. Rimasi così, immobile, a fissarlo stupita.
– Hey, tutto ok? – mi domandò ad un certo punto.
Mi chiesi che faccia dovessi avere in quel momento per fargli sorgere una domanda così.
Finalmente ritrovai la voce, o almeno una parte di essa.
– Y-Yes… M-Ma dici davvero o stai… o stai scherzando? –
– Ho la faccia di uno che sta scherzando? –
Lo guardai: no, non aveva la faccia di uno che stava scherzando.
– Ok Ema… – mi dissi da sola – Ok, è un sogno… Un bellissimo sogno… Forse uno dei più fottutamente belli che hai mai fatto… Bene, allora questa volta cerca di non svegliarti… –
Billie scoppiò a ridere.
– Lo prendo per un sì? –
C’era da chiederlo? Era stato uno dei miei più grandi sogni da anni…
– Non è un sogno anche ‘sta volta vero? – chiesi, con un filo di voce.
– No, te l’ho già detto. – fece una pausa – Abbiamo REALMENTE bisogno di un secondo chitarrista per continuare il tour… E sono REALMENTE qui a chiederti se vuoi fare tu quel chitarrista – continuò, guardandomi fisso negli occhi.
Rimasi ancora senza parole. Per qualche secondo temetti di svenire, ma anche questa volta fortunatamente riuscii ad evitarlo, se pur per poco, molto poco probabilmente.
– Ok… Quando… Quando dobbiamo partire? – dissi poi, appena mi tornò nuovamente la voce.
Billie abbassò lo sguardo e guardò l’orologio.
– Ehm… You know… Dovremmo essere all’aeroporto tra… ehm…due ore… Scusami ma te l’ho detto… Jason l’ha saputo stamattina, noi abbiamo pensato ad una soluzione per circa tre o quattro ore… You know… Poi ci ho messo mezz’ora quasi a venire qui… – cercò di scusarsi.
– Ah… Be, non fa niente… No probs, non devi scusarti, figurati… Anzi… – feci una pausa – Quanto ci vuole più o meno da qui all’aeroporto? –
– Circa un’ora con un traffico medio… –
– Ok, allora abbiamo un’ora… Basterà, deve bastare… –
Questa volta fu Billie a rimanere sorpreso.
– Cosa c’è? –
– No, niente… Soltanto non mi aspettavo che così su due piedi mandassi tutto a fanculo e accettassi immediatamente di partire con noi tra appena due ore… –
– You know, sometimes I’m told I’m a bit crazy… – risi.
– Mi sa che a volte hanno ragione… Ma un po’ di pazzia non fa male, in particolare alcune volte… Rende la vita più divertente, più originale… – rispose ridendo, ancora una volta.
Mi piaceva quando rideva; mi piaceva il suo modo di ridere, semplice, sincero, senza ipocrisia, come la risata di un bambino. In fondo Billie non era altro che un ragazzino cresciuto. Certo, con gli anni aveva accumulato esperienza, ma dentro c’era ancora lo spirito di un bambino, creativo, divertito e allo stesso tempo divertente. Un ragazzino curioso, a cui piace ancora guardare il mondo con allegria, divertendosi e meravigliandosi anche per delle cose che a molti sembrerebbero insignificanti, ma che per lui possono assumere un valore enorme, ma nello stesso tempo ha imparato ad affrontare il dolore, a non farsi accecare dalle menzogne che bombardano il mondo in cui vive; un giovane vivace, sveglio, tenace, che non ha paura di dire le cose in faccia, di mandare a fanculo, che vuole essere semplicemente se stesso distinguendosi da una massa di pecoroni, che ha la voglia e la forza di non arrendersi… certo, a volte un po’ pazzo, ma comunque sempre meraviglioso...
– Wait! – disse poi, tornando serio e riportandomi alla realtà.
Guardò il mio zaino di scuola che avevo buttato non molto distante da lì, nell’ingresso.
– Con la scuola come fai? –
– Beh… Qualcuno di nome Billie Joe una volta lasciò la scuola per suonare, per fare il suo primo tour… E sempre quel certo Billie Joe una volta disse: school is practice for the future, and practice makes perfect. But nobody’s perfect… –
– …So, why practice? – completò, contenendo l’ennesima risata.
“Ma sì, tanto quando torno la scuola c’è ancora… I sogni invece non si realizzano spesso, anzi diciamo pure quasi mai… E se si realizzano… carpe diem, cazzo! Se non li prendi subito, se ne vanno e probabilmente non si faranno mai più vedere, non è che tornano quando vuoi tu…” pensai.
– Beh, io vado in camera a prendere la mia roba – dissi, dirigendomi verso camera mia, mentre Billie mi seguiva.
– Bella camera! – disse entrando, guardando con approvazione i muri tappezzati di manifesti, poster, articoli e varie altre cose, e gli scaffali dove avevo diversi album musicali sia in CD che in vinile, divisi per genere e per gruppo.
Poi, mentre Billie si guardava ancora intorno curioso, presi una sedia, la misi sotto un armadio e ci salii per prendere la mia valigia.
– Ehm… Puoi spostarti un po’ più a sinistra, per favore? – chiesi a Billie e, non appena si fu spostato, buttai la valigia per terra, come facevo di solito, cercando di fare il meno casino possibile.
– Se me lo dicevi la prendevo io – commentò Billie, con una nota di finto rimprovero nella voce.
– Ehm… È l’abitudine… – risposi, scendendo dalla sedia.
– Quanto manca? – gli chiesi poi.
– Tre quarti d’ora circa – rispose lui, controllando l’orologio – Ce la fai o dico a Mike e Tré di farci rimandare il volo? –
– No, no, ce la faccio! Figurati se dovete rimandare il volo… –
Aprii la valigia.
– Ehm… Non mi pare di avertelo chiesto prima… Quanto starò via con voi in tour? –
– Beh… Qualche mese, finché non finisce… A Dicembre faremo l’Australia, poi il Giappone eccetera… –
– Ok… Wow… E se Jason risolvesse i suoi problemi prima della fine della tournée, che ne so, mentre siamo in Australia, io dovrei tornare in Italia, vero? –
– Beh… Ecco… Non ci avevo pensato… Uhm… Comunque come vuoi… You know… Se Jason risolvesse in poco tempo, cosa che però non penso, dovresti decidere tu se tornare subito in Italia o aspettare la fine delle date Australiane o quando diavolo vuoi tu… Sai, non riesco ad avere la faccia tosta di rimandarti indietro subito in aereo, dopo che tu hai mandato subito tutto a fanculo per seguirci… –
Non sapevo che dire, non mi aspettavo un discorso del genere probabilmente…
– Wow… Grazie… – riuscii a dire, commossa.
Nel frattempo iniziai a buttare in valigia delle magliette e dei pantaloni che usavo spesso e mi piacevano particolarmente.
– E poi sono io quello disordinato! – rise Billie.
– Con l’ordine non vado molto d’accordo neanch’io… A parte per quanto riguarda la musica e gli strumenti, dove cerco di andarci più d’accordo… Ma se poi non c’è neanche molto tempo, allora ci vado d’accordo ancora meno del solito… – risi anch’io, buttando dentro i vestiti.
Avevo perso il conto di tute le volte in cui Billie mi aveva fatto ridere, mi aveva sorpreso o fatto andar via la voce in quella mezz’ora scarsa. Sapevo solo di essere fottutamente felice. Ed era semplicemente fantastico.
– Hey, guarda che in Australia sarà estate… – mi fece notare ad un certo punto Billie, ridestandomi dai miei pensieri.
Effettivamente avevo messo in valigia solo cose abbastanza pesanti. Arrossii leggermente, imbarazzata. Cazzo, perché le figure di merda mi trovavano sempre, e per di più quando non avrebbero dovuto?
– You’re right –
Ridendo, iniziai a buttare in valigia anche t-shirt e indumenti più leggere. Meno di mezz’ora dopo chiusi la valigia. Non avevo messo dentro molta roba, ma mi sarebbe bastata.
– Wow, non pensavo ci mettessi così poco… – disse Billie – Siamo perfino in anticipo… – controllò velocemente l’orologio – di un quarto d’ora circa. –

   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Green Day / Vai alla pagina dell'autore: Guitarist_Inside