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Autore: Lione94    19/11/2009    2 recensioni
Ecco una fanfiction su Angel's Friends scritta dal punto di vista della diavoletta Kabalè che narra delle sue avventure e di come tutto può cambiare, anche il suo cuore da Devil.
I personaggi sono quasi tutti gli stessi della serie e si svolge nella scuola della città terrena.
Spero vi piaccia!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kabalé, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La seconda prova:

E’ proprio vero che la gelosia ti fa vedere i sorci verdi



Tirai un sospiro di sollievo e mi rialzai di nuovo in forze. Mi guardai intorno, confusa: dov’ero finita? Perché non ero più nel labirinto??
Mi trovavo ai piedi di un’alta piramide a gradoni fatta di pietre e circondata da una selvaggia vegetazione. Pochi metri più avanti c’era una folla di umani che sussurrava concitata. Ma non erano gli umani “moderni” come quelli che dovevamo confondere ogni giorno ma questi umani indossavano degli strani indumenti, con delle piume e numerosi gioielli come ornamento.
Mi avvicinai curiosa, magari era successo qualcosa di brutto. Cercai di passare tra la folla dato che essendo in forma di Devil dovevo essere invisibile, ma invece fui spinta all’indietro dopo aver dato una botta all’enorme schiena di qualcuno davanti a me.
Bene, allora avrei fatto ricorso alle maniere forti.
<< E spostati! Brutto armadio a due ante, fammi passare! >> diedi una spallata a un uomo molto alto che stava sussurrando a una donna bassa e grassottella con dei segni rossi sul volto.
L’uomo indicò davanti a noi, incurante della mia spinta: << Guarda hanno le ali >>.

Per un attimo, ancor più stralunata, pensai che parlasse di me ma poi mi voltai a guardare il punto che stava indicando e… per poco non mi venne un colpo!
Ecco chi aveva le ali: davanti a me c’erano Tyco e Sai, gli antichi Angel e Devil Aztechi che assomigliavano a Raf e Sulfus!
Li osservai basita mentre parlavano incuranti della folla di Aztechi che si era formata intorno a loro, riuscendo a percepire alcune parole.
<< Possono vederci perché siamo cambiati…
 non voglio più combattere…
 i nostri sentimenti… >>
L’antica Devil stava convincendo l’Angel biondo cosi simile a Raf a dichiarare i suoi sentimenti e a riconoscere che l’amore li aveva cambiati.
Per un attimo mi sembrò di stare al suo posto: era Tyco che per prima aveva capito e ammesso i suoi sentimenti proprio come me.
Guardai Tyco e Sai baciarsi.
Lui aveva accettato i suoi sentimenti, ma cosa sarebbe successo tra me e Caliel?

La terra iniziò a tremare, le urla degli Aztechi mi risuonò come un ruggito nelle orecchi e il fragore delle piramidi che crollavano mi stordirono. Tutto si fece confuso…


Mi risvegliai di scatto.
Era stato solo un sogno, anche se sembrava ancora tutto così reale…

Scossi la testa per schiarirmi le idee. Dopo aver superato la prima prova mi ero fermata per riprendere le forze e dovevo essermi addormentata. Chissà quanto tempo avevo perso… sicuramente troppo!
Mi alzai e ripresi a volare veloce per i corridoi del labirinto quando all’improvviso un cartello dalla scritta a grandi lettere rosse mi fece fermare.
Non oltrepassare la linea bianca
Cosa?
Osservai la linea bianca pochi metri più in là del cartello.
E questa doveva essere la seconda prova?!
Quasi mi venne da ridere per la sua facilità ma mi bloccai quando, oltre la linea bianca, comparve Caliel.
Il cuore iniziò a battere forte, anche se sapevo che quello che non poteva essere il vero Caliel. Il mio settimo senso mi aveva avvertito. Per un attimo rimasi incantata dal suo sguardo verde che non vedevo da molte ore e che scoprii essermi mancato. All’improvviso vicino a lui comparve Uriè, l’Angel dai boccolosi capelli castani.
Che cosa ci faceva lì anche la sua illusione?
Li osservai ridere insieme e parlare anche se non riuscivo a sentire cosa si stessero dicendo. Mi sembrava quasi come se stessi vedendo un film muto in televisione.
Il fumo iniziò a uscire dalla mie orecchie quando Uriè si chinò verso Caliel e sfiorò le guance del suo volto perfetto con un bacio: ero arrabbiata, anzi no! Ero furiosa.
... e anche invidiosa perché lei poteva toccarlo senza infrangere quella stupida e fastidiosa regola chiamata V.E.T.O.
“Sei gelosa!” mi accusò la vocina.
Oh!
…non ero mai stata gelosa, anche se era un sentimento che cercavo di aumentare negli umani per tentare e confonderli. Allora era questa la gelosia: un misto tra invidia e istinto omicida.

Adesso mi sembrava così difficile non attraversare la linea bianca per strappare una ad una le piume che Uriè aveva sulle sue odiose alucce da Angel.
Le mie gambe iniziarono a muoversi automaticamente e lentamente verso la linea mentre le mani si muovevano frenetiche come se stessi strozzando qualcuno invisibile.
“No, Kabalè, non farlo”
Non riuscivo a fermarmi…
<< Metamor Fly! >>
Mi trasformai in un topolino per passare veloce nell’unica crepa del muro accanto a me per evitare di perdere la seconda prova. Corsi con le quattro piccole zampette nello stretto e tortuoso passaggio che portava dall’altra parte del muro. Però c’era qualcosa di strano: perché vedevo del verde intorno a me?
Quando giunsi dall’altra parte mi fermai e mi osservai il pelo: era verde!
Allora era proprio vero che la gelosia ti faceva vedere i sorci verdi!







  
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