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Autore: ELIOTbynight    19/11/2009    2 recensioni
[…] L’idea che tutto finisse lì mi terrorizzava. Oltre al pensiero che la morte dei miei genitori sarebbe rimasta un mistero mi spaventava anche la sensazione di non avere più quella band miracolata al mio fianco. Non poteva dirmi di no. Se l’avesse fatto non mi sarei data pace. - Lucy, ti rendi conto che se ti accontentassi smuoverei mezzo mondo?- Annuii sempre più convinta. Sarei stata disposta a tutto pur di concludere la faccenda fino in fondo. Non me ne fregava niente di fan indignate, trambusti vari o che altro. Solo una cosa mi importava: la verità che doveva essere scoperta. - Siccome deduco che non smetterai di farmi impazzire finché non avrò acconsentito … - Quelle parole mi fecero sperare. - … d’accordo.- Esultai saltellando intorno a David con una tale felicità che a momenti avrei dato una festa. - A una condizione!- Mi bloccai e lo guardai con disappunto. - La cosa deve finire entro una settimana! Non di più!- Sospirai di sollievo e con la tenerezza dei bambini abbracciai le gambe del manager. - Grazie, signor Jost … - […]
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bill Kaulitz, Georg Listing, Gustav Schäfer, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7
APPRENSIONE E … INTERESSE

“E’ un piacere preoccuparmi per te!”


- Quindi è tutto a posto, vero David?-
- Sì, Bill. Adesso ho chiarito la situazione agli organizzatori dei prossimi concerti e non ci saranno problemi a rimandarli di una settimana, i biglietti rimarranno validi e le reazioni non sono state troppo problematiche, per fortuna … -
Sospirai di sollievo.
Io e Bill ci trovavamo nella grandissima suite riservata ai Tokio Hotel, nell’albergo poco distante dallo stadio. Gli altri tre erano usciti, non mi era ben chiaro dove.
- Ci sentiamo, ciao!- disse il manager prima di chiudere la porta e lasciare me e il cantante da soli.
Io ero seduta sull’enorme poltrona che troneggiava di fianco alla porta del terrazzo. Bill si avvicinò e mi chiese:
- Allora, Lucy … Che cosa vuoi fare adesso?-
- Chiacchierare … -
E’ un passatempo insolito, ma almeno il tempo sarebbe passato più in fretta.
- D’accordo. E di che cosa vuoi parlare?-
- … Non lo so … -
- Cosa ne pensi di Joseph?-
Ci pensai su un attimo. Anche se l’avevo inquadrato male per ciò che aveva detto ai ragazzi, tutto sommato pensavo che fosse un buon poliziotto.
- E’ a posto … - dissi vagamente rimanendo sovrappensiero.
- Sì, lo penso anch’io … -
- Ma quando vi ha detto che sembrate degli zombie non vi siete offesi?-
Lui sorrise.
- Non troppo. Capita che qualcuno non ci apprezzi per quello che siamo, ma non è colpa di nessuno.-
Quella frase era tanto semplice quanto azzeccata. Lo guardai incuriosita.
- Giusto!- esclamai indicandolo con sguardo illuminato.
Lui fece una risatina divertita e si sedette sul bordo del divano lì vicino.
- Sai, Lucy … Voglio dirti la verità: ho un brutto presentimento … - mormorò serio fissando un punto impreciso del pavimento.
Un brivido mi scosse. Non potevo dargli torto, la situazione non era delle migliori. Sembrava piuttosto normale pensare negativo.
- Qualunque cosa sia successo sarà certamente poco rassicurante … - continuò mordendosi il labbro inferiore nervosamente.
Annuii comprensiva. In quel momento Bill mi faceva una gran pena. Si stava preoccupando di una cosa di cui avrei dovuto essere io la più provata. Invece sembrava che stesse peggio lui.
- Vedi, io ho paura per te … - sussurrò tristemente alzando la testa verso di me. - Hai già perso i tuoi genitori e l’ultima cosa che voglio è che accada qualcosa anche a te … Anzi, non lo voglio proprio!-
Sentii un groppo in gola e accennai un gemito. Provai un’enorme compassione.
Mi sembrò di guardarmi allo specchio. Tutte le emozioni che avevo vissuto dall’incidente, alla visita da Julia e al momento di panico sul luogo della tragedia … le rivedevo in Bill, attraverso quello sguardo preoccupato, quel triste tono di voce e soprattutto quegli occhi color cioccolato, che quasi si fondevano mischiati al velo d’acqua che li faceva diventare lucidi.
Non resistetti.
Mi alzai e camminai silenziosamente verso il cantante, che rimaneva immobile.
- Non preoccuparti, Bill … - pigolai teneramente prima di schioccargli un bacino sulla guancia e abbracciarlo.
Aveva il petto caldo, riuscivo a sentire chiaramente il suo battito cardiaco regolare, ma veloce. Udii un sospiro e subito le sue braccia sottili mi avvolsero lentamente. Percepii il respiro di Bill sulla nuca e d’impeto lo strinsi più forte, chiudendo gli occhi.
- Non rattristarti per colpa mia … - feci senza muovermi di un muscolo. - Sono stata io a farvi entrare in questa storia e neanch’io voglio che vi succeda qualcosa di brutto … -
- Oh, piccolina mia … -
Dopo un paio di secondi mi afferrò per i fianchi e mi sollevò fino a mettermi seduta sulla sua gamba sinistra.
- E’ un piacere preoccuparmi per te!- disse abbozzando un sorriso.
Felice, mi accoccolai sul suo collo con una risatina.
- Andrà tutto bene, vero?- chiesi.
- E’ ovvio che andrà tutto bene … Finché ci saranno i Tokio Hotel a proteggerti nessuno potrà farti del male!-
Gli schioccai un altro bacetto vicino all’orecchio: - Grazie!!!-
Lui, intenerito (perché si notava benissimo che era intenerito), mi fece appoggiare la testa sulla sua spalla, permettendogli di appoggiare la sua sulla mia.
- Dov’è Joseph?- domandai dopo un po’.
Bill si staccò e mi guardò in faccia.
- Sai che non lo so? Se non si è ancora dato da fare con le indagini dovrebbe essere in commissariato … Come mai me lo chiedi?-
- Volevo andare a trovarlo!- risposi scendendo dalla sua gamba.
- Ok, come vuoi. Andiamo a vedere in commissariato, domani?-
Il tempo di annuire e stavo già aprendo la porta incitandolo ad andare a sgranocchiare qualcosa al bar dell‘albergo.

Il giorno seguente io e il gruppo lo vedemmo entrare in una volante blu posteggiata davanti all’entrata sul retro del commissariato e lo salutammo da lontano prima che potesse mettere in moto.
- Salveeeeeeeeeeee!- esclamai correndo verso di lui.
- Oh, salve a voi!-
Abbassò il finestrino e mi affacciai. Intanto la band ci raggiunse. Tom salutò e si abbassò mettendo le mani sulle ginocchia.
- Buongiorno Joseph! Come procedono le indagini?-
- Stavo appunto per andare in ospedale da Julia per farle qualche domanda … Volete venire?- propose con entusiasmo.
- Sììììììììì!- strillai aprendo la portiera senza dare ai ragazzi nemmeno il tempo per rispondere.
Joseph mi guardò stranito, poi si girò verso i TH e fece un mezzo sorrisetto divertito, prontamente ricambiato.

- Mi dispiace, ma l’orario delle visite del mattino è finito. Se volete potete tornare oggi pomeriggio alle 16 … -
Provai uno strano istinto di rabbia verso quella signora che ci si era parata davanti appena avevamo tentato di entrare nel reparto di Julia.
- Sono della polizia … - affermò serissimo Joseph tirando fuori il distintivo dal taschino della camicia blu.
I TH, subito dietro di lui rigorosamente incappucciati, se ne stavano zitti e aspettavano che il poliziotto facesse il suo lavoro.
- La polizia? E perché mai siete venuti qui??- esclamò la donna con almeno un’ottava più alta di prima.
Sotto lo sguardo divertito mio e dei ragazzi, Joseph inarcò un sopracciglio in modo furbo e fece:
- E a lei cosa interessa?-
Alla faccia da pesce lesso della signora non seppi resistere e ridacchiai. Poi si scostò e cambiando l’espressione scandalizzata in un’altra stizzita ci fece passare squadrandoci dall‘alto in basso.
Camminai spedita verso la camera di Julia, almeno mezzo metro più avanti rispetto agli altri. Arrivata lì davanti sentii Joseph fare un respiro profondo e bussai.
- Avanti!-
Volevo domandarmi il motivo del tono preoccupato con cui Joseph aveva sospirato, ma dovetti aprire la porta per annunciare il nostro arrivo.
- Lucy!! Che bellissima sorpresa!!-
D’impulso sorrisi e corsi a salutare Julia, seduta sul lettino. Lei mi diede un bacino sulla guancia e io prontamente ricambiai felice.
- Stai meglio, oggi?- chiesi con una vocina piccola.
- Ora che ti vedo sto benissimo! Però starò ancora meglio quando domani pomeriggio mi dimetteranno!-
- Che bello!!!-
Mi voltai verso i Tokio Hotel, che mentre entravano salutavano, si toglievano il cappuccio e si sbottonavano le felpe. Mi aspettavo che Julia salutasse a sua volta, ma non sentii né la sua voce, né tantomeno quella di Joseph.
Mi accorsi con grande stupore che i due, non appena i loro sguardi si erano incrociati, avevano iniziato a guardarsi intensamente. Assorti, ammutoliti, colti alla sprovvista. Mi misi un ditino sul mento incuriosita dalle loro reazioni e più spostavo gli occhi prima verso Julia e poi verso Joseph, più non ci capivo niente.
- Julia, questo è Joseph Hanisch. E’ della polizia e ci aiuterà a risolvere il caso!- disse allegramente Tom.
- Ehm … -
Il bello era che lei non gli scollava minimamente gli occhi di dosso. I suoi occhi non erano né lucidi, né tremanti. Erano immobili. Fissi fissi contro quelli di lui, probabilmente. Socchiusi la bocca e sbattei le palpebre, sempre più desiderosa di sapere che stava succedendo.
- Julia, piacere … -
Finalmente si decise a sorridere cordiale e a stringergli la mano.
- Agente Joseph Hanisch, piacere mio- rispose lui.
Anche un cieco avrebbe potuto vedere che era imbarazzatissimo. E non lo dico per dire. Si sarebbe potuto notare soprattutto dal suo tono di voce, basso e quasi incantato.
Alla prima impressione avrebbe potuto sembrarmi un colpo di fulmine. Ma questa eventualità aveva occupato solo il vago 10% delle mie ipotesi.
E il restante 90%?
Non ne avevo idea e non ne ho la più pallida idea tuttora.
- Bene … Posso darti del tu, Julia?-
- Ovvio, certo che può!-
- Grazie, anche tu puoi, non preoccuparti … -
- Ah, ok … Dicevi?-
- Dunque, i ragazzi mi hanno detto tutto. Ora voglio che tu sia sincera e che risponda a tutte le mie domande. D’accordo?-
Vidi chiaramente Julia rabbrividire e sussurrare un “ok” non particolarmente sicuro.
Non potei fare a meno di notare che forse Julia nascondeva qualcosa. E questo mi preoccupava. In una situazione critica come quella ci mancava solo che l’unica testimone dicesse bugie.
Solo che non sapevo cosa fare. Dovevamo mettere Julia in condizione di poter dire tutta la verità senza sentirsi insicura. Il problema era come.
- Ehm … -
Attirata dalla sua voce mi voltai verso Bill. Come mai aveva la mia stessa espressione? Forse pensava anche lui ciò che avevo constatato io?
Inaspettatamente si girò verso Tom e gli sussurrò qualcosa, che a sua volta disse qualcosa a Georg e Gustav.
Inarcai un sopracciglio sbalordita. Cos’avevano in mente?
Il batterista si schiarì la voce. Stava per dire qualcosa e mi preparai subito psicologicamente.
- Senti, Joseph … Che ne diresti se vi lasciamo soli? Magari Julia si sente un po’ osservata … -
D’istinto abbozzai un sorrisetto compiaciuto. Era l’ideale!
- Quasi quasi hai ragione. Julia, pensi di sentirti più a tuo agio se rimango soltanto io?- fece l’agente con un tono particolarmente dolce e rassicurante.
Ovviamente lei non poteva rifiutare:
- Sì, penso sia una buona idea … - disse più serenamente.
Ringraziai i Tokio Hotel mentalmente di quell’idea super geniale e mi alzai dalla sedia per salutare Julia.
- Ci vediamo dopo, va bene, piccola?-
Davanti a quegli occhi sorridenti ebbi solo la forza di annuire convinta.
- Ciao, Joseph! Fateci sapere, poi … Ok?-
- D’accordo, Bill. A presto!!-
Uscii per ultima ed esitai a chiudere la porta. Da un lato era un bene lasciarli soli, così Julia avrebbe potuto parlare liberamente. Ma dall’altro … Non dico che c’era un lato negativo, ma avevo l’impressione che sarebbe successo qualcos’altro che in quel particolare momento non era proprio opportuno.
Insomma: detto in parole povere, forse era arrivato Cupido.



ringraziamenti:
MissQueen: la tua fic!!! *_________* troppo una comica... mi piacerebbe molto se la aggiornassi! vabè XD intanto goditi la mia, se ti va!
layla the punkprincess: ehi layla!!! ^^ eeeeh, quello è solo l'inizio, tra Lucy e Tom... ne accadranno tante tra loro due!
_tom: nuova recensitriceeee!!! =D ke gentile... ^^ spero ke continuerai a seguire la mia storia... ciauuuuu

entschuldigung!!! (scusate!)
es tut mir Leid... (mi dispiace) dio, che idiotaaaa!!! Eh, ma la scuola non lascia tregua a nessuno... ma chi l'ha inventata????? >.<
vabè... meglio tardi ke mai, no? ^^
Spero ke mi perdoniate x il mio grande ritardo, cercherò cmq di aggiornarla presto!!!
ciaociao salutoni a tutti e grazieeeeeeee XD
by Eliot
;D

   
 
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