E’ una sera molto calda. Siamo tutti riuniti a casa nostra per mangiare una pizza in compagnia.
Finita la cena, prendiamo una bottiglia di vino (per me acqua), ci mettiamo sul tappeto del salotto, tranne io e Joe che rimaniamo seduti sul divano.

Kev propone un gioco. Il gioco della verità!

Consiste di bere se uno ha fatto la cosa che uno dei giocatori chiede a uno del gruppo (nda. non so se avete capito, è una spiegazione un po’ complessa, scusatemi)

Così facciamo il giaro: prima Kev, Joe, poi Raky, io, Jess, e in fine Nick.

Kev: ‘io non ho mai detto “ti amo” e questa è l’occasione per dirlo’ s’interrompe e guarda Jess che ha lo sguardo basso, gli prende il mento, si guardano e lui le dice profondamente “ti amo” per poi darle un lungo bacio. Jess si lascia cullare da quelle parole che tanto aspettava.

Io e gli altri beviamo, dato che la cosa detta da Kev, l’abbiamo già fatta.

Tocca a Joe: ‘non ho mai… tradito-

Mi si gela il sangue pensando alla vacanza appena trascorsa. Così chiedo in che senso tradire.

-Non aver mai baciato o essere andato oltre con qualcun’altro che non fosse il tuo ragazzo-

È un gioco, ma le regole si rispettano, costi quel che cisti.

Bevo. Poi penso. Penso che ho tradito Davide, prima di Joe. E infatti capiscono subito che ho tradito Davide, perché nessuno sa di quello che è successo con Luca. Tutti tranne Jessica e Rachele, che per fortuna mi hanno capito, contente che non fosse successo nient’altro.

Si è fatto tardi. Così decidiamo di andare a dormire.

Io e Joe, stretti stretti nel letto= caldo bestiale!!!!

-Tesoro, ma oltre a Davide chi hai tradito?- chiede a un certo punto.

Cosa faccio? Glielo dico o non glielo dico?? Non riesco a dir bugie. Soprattutto a lui.

Abbasso la testa –ti ricordi al mare? Di Luca?- chiedo, sfregandomi le mani

-Si, quel cretino!-

-Beh, ti ricordi quella sera in discoteca che io sono rimasta fuori. Lui è venuto e i ha baciato, ma sono riuscita a staccarmi e sono corsa subito da te-

Sentendo quelle parole si stacca dall’abbraccio, si alza dal letto, prende un cuscino ed esce dalla stanza sbattendo la porta.

Rimango a occhi barrati. Mi rannicchio piangendo, mi addormento così, con le lacrime che mi rigano il viso.

***

Mi sveglio. C’è già il sole alto nel cielo. Guardo la sveglia. 10.38. Mi alzo, mi guardo allo specchio. Che due occhiaie!

vado in cucina. Vedo Joe che dorme sul divano.

Faccio il più piano possibile, per non svegliarlo. Mi preparo il caffè, ma la tazzina mi cade rompendosi. Joe si sveglia.

-Che è successo?- ha i capelli disordinati, avrà dormito male.

Non parlo.

-Buongiorno- dice avvicinandosi a me

-Buongiorno-

-Non mi dai un bacio?-

-Eh… tu eri arrabbiato e allora io…- mi zittisce con un dito sulle labbra.

-Stanotte ho avuto modo di pensare. Tu sei qui. Sei qui con me. E se è così vuol ire che hai scelto me. Non voglio che ci siano segreti tra noi. Promesso?-

-Promesso!- sorrido. Mi stringe forte a lui per poi baciarmi.

-Dobbiamo andare a prendere la carrozzina, i vestitini, il seggiolone. Insomma un sacco di cose. Andiamo insieme?- chiedo

-Certo. Ti accompagno io.- dice

***

Al negozio ci sono un sacco di oggetti bellissimi. Non compriamo tutto subito.

La nostra attenzione viene attirata da una culla, tutta rosa, con un sonaglio per far addormentare la bimba con le api che girano e suonano.

-450 euro- ci dice la commessa, alla cassa. Joe tira fuori dal portafoglio una banconota da 500 e gliela porge.

La commessa li prende, mentre ci allunga il resto ci domanda se vogliamo che ce la consegnano loro per poi montarla. Accettiamo. Usciamo dal negozio contenti e felici per il primo acquisto

In seguito compriamo tutine, bavaglioli, scarpine ecc. tutte rosa e gialle. Sono cosi piccole e carine da vedere e poterle toccare ti viene una tenerezza è una sensazione bellissima, penso a come sarà stringere quella bambina che porto dentro da cinque mesi.
***
Ragazze penultimo cappy. Poi ci sarà il prossimo e la storia finisce…