Ciaoooooo!! allora premetto che adoro la coppia di fratelli Ace e Rufy...dunque ho scritto questa fic pensando al loro passato...chissa cosa successe tra loro quando erano solo dei ragazzini sottoposti agli allenamenti del nonno! Ci saranno molte scene dolci e avvolte drammatiche...scopriremo come hanno forgiato i loro caratteri e come riusciranno a superare le difficoltà...insieme!!Scopriamoloo!!
Sarà una fic a capitoli quindi non temete aggiornerò prestoo!!XDD
Buona letturaa!!


Legame di sangue

Capitolo 1: Promessa

I due fratelli si trovavano nella locanda di Makino mangiando a sazietà i deliziosi piatti che la ragazza aveva preparato per loro. Rufy aveva appena compiunto i 6 anni, mentre Ace stava per compierne 10.

< Aaaah! Ancora ancora ti prego Maki-chan! > urlò il bambino sbattendo le posate sul grande bancone. Santo cielo quanto mangiava quel piccoletto! La ragazza sorrise e disse dolcemente

< Certo tesoro...ma mangia lentemente, non voglio che ti vada di traverso tutto quel cibo > ridacchiò Makino posandogli un'altra sostanziosa porzione di carne difronte. Poi si rivolse a Ace.
< Ne vuoi ancora anche tu Ace? > domando sorridente la ragazza.

< Grazie ma per oggi passo...devo andare ad allenarmi. Quel pazzo di un vecchio non si stanca mai di torturaci. > disse Ace sistemandosi meglio il cappello e facendo un piccolo sorriso sopirò.

I suoi occhi si posarono leggermente preoccupati sul piccolino che stava divorando il piatto colmo. Il suo fratellino...Rufy, aveva braccia e mani bendate, ennesima tortura datagli dal vecchio. Riuscire a demolire una gigantesca parete di legno....infuocata. Perchè suo nonno non si rendeva conto che era solo un bambino?
Dannazione a lui...I suoi pensieri furono interrotti dalla vocina di Rufy che lo chiamava a bocca piena.

< Fradellone! Fradellone! Dod addare dia! > disse continuando ad ingozzarsi. Cosa? Quante volte gli avevo detto di non parlare con la bocca piena?
Roteai gli occhi e appoggiando la mano sotto il mento dissi annoiato < Rufy...non si parla con la bocca piena.. > Sentii ridacchiare Makino da dietro il bancone.

Il marmocchio ingoiò e ripetè le stesse parole in modo comprensibile.. < Fratellone non andare via! > mi voltai stupito verso di lui. i suoi occhi erano colmi di lacrime...quelle torture lo avevano psicologicamente traumatizzato. Me ne accorsi qualche giorno fa quando la notte puntualmente si svegliava urlando il mio nome...povero piccolo. Sospirai e sistemandomi meglio il buffo cappello arancione (un regalo di rufy) gli sorrisi dicendogli
< Sta tranquillo..ti prometto che per cena mi troverai a casa > gli scompigliai i capelli con una mano e mi diressi verso l'uscita, ma arrivato alla porta mi fermai voltandomi verso Makino.
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< Se lo portano via, mandami a chiamare immediatamente...sai dove trovarmi.. > Lei mi guardò seria e annuì per poi posare uno sguardo preoccupato a Rufy. 
< Lo porto di sopra a letto appena finisce, è ancora debole povero tesoro, Ace...sta tranquillo nessuno lo toccherà > Disse risoluta.

< Grazie.. > sussurrai serio con un piccolo sorriso sulle labbra uscendo dalla locanda. Lei sapeva meglio di me che quel piccoletto non avrebbe retto ad un altro allenamento del nonno, aveva bisogno di riposo. Ma questo ovviamente il nonno e suoi sottoposti non lo capivano. Se avrebbero portato via Rufy per non so quale tortura, giuro che li avrei uccisi tutti uno ad uno...senzà pietà.

Questa era una promessa...

Continua....

Allora lo so che fa schifo...ma vi prometto che i prossimi capitoli saranno migliori, questa era solo un piccolo prologo ^^
Vi prego commentate per far felice una povera scrittrice infelicee XDD a prestoooooo!!!