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Autore: elyxyz    20/11/2009    18 recensioni
QUESTA RACCOLTA è IL SEGUITO della mia one-shot “(Un)happy Birthday [Mother’s Present]”, ma può anche essere letta a sé stante.
Raccolta comica incentrata sul personaggio della defunta regina di Camelot, secondo queste premesse: e se Lady Ygraine fosse un fantasma che solo Merlino può vedere e che compare nei momenti meno opportuni?
Ygraine, in un’insolita veste di sfacciata slasher ante litteram, un po’ hippy e un po’ svampita.
* I STORIA: Il bacino del buongiorno al principino
* II STORIA: Il bagnetto del principino
* III STORIA: La prestanza amatoria del principino
* IV STORIA: La pupù del principino
* V STORIA: La mamma del principino (I parte)
* VI STORIA: La mamma del principino (II parte)
* VII STORIA: La bua del principino (I parte)
* VIII STORIA: La bua del principino (II parte)
* IX STORIA: La bua del principino (III parte)
ATTENZIONE: la quinta fic contiene uno SPOILER preso da un’intervista fatta a Richard Wilson, l’interprete di Gaius. L’info non compare in alcuna puntata finora realizzata.
[Artù x Merlino, of course!]
Genere: Comico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più stagioni, Contesto generale/vago
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lady Ygraine: The Queen of Camelot'
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Lady Ygraine comparve d’improvviso nella stanza del figlio

Note: il seguente scritto contiene riferimenti slash.
Secondo capitolo della raccolta comica.

 

 

Dedicata a Tao, che in questi giorni compie gli anni.
Perché è stata lei a contagiarmi di Merlinite acuta, una malattia molto più piacevole dell’influenza suina, anche se entrambe portano a pensieri porcellosi. XD

 

Un grazie a quanti commenteranno. Ai vecchi e ai nuovi lettori.

Un pensiero speciale a Sara, per la gentile consulenza.

Grazie.

 

 

Il bagnetto del principino

 

by elyxyz

 

 

 

Lady Ygraine apparve – come sempre, dal nulla – nella stanza del figlio, facendo sobbalzare il povero Merlino che se l’era trovata davanti all’improvviso e aveva rovesciato, per lo spavento, il secchio d’acqua che teneva in mano.

 

“Voi mi farete morire, uno giorno o l’altro, Milady.” Ansimò, cercando di calmare il battito frenetico del proprio cuore.

 

“Oh, suvvia!” minimizzò lei, facendo svolazzare la manica ricamata della veste incorporea. “Godi di ottima salute, da quanto ho potuto constatare!”

 

“Milady, voi…?” boccheggiò lo stregone.

 

“Vedo molte cose dall’aldilà, Merlino. Non che lo faccia apposta, beninteso.

Sono un animo virtuoso e verecondo! Ma mi assale una noia mortale; ho un sacco di tempo libero a disposizione, poiché… sai… non posso ricamare da vent’anni – gli aghi tendono a sfuggirti di mano, quando sei uno spirito – e mi annoiavo...

 

Comprendo, Mia Signora, ma…”

 

“Merlino!” la voce dell’erede al trono s’intromise tra loro. “Che diavolo stai aspettando?!

 

“Vengo, Sire! C’è qui vostra madre che ci onora di una sua visita!” lo informò il servo, tingendo la voce di ironia.

 

“Madre!” rispose Artù, e suonò come un’imprecazione. “Adesso non è il momento,” la avvisò, urlando dalla tinozza. “Ora non-”.

 

Ma ella non colse, poiché lo interruppe.

“Oh, il mio bimbo! Il mio bimbo!! Dov’è il principino della sua mamma?!” chiocciò la sovrana, fluttuando attraverso il paravento.

 

Il servo si coprì la faccia con una mano, segno di palese frustrazione. Contemporaneamente, poté udire lo sciabordio dell’acqua agitata che fuoriusciva copiosamente dalla vasca.

 

“Merlino!” ululò il principe. “Mia madre è ancora qui? Dille che se ne vada! Non è consono che mi veda… che mi veda… così.

 

“Ma ti ho fatto nascere, ti ho già visto tutto nudo, amore della mamma...” pigolò lei, premurosa, sostandogli accanto. “E ho sempre sognato di poterti fare il bagnetto…” confessò, con le lacrime di commozione agli occhi.

 

Il mago, oltrepassato il paravento, vide la figura rannicchiata del principe nel tino e quella della regina al suo fianco.

 

“Merlino!” lo chiamarono insieme.

 

“Maestà!” replicò lui, ad entrambi.

 

“Comunicale che-” “Digli di-”

 

Ripresero contemporaneamente i due nobili, intenzionati a farsi ubbidire.

 

“Alt!” li bloccò lo stregone, sollevando le mani in alto. “Uno alla volta, per cortesia.”

 

Prego, madre. A voi la parola.” Offrì Artù, cavallerescamente, ignorando che lo spettro non fosse dove lui stava guardando.

 

Il che – rifletté Merlino – era anche divertente, se si escludeva la situazione assurda e surreale, perché l’erede al trono dimostrava un’infinita deferenza ad un polveroso arazzo che nulla aveva a che spartire con la genitrice, che si trovava sul lato diametralmente opposto della stanza.

 

“Vorrei assistere al bagnetto del mio bambino. Non trovo che vi sia nulla di vergognoso nella mia partecipazione qui.” Appuntò lei, dettando le proprie condizioni.

 

“Ma… Altezza…” tentò, inutilmente, il valletto.

 

“Non discutere con lei, idiota! Esigo di sapere cosa ti ha detto!” pretese il principe, dall’alto della sua bassa tinozza.

 

“La vostra regale madre esige di assistere al vostro regale bagnetto, Sire.” Riferì il mago, fingendosi ossequioso.

 

“Ma manco per idea!” rispose l’altro per istinto, scordandosi l’affetto filiale e tutto il resto. “Madre, vi ordino di andarvene!” latrò, rabbrividendo intirizzito per l’acqua fredda.

 

“Digli che non può darmi ordini.” Replicò la regina, sfoderando un cipiglio molto meno paziente.

 

“Sua Maestà non accetta imposizioni da parte vostra, Sire.” Riferì.

 

Artù si mise a guardare in cagnesco il quadro polveroso. “Ma non lo capite, madre, che mi mettete in imbarazzo?!”

 

“Ehm… Mio Signore, la regina è là.” Indicò lo spazio tra canterano e tavolo. “Non lì.”

 

Il viso del principe si accese di sdegno e vergogna.

 

“Ti infastidisce tua madre?” lo accusò lei, dimostrandosi ferita.

 

E Merlino fu costretto a comunicarlo.

 

“No, madre. Ma capite! Sarei a disagio anche se presenziasse la mia balia!”

 

“Però Merlino non ti crea problemi di sorta…” obiettò la sovrana.

 

E il giovane fu obbligato a ripetere.

 

“Ma Merlino non fa testo! Lui è il mio… il mio… mio.” Balbettò, arrossendo per altre ragioni e, temendo che ella fraintendesse il senso delle sue parole – oppure che lo capisse fin troppo bene – si affrettò a proseguire, correggendo il tiro. “E’ il mio servo personale, lui non…” cercò i termini migliori, guardandosi attorno in cerca di ispirazione, e buttò l’occhio sul vecchio cane sordo e cieco che dormiva accucciato davanti al camino. “E’ come con Brutus, anche la sua presenza non mi infastidisce…

 

Il mago gli lanciò un’occhiataccia che per poco non lo fulminò sul posto, e – visti i suoi poteri – non era solo un modo di dire.

“Siate prudente, Sire,” lo ammonì. “Perché un giorno di questi il vostro fedele cane potrebbe mordervi una coscia mentre siete vulnerabile.”

 

“Merlino, smettila! Non ti ci mettere anche tu!” sbottò, esasperato.

 

“Suvvia, figlioli, basta azzuffarsi. Altrimenti il mio bambino prenderà un malanno in quell’acqua gelida…” motivò saggiamente; ma solo lo stregone la udì, perciò lo ridisse a beneficio del principe.

 

“Vi prego, madre… lasciateci soli.” La supplicò Artù, a quel punto.

 

“Non vorrai fare le cosacce anche nella tinozza!” lo sgridò la nobildonna, nascondendo un sorriso malandrino.

 

“Maestà!” avvampò Merlino. “Non facciamo cosacce lì dentro!”

 

“Assolutamente no! Madre, cosa vi passa per la-”

 

“Me ne vado.” Tagliò corto lei. “Ho capito che volete la vostra intimità.”

Ma, raccogliendo i lembi del prezioso abito spettrale, si voltò verso il mago. “Mi raccomando, Merlino, perché non si buschi un’indisposizione, devi asciugargli bene il pancino.”

 

E scomparve.

 

 

 

- Fine -

 

 

 

Disclaimer: I personaggi citati in questo racconto non sono miei; appartengono agli aventi diritto e, nel fruire di essi, non vi è alcuna forma di lucro, da parte mia.

 

Note: Sono proprio contenta che l’Ygraine sfacciata e impicciona del primo capitolo vi sia piaciuta. Spero di riuscire ancora a trasmettervi il divertimento che provo io mentre do vita alla storia.^^

 

 

Un grazie di cuore a chi commenterà.

 

 

Un’ultima cosa:

Per chi se la fosse persa, la mia ultima fic su Merlin è questa: “Idiota” (spoiler 2x04).

 

Ah, nuovi traguardi… io li supero e manco mi accorgo. ^^’’

La scorsa fic era la mia 120ª storia pubblicata su EFP e contemporaneamente il 260° capitolo caricato. Ogni tanto ho qualcuno che tiene i conti per me. XD

 

 

 

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Come sempre, sono graditi commenti, consigli e critiche.


Grazie (_ _)

elyxyz

 

   
 
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