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Autore: Airlys    20/11/2009    5 recensioni
“Ancora qui ad illuderti, Potter?” chiese con un tono totalmente lontano dallo scherno, ma carico di malinconia.
“Già, Malfoy. Cosa vuoi che ti dica? Sono un sognatore.” Rispose il ragazzo, ormai non più tanto ragazzo, facendogli posto sulla coperta che aveva posato sull’erba umida di pioggia, per non bagnarsi.
L’altro accolse il tacito invito sedendosi affianco all’uomo.
“A cosa devo questa visita?”
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
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Hope.

La notte del 10 Agosto del sue secondo anno di insegnamento ad Hogwarts, in un’area del giardino del castello vicina al Lago Nero, con il viso rivolto verso l’alto, Harry Potter, professore di Difesa Contro  Le Arti Oscure, scrutava attentamente il cielo scuro, come a volerne carpire ogni singolo particolare, quando un rumore di passi attutiti dall’erba lo costrinse a voltarsi.
Erano pochi gli studenti rimasti per l’estate, a causa di famiglie distrutte dalla Guerra o quant’altro, ma, generalmente, i professori rientravano all’incirca un mese prima per allestire la scuola e, se necessario, sistemare le ultime cose, perciò non si stupì nel vedere la persona che lo aveva disturbato.
“Malfoy” lo salutò con un cenno, il loro rapporto era diventato piuttosto civile, ma sostanzialmente non era cambiato. Il biondo mosse la mano in segno di saluto.
“Ancora qui ad illuderti, Potter?” chiese con un tono totalmente lontano dallo scherno, ma carico di malinconia.
“Già, Malfoy. Cosa vuoi che ti dica? Sono un sognatore.” Rispose il ragazzo, ormai non più tanto ragazzo, facendogli posto sulla coperta che aveva posato sull’erba umida di pioggia, per non bagnarsi.
L’altro accolse il tacito invito sedendosi affianco all’uomo.
“A cosa devo questa visita?”
“Non riuscivo a dormire e sono uscito a camminare, tutto qui”
“Uhm, quindi non ha niente a che fare con la Notte Di San Lorenzo, vero?”
“Assolutamente no, sai che non è così”
“Già, forse lo so. Invece io sono qui per questo.”
“Ma dai? Ed io che non avevo capito...”
“Divertente. Dico davvero.”
“Lo so.”
I due rimasero in silenzio, a pensare, il biondo, ad osservare il cielo, il moro.
Per uno scatto improvviso dell’Ex-Gryffindor Draco si riscosse dai suoi pensieri:
“Ma dico, si può sapere cosa ti prende?!”
“Una stella!” disse euforico.
“Si, ce ne sono molte stasera. Mi fa piacere che tu le abbia notate.”
“Non intendevo quello, lo sai.”
“Ah no?”
“No”
“E allora cosa intendevi dire?”
“Una stella cadente” rispose come se fosse ovvio.
“Okay.”
“Come “okay”?”
“Cosa dovrei dire?”
“Tutto ma non “okay””
“Perché?” chiese perplesso.
“Possibile che non ti faccia alcun effetto?”
“Potter, ho smesso di sognare da molto, ormai.” Rispose il biondo insegnante di pozioni.
“Perché?”
Draco gli lanciò un’occhiata eloquente.
“Ho capito, ma questo non ti vieta di ricominciare”
“Forse sono io a non volerlo fare”
“Ah! Stella!” saltò Harry.
“Potter...” disse con un tono di rimprovero il biondo.
“Si, scusa...e perché mai non vorresti ricominciare a sognare?”
“Perché non voglio illudermi, non voglio che tutto torni come prima”
Harry annuì, guardandolo negli occhi, poi rivolse nuovamente lo sguardo al manto stellato.
“Provaci” disse sussurrando, “So che non siamo mai stati in buoni rapporti, ma almeno ascoltami, provaci, non c’è più nessuno a comandarti.” Disse serio.
Il biondo non disse nulla, poi annuì nella notte, i loro visi illuminati dalla tenue luce proveniente dal castello e dalla pallida aurea riflessa dalla luna.
“Ci proverò, d’accordo.”
Harry sorrise raggiante.
“Ti aiuterò”
Anche Draco sorrise per un breve istante, poi volse lo sguardo verso l’acqua scura del Lago. La superficie nera rifletteva i punti luminosi, creando un gioco di luce interessante agli occhi del ragazzo.
“Dimmi solo dove trovi la forza di sperare...dopo quello che è successo”.
Harry incrociò il suo sguardo, verde e argento si fusero nella notte, ricreando l’accostamento di colori tipico della casa di appartenenza del biondo, poi rispose: “E’ stato difficile, all’inizio e mentirei se ti dicessi che tuttora non lo è, ma anche volendo non potrei fare alcunché per riportare indietro qualcuno...quindi non vedo perché non andare avanti...nessuno tornerà.”
Draco annuì e lanciò uno sguardo veloce del cielo notturno, rimanendo incantato ancora una volta dalla sua bellezza e , alla caduta di una stella, si scompose sorridendo apertamente.
Harry lo notò, ma non si pronunciò non volendo rovinare il momento e, soddisfatto per quella sua piccola vittoria, sorrise anche lui.
“Esprimi un desiderio,Draco, alla prossima stella”
“Ma non si avvererà, lo so”
“Chi te lo dice?”
“Lo so e basta, non voglio illudermi, ho accettato di provare a sognare, non a sperare”
“La differenza non è molta”
“Per me è fin troppa”
“E allora illuditi, Draco – non si accorse di aver usato per la seconda volta il suo nome-prenditi in giro da solo alla fine sarai soddisfatto” disse serio.
Draco lo guardò scettico “Cosa vuoi dire?”
“Ti sto dicendo di esprimere un desiderio su qualcosa che sai si possa verificare realmente, così sarai felice”
Il biondo meditò sulle parole dell’uomo, ma non parlò, annuendo solamente, non ancora completamente convinto.
Scrutarono nuovamente il cielo, in attesa.
Quando una scia luminosa lo attraversò Harry voltò il viso in direzione dell’ Ex-Slytherin e vide le sue labbra muoversi velocemente, senza emettere alcun suono.
L’uomo non si accorse dello sguardo da moro, troppo impegnato a provare a sperare.
“Allora- disse Harry – hai espresso un desiderio semplice?”
“Oh no...è praticamente impossibile che accada.
Harry lo guardo perplesso. “Perché?” chiese.
“Perché voglio provare a sognare”
Allora il moro gli sorrise e entrambi rivolsero la loro attenzione verso l’alto.

Solo due ore più tardi si accorsero che era ormai tardi.
Harry guardò l’ora sull’orologio da polso babbano che portava, segnava le 3.30 del mattino.
Guardò il giovano uomo sdraiato al suo fianco che faticava a tenere gli occhi aperti e si alzò, porgendo la mano al biondo, per aiutarlo ad alzarsi. Il ragazzo l’afferrò, facendo leva su di essa per mettersi in piedi.
Si incamminarono lungo il sentiero che portava all’entrata del castello e, raggiunta l’entrata, si salutarono.
“A domani, Draco!” disse allegro Harry, anche se un po’ addormentato, dirigendosi verso le scale.
“Buonanotte, Harry” rispose lui, prima di incamminarsi verso la propria camera, negli occhi ancora la distesa stellata.
In mente l’ultimo saluto e l’aiuto ricevuto dal moro.

Forse il suo desiderio non era così impossibile.

___________________________________________________________________________
Finita!
Bene...se siete giunti fin qui, vi ringrazio *.*
Cosa dire su questa fic. ?
è nata mentre studiavo l’organizzazione dei vari stati, dopo aver fatto una versione di greco...
è ambientata pochi anni dopo che i ragazzi hanno terminato Hogwarts e Voldemort è stato distrutto.
Lascio a voi la possibilità di decidere come e in che circostanze.
Harry, insegnante di Difesa contro le arti oscure. Draco, professore di Pozioni.
Potete considerare questa storia come una Pre-slash o come un semplice tentativo di amicizia, o qualsiasi altra cosa vogliate, non ha un significato specifico...

Detto questo...

Mi dite cosa ne pensate? Grazie *.*

 

                                                      Vale

   
 
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