Divulgatrice di raggi
di vita.
Manipolava
la vita degli altri, il loro sollievo, le loro parole.
Decideva lei la prossima storia, programmava sbalzi di umore e finali.
Distruggeva
e plasmava a proprio piacimento senza criterio.
A volte si annoiava, a volte diventava
aggressiva.
Senza
di lei la vita degli altri si annullava.
Non
si sa mai a chi può toccare, dona parole e attimi di vita
Come
un mercante saggio e un poco avaro destreggiava retorica.
Dizionario
in pillole.
Ed era piacevole, se non deleterio e banale, costruire lei
per gli altri.
Non
pensa mai a se’ , lei non fa
parte di questo gioco, perché lei lo gestisce
E ne
è fuori
completamente.
Lei non ha una propria storia, perché lei ne ha tante.
Ed è proprio questo il bello, ed è proprio questo ad
attrarre.
Nessuno la merita,
ecco perché lei li ha scelti
tutti quanti a giorni alterni.
Un giorno d’inverno
tiepido lo avevamo realizzato tutti, le sue pedine
Incessantemente
in movimento quasi se ne aggradavano.
Un
tempo aveva una scritta, in un posto nascosto, la luna la faceva riaffiorare.
Ed
erano linee nette, ma illeggibili
di fronte al sole.
Era
malata lo sapeva, e c’erano molteplici mali ad affliggerla, ma agli altri non è concesso vedere.
I
suoi mali la facevano vivere, in un modo o in un altro.
E
quel gelato sembrava così buono che le ghiacciava la punta del naso.
Si
ricordava ancora di un bacio umido e solitario, non poteva sapere che non
Ne avrebbe dispersi più
dopo di esso.
Ma comunque era divertente affondare la lama nella
ferita..
La aiutava ad addormentarsi.. aldilà delle pillole
al sapore di radice non aveva scelta.
La
follia, il sangue e quelle labbra le scioglievano le spalle.
Non
ci credeva nessuno quando aveva
provato ad esplicare.
Quella
stoffa sgargiante d'altronde era diventato un nuovo pezzo del suo arredamento.