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Autore: J4smin85    21/11/2009    2 recensioni
Ho scritto questa fanfic pensando a come potrebbe essere la trama per un bel film dedicato interamente a Supernatural. Ho cercato di fare il modo che i tempi ed i luoghi coincidano con quelli della serie e con quelli reali. La mia storia inizia subito dopo la 2x06 e comprenderà anche la 2x07. Tutto inizia nell'ottobre 2007... Spero molto che vi piaccia, è la mia prima fanfiction!! ^.^ Un bacio a tutti i fans di Supernatural e una grandissimo grazie a chi leggerà il mio racconto!
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sam aprì gli occhi al suono dello sportello dell’Impala. Faith aveva cercato in ogni modo di non svegliare i due fratelli, ma Sam al contrario di Dean aveva un sonno molto leggero. Vide la ragazza fuori dalla macchina con il cellulare all’orecchio, non aveva nemmeno chiuso lo sportello per non fare rumore e quindi Sam riuscì a sentire la sua conversazione nonostante parlasse sottovoce.
Peter sei stato tu a prendere la fiala?” stava dicendo con la mano davanti alla bocca. Sam guardò l’orologio, erano le quattro e mezza passate. Tra le foglie degli alberi si intravedeva un finissimo spicchio di luna. 
Si? si?! Ma come diavolo ti è saltato in testa?!” Faith era andata su tutte le furie, non sembrava più neppure la stessa
Come dovrei fare adesso secondo te!” disse rabbiosa, non c’era traccia della ragazza dolce e tranquilla che conosceva Sam
Oh, credi davvero che mi arrenda alla prima difficoltà!Non torno indietro!Ma non lo capisci che lo faccio anche per te!?”disse amareggiata
Lo sai benissimo!” continuò dopo un istante di silenzio. Sam cercò di prestare la maggiore attenzione possibile per non perdere nemmeno una parola
No, no! Smettila! Questa volta hai davvero passato il limite!Non dovevi fare una cosa del genere!” era talmente arrabbiata che doveva sforzarsi di non alzare la voce. Si allontanò dalla macchina passandosi una macchina tra i capelli
Tu lo sai già cosa devi fare per aiutarmi! Ti chiamerò quando ne avrò bisogno” concluse fredda prima di riattaccare. Non aveva neppure dato a Peter il tempo di rispondere.
Maledizione!” esclamò gettando il telefono in terra.
Sam vide i pezzi del cellulare schizzare da tutte le parti. La ragazza intanto si era portata la mano alla tempia ed era rimasta ferma. Sam aprì lo sportello, a questo punto voleva delle spiegazioni e la ragazza non poteva rifiutargliele. Faith sentendo lo scatto della portiera si voltò con gli occhi sgranati.
Sam, mi hai spaventata” disse con un sorriso tremendamente dolce.
Sam fece qualche passo verso di lei “Che è successo al tuo cellulare?” chiese cupo
Faith strizzò gli occhi “Da quanto eri sveglio?” disse seria
Abbastanza da sentire la tua telefonata a Peter” rispose con gli occhi fissi su di lei
Dean non mentiva quando ha detto che non abbassano mai la guardia... dovrei stare più attenta ‘ pensò la ragazza
Peter vuole in tutti i modi che torni da lui, ma io non posso... capisci? Devo trovare Kate prima” cercò di spiegarsi Faith
No, veramente non capisco...” disse Sam perplesso “perché è così importante ritrovarla? Perché le vuoi così bene?” continuò scuotendo la testa confuso
Te, l’ho già detto, mi ha dato speranza... ci siamo aiutate a vicenda a superare un periodo molto difficile....” spiegò Faith
Certo, Kate stava passando un periodo molto difficile a causa della morte della madre, ma tu?!” chiese provocatorio Sam
Faith non aveva via di scampo, doveva rispondere, questa volta Sam non avrebbe mollato tanto facilmente.
Ho fatto una cosa orribile Sam, darei qualsiasi cosa per poter tornare indietro, ma non posso, e non riuscivo a perdonarmi per questo...” torse la bocca in una specie di sorriso “...non che adesso l’abbia fatto... ma almeno adesso riesco a conviverci...” concluse angosciata
Avanti, cosa avrai mai fatto di così irrimediabile, non avrai mica ucciso qualcuno!” scherzò Sam per drammatizzare. Faith però non rise, anzi i suoi occhi si erano riempiti di lacrime, ma non ne lasciava cadere nemmeno una. Sam inizialmente non capì il perché di questa reazione, era possibile che avesse centrato il punto? La guardò sbigottito, non riusciva proprio ad immaginarsela mentre uccideva un essere umano. Eppure non c’era altra spiegazione, aveva davvero commesso un omicidio e non sapeva come dirglielo. “Come....” le chiese avvicinandosi lentamente “com’è successo?” riuscì finalmente a dire dopo aver superato lo shock iniziale. Faith aggrottò la fronte, abbassò lo sguardo e rimase così, a bocca aperta incapace di pronunciare parola, incapace di affrontarlo, con le lacrime che ora le rigavano il volto e cadevano pesanti davanti ai suoi piedi.
Sam vedendola in quello stato si sentì tremendamente triste ed in colpa per aver riaperto una ferita così dolorosa “Hey, hey, va tutto bene...” le disse abbracciandola.
La ragazza cominciò a singhiozzare profondando il viso nel petto di Sam e lui la strinse forte e le carezzandole la testa con un mano. Rimasero così per qualche minuto. A Faith le braccia di Sam sembrarono il posto più sicuro del mondo; sentiva l’odore di bucato proveniente dalla camicia di Sam che le si infilava prepotente nelle narici.
Va tutto bene” continuava a dirle il ragazzo, finché Faith non si calmò e smise di piangere “Ti prendo un po’ d’acqua” le disse premuroso, dopodiché prese una bottiglietta dalla borsa in macchina e gliela portò. Lei intanto si era seduta su un mucchietto di foglie gialle
Sono ricercata Sam... tanto prima o poi l’avresti scoperto, ricercata per omicidio e sono indifendibile. Mi aspetta la pena capitale e me la merito, ma prima voglio salvare Kate, lo capisci?” gli disse dopo aver bevuto un sorso d’acqua. Lui non riusciva ancora a capacitarsi di quello che aveva scoperto, continuava a guardarla confuso “ È stato un incidente?
Se vuoi chiamarlo così...” rispose asciugandosi la guancia con il palmo della mano”
L’hai fatto per difenderti?” chiese Sam disorientato
No, no, io... io avevo dei problemi.... ero fuori di me...” balbettò Faith ricominciando a singhiozzare “ti prego, non me la sento di parlarne e se mi vuoi consegnare alla polizia mi va bene, ma prima permettimi di aiutarvi a ritrovare Kate” continuò stringendo forte la bottiglietta che aveva tra le mani. Sembrava che stesse cercando con tutte le sue forze di non piangere, Sam le si sedette accanto e le mise una mano sulla spalla “Non ho intenzione di consegnarti alla polizia” disse per rassicurarla.   
Lei lo guardò piena di riconoscenza “Grazie Sammy
Il ragazzo le rivolse un sorriso comprensivo. Anche lei era così, anche lei vedeva sempre del buono nelle persone, anche quando non c’era.
È per questo che Peter non voleva che ci avvicinassimo a te...” rifletté Sam “aveva paura che avremmo scoperto che sei ricercata?” le chiese
Faith puntò lo sguardo verso il basso, in modo che i suoi lunghi capelli scuri le coprissero il viso e accennò un sì. Ora era tutto chiaro, era quella la cosa di cui parlava con Peter all’albergo, la cosa che gli avrebbe dovuto far cambiare idea sul suo conto. Effettivamente Sam d’ora in poi l’avrebbe vista con occhi diversi, ma non se la sentiva di giudicarla senza prima sapere con precisione com’erano andate le cose e poi lei era sicuramente pentita per ciò che aveva fatto. Da una parte Sam si sentì quasi sollevato visto che a questo punto non c’era bisogno che le facesse altre domande, sarebbe bastato cercare ‘ omicidio Philadelphia ’ per saperne di più. Sentì un brivido corrergli lungo la schiena, non si era accorto di quanto fosse fredda e umida l’aria. “ È meglio che torniamo in macchina a dormire, è freschino qui fuori” disse rimettendosi in piedi.
Faith stava fissando triste l’Impala “Ti prego non dire niente a Dean” chiese supplicante. I suoi occhi visti dall’alto sembravano ancora più grandi. Sam sgranò gli occhi e si guardò intorno impacciato dondolando da una gamba all’altra. Tra lui e Dean non c’erano segreti e non poteva pensare che ce ne fossero. Faith scosse la testa con un sorriso arreso in faccia “Tanto è inutile che te lo chieda, tu glielo dirai comunque non è vero?” disse dirigendosi verso l’Impala. Rimase ferma con la mano sulla maniglia della portiera, era così agitata, aveva sbagliato a scoprirsi così, Dean non sarebbe stato tanto comprensivo quanto il fratello, non era sicura di poter continuare il suo viaggio con loro. Le scoppiava la testa. Sentì la mano di Sam posarsi sulla sua spalla “Hai ragione, non posso tenere nascosto a Dean quello che so, ma posso aspettare qualche giorno, così magari trovi il momento giusto per dirglielo tu stessa.” le suggerì Sam. Faith rispose scuotendo la testa su e giù un paio di volte in maniera poco convinta. Era l’ultima cosa che avrebbe voluto fare. Risalirono tutti e due in macchina e dopo poco si addormentarono mentre fuori il cielo schiariva lentamente, in modo quasi impercettibile.

  
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