Sono
tornata! Scusate x il ritardo, ma questa settimana ha messo a dura prova la mia
resistenza psicofisica, e non ho potuto aggiornare, nonostante il capitolo fosse
già quasi ultimato…un mega bacio a tutte le persone che leggono la storia (mi
rendete davvero felicissima) e spero che commentiate in tanti anche perché
almeno così potrò capire se la storia vi sta piacendo…Buona lettura!!
Battaglie…non solo
di Bey
L’aria che si respirava nella camera dei Gigli era tesa
e pesante, e lo fu ancora di più nel momento in cui Julia vi mise piede.
Improvvisamente gli occhi di tutte le ragazze si posarono sulla spagnola, che
teneva lo sguardo fisso sul pavimento, come se avesse paura di incrociare gli
occhi infuocati delle amiche. Si vergognava molto per quello che aveva fatto, la
sua era stata un’incoscienza, aveva agito come una bambina immatura, e si era
messa in pericolo.
-
Allora non hai niente da dire? – le disse con voce dura Emily mettendosi le mani
sui fianchi e sbuffando. Hilary intanto osservava la ragazza dai lunghi capelli
ramati con una duplice espressione dipinta sul viso; se da una parte avrebbe
solo voluto inveire contro di lei dicendole che era stata un’incosciente,
dall’altra avrebbe voluto correre ad abbracciarla e dirle che era stata in
pensiero per lei, che si era sentita male quando aveva capito che qualcosa non
andava.
Erano state tutte in pensiero, soprattutto dopo che
aveva cominciato a nevicare, e la temperatura si era abbassata; avevano passato
dei momenti di terrore, placati solo nel momento in cui
dalla finestra della hall avevano intravisto Tempesta arrivare di gran corsa.
Quando Crystal aveva avvisato i suoi compagni del ritardo di Julia, senza
pensarci due volte il freddo Yuri Ivanov si era precipitato verso le scuderie, e
dopo aver sellato Tempesta era corso via, tuffandosi
nella neve e nella fredda notte finlandese. Anche Hilary insieme ad Axel era andata a cercare la ragazza nei dintorni, ma
erano tornati indietro solo dopo che Mao e Ares li avevano informati che Julia
era tornata.
Julia ora era lì, avvolta in una coperta di lana,
sull’entrata della camera che condivideva con le compagne,
ferma
immobile, incapace di reggere il loro sguardo.
Ad un certo
punto alzò lentamente gli occhi verdi, e nel vedere di nuovo le sue care amiche
il cuore le si riempì di gioia, e con cautela iniziò ad avanzare verso di loro.
-
Mi dispiace – disse in un soffio quando si ritrovò circondata dalle amiche, che
per tutta risposta la circondarono con un caloroso abbraccio collettivo.
-
Sei veramente un caso disperato! – le disse affettuosamente Mathilda con un
sorriso
-
Abbiamo avuto tanta paura per te – le disse Hilary guardandola negli
occhi
-
Eh non solo noi – azzardò Mao con un sorrisino provocatore, che strappò alle
ragazze una risata
-
Già quando ho visto Yuri allontanarsi ho davvero pensato di aver visto
l’impossibile – sentenziò Emily.
Julia arrossì visibilmente davanti a quel ricordo, che
ancora era vivo e limpido nella sua mente…quando Yuri l’aveva svegliata, non
certo dolcemente, l’aveva accompagnata fino all’entrata della hall, dopodiché si
era dileguato senza troppi complimenti, ma per lei questo non era importante,
aveva passato l’avventura più pericolosa e allo stesso tempo indimenticabile
della sua vita, e Yuri era stato lì con lei.
-
Beh, alla prossima toccherà a una di noi prepariamoci! – esclamò convinta Emily
raggiante
-
Cosa? – gli occhi di tutte le presenti si puntarono sull’americana che proseguì
sorridente – Scusate, analizzate i fatti: prima Hilary e Axel, adesso Julia e
Yuri, che tra l’altro ha dell’incredibile, beh credo che adesso sia arrivato il
nostro turno! Chi sarà la prossima a venir salvata dal
suo principe azzurro? Io, Mao, Mathilda o magari Crystal? –
La
brunetta in quel momento avrebbe voluto sprofondare,
lei e Axel…”Axel…Kai” pensò mentre nella sua mente si facevano strada le
immagini dei due blaider, così diversi…così…speciali. Axel in quel periodo era
diventato un suo amico, chiacchieravano spesso, e la ragazza doveva ammettere
che si trovava bene in sua compagnia, si sentiva a suo agio, era tranquilla e
serena, mentre con Kai…beh non era esattamente così. Kai era scostante, freddo e
non aveva mai mostrato un interesse degno di nota nei suoi confronti. Per quanto
riguardava la sera precedente…”Il colpo di fulmine c’è stato fra me e Fiamma,
non fra me ed il suo padrone”
-
Su ragazze basta perdere tempo, sarà meglio andare a dormire, domani ci saranno
due incontri quindi a letto! – sentenziò Mao come un piccolo generale, e mentre
le ragazze si mettevano sotto i piumini colorati, la cinese non potè non
fermarsi a riflettere su quanto detto da Emily “…il principe azzurro…” pensò
prima di chiudere gli le palpebre e veder così apparire
l’immagine di un biondo principe azzurro…
La
mattina seguente quando Crystal aprì gli occhi si
ritrovò a fissare il buio soffitto della stanza che condivideva con Yuri, Boris
e Kai. Inizialmente il presidente le aveva messo a disposizione una piccola
stanza attigua a quella dei ragazzi, ma era stata lei a rifiutarla. Non si
sentiva in imbarazzo e dormire nella stessa stanza dei suoi compagni, anche
perché ci era abituata. Durante il periodo in cui
Vorcof dirigeva il monastero, aveva più volte dormito accanto a Boris o Yuri per
potersi scaldare reciprocamente. “Quanti ricordi…” si ritrovò a pensare la
giovane russa dai capelli infuocati, mentre cercava di scavare attraverso
l’oscurità, in cerca forse dei suoi ricordi più nascosti. Ad un tratto un suono quasi impercettibile la distolse dai
suoi pensieri, e così nel volgere il capo Crystal vide Kai in piedi davanti alla
finestra appena accostata, mentre un pallido raggio del primo sole della
giornata si addentrava timido per la stanza, illuminando il corpo magnificamente
scolpito del giovane, mettendone in mostra gli addominali definiti, la pelle
chiara e…la sua schiena. Come ogni volta che la vedeva Crystal non riuscì a trattenere una smorfia, mentre osservava
la lunga cicatrice che attraversava la schiena del ragazzo dalla spalla sinistra
al fianco destro.
-
Comincia ad alzarti – le disse ad un tratto il ragazzo
dandole le spalle.
-
Mi hai sentito – constatò la giovane mettendosi a
sedere sul letto
Il
ragazzo non rispose, e si limitò a infilarsi la sua maglia nera e la sua giacca
scura, indossando ovviamente anche l’indispensabile sciarpa bianca.
-
Kai, tutto bene? – chiese la ragazza ben sapendo che il dranzerblaider non le
avrebbe mai risposto. Infatti il ragazzo si limitò a
fissare con ostinazione il paesaggio dalla finestra, mentre i suoi occhi
ametista sorvolavano rapidi il giardino fino a fermarsi in un punto indefinito
all’orizzonte.
Dopo la colazione, che fu servita nel ristorante, le
squadre si radunarono nella hall, attendendo l’arrivo del presidente. Non appena
Julia e le altre entrarono il clima mutò di colpo. Un
silenzio religioso si impossessò della sala, e tutti i
blaider fissarono la spagnola con le più svariate espressioni sul volto. Quando
poi giunsero anche i Neoborg, l’attenzione si focalizzò sul bel capitano russo,
che dal canto suo mostrò la più completa indifferenza nei confronti della
situazione. Fu Takao a prendere la parola – Per favore ragazze, se cercate di
non cacciarvi nei guai almeno per una settimana, io vi prometto che arriverò
sempre puntuale! –
-
Allora credo che ci daranno a tutte per disperse –
ironizzò Samantha con un sorriso ammiccante nei confronti del giapponese, che
rapido le scoccò un bacio sulla guancia, sotto gli sguardi curiosi di tutti gli
altri. – Ma questo campionato sta diventando un’agenzia
matrimoniale! – esclamò Rick in tono da superiore, ricevendo di rimando le
occhiate dei diretti interessati, quali Julia, Hilary, Yuri,
Samantha e Takao.
-
Bene ragazzi ci siamo tutti, possiamo andare, gli Scudi Sacri sono già allo
stadio – disse Daitenji raggiungendoli, e incamminandosi verso il pullman. “Già
loro sono sempre allo stadio prima di noi…” pensò Max, che ormai evitava di
pensare a Mariam, anche se ancora la ferita intertagli
dalla ragazza era aperta e fresca. “Basta, in fondo ha ragione Rick, questa non
è un’agenzia matrimoniale!” finalmente un sorriso tornò a ricoprire il viso
allegro e dolce dell’americano.
Lo
stadio era gremito quasi più del primo giorno, e dovettero faticare per entrare
illesi nella grande struttura, dove tutto era stato preparato per la prima sfida
della giornata che prevedeva l’incontro fra i Baihutzu e i PPB All Stars.
Takao insieme a Samantha e alle
rispettive squadre presero posto nelle file centrali per osservare la sfida, che
si preannunciava combattuta. Dal canto loro i Neoborg si trovavano nel girone
più alto, tenendosi lontani dagli altri. Hilary che si trovava seduta tra Daichi
e Axel ad un certo punto si girò, attenta a non farsi
vedere, verso i russi, che impassibili fissavano lo stadio senza proferire
alcuna parola. Kai era lì. Il cuore della giovane iniziò a correre attraverso il
suo petto come se volesse uscire e raggiungere il blaider russo dagli occhi
ametista, che con quell’espressione dura e seria era davvero irresistibile. Lo
sguardo ammaliato della brunetta però non sfuggì al demone della Malvagità, che
nel seguire il filo invisibile lasciato dagli occhi di Hilary, non potè non
contrarre la bocca in una smorfia. Quello era il ragazzo che aveva visto qualche
sera precedente, Kai si chiamava se non ricordava male, uno dei Neoborg, uno dei
Cavalieri. “Di te mi occuperò personalmente” pensò con un ghigno
-
Hilary? – la riscosse leggermente il giovane sfiorandole le spalle. – Si? -
-
Ti eri incantata – le rispose semplicemente il ragazzo con un sorriso
-
Eh… - “Cavolo ma sono una cretina!” si maledisse da sola la brunetta mentre
distoglieva velocemente lo sguardo dai russi per rivolgerlo al suo
bell’interlocutore. – Mi stavi dicendo qualcosa? – si ritrovò a chiedere
cercando di mascherare la gaffe.
-
No, mi stavo chiedendo come mai gli Scudi Sacri non si siano fatti vedere, e
dal momento che so che sono vostri grandi amici, non
vorrei che la nostra presenza rappresenti un problema – le parole del demone
incuriosirono la sedicenne, che si affrettò a rassicurarlo – No, non farti
questo tipo di problema, loro sono un po’…ecco… -
-
Strani – finì per lei Takao mentre intanto Djman faceva il suo trionfale
ingresso nello stadio, accolto da un boato assolutamente fuori luogo. “Ma come fanno ad acclamarlo?” si chiese Takao per poi
stringere fra le braccia la sua Samantha.
-
Benissimo Signore e Signori, siamo pronti per la seconda sfida del torneo con
tappa finlandese, perciò lascio subito spazio alle due squadre che infiammeranno
i vostri animi con la loro eccezionale bravura…dalla misteriosa Cina le
agguerrite tigri cinesi! Un tumulto di voci si levarono
per i cinesi, che avanzarono fra gli applausi di tutti, mentre Mao sondava gli
spalti per incrociare i magnifici occhi ghiacciati di Ares, che applaudiva in
sua direzione.
-
Mentre dall’avanzata e tecnologica America abbiamo i PPB All Stars! – anche per
la squadra americana ci furono scroscianti applausi e cori, interrotti solo nel
momento in cui sul tabellone apparvero i nomi dei primi
sfidanti.
-
Benissimo, per il primo incontro avremo il capitano dei Baihutzu Rei e il
colosso americano Rick!! Blaider in posizione! – le
indicazioni di Djman vennero seguite dai contendenti,
che si sistemarono ai lati del beyblade stadio messo a punto per la sfida; si
trattava di un campo di gioco piuttosto particolare, composto da un paesaggio
che ricordava la terra dei Laghi, infatti c’erano parecchi laghetti e
acquitrini, che potevano rappresentare un grave pericolo per la stabilità dei
bey.
Rei
sistemò Driger nel dispositivo di lancio e si mise in
posizione flettendo i muscoli delle gambe per imprimere maggiore potenza al
lancio. “Concentrati Rei” si disse chiudendo i suoi
occhi ambrati e isolandosi dal mondo circostante per trovare una migliore
concentrazione.
-
Tre…due…uno…pronti…lancio! – al segnale i due blaider scagliarono con tutta la
loro potenza le due trottole nel campo, che partirono
immediatamente all’attacco. Driger si muoveva con rapidità e precisione, ogni
suo movimento era fulmineo ed elegante mentre ogni suo attacco tendeva a colpire
in punti ben precisi. Di tutt’altro stile era Rick, che invece si muoveva
sicuramente con una velocità minore, ma possedeva una potenza distruttiva
inimmaginabile. In termini di potenza Bisonte di Pietra poteva essere equiparato
a Dranzer, e questo rappresentava un problema per Rei.
L’incontro era molto combattuto, i blaider non
risparmiavano nessun colpo, e dalla loro posizione gli Obscuras osservavano
concentrati le mosse del blaider cinese, cercando di captare la forza dei suoi
poteri. “Non male” pensò Astra analizzando tutti i movimenti di Driger.
“Peccato che una tale potenza sia concentrata nelle mani
di un essere così insulso” rifletté Ares fissando con sguardo truce il blaider
dagli occhi ambrati. Intanto dietro il cinese Mao lo incitava con forza e
determinazione, dicendogli di non arrendersi e di continuare a lottare. Gli
venne un’idea. Il demone cercò con lo sguardo Astra, che intuendo il suo
pensiero si limitò ad un impercettibile segno con il
capo. Presto avrebbero finito ciò che avevano iniziato per quanto riguarda Rei.
Ares sorrise.
L’incontro fra Rei e Rick finì con la vittoria del
cinese, anche se Driger ne uscì piuttosto malconcio. L’offensiva lanciata da
Bisonte di Pietra era stata tremenda, e Rei era riuscito a resistere facendo
leva su tutte le sue forze. – Sei stato grande Rei! – gli disse raggiante Mao
quando il compagno rientrò in panchina, stanco ma visibilmente felice. – Grazie
– disse senza troppa enfasi, per poi dirigersi sulla panchina azzurra. In quel
momento Lai si alzò e si diresse verso centro dello stadio, dove Max lo
attendeva.
Mao
rimase un istante a osservare Rei che osservava Driger
senza neanche alzare il capo verso di lei. “Rei…” Mao
delusa si girò verso il fratello, che intanto aveva raggiunto il punto di
lancio. “Devo sostenere Lai, lui sì che ha veramente bisogno del mio sostegno,
non come Rei!” la giovane si alzò in piedi incoraggiando il fratello con tutta
l’energia che aveva. – Forza Lai! –
-
Il bey di Lai è fuori gioco, vince il secondo incontro Max, per i PPB All Stars!
– la voce di Djman pose fine allo scontro, tra gli americani e i cinesi, che si
era concluso con due punti per ciascuna. Come previsto
anche lo scontro fra l’americano e il cinese si era rivelato arduo e difficile.
Se da una parte si aveva una velocità e una rapidità non
indifferente, dall’altra una perfetta stabilità e una difesa invalicabile
rendevano l’incontro molto equilibrato. - Spesso il miglior
attacco è la difesa -
questo era il motto di Max, che si sentiva soddisfatto
dell’incontro appena svolto. Certo affrontare direttamente Rei sarebbe stato
molto più eccitante, ma a quanto pare questa volta era
andata così. Si sentiva bene, finalmente per la prima volta dopo parecchi giorni
si sentiva nuovamente se stesso. Aveva deciso di concentrarsi con tutte le sue
energie sul campionato mondiale, e avrebbe lasciato
perdere la questione legata a Mariam.
“Che mi sia sbagliato su di lei?”
-
Benissimo, tra un’ora e mezza circa avrà inizio la seconda sfida del giorno, che
vedrà i colori degli Obscuras e dei New Europa! –
-
Bene sarà meglio prepararsi, noi togliamo il disturbo – alle parole di Samantha
tutti gli Obscuras si alzarono, e si diressero verso gli spogliatoi.
-
Buona fortuna – disse Takao rivolto alla sua bella. Lei si girò verso di lui e
dopo averlo baciato a fior di labbra si allontanò
insieme ai suoi compagni, lasciando Takao in uno stato di trans.
-
Takao! Concentrati – sbottò Daichi schioccando le dita davanti agli occhi del
suo capitano
-
Eh…cosa? –
-
Sto dicendo che devi concentrarti, non lasciarti rammollire dalla tua ragazza! –
le urla del piccolo rosso fecero sorridere il moretto, che però non riusciva a
non pensare a quella magnifica ragazza, che da poco tempo si era insediata nel
suo cuore, ma con un’intensità tale da conquistarlo. “Ti amo
Samantha”
I
passi leggeri, quasi inudibili dei demoni si fermarono davanti alla porta in
metallo che immetteva negli spogliatoi. Samantha spinse decisa la porta e furono
dentro. Chiusero la porta alle loro spalle. Erano solo loro.
-
Finalmente tocca a noi – sentenziò Axel appoggiandosi al muro
-
Finalmente un po’ di silenzio, vorrai dire – esclamò Astra abbandonandosi con
aria sfinita su una delle poltroncine in pelle rossa.
-
In effetti il continuo vociferare degli umani comincia
ad essermi veramente insopportabile, penso che non mi ci abituerò mai – disse
Ares con voce teatrale.
-
Non preoccuparti Ares, non dovremmo abituarci proprio a niente, perché presto in
questo mondo regnerà solo il silenzio infernale. Comunque passiamo alle cose
serie – Samantha riportò l’attenzione di tutti gli altri su di sé. – Oggi
scenderemo in campo contro una squadra nettamente inferiore, ma dovremo comunque
sembrare di essere in difficoltà per non destare troppi sospetti. –
Axel estrasse dalla tasca dei pantaloni il suo bey nero
come la notte – Quindi niente potere, giusto? – le sue parole erano velate da un
velo di amarezza e delusione. Axel dopotutto era questo. Se fosse stato per lui,
avrebbe distrutto tutto all’istante, scatenando la sua incredibile potenza, la
sua sete di sangue e morte.
“Troviamo il Custode, catturiamo le aure dei Cavalieri,
dopodiché ti lascerò distruggere tutto quello che vuoi” pensò il demone
dell’Avidità soffermandosi sul compagno.
-
Se qualcuno di voi ha una necessità particolare di scendere in campo lo dica
ora, io per quanto mi riguarda vorrei scendere – le parole di Samantha tornarono
ad irradiare l’ambiente, dopo alcuni minuti di
silenzio.
I
secondi parvero interminabili. Ognuno era immerso nei propri pensieri, ognuno
voleva qualcosa, ognuno voleva raggiungere l’Obbiettivo. La lancetta dei secondi intanto faceva a gara con
i loro pensieri, cercando di correre più velocemente, finché una voce spezzò
quel silenzio.
-
Se non avete nulla in contrario vorrei essere io il
primo – una voce limpida e maschile si stagliò all’improvviso, attirando come
una calamita gli occhi dei presenti.
-
Ares? – Astra scoppiò in una risata di sufficienza.
-
Mi sorprendi tesoro! Non immaginavo che fossi un tipo da “prima linea”, davvero!
Ma chissà qual è il vero motivo, forse un’insulsa
cinesina con un altrettanto insulso colore di capelli? – le parole di Astra
sembravano sputare veleno da ogni sillaba, ma Ares si
costrinse ad ignorarle, e rivolgendo uno sguardo provocante alla giovane le
disse – Diciamo che devo spianare il terreno per la tua uscita finale, mia cara
Astra –
-
Perfetto, allora io scenderò in campo per prima e tu Ares per secondo.
Ah…ovviamente dobbiamo vincere – Detto questo il
capitano di volse verso i due che sarebbero rimasti in panchina. “Non siamo
venuti qui per giocare con le trottole, ma per
assolvere un compito ben preciso” si ricordò
-
Astra, tu occupati delle ricerche, mentre tu Axel cerca di captare la portata
dei poteri dei Guardiani, ah…tieni d’occhio gli Scudi
Sacri, questo è il nostro primo incontro e di sicuro ci osserveranno con
attenzione – Samantha si passò una mano sui lisci capelli corvini con
disinvoltura, facendoli fluttuare come fili di seta al vento.
-
Tranquilla, mi occupo io delle ricerche – con un sorrisino compiaciuto la
ragazza dai corti capelli ramati si posizionò al centro
della stanza, mentre con la mano sinistra chiusa a pugno davanti al suo naso
iniziava ad intonare delle strane parole, comprensibili solo a lei. Gli altri
l’osservavano rilassati. Ad un
certo punto Astra tenendo chiusi gli occhi tese l’indice ed il medio della mano
serrata e le volse verso l’alto parallelamente allo spazio compreso fra i due
occhi.
Improvvisamente le luci si spensero, e la giovane venne avvolta da una spirale viola, composta da una qualche
sostanza fluida, che la circondava completamente sottraendola agli occhi degli
altri. Nello spogliatoio iniziò ad aleggiare un vago odore di umido, mentre
un’aria gelida stava nascendo dall’interno della spirale. Ad un certo punto la luce tornò di colpo, e fu così che i tre
demoni poterono vedere l’eccellente risultato del lavoro svolto dal demone
dell’Illusione.
Davanti a loro c’erano quattro creature, e di queste
solo una era la vera Astra; molto abilmente la ragazza aveva distorto la realtà,
plagiato l’oscurità per creare delle copie perfette. Erano delle gocce d’acqua,
identiche in ogni tratto, in ogni cellula, ed era assolutamente impossibile
capire quale fosse quella vera.
Le
ragazze tuttavia avevano qualcosa di strano, il che permise a Samantha di identificare la sua vera compagna. Fu
così che Astra si staccò dal gruppo e si avvicinò ai suoi compagni di squadra.
Appariva serena, e rilassata e notando l’espressione interdetta di Axel, che
fissava le sue copie, scosse rassegnata la testa, lasciando che i suoi capelli
mossi le si scompigliassero sul viso. – Non sono ancora
vive, non si sono ancora separate da me – spiegò con voce calma, poi proseguì
-
Io con altre due perlustrerò lo stadio, mentre un’altra seguirà il match dalla
panchina insieme ad Axel, che ve ne pare? -
L’incantevole ragazzo dai capelli dorati fissò rapito le
copie di Astra, prima di rivolgersi alla diretta interessata – Mi sorprendi tesoro, non immaginavo che potessero venirti delle
idee tanto perfide –
-
Almeno a me vengono, mio caro – l’acida risposta del demone dell’Illusione non
tardò ad arrivare, e sotto gli sguardi spenti ed
impassibili delle copie Axel si riscosse dal suo silenzio con tono irritato –
Bene, se avete finito con queste inezie possiamo anche andare – detto questo si
allontanò, seguito a ruota da Samantha e Ares, mentre Astra rimase ancora un
attimo nello spogliatoio insieme alle sue copie. La ragazza si avvicinò alla
copia più vicina, che osservava il mondo circostante
spenta ed assente. – E’ ora di svegliarsi – con questo posò un rapido
bacio sulla fronte dell’altra, che per tutta risposta spalancò gli occhi,
mettendo in mostra delle splendidi iridi violette,
profonde, capaci di farti perdere il contatto con la realtà, distorcendo i
ricordi, plasmando a proprio piacimento le menti più deboli. La copia dopo
essersi risvegliata si allontanò dalla sua padrona, andando a seguire gli altri
Obscuras.
Dopo che la porta si fu richiusa, Astra si rivolse alle
altre due, e dopo averle risvegliate le fissò con uno
sguardo terribilmente agghiacciante. – Ora si va a caccia –
Il
sole splendeva luminoso sulla Terra dei Laghi, irradiando con i suoi raggi caldi
e rassicuranti gli animi già ardenti degli spettatori, che assediavano da
diverse ore il Beyblade Stadio di Helsinki. Nell’aria c’era un vago senso di
agitazione e fibrillazione, ed il motivo principale era
l’atteso match tra i New Europa e la squadra rivelazione, gli Obscuras. In quei
giorni sia nei giornali, sia in televisione, si erano viste tante storie, circa
le origini di questa nuova squadra, ma la verità era che per tutti gli Obscuras
erano ancora qualcosa di…oscuro. Nessuno aveva mai
visto in azione questi blaider, ma si supponeva che dovessero essere molto
preparati, per essere riusciti ad arrivare fino al campionato del mondo.
-
Chissà chi schiereranno i New Europa? Forse Ralph e Michelle i due titolari, o
forse giocheranno senza scoprire i loro assi migliori? E gli Obscuras?
Schiereranno i due titolari Samantha e Axel oppure le due riserve? – Due uomini
seduti dietro a Takao si stavano interrogando circa le eventuali scelte delle
squadre. Il moretto sorrise, lasciando che un tenue raggio di sole gli scaldasse
il viso. Era una bella sensazione. La sua pelle scottava, la sentiva ardere,
percepiva il sole di quella bellissima giornata su di sé, e questo lo riportò
con la mente a quel pomeriggio nel parco…dove…”Samantha…ti amo” non
credeva che sarebbe mai riuscito a dirglielo, ma ad un
certo punto si rese conto che sarebbe esploso se non glielo avesse rivelato. Non
appena quelle meravigliose tre parole furono uscite dalla sua bocca, la ragazza
lo fissò confusa, e lui senza pensarci due volte agì
d’istinto. La baciò dolcemente sulle labbra, elettrizzandosi al contatto con
quelle labbra così fredde. Fu un gesto veloce, dettato
unicamente dal cuore, forse disperato, ma non gli importava più di tanto. Aveva
rovinato tutto con quel bacio, ma non riusciva a sentirsi in colpa, perché in
quel momento si sentì felice come mai in vita sua.
Quando si furono
staccati, Samantha alzò fiera gli occhi, fissandolo con le sue iridi vermiglie.
Sosteneva il suo sguardo con una forza d’acciaio, sembrava quasi non respirare.
Il moretto non riuscì a reggere il suo sguardo e lentamente abbassò gli occhi,
ma ad un certo punto delle dita affusolate e fredde lo
trattennero per il mento, e lo costrinsero a guardarla ancora. Si specchiarono uno negli occhi dell’altra per un tempo che
parve infinito, finché non fu proprio la ragazza a ricambiare il bacio di prima,
poggiando le sue gelide labbra su quelle ardenti di Takao. Lui la strinse forte
a sé, come per non lasciarla mai…”
-
Takao!!! Uffa mi dai retta si o no? – le urla
forsennate del piccolo rosso ridestarono il giapponese dai suoi pensieri
romantici.
-
Uhm…cosa? – farfugliò il campione del mondo cercando di tornare nel mondo reale.
-
Sei distratto, assente! Ti
incanti per ore con quella faccia da invasato! Non mi ascolti! – il mare
di accuse di Daichi investirono in pieno Takao, che non
potè fare e meno di sorridere stringendo a sé Dragoon. “Ha ragione lui, ma cosa
posso farci? Tu mi capisci vero Dragoon?”
-
Su Daichi che ci vuoi fare, lui è innamorato! – una vocina allegra si stagliò
all’improvviso alle spalle di Takao e Daichi, che si girarono di soprassalto. –
Ciao! – la salutò Takao con un sorriso, andando ad
incrociare gli occhi verde acqua della sconosciuta.
-
Ci..ao – balbettò il rosso come se avesse visto un
fantasma. Il più insopportabile, ma anche il più bel fantasma che avesse mai
visto.
-
Allora come stai? Siediti qui con noi! – la invitò Takao facendole posto, mentre
Daichi sembrava aver perso l’uso della parola.
-
Volentieri, ma adesso devo andare, avevo promesso che sarei andata all’aeroporto a prenderli! –
-
Chi? – chiese incuriosito Takao osservando la giovane. Poi
capì.
-
Vuoi dire loro? Verranno qui! –
-
Proprio così, quando gli ho detto che sarei andata ad
Helsinki per seguire il campionato non hanno saputo resistere, e tra qualche ora
saranno qui –
“Ma se verranno proprio tutti,
questo vuol dire che…” l’attenzione del campione del mondo si spostò velocemente
verso i gironi alti dello stadio, dove Kai, impassibile come sempre osservava
attentamente il suo fido Dranzer, il bey che l’aveva aiutato, il bey in cui
aveva messo tutto se stesso durante quella battaglia.
-
Beh ora devo andare, è stato un piacere! – gli salutò la ragazza voltandosi poi
verso Daichi fissandolo intensamente con quei suoi occhi furbetti. – Ciao
Daichi! – gli disse la giovane prima di voltarsi e allontanarsi, lasciando che i
suoi lucidi capelli azzurri volteggiassero nell’aria
liberi.
“Ciao Ming
Ming”
-
Ci siamo! Scusate l’attesa, ma siamo ritornati. Ecco che con immenso piacere
diamo inizio alla seconda sfida della giornata! Siete pronti? – le urla dei
tifosi furono una risposta sufficiente per Djman che proseguì raggiante.
-
Ecco che allora vi presento le prossime due squadre che si scontreranno quest’oggi! Direttamente dall’Europa la neo-squadra dei New
Europa! –
Urla, applausi e acclamazioni accolsero i quattro
europei, che sorridenti si inchinarono dinanzi al
pubblico. I New Europa era una squadra di recente
creazione; infatti dopo la caduta di Vorcof e del suo fido Bartez la squadra di
Michelle aveva attraversato un periodo difficile, ma alla fine con la
partecipazione alle eliminatorie, era nata una nuova squadra che univa due
Majestic a due ex-Bartez.
- E
dal Canada la squadra rivelazione del torneo, alla sua prima apparizione in una
competizione mondiale, ecco a voi gli Obscuras! -
Con
lo stesso entusiasmo i pubblico accolse i blaider
canadesi, che con si avvicinarono al centro del campo illuminati dal caldo sole
di quel giorno.
Hilary, seduta accanto a Takao
lo sentì sussultare nel momento della scesa della sua ragazza. La brunetta
intanto osservava con attenzione Axel, che sorridente e assolutamente
meraviglioso si inchinava dinanzi al pubblico. Quando
poi il blaider si volse verso di lei, la ragazza arrossì fino alla radice dei
capelli, ma nonostante questo non smise di applaudire. Quel ragazzo era
veramente incredibile, era radioso, gentile, sorridente oltre che bellissimo. Il
sole caldo e luminoso pareva avvolgere fra le sue
braccia quel ragazzo, dandogli un’aura quasi divina.
-
Ci siamo, ora vedremo in azione questi Obscuras – disse semplicemente Yuri
tenendo le braccia incrociate e le gambe accavallate con grande grazia ed
eleganza. Crystal dal canto suo osservava la presentazione con uno sguardo
piuttosto assente. “Cosa faccio?” pensò fissando di
tanto in tanto il fratello con aria pensierosa.
-
Per il primo incontro vedremo Ralph per i New Europa contro Samantha per gli
Obscuras! I due capitani a confronto! Mentre per il secondo match ci saranno
Andrew contro Ares! –
Kai
alzò lentamente gli occhi dal suo bey per poter vedere
meglio la sfida.
“
Vediamo cosa sapete fare”.
- A
quanto pare il capitano degli Obscuras scenderà in campo – constatò Ozuma dopo che il demone dagli occhi vermigli si fu
posizionata ai bordi del campo, di fronte al sua avversario.
-
Dici che non vorranno correre rischi? – chiese Jessie al suo
capitano
-
No, anzi credo si sentano molto sicuri di sé,
altrimenti avrebbero fatto scendere il campo Axel – rispose Mariam fissando con
odio la giovane seduta in panchina. “Quando toccherà a me, ti
sconfiggerò Astra, è una promessa –
Proprio pochi posti dietro di loro una giovane dai
capelli ramati, avvolta in un pesante piumino viola sorrideva
osservano la testa blu della ragazza degli Scudi Sacri. “…è una
promessa”
-
Tre…due…uno…pronti lancio! – al segnale le due trottole
schizzarono in mezzo al campo partendo immediatamente all’attacco. Ralph, sicuro
di sé attaccava con rapidità il bey nero di Samantha, che cercava di contrastare
i suoi assalti. – Cavolo, Ralph sta giocando duro! – osservò Takao preoccupato,
vedendo il volto contratto di Samantha. “Resisti, ti prego, non mollare!” –
Forza Samantha! – urlò Takao con tutto il fiato che aveva in gola cercando di
farle arrivare il suo sostegno.
Intanto da qualche posto più in alto una giovane ragazza
avvolta in un cappottino di lana bianco osservava con attenzione il campione del
mondo. Con un rapido gesto si mise una piccola ciocca ribelle dietro l’orecchio.
I suoi corti capelli ramati risplendevano sotto i raggi del sole, mentre una
scarpetta azzurra di lana le copriva parzialmente il viso. “Continua così
Cavaliere”.
-
Secondo te a questo punto potrebbe anche finirla con la finta? – chiese Ares al
suo compagno mentre osservava Samantha continuare ad
incassare i colpi uno dietro l’altro.
-
Lei ha detto niente potere speciale, quindi significa che sa cosa fare – replicò
annoiato Axel
“Bene, abbiamo protratto l’incontro a sufficienza, direi
che posso anche darmi una mossa” pensò il capitano degli Obscuras quando
incrociò lo sguardo di Takao dalle tribune, e della copia di Astra poco più in
alto.
Con
questi pensieri chiamò a sé il suo bey nero, che come
rianimato riprese a girare con ancora più rapidità.
-
Mors, attacca! -
-
Grifone! – urlò Ralph
Un
lampo di luce invase il campo, escludendo gli occhi di tutti alla vista delle
due trottole. “Samantha” pensò Takao
-
Ma… - disse Ozuma
-
Chi ha vinto? – chiese Yuri
Quando la luce si dissolse, tutti poterono vedere
l’esito dello scontro. Grifone si era fermato, mentre il bey nero di Samantha
continuava a girare in mezzo al campo. – Ma…è
incredibile! Con una straordinaria vittoria a sorpresa gli Obscuras vincono il
primo match! –
-
Grande Samantha! – urlò Takao stringendo a sé Dragoon
-
Ottimo lavoro capitano – disse la copia di Astra quando la ragazza raggiunse la
panchina. – Devo ammettere che l’incontro è stato difficile, voglio dire la cosa
più difficile è stata cercare di sembrare stravolta e
in difficoltà! - il demone dell’Avidità si volse
poi verso Axel, che oscurato dall’ombra se ne stava seduto a braccia conserte
con gli occhi chiusi.
-
Allora Axel, hai percepito l’aura del Custode? –
-
No – disse semplicemente senza neanche degnarsi di alzare gli occhi, preferendo
restare avvolto nell’oscurità.
-
Tre…due…uno…pronti…lancio! – le trottole metalliche di Andrew e Ares schizzarono
rapide come fulmini al centro del campo di gioco, che rappresentava la città di
Helsinki. Il bey azzurro chiaro di Ares girava veloce nel centro del campo,
mentre il bey rosso e arancione del blaider inglese svicolando tra i vari
ostacoli cercava di sorprendere l’avversario con svariati attacchi.
Il
bey di Ares sembrava in difficoltà. – No, Ares è in difficoltà – disse ansiosa
Mao dalle tribune, seduta tra Lai e Kiki, mentre Rei alla destra di Lai
osservava con evidente curiosità le mosse dei blaider canadesi.
“
Che ci mettano un po’ a sfoderare la loro potenza?” si chiese confrontando
l’incontro appena concluso con quello a cui stava
assistendo adesso. Ad un tratto udì la voce di Mao,
forte e risoluta.
-
Forza Ares contrattacca! Non mollare, coraggio! – gli
incitamenti della ragazza si infilarono come uno
stiletto appuntito nello stomaco del drigerblaider che si costrinse ad un
flebile mugugno. “Mi da’ fastidio il suo atteggiamento, ma perché?” si chiese
cercando una risposta che forse aveva sempre avuto, ma che non aveva mai trovato il coraggio di afferrare…
-
Forza Ares! – Mao gridò e Ares vinse.
-
Straordinario, con una mossa a dir poco meravigliosa ed
aggraziata gli Obscuras vincono anche questa sfida, e si portano in cima alla
classifica, con quattro punti a pari merito con i BBA! - esclamò Djman quando
l’incontro si fu concluso. Era stata una sfida
entusiasmante, Xvers e Salamander avevano combattuto strenuamente, ma alla fine
il blaider dagli occhi di ghiaccio aveva avuto la
meglio.
-
Bene signore e signori, ora prima di lasciarvi voglio
dare con voi un’occhiata alla classifica, anche se ancora parziale –
Sui
giganteschi monitor fissati ai quattro lati del campo
apparvero le immagini dei partecipanti in una tabella, dove si evidenziavano i
punti ottenuti e i nomi dei blaider.
Hilary osservò con attenzione la tabella: al primo posto
c’erano i BBA e gli Obscuras, entrambi con quattro punti, seguiti dai PPB All
Stars e dai Baihutzu con tre punti e infine c’erano i New Europa e gli Scudi
Sacri. Mancava ancora una sfida alla fine della tappa finlandese, e la brunetta
ebbe un sussulto. “I Neoborg contro…”
“…gli F-Sangre” pensò Crystal
passeggiando per il giardino dell’hotel dopo che furono rientrati. Era da tanto
che ci pensava, e non era ancora riuscita a trovare una soluzione. Camminava per
il cortile, affondando gli stivaletti neri della candida neve, sentendo la neve cedere e compattarsi sotto i suoi piedi.
Sorrise. “Perché mi faccio tutti questi problemi? In
fondo la vicenda può solo avere una lato positivo per i
Neoborg, eppure…No, stupida come fai a pensare una cosa del genere, la verità è
che tu non vuoi vincere in questo modo”
Era
la verità. Lei non voleva vincere così. Per troppi anni aveva dovuto vincere
grazie e sotterfugi, ricatti, intimidazioni, ora basta. Aveva trovato delle vere
amiche, persone che come lei amavano il beyblade e
voleva vincere correttamente, soprattutto voleva vincere battendo un’avversaria
psicologicamente pronta e lucida, e Julia non lo sarebbe stata in quella sfida.
-
Julia non riuscirà mai a combattere contro Yuri, non riesce neanche a reggere il
suo sguardo dopo quello che è successo, figuriamoci
ingaggiare una battaglia contro di lui! - “Devo fare
qualcosa”
E
così, accompagnata da questi pensieri si allontanò,
mentre un’ombra poco distante da lei l’osservava da dietro un albero dubbiosa.
“Che sia lei?”
E anche questa è andata…SPAZIO DEL
LETTORE:
Lexy90: hai proprio ragione cicci, le storie si
stanno intrecciando, e speriamo almeno di riuscire ad arrivare alla fine! (Sarà un’impresa titanica) comunque come sempre grazie per la
tua iper puntualità, e per il tuo sostegno…1000 kisses! Per quanto riguarda Kai…beh lui è particolarmente
tardo quando si tratta di sentimenti (…tsk n.d Kai) (chi tace acconsente!!
N.d Hilary), ma è anche per
questo che NOI siamo pazze di lui no?? Spero che il capitolo ti sia piaciuto,
anche se questo è solo un piccolo capitolo di transizione (e lo chiami “piccolo”
n.d Kai). Bacioni!!
DarkAngel91: tu non rompi mai tesoro!! Grazie 1000 per aver recensito. Spero che anche questo
capitolo ti sia piaciuto, e soprattutto spero con tutto il cuore che la storia
continui ad appassionarti, anche se mi rendo conto che fino a questo non si è
vista molta azione, ma tra al massimo due capitoli
spero riuscire ad entrare nel vivo!! Bacioni!!!
Lenn
Chan: sei perdonata cicci
tranquilla! Leggere la tua recensione mi ha riempita di
felicità, non solo perché sei una delle scrittrici che preferisco, ma anche
perché dal momento che condividiamo la stessa “coppia” temevo moltissimo un tuo
commento! Sono contenta di sapere che la storia ti stia piacendo…mi dispiace
deluderti solo in una cosa…non credo che Kai si darà una mossa, anche perché è
troppo Kai per farlo!! Mentre per quanto riguarda Yuri
e Julia…beh io li ho sempre visti bene insieme!!
Spero di sentirti presto!! Ps: hai visto?? Il mio commento è stato accolto!!
Chimera è nelle SCELTE!!! Complimenti e soprattutto
AUGURI!!!!!
Lirinuccia: no problem, può
capitare di confondersi!! Come al solito le tue recensioni sono come una ventata di aria
fresca, e questo non può che farmi piacere e soprattutto l’attesa le rende
ancora più speciali!!
Ma passiamo alle cose serie…sono felice che
ti piaccia la coppia YurixJulia, in
effetti lei avrebbe potuto respingere quei maledetti anche sola,
ma…perché farlo se abbiamo un fantastico Yuri Ivanov a disposizione?? Per quanto
riguarda alla coppia cinese…loro non avranno vita facile, anche perché con Astra
e Ares nelle vicinanze non c’è da stare tranquilli…Takao…beh che dire lo sto
rendendo un inguaribile romantico, non mi esprimo su un ipotetico rinsavimento
di Samantha, altrimenti dove sarebbe la suspense??
(si scrive così??) Felicissima che la mia storia ti
stia piacendo, e spero che continuerà ad appassionarti!!
Comunque…quando hai intenzione di aggiornare
l’altra metà del cielo??? (Disperata n.d Avly) Dopo aver letto ben 22 capitoli di fila mi sono
immaginata ben 22 finali diversi!!!
Volevo dirti che ho ADORATO il pezzo del salvataggio di El, e sono essenzialmente morta dalle risate nel punto del
ritorno di Titty!!! Bacioni!!!
Un mega grazie alla mia
Helens
E un immenso grazie anche a: PINCH_91, Takami _Kinomiya, VaMpirA89, Anima, Mik92, SMDO e anche
a tutti voi altri ignoti lettori!!!! Baci