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Autore: Avly    21/11/2009    4 recensioni
L'inizio di tutto...o la fine. Un nuovo campionato, una nuova avventura, vecchi e nuovi amici, e non solo...tra demoni e guardiani una nuova sfida attende i nostri blaider...ma questa volta a scendere in campo non saranno solo i bey. Scsate questa è la mia prima fic e spero che vi piaccia...premetto che dal prologo non si capisce molto, ma dopotutto è un prologo no?! Sono graditissimi i commenti, anche se negativi poichè possono aiutarmi con la narrazione. Così la storia sarà un po' di tutti. Anche se leggendo il prologo vi sembrerà di trovarvi una storia di rating superiore, non preoccupatevi! Buona lettura! PS Ho aumentato il rating da verde a giallo poichè non sono molto sicura che situazioni che si verranno a presentare siano adatte ad un rating verde...Comunque magari mi sbaglio, se lo riterrò esagerato lo abbasserò^^
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hilary, Kei Hiwatari, Max Mizuhara, Rei Kon, Takao Kinomiya
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo sette

Sono tornata! Scusate x il ritardo, ma questa settimana ha messo a dura prova la mia resistenza psicofisica, e non ho potuto aggiornare, nonostante il capitolo fosse già quasi ultimato…un mega bacio a tutte le persone che leggono la storia (mi rendete davvero felicissima) e spero che commentiate in tanti anche perché almeno così potrò capire se la storia vi sta piacendo…Buona lettura!!

 

Battaglie…non solo di Bey

 

L’aria che si respirava nella camera dei Gigli era tesa e pesante, e lo fu ancora di più nel momento in cui Julia vi mise piede. Improvvisamente gli occhi di tutte le ragazze si posarono sulla spagnola, che teneva lo sguardo fisso sul pavimento, come se avesse paura di incrociare gli occhi infuocati delle amiche. Si vergognava molto per quello che aveva fatto, la sua era stata un’incoscienza, aveva agito come una bambina immatura, e si era messa in pericolo.

- Allora non hai niente da dire? – le disse con voce dura Emily mettendosi le mani sui fianchi e sbuffando. Hilary intanto osservava la ragazza dai lunghi capelli ramati con una duplice espressione dipinta sul viso; se da una parte avrebbe solo voluto inveire contro di lei dicendole che era stata un’incosciente, dall’altra avrebbe voluto correre ad abbracciarla e dirle che era stata in pensiero per lei, che si era sentita male quando aveva capito che qualcosa non andava.

Erano state tutte in pensiero, soprattutto dopo che aveva cominciato a nevicare, e la temperatura si era abbassata; avevano passato dei momenti di terrore, placati solo nel momento in cui dalla finestra della hall avevano intravisto Tempesta arrivare di gran corsa. Quando Crystal aveva avvisato i suoi compagni del ritardo di Julia, senza pensarci due volte il freddo Yuri Ivanov si era precipitato verso le scuderie, e dopo aver sellato Tempesta era corso via, tuffandosi nella neve e nella fredda notte finlandese. Anche Hilary insieme ad Axel era andata a cercare la ragazza nei dintorni, ma erano tornati indietro solo dopo che Mao e Ares li avevano informati che Julia era tornata.  

Julia ora era lì, avvolta in una coperta di lana, sull’entrata della camera che condivideva con le compagne,

ferma immobile, incapace di reggere il loro sguardo.

Ad un certo punto alzò lentamente gli occhi verdi, e nel vedere di nuovo le sue care amiche il cuore le si riempì di gioia, e con cautela iniziò ad avanzare verso di loro.

- Mi dispiace – disse in un soffio quando si ritrovò circondata dalle amiche, che per tutta risposta la circondarono con un caloroso abbraccio collettivo.

- Sei veramente un caso disperato! – le disse affettuosamente Mathilda con un sorriso

- Abbiamo avuto tanta paura per te – le disse Hilary guardandola negli occhi

- Eh non solo noi – azzardò Mao con un sorrisino provocatore, che strappò alle ragazze una risata

- Già quando ho visto Yuri allontanarsi ho davvero pensato di aver visto l’impossibile – sentenziò Emily.

Julia arrossì visibilmente davanti a quel ricordo, che ancora era vivo e limpido nella sua mente…quando Yuri l’aveva svegliata, non certo dolcemente, l’aveva accompagnata fino all’entrata della hall, dopodiché si era dileguato senza troppi complimenti, ma per lei questo non era importante, aveva passato l’avventura più pericolosa e allo stesso tempo indimenticabile della sua vita, e Yuri era stato lì con lei.

- Beh, alla prossima toccherà a una di noi prepariamoci! – esclamò convinta Emily raggiante

- Cosa? – gli occhi di tutte le presenti si puntarono sull’americana che proseguì sorridente – Scusate, analizzate i fatti: prima Hilary e Axel, adesso Julia e Yuri, che tra l’altro ha dell’incredibile, beh credo che adesso sia arrivato il nostro turno! Chi sarà la prossima a venir salvata dal suo principe azzurro? Io, Mao, Mathilda o magari Crystal? –

La brunetta in quel momento avrebbe voluto sprofondare, lei e Axel…”Axel…Kai” pensò mentre nella sua mente si facevano strada le immagini dei due blaider, così diversi…così…speciali. Axel in quel periodo era diventato un suo amico, chiacchieravano spesso, e la ragazza doveva ammettere che si trovava bene in sua compagnia, si sentiva a suo agio, era tranquilla e serena, mentre con Kai…beh non era esattamente così. Kai era scostante, freddo e non aveva mai mostrato un interesse degno di nota nei suoi confronti. Per quanto riguardava la sera precedente…”Il colpo di fulmine c’è stato fra me e Fiamma, non fra me ed il suo padrone”

- Su ragazze basta perdere tempo, sarà meglio andare a dormire, domani ci saranno due incontri quindi a letto! – sentenziò Mao come un piccolo generale, e mentre le ragazze si mettevano sotto i piumini colorati, la cinese non potè non fermarsi a riflettere su quanto detto da Emily “…il principe azzurro…” pensò prima di chiudere gli le palpebre e veder così apparire l’immagine di un biondo principe azzurro…

 

La mattina seguente quando Crystal aprì gli occhi si ritrovò a fissare il buio soffitto della stanza che condivideva con Yuri, Boris e Kai. Inizialmente il presidente le aveva messo a disposizione una piccola stanza attigua a quella dei ragazzi, ma era stata lei a rifiutarla. Non si sentiva in imbarazzo e dormire nella stessa stanza dei suoi compagni, anche perché ci era abituata. Durante il periodo in cui Vorcof dirigeva il monastero, aveva più volte dormito accanto a Boris o Yuri per potersi scaldare reciprocamente. “Quanti ricordi…” si ritrovò a pensare la giovane russa dai capelli infuocati, mentre cercava di scavare attraverso l’oscurità, in cerca forse dei suoi ricordi più nascosti. Ad un tratto un suono quasi impercettibile la distolse dai suoi pensieri, e così nel volgere il capo Crystal vide Kai in piedi davanti alla finestra appena accostata, mentre un pallido raggio del primo sole della giornata si addentrava timido per la stanza, illuminando il corpo magnificamente scolpito del giovane, mettendone in mostra gli addominali definiti, la pelle chiara e…la sua schiena. Come ogni volta che la vedeva Crystal non riuscì a trattenere una smorfia, mentre osservava la lunga cicatrice che attraversava la schiena del ragazzo dalla spalla sinistra al fianco destro.

- Comincia ad alzarti – le disse ad un tratto il ragazzo dandole le spalle.

- Mi hai sentito – constatò la giovane mettendosi a sedere sul letto

Il ragazzo non rispose, e si limitò a infilarsi la sua maglia nera e la sua giacca scura, indossando ovviamente anche l’indispensabile sciarpa bianca.

- Kai, tutto bene? – chiese la ragazza ben sapendo che il dranzerblaider non le avrebbe mai risposto. Infatti il ragazzo si limitò a fissare con ostinazione il paesaggio dalla finestra, mentre i suoi occhi ametista sorvolavano rapidi il giardino fino a fermarsi in un punto indefinito all’orizzonte.

 

Dopo la colazione, che fu servita nel ristorante, le squadre si radunarono nella hall, attendendo l’arrivo del presidente. Non appena Julia e le altre entrarono il clima mutò di colpo. Un silenzio religioso si impossessò della sala, e tutti i blaider fissarono la spagnola con le più svariate espressioni sul volto. Quando poi giunsero anche i Neoborg, l’attenzione si focalizzò sul bel capitano russo, che dal canto suo mostrò la più completa indifferenza nei confronti della situazione. Fu Takao a prendere la parola – Per favore ragazze, se cercate di non cacciarvi nei guai almeno per una settimana, io vi prometto che arriverò sempre puntuale! –

- Allora credo che ci daranno a tutte per disperse – ironizzò Samantha con un sorriso ammiccante nei confronti del giapponese, che rapido le scoccò un bacio sulla guancia, sotto gli sguardi curiosi di tutti gli altri. – Ma questo campionato sta diventando un’agenzia matrimoniale! – esclamò Rick in tono da superiore, ricevendo di rimando le occhiate dei diretti interessati, quali Julia, Hilary, Yuri, Samantha e Takao.

- Bene ragazzi ci siamo tutti, possiamo andare, gli Scudi Sacri sono già allo stadio – disse Daitenji raggiungendoli, e incamminandosi verso il pullman. “Già loro sono sempre allo stadio prima di noi…” pensò Max, che ormai evitava di pensare a Mariam, anche se ancora la ferita intertagli dalla ragazza era aperta e fresca. “Basta, in fondo ha ragione Rick, questa non è un’agenzia matrimoniale!” finalmente un sorriso tornò a ricoprire il viso allegro e dolce dell’americano.

 

Lo stadio era gremito quasi più del primo giorno, e dovettero faticare per entrare illesi nella grande struttura, dove tutto era stato preparato per la prima sfida della giornata che prevedeva l’incontro fra i Baihutzu e i PPB All Stars.

Takao insieme a Samantha e alle rispettive squadre presero posto nelle file centrali per osservare la sfida, che si preannunciava combattuta. Dal canto loro i Neoborg si trovavano nel girone più alto, tenendosi lontani dagli altri. Hilary che si trovava seduta tra Daichi e Axel ad un certo punto si girò, attenta a non farsi vedere, verso i russi, che impassibili fissavano lo stadio senza proferire alcuna parola. Kai era lì. Il cuore della giovane iniziò a correre attraverso il suo petto come se volesse uscire e raggiungere il blaider russo dagli occhi ametista, che con quell’espressione dura e seria era davvero irresistibile. Lo sguardo ammaliato della brunetta però non sfuggì al demone della Malvagità, che nel seguire il filo invisibile lasciato dagli occhi di Hilary, non potè non contrarre la bocca in una smorfia. Quello era il ragazzo che aveva visto qualche sera precedente, Kai si chiamava se non ricordava male, uno dei Neoborg, uno dei Cavalieri. “Di te mi occuperò personalmente” pensò con un ghigno

- Hilary? – la riscosse leggermente il giovane sfiorandole le spalle. – Si? -

- Ti eri incantata – le rispose semplicemente il ragazzo con un sorriso

- Eh… - “Cavolo ma sono una cretina!” si maledisse da sola la brunetta mentre distoglieva velocemente lo sguardo dai russi per rivolgerlo al suo bell’interlocutore. – Mi stavi dicendo qualcosa? – si ritrovò a chiedere cercando di mascherare la gaffe.

- No, mi stavo chiedendo come mai gli Scudi Sacri non si siano fatti vedere, e dal momento che so che sono vostri grandi amici, non vorrei che la nostra presenza rappresenti un problema – le parole del demone incuriosirono la sedicenne, che si affrettò a rassicurarlo – No, non farti questo tipo di problema, loro sono un po’…ecco… -

- Strani – finì per lei Takao mentre intanto Djman faceva il suo trionfale ingresso nello stadio, accolto da un boato assolutamente fuori luogo. “Ma come fanno ad acclamarlo?” si chiese Takao per poi stringere fra le braccia la sua Samantha.

 

- Benissimo Signore e Signori, siamo pronti per la seconda sfida del torneo con tappa finlandese, perciò lascio subito spazio alle due squadre che infiammeranno i vostri animi con la loro eccezionale bravura…dalla misteriosa Cina le agguerrite tigri cinesi! Un tumulto di voci si levarono per i cinesi, che avanzarono fra gli applausi di tutti, mentre Mao sondava gli spalti per incrociare i magnifici occhi ghiacciati di Ares, che applaudiva in sua direzione.

- Mentre dall’avanzata e tecnologica America abbiamo i PPB All Stars! – anche per la squadra americana ci furono scroscianti applausi e cori, interrotti solo nel momento in cui sul tabellone apparvero i nomi dei primi sfidanti.

- Benissimo, per il primo incontro avremo il capitano dei Baihutzu Rei e il colosso americano Rick!! Blaider in posizione! – le indicazioni di Djman vennero seguite dai contendenti, che si sistemarono ai lati del beyblade stadio messo a punto per la sfida; si trattava di un campo di gioco piuttosto particolare, composto da un paesaggio che ricordava la terra dei Laghi, infatti c’erano parecchi laghetti e acquitrini, che potevano rappresentare un grave pericolo per la stabilità dei bey.

Rei sistemò Driger nel dispositivo di lancio e si mise in posizione flettendo i muscoli delle gambe per imprimere maggiore potenza al lancio. “Concentrati Rei” si disse chiudendo i suoi occhi ambrati e isolandosi dal mondo circostante per trovare una migliore concentrazione.

- Tre…due…uno…pronti…lancio! – al segnale i due blaider scagliarono con tutta la loro potenza le due trottole nel campo, che partirono immediatamente all’attacco. Driger si muoveva con rapidità e precisione, ogni suo movimento era fulmineo ed elegante mentre ogni suo attacco tendeva a colpire in punti ben precisi. Di tutt’altro stile era Rick, che invece si muoveva sicuramente con una velocità minore, ma possedeva una potenza distruttiva inimmaginabile. In termini di potenza Bisonte di Pietra poteva essere equiparato a Dranzer, e questo rappresentava un problema per Rei.

L’incontro era molto combattuto, i blaider non risparmiavano nessun colpo, e dalla loro posizione gli Obscuras osservavano concentrati le mosse del blaider cinese, cercando di captare la forza dei suoi poteri. “Non male” pensò Astra analizzando tutti i movimenti di Driger.

“Peccato che una tale potenza sia concentrata nelle mani di un essere così insulso” rifletté Ares fissando con sguardo truce il blaider dagli occhi ambrati. Intanto dietro il cinese Mao lo incitava con forza e determinazione, dicendogli di non arrendersi e di continuare a lottare. Gli venne un’idea. Il demone cercò con lo sguardo Astra, che intuendo il suo pensiero si limitò ad un impercettibile segno con il capo. Presto avrebbero finito ciò che avevano iniziato per quanto riguarda Rei. Ares sorrise.

 

L’incontro fra Rei e Rick finì con la vittoria del cinese, anche se Driger ne uscì piuttosto malconcio. L’offensiva lanciata da Bisonte di Pietra era stata tremenda, e Rei era riuscito a resistere facendo leva su tutte le sue forze. – Sei stato grande Rei! – gli disse raggiante Mao quando il compagno rientrò in panchina, stanco ma visibilmente felice. – Grazie – disse senza troppa enfasi, per poi dirigersi sulla panchina azzurra. In quel momento Lai si alzò e si diresse verso centro dello stadio, dove Max lo attendeva.

Mao rimase un istante a osservare Rei che osservava Driger senza neanche alzare il capo verso di lei. “Rei…” Mao delusa si girò verso il fratello, che intanto aveva raggiunto il punto di lancio. “Devo sostenere Lai, lui sì che ha veramente bisogno del mio sostegno, non come Rei!” la giovane si alzò in piedi incoraggiando il fratello con tutta l’energia che aveva. – Forza Lai! –

 

- Il bey di Lai è fuori gioco, vince il secondo incontro Max, per i PPB All Stars! – la voce di Djman pose fine allo scontro, tra gli americani e i cinesi, che si era concluso con due punti per ciascuna. Come previsto anche lo scontro fra l’americano e il cinese si era rivelato arduo e difficile. Se da una parte si aveva  una velocità e una rapidità non indifferente, dall’altra una perfetta stabilità e una difesa invalicabile rendevano l’incontro molto equilibrato. - Spesso il miglior attacco è la difesa -  questo era il motto di Max, che si sentiva soddisfatto dell’incontro appena svolto. Certo affrontare direttamente Rei sarebbe stato molto più eccitante, ma a quanto pare questa volta era andata così. Si sentiva bene, finalmente per la prima volta dopo parecchi giorni si sentiva nuovamente se stesso. Aveva deciso di concentrarsi con tutte le sue energie sul campionato mondiale, e avrebbe lasciato perdere la questione legata a Mariam.

“Che mi sia sbagliato su di lei?”

 

- Benissimo, tra un’ora e mezza circa avrà inizio la seconda sfida del giorno, che vedrà i colori degli Obscuras e dei New Europa! –      

- Bene sarà meglio prepararsi, noi togliamo il disturbo – alle parole di Samantha tutti gli Obscuras si alzarono, e si diressero verso gli spogliatoi.

- Buona fortuna – disse Takao rivolto alla sua bella. Lei si girò verso di lui e dopo averlo baciato a fior di labbra si allontanò insieme ai suoi compagni, lasciando Takao in uno stato di trans.

- Takao! Concentrati – sbottò Daichi schioccando le dita davanti agli occhi del suo capitano

- Eh…cosa? –

- Sto dicendo che devi concentrarti, non lasciarti rammollire dalla tua ragazza! – le urla del piccolo rosso fecero sorridere il moretto, che però non riusciva a non pensare a quella magnifica ragazza, che da poco tempo si era insediata nel suo cuore, ma con un’intensità tale da conquistarlo. “Ti amo Samantha”

 

I passi leggeri, quasi inudibili dei demoni si fermarono davanti alla porta in metallo che immetteva negli spogliatoi. Samantha spinse decisa la porta e furono dentro. Chiusero la porta alle loro spalle. Erano solo loro.  

- Finalmente tocca a noi – sentenziò Axel appoggiandosi al muro

- Finalmente un po’ di silenzio, vorrai dire – esclamò Astra abbandonandosi con aria sfinita su una delle poltroncine in pelle rossa.

- In effetti il continuo vociferare degli umani comincia ad essermi veramente insopportabile, penso che non mi ci abituerò mai – disse Ares con voce teatrale.

- Non preoccuparti Ares, non dovremmo abituarci proprio a niente, perché presto in questo mondo regnerà solo il silenzio infernale. Comunque passiamo alle cose serie – Samantha riportò l’attenzione di tutti gli altri su di sé. – Oggi scenderemo in campo contro una squadra nettamente inferiore, ma dovremo comunque sembrare di essere in difficoltà per non destare troppi sospetti. –

Axel estrasse dalla tasca dei pantaloni il suo bey nero come la notte – Quindi niente potere, giusto? – le sue parole erano velate da un velo di amarezza e delusione. Axel dopotutto era questo. Se fosse stato per lui, avrebbe distrutto tutto all’istante, scatenando la sua incredibile potenza, la sua sete di sangue e morte.

“Troviamo il Custode, catturiamo le aure dei Cavalieri, dopodiché ti lascerò distruggere tutto quello che vuoi” pensò il demone dell’Avidità soffermandosi sul compagno.

- Se qualcuno di voi ha una necessità particolare di scendere in campo lo dica ora, io per quanto mi riguarda vorrei scendere – le parole di Samantha tornarono ad irradiare l’ambiente, dopo alcuni minuti di silenzio.

I secondi parvero interminabili. Ognuno era immerso nei propri pensieri, ognuno voleva qualcosa, ognuno voleva raggiungere l’Obbiettivo. La lancetta dei secondi intanto faceva a gara con i loro pensieri, cercando di correre più velocemente, finché una voce spezzò quel silenzio.

- Se non avete nulla in contrario vorrei essere io il primo – una voce limpida e maschile si stagliò all’improvviso, attirando come una calamita gli occhi dei presenti.

- Ares? – Astra scoppiò in una risata di sufficienza.

- Mi sorprendi tesoro! Non immaginavo che fossi un tipo da “prima linea”, davvero! Ma chissà qual è il vero motivo, forse un’insulsa cinesina con un altrettanto insulso colore di capelli? – le parole di Astra sembravano sputare veleno da ogni sillaba, ma Ares si costrinse ad ignorarle, e rivolgendo uno sguardo provocante alla giovane le disse – Diciamo che devo spianare il terreno per la tua uscita finale, mia cara Astra –

- Perfetto, allora io scenderò in campo per prima e tu Ares per secondo. Ah…ovviamente dobbiamo vincere – Detto questo il capitano di volse verso i due che sarebbero rimasti in panchina. “Non siamo venuti qui per giocare con le trottole, ma per assolvere un compito ben preciso” si ricordò

- Astra, tu occupati delle ricerche, mentre tu Axel cerca di captare la portata dei poteri dei Guardiani, ah…tieni d’occhio gli Scudi Sacri, questo è il nostro primo incontro e di sicuro ci osserveranno con attenzione – Samantha si passò una mano sui lisci capelli corvini con disinvoltura, facendoli fluttuare come fili di seta al vento.

- Tranquilla, mi occupo io delle ricerche – con un sorrisino compiaciuto la ragazza dai corti capelli ramati si posizionò al centro della stanza, mentre con la mano sinistra chiusa a pugno davanti al suo naso iniziava ad intonare delle strane parole, comprensibili solo a lei. Gli altri l’osservavano rilassati. Ad un certo punto Astra tenendo chiusi gli occhi tese l’indice ed il medio della mano serrata e le volse verso l’alto parallelamente allo spazio compreso fra i due occhi.

Improvvisamente le luci si spensero, e la giovane venne avvolta da una spirale viola, composta da una qualche sostanza fluida, che la circondava completamente sottraendola agli occhi degli altri. Nello spogliatoio iniziò ad aleggiare un vago odore di umido, mentre un’aria gelida stava nascendo dall’interno della spirale. Ad un certo punto la luce tornò di colpo, e fu così che i tre demoni poterono vedere l’eccellente risultato del lavoro svolto dal demone dell’Illusione.

Davanti a loro c’erano quattro creature, e di queste solo una era la vera Astra; molto abilmente la ragazza aveva distorto la realtà, plagiato l’oscurità per creare delle copie perfette. Erano delle gocce d’acqua, identiche in ogni tratto, in ogni cellula, ed era assolutamente impossibile capire quale fosse quella vera.

Le ragazze tuttavia avevano qualcosa di strano, il che permise a Samantha di identificare la sua vera compagna. Fu così che Astra si staccò dal gruppo e si avvicinò ai suoi compagni di squadra. Appariva serena, e rilassata e notando l’espressione interdetta di Axel, che fissava le sue copie, scosse rassegnata la testa, lasciando che i suoi capelli mossi le si scompigliassero sul viso. – Non sono ancora vive, non si sono ancora separate da me – spiegò con voce calma, poi proseguì

- Io con altre due perlustrerò lo stadio, mentre un’altra seguirà il match dalla panchina insieme ad Axel, che ve ne pare? -

L’incantevole ragazzo dai capelli dorati fissò rapito le copie di Astra, prima di rivolgersi alla diretta interessata – Mi sorprendi tesoro, non immaginavo che potessero venirti delle idee tanto perfide –

- Almeno a me vengono, mio caro – l’acida risposta del demone dell’Illusione non tardò ad arrivare, e sotto gli sguardi spenti ed impassibili delle copie Axel si riscosse dal suo silenzio con tono irritato – Bene, se avete finito con queste inezie possiamo anche andare – detto questo si allontanò, seguito a ruota da Samantha e Ares, mentre Astra rimase ancora un attimo nello spogliatoio insieme alle sue copie. La ragazza si avvicinò alla copia più vicina, che osservava il mondo circostante spenta ed assente. – E’ ora di svegliarsi – con questo posò un rapido bacio sulla fronte dell’altra, che per tutta risposta spalancò gli occhi, mettendo in mostra delle splendidi iridi violette, profonde, capaci di farti perdere il contatto con la realtà, distorcendo i ricordi, plasmando a proprio piacimento le menti più deboli. La copia dopo essersi risvegliata si allontanò dalla sua padrona, andando a seguire gli altri Obscuras.

Dopo che la porta si fu richiusa, Astra si rivolse alle altre due, e dopo averle risvegliate le fissò con uno sguardo terribilmente agghiacciante. – Ora si va a caccia –

 

Il sole splendeva luminoso sulla Terra dei Laghi, irradiando con i suoi raggi caldi e rassicuranti gli animi già ardenti degli spettatori, che assediavano da diverse ore il Beyblade Stadio di Helsinki. Nell’aria c’era un vago senso di agitazione e fibrillazione, ed il motivo principale era l’atteso match tra i New Europa e la squadra rivelazione, gli Obscuras. In quei giorni sia nei giornali, sia in televisione, si erano viste tante storie, circa le origini di questa nuova squadra, ma la verità era che per tutti gli Obscuras erano ancora qualcosa di…oscuro. Nessuno aveva mai visto in azione questi blaider, ma si supponeva che dovessero essere molto preparati, per essere riusciti ad arrivare fino al campionato del mondo.

- Chissà chi schiereranno i New Europa? Forse Ralph e Michelle i due titolari, o forse giocheranno senza scoprire i loro assi migliori? E gli Obscuras? Schiereranno i due titolari Samantha e Axel oppure le due riserve? – Due uomini seduti dietro a Takao si stavano interrogando circa le eventuali scelte delle squadre. Il moretto sorrise, lasciando che un tenue raggio di sole gli scaldasse il viso. Era una bella sensazione. La sua pelle scottava, la sentiva ardere, percepiva il sole di quella bellissima giornata su di sé, e questo lo riportò con la mente a quel pomeriggio nel parco…dove…”Samantha…ti amo” non credeva che sarebbe mai riuscito a dirglielo, ma ad un certo punto si rese conto che sarebbe esploso se non glielo avesse rivelato. Non appena quelle meravigliose tre parole furono uscite dalla sua bocca, la ragazza lo fissò confusa, e lui senza pensarci due volte agì d’istinto. La baciò dolcemente sulle labbra, elettrizzandosi al contatto con quelle labbra così fredde. Fu un gesto veloce, dettato unicamente dal cuore, forse disperato, ma non gli importava più di tanto. Aveva rovinato tutto con quel bacio, ma non riusciva a sentirsi in colpa, perché in quel momento si sentì felice come mai in vita sua.

Quando si furono staccati, Samantha alzò fiera gli occhi, fissandolo con le sue iridi vermiglie. Sosteneva il suo sguardo con una forza d’acciaio, sembrava quasi non respirare. Il moretto non riuscì a reggere il suo sguardo e lentamente abbassò gli occhi, ma ad un certo punto delle dita affusolate e fredde lo trattennero per il mento, e lo costrinsero a guardarla ancora. Si specchiarono uno negli occhi dell’altra per un tempo che parve infinito, finché non fu proprio la ragazza a ricambiare il bacio di prima, poggiando le sue gelide labbra su quelle ardenti di Takao. Lui la strinse forte a sé, come per non lasciarla mai…

- Takao!!! Uffa mi dai retta si o no? – le urla forsennate del piccolo rosso ridestarono il giapponese dai suoi pensieri romantici.

- Uhm…cosa? – farfugliò il campione del mondo cercando di tornare nel mondo reale.

- Sei distratto, assente! Ti incanti per ore con quella faccia da invasato! Non mi ascolti! – il mare di accuse di Daichi investirono in pieno Takao, che non potè fare e meno di sorridere stringendo a sé Dragoon. “Ha ragione lui, ma cosa posso farci? Tu mi capisci vero Dragoon?”

- Su Daichi che ci vuoi fare, lui è innamorato! – una vocina allegra si stagliò all’improvviso alle spalle di Takao e Daichi, che si girarono di soprassalto. – Ciao! – la salutò Takao con un sorriso, andando ad incrociare gli occhi verde acqua della sconosciuta.

- Ci..ao – balbettò il rosso come se avesse visto un fantasma. Il più insopportabile, ma anche il più bel fantasma che avesse mai visto.

- Allora come stai? Siediti qui con noi! – la invitò Takao facendole posto, mentre Daichi sembrava aver perso l’uso della parola.

- Volentieri, ma adesso devo andare, avevo promesso che sarei andata all’aeroporto a prenderli! –

- Chi? – chiese incuriosito Takao osservando la giovane. Poi capì.

- Vuoi dire loro? Verranno qui! –

- Proprio così, quando gli ho detto che sarei andata ad Helsinki per seguire il campionato non hanno saputo resistere, e tra qualche ora saranno qui –

Ma se verranno proprio tutti, questo vuol dire che…” l’attenzione del campione del mondo si spostò velocemente verso i gironi alti dello stadio, dove Kai, impassibile come sempre osservava attentamente il suo fido Dranzer, il bey che l’aveva aiutato, il bey in cui aveva messo tutto se stesso durante quella battaglia.

- Beh ora devo andare, è stato un piacere! – gli salutò la ragazza voltandosi poi verso Daichi fissandolo intensamente con quei suoi occhi furbetti. – Ciao Daichi! – gli disse la giovane prima di voltarsi e allontanarsi, lasciando che i suoi lucidi capelli azzurri volteggiassero nell’aria liberi.

“Ciao Ming Ming

 

- Ci siamo! Scusate l’attesa, ma siamo ritornati. Ecco che con immenso piacere diamo inizio alla seconda sfida della giornata! Siete pronti? – le urla dei tifosi furono una risposta sufficiente per Djman che proseguì raggiante.

- Ecco che allora vi presento le prossime due squadre che si scontreranno quest’oggi! Direttamente dall’Europa la neo-squadra dei New Europa! –

Urla, applausi e acclamazioni accolsero i quattro europei, che sorridenti si inchinarono dinanzi al pubblico. I New Europa era una squadra di recente creazione; infatti dopo la caduta di Vorcof e del suo fido Bartez la squadra di Michelle aveva attraversato un periodo difficile, ma alla fine con la partecipazione alle eliminatorie, era nata una nuova squadra che univa due Majestic a due ex-Bartez.

- E dal Canada la squadra rivelazione del torneo, alla sua prima apparizione in una competizione mondiale, ecco a voi gli Obscuras! -

Con lo stesso entusiasmo i pubblico accolse i blaider canadesi, che con si avvicinarono al centro del campo illuminati dal caldo sole di quel giorno.

Hilary, seduta accanto a Takao lo sentì sussultare nel momento della scesa della sua ragazza. La brunetta intanto osservava con attenzione Axel, che sorridente e assolutamente meraviglioso si inchinava dinanzi al pubblico. Quando poi il blaider si volse verso di lei, la ragazza arrossì fino alla radice dei capelli, ma nonostante questo non smise di applaudire. Quel ragazzo era veramente incredibile, era radioso, gentile, sorridente oltre che bellissimo. Il sole caldo e luminoso pareva avvolgere fra le sue braccia quel ragazzo, dandogli un’aura quasi divina.

 

- Ci siamo, ora vedremo in azione questi Obscuras – disse semplicemente Yuri tenendo le braccia incrociate e le gambe accavallate con grande grazia ed eleganza. Crystal dal canto suo osservava la presentazione con uno sguardo piuttosto assente. “Cosa faccio?” pensò fissando di tanto in tanto il fratello con aria pensierosa.

- Per il primo incontro vedremo Ralph per i New Europa contro Samantha per gli Obscuras! I due capitani a confronto! Mentre per il secondo match ci saranno Andrew contro Ares! –

Kai alzò lentamente gli occhi dal suo bey per poter vedere meglio la sfida.

“ Vediamo cosa sapete fare”.

 

- A quanto pare il capitano degli Obscuras scenderà in campo – constatò Ozuma dopo che il demone dagli occhi vermigli si fu posizionata ai bordi del campo, di fronte al sua avversario.

- Dici che non vorranno correre rischi? – chiese Jessie al suo capitano

- No, anzi credo si sentano molto sicuri di sé, altrimenti avrebbero fatto scendere il campo Axel – rispose Mariam fissando con odio la giovane seduta in panchina. “Quando toccherà a me, ti sconfiggerò Astra, è una promessa –

Proprio pochi posti dietro di loro una giovane dai capelli ramati, avvolta in un pesante piumino viola  sorrideva osservano la testa blu della ragazza degli Scudi Sacri. “…è una promessa”

 

- Tre…due…uno…pronti lancio! – al segnale le due trottole schizzarono in mezzo al campo partendo immediatamente all’attacco. Ralph, sicuro di sé attaccava con rapidità il bey nero di Samantha, che cercava di contrastare i suoi assalti. – Cavolo, Ralph sta giocando duro! – osservò Takao preoccupato, vedendo il volto contratto di Samantha. “Resisti, ti prego, non mollare!” – Forza Samantha! – urlò Takao con tutto il fiato che aveva in gola cercando di farle arrivare il suo sostegno.

Intanto da qualche posto più in alto una giovane ragazza avvolta in un cappottino di lana bianco osservava con attenzione il campione del mondo. Con un rapido gesto si mise una piccola ciocca ribelle dietro l’orecchio. I suoi corti capelli ramati risplendevano sotto i raggi del sole, mentre una scarpetta azzurra di lana le copriva parzialmente il viso. “Continua così Cavaliere”.

 

- Secondo te a questo punto potrebbe anche finirla con la finta? – chiese Ares al suo compagno mentre osservava Samantha continuare ad incassare i colpi uno dietro l’altro.

- Lei ha detto niente potere speciale, quindi significa che sa cosa fare – replicò annoiato Axel

“Bene, abbiamo protratto l’incontro a sufficienza, direi che posso anche darmi una mossa” pensò il capitano degli Obscuras quando incrociò lo sguardo di Takao dalle tribune, e della copia di Astra poco più in alto.

Con questi pensieri chiamò a sé il suo bey nero, che come rianimato riprese a girare con ancora più rapidità.

- Mors, attacca! -

- Grifone! – urlò Ralph

Un lampo di luce invase il campo, escludendo gli occhi di tutti alla vista delle due trottole. “Samantha” pensò Takao

- Ma… - disse Ozuma

- Chi ha vinto? – chiese Yuri

Quando la luce si dissolse, tutti poterono vedere l’esito dello scontro. Grifone si era fermato, mentre il bey nero di Samantha continuava a girare in mezzo al campo. – Ma…è incredibile! Con una straordinaria vittoria a sorpresa gli Obscuras vincono il primo match! –

- Grande Samantha! – urlò Takao stringendo a sé Dragoon

 

- Ottimo lavoro capitano – disse la copia di Astra quando la ragazza raggiunse la panchina. – Devo ammettere che l’incontro è stato difficile, voglio dire la cosa più difficile è stata cercare di sembrare stravolta e in difficoltà! -  il demone dell’Avidità si volse poi verso Axel, che oscurato dall’ombra se ne stava seduto a braccia conserte con gli occhi chiusi.

- Allora Axel, hai percepito l’aura del Custode? –

- No – disse semplicemente senza neanche degnarsi di alzare gli occhi, preferendo restare avvolto nell’oscurità.

 

- Tre…due…uno…pronti…lancio! – le trottole metalliche di Andrew e Ares schizzarono rapide come fulmini al centro del campo di gioco, che rappresentava la città di Helsinki. Il bey azzurro chiaro di Ares girava veloce nel centro del campo, mentre il bey rosso e arancione del blaider inglese svicolando tra i vari ostacoli cercava di sorprendere l’avversario con svariati attacchi.

Il bey di Ares sembrava in difficoltà. – No, Ares è in difficoltà – disse ansiosa Mao dalle tribune, seduta tra Lai e Kiki, mentre Rei alla destra di Lai osservava con evidente curiosità le mosse dei blaider canadesi.

“ Che ci mettano un po’ a sfoderare la loro potenza?” si chiese confrontando l’incontro appena concluso con quello a cui stava assistendo adesso. Ad un tratto udì la voce di Mao, forte e risoluta.

- Forza Ares contrattacca! Non mollare, coraggio! – gli incitamenti della ragazza si infilarono come uno stiletto appuntito nello stomaco del drigerblaider che si costrinse ad un flebile mugugno. “Mi da’ fastidio il suo atteggiamento, ma perché?” si chiese cercando una risposta che forse aveva sempre avuto, ma che non aveva mai trovato il coraggio di afferrare…

- Forza Ares! – Mao gridò e Ares vinse.

 

- Straordinario, con una mossa a dir poco meravigliosa ed aggraziata gli Obscuras vincono anche questa sfida, e si portano in cima alla classifica, con quattro punti a pari merito con i BBA! - esclamò Djman quando l’incontro si fu concluso. Era stata una sfida entusiasmante, Xvers e Salamander avevano combattuto strenuamente, ma alla fine il blaider dagli occhi di ghiaccio aveva avuto la meglio.

- Bene signore e signori, ora prima di lasciarvi voglio dare con voi un’occhiata alla classifica, anche se ancora parziale –

Sui giganteschi monitor fissati ai quattro lati del campo apparvero le immagini dei partecipanti in una tabella, dove si evidenziavano i punti ottenuti e i nomi dei blaider.

Hilary osservò con attenzione la tabella: al primo posto c’erano i BBA e gli Obscuras, entrambi con quattro punti, seguiti dai PPB All Stars e dai Baihutzu con tre punti e infine c’erano i New Europa e gli Scudi Sacri. Mancava ancora una sfida alla fine della tappa finlandese, e la brunetta ebbe un sussulto. “I Neoborg contro…”

 

“…gli F-Sangre” pensò Crystal passeggiando per il giardino dell’hotel dopo che furono rientrati. Era da tanto che ci pensava, e non era ancora riuscita a trovare una soluzione. Camminava per il cortile, affondando gli stivaletti neri della candida neve, sentendo la neve cedere e compattarsi sotto i suoi piedi.

Sorrise. “Perché mi faccio tutti questi problemi? In fondo la vicenda può solo avere una lato positivo per i Neoborg, eppure…No, stupida come fai a pensare una cosa del genere, la verità è che tu non vuoi vincere in questo modo”

Era la verità. Lei non voleva vincere così. Per troppi anni aveva dovuto vincere grazie e sotterfugi, ricatti, intimidazioni, ora basta. Aveva trovato delle vere amiche, persone che come lei amavano il beyblade e voleva vincere correttamente, soprattutto voleva vincere battendo un’avversaria psicologicamente pronta e lucida, e Julia non lo sarebbe stata in quella sfida.

- Julia non riuscirà mai a combattere contro Yuri, non riesce neanche a reggere il suo sguardo dopo quello che è successo, figuriamoci ingaggiare una battaglia contro di lui! - “Devo fare qualcosa”

E così, accompagnata da questi pensieri si allontanò, mentre un’ombra poco distante da lei l’osservava da dietro un albero dubbiosa.

“Che sia lei?”

 

E anche questa è andata…SPAZIO DEL LETTORE:

 

 

Lexy90: hai proprio ragione cicci, le storie si stanno intrecciando, e speriamo almeno di riuscire ad arrivare alla fine! (Sarà un’impresa titanica) comunque come sempre grazie per la tua iper puntualità, e per il tuo sostegno…1000 kisses! Per quanto riguarda Kai…beh lui è particolarmente tardo quando si tratta di sentimenti (…tsk n.d Kai) (chi tace acconsente!! N.d Hilary), ma è anche per questo che NOI siamo pazze di lui no?? Spero che il capitolo ti sia piaciuto, anche se questo è solo un piccolo capitolo di transizione (e lo chiami “piccolo” n.d Kai). Bacioni!!

 

DarkAngel91: tu non rompi mai tesoro!! Grazie 1000 per aver recensito. Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto, e soprattutto spero con tutto il cuore che la storia continui ad appassionarti, anche se mi rendo conto che fino a questo non si è vista molta azione, ma tra al massimo due capitoli spero riuscire ad entrare nel vivo!! Bacioni!!!

 

Lenn Chan: sei perdonata cicci tranquilla! Leggere la tua recensione mi ha riempita di felicità, non solo perché sei una delle scrittrici che preferisco, ma anche perché dal momento che condividiamo la stessa “coppia” temevo moltissimo un tuo commento! Sono contenta di sapere che la storia ti stia piacendo…mi dispiace deluderti solo in una cosa…non credo che Kai si darà una mossa, anche perché è troppo Kai per farlo!! Mentre per quanto riguarda Yuri e Julia…beh io li ho sempre visti bene insieme!!

Spero di sentirti presto!! Ps: hai visto?? Il mio commento è stato accolto!! Chimera è nelle SCELTE!!! Complimenti e soprattutto AUGURI!!!!!

 

Lirinuccia: no problem, può capitare di confondersi!! Come al solito le tue recensioni sono come una ventata di aria fresca, e questo non può che farmi piacere e soprattutto l’attesa le rende ancora più speciali!!

Ma passiamo alle cose serie…sono felice che ti piaccia la coppia YurixJulia, in effetti lei avrebbe potuto respingere quei maledetti anche sola, ma…perché farlo se abbiamo un fantastico Yuri Ivanov a disposizione?? Per quanto riguarda alla coppia cinese…loro non avranno vita facile, anche perché con Astra e Ares nelle vicinanze non c’è da stare tranquilli…Takao…beh che dire lo sto rendendo un inguaribile romantico, non mi esprimo su un ipotetico rinsavimento di Samantha, altrimenti dove sarebbe la suspense?? (si scrive così??) Felicissima che la mia storia ti stia piacendo, e spero che continuerà ad appassionarti!!

Comunque…quando hai intenzione di aggiornare l’altra metà del cielo??? (Disperata n.d Avly) Dopo aver letto ben 22 capitoli di fila mi sono immaginata ben 22 finali diversi!!!  Volevo dirti che ho ADORATO il pezzo del salvataggio di El, e sono essenzialmente morta dalle risate nel punto del ritorno di Titty!!! Bacioni!!!

 

Un mega grazie alla mia Helens

 

E un immenso grazie anche a: PINCH_91, Takami _Kinomiya, VaMpirA89, Anima, Mik92, SMDO e anche a tutti voi altri ignoti lettori!!!! Baci

  
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