Crossover
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Autore: bubbuno    22/11/2009    4 recensioni
Quella notte tutto ricominciò. Tutto era pronto per l'unione dei mondi. E il caos regnò.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anime/Manga, Videogiochi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 – Risveglio

Non sono mai stato una persona sempre piena di impegni, che ogni pomeriggio esce fuori con gli amici. Certo, ho i miei amici, esco ogni tanto, ma mi piace stare da solo a pensare. Per questo ho un appartamento da solo. Qualche volta esco, vado in giro, vivo la mia vita tranquillamente da 5 anni. Quel giorno però, qualcosa non andava.

Dal mio appartamento godo di una magnifica vista su tutta la città. Mi piace l’immensità al di là del vetro della mia finestra. Il mare al tramonto e all’alba è stupendo.

Però, quando quella mattina aprii gli occhi, non c’era neanche un raggio di luce. Le nuvole ricoprivano il vasto cielo. Non sentii alcun rumore. Silenzio assoluto. Poi una goccia d’ acqua mi cadde sulla testa. Ma penetrò nella mia mente senza fermarsi. In quell’ istante il mondo si capovolse. Ero sospeso in un mare oscuro, dal quale filtrava un leggero barlume. Ma non ero preoccupato: mi pervadeva la sicurezza che nulla sarebbe accaduto. O almeno, nulla che potesse preoccuparmi. Non so dire per quanto fluttuai in quel recesso di eternità. Poteva essere un istante quanto anni e anni. In un momento tutto ciò per cui ero diventato quello che ero mi tornò alla mente. Un viaggio. Un richiamo. Una missione. Una sorpresa. Un tradimento. Una presenza oscura. Un grande potere. Due persone che univano tutto, ma che si dividevano. E poi…

Un cuore.
Un’ anima.
Un corpo.
Ed io.

Il silenzio. Una bella cosa, il silenzio. Si può riflettere con calma. Percepire il proprio respiro. E se stessi. Improvvisamente mi resi conto di essere ancora disteso sul mio letto. C’era silenzio. Mi alzai cautamente, e andai alla finestra. Il cielo era ancora buio fuori. Ma solo perché il sole non era ancora sorto. Sapevo che qualcuno mi stava chiamando. Aprì la finestra e mi misi sul cornicione. Tutte le finestre erano chiuse, e per strada non c’era nessuno. Saltai. Il vento mi scompigliò i capelli. L’adrenalina mi percorse interamente con un brivido. Che emozione. Ma fu solo questione di 3, 64 secondi. Mi fermai a 2 centimetri da terra. Sì, il mio potere funzionava ancora come doveva. Mi sollevai in volo fino al tetto del mio palazzo. In cima mi cambiai d’abito con un semplice schiocco di dita. Ripresi uno stile che avevo adottato cinque anni prima, adattandolo alle mie esigenze attuali: una lunga sciarpa bianca, uno smanicato in seta con cappuccio, pantaloni, cintura, stivali. Il tutto con il mio simbolo. Un tridente con un volatile appollaiato sopra. Più precisamente un corvo. Come il mio nome. Sì, proprio il mio nome.

Il corvo.

Raven.

nota dell' autore: sperando che vi stia piacendo la mia fanfiction, vi prego di recensire. grazie ancora.

  
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