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Autore: DarkRose86    23/11/2009    6 recensioni
Un viandante solitario si avventurava nelle campagne fiorite, in un lungo viaggio apparentemente senza meta alcuna.
Camminava lento e scrutava i campi coltivati con attenzione, ma non sembrava voler rubare frutta o verdura.
Che cosa cercava il giovane errante?
Prima classificata e vincitrice del premio per l'Originalità al contest "Naruto on FlashFic II edizione", indetto da Vain Girl
Quinta classificata al Flash Contest indetto da Domi chan, e vincitrice del premio per l'Originalità
[AU.Nonsense.NO Pairing]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La seguente fanfiction si è classificata inaspettatamente Prima al contest "Naruto on FlashFic II edizione", indetto da Vain Girl sul Forum di EFP, e quinta ( e vincitrice d'un secondo premio per l'Originalità, oh yeah XD ) al Flash Contest di Domi chan.
Personalmente sono felicissima del risultato, in quanto quella che vi apprestate a leggere è una delle storie a cui tengo di più, che firma in mio ritorno sul sito dopo un preoccupante periodo di blocco; fortunatamente l'ispirazione è tornata! E vi presenta questo piccolo delirio notturno, tale perché l'ho scritta - dapprima sul cellulare e poi su un blocchetto - alle tre di notte, proprio mentre ero sul letto, colta da un'idea fulminante. Come si suol dire: la notte porta consiglio. Devo dire che è proprio vero. ^^ 
Ringrazio di cuore la giudice, gentilissima ed ultra-rapida, riguardo il suo giudizio devo dire che sono d'accordo su tutto. Noterete, all'inizio della storia, dei cambiamenti repentini dei tempi verbali; solitamente non lo faccio e ammetto tranquillamente che si tratta d'un errore, ma seppur mi sia stato fatto notare ho deciso di lasciarla così, perché credo che in questo modo risulti più "d'effetto". Non so se ho ragione, questo lo lascio decidere a voi, io spero solo che vi piaccia almeno un po'. 
Un grazie anche alle altre partecipanti e tanti complimenti a tutte, soprattutto alle mie compagne di podio.
Che altro dire... no, nulla, devo solo gongolare adesso. XD

Buona lettura!

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Lo Spaventapasseri e il Viandante

Aveva già visto da qualche parte quei vestiti.
Anche quei capelli del colore del grano alla luce del sole gli erano familiari.
A chi appartenevano?

Un viandante solitario si avventurava nelle campagne fiorite, in un lungo viaggio apparentemente senza meta alcuna. Nascondeva, sotto un ciuffo di bionda chioma, uno dei suoi occhi di cielo talmente profondi da far invidia al più limpido degli oceani. Camminava lento e scrutava i campi coltivati con attenzione, ma non sembrava voler rubare frutta o verdura. Che cosa cercava il giovane errante?
Si imbatté d'improvviso in uno spaventapasseri, curioso ed inquietante ammasso di abiti logori. Eppure li aveva già visti, ma dove?
Fiero, nonostante le macchie e i vestiti lesi, vegliava sulle colture, allontanando gli uccellini dispettosi ed attirando su di sé unicamente i raggi potenti dell'astro splendente.
Lo affascinò. Ma quando mai gli era capitato di vedere quei filamenti dorati che fluenti facevano capolino da sotto il berretto a tesa larga? Dove, quando?
Un contadino dai rossi capelli attraversò il viale, calciando un sassolino che si fermò ai piedi del guardiano di quelli che dovevano essere i terreni di sua proprietà, colmi di ortaggi e rigogliose piante. Teneva in mano un arnese, un coltello macchiato d'essenza vermiglia, ormai secca su di esso. Di chi era quel sangue, di chi?
La mia migliore creazione ” disse con enfasi lo sconosciuto, “ Gli altri non mi piacevano. Nessuno brillava come questo, nessuno possedeva il dono dell'eternità ” asserì, ma il viandante non capì cosa intendesse dire.
Ho già visto le sue vesti. E i suoi capelli. Chissà dove... ” sentenziò quest'ultimo, incrociando lo sguardo severo e al contempo sadico dell'altro.
Nello specchio che tieni in tasca, anima inquieta ”
Il ragazzo, confuso, frugò nei pantaloni, e ne estrasse uno specchietto da viaggio, che rifletté prontamente la sua immagine.
Per pochi secondi stette zitto, poi abbozzò un enigmatico sorriso e di lì a poco scomparve, nella sublime ma allo stesso tempo incompleta bellezza d'un istante.

Eppure lo aveva già incontrato, quel tizio.
Ma dove?
Ma dove?

Owari ~

Note finali: è nonsense, lo so. E' PURO nonsense. Però mi piace. Non so come mi sia venuta quest'idea, ma in verità era da molto che volevo scrivere qualcosa che avesse come protagonista uno spaventapasseri. Oh, ma non chiedetemi perché. XD sarà che quand'ero piccola mi terrorizzavano? °_° chi lo sa...
Una piccola spiegazione sull'emblematico finale: Deidara, la vittima, scompare prima di rendersi del tutto conto di quanto gli è successo. Come se fosse rimasto in bilico fra la realtà e il sogno, per lo meno in parte. Dico in parte perché alla fine sparisce, a dimostrazione che la sua anima errante ha ricevuto una risposta al suo quesito. Però, evidentemente non vuole crederci.
In sostanza è questo quel che ho cercato di narrare, spero d'esserci riuscita al meglio.
...posso sperare in qualche commentino-inoino? *w*
  
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