Salve!
Eccomi con il secondo cap spero tanto che vi
piaccia^^
Ringrazio le persona che mi hanno messa tra i preferiti e
tra i seguiti^^
E un grazie speciale a 1918 per aver lasciato una
recensione spero che anche questo cap ti piaccia, fammi sapere cosa ne
pensi ;)
EDWARD
Ma perché cazzo andiamo cosi
lenti? E daiii.. spingi un po’
quell’accelleratore…. SU!
Sorrisi a quel pensiero di mio
fratello Emmett. Ma voi potete tranquillamente chiamarlo orso, come
facciamo
tutti noi.
Siamo la famiglia Cullen.
La nostra storia è la
seguente: Carlisle Cullen, brillante chirurgo, sposa Esme, donna dai
modi dolci
e garbati. La coppia sfortunatamente non può avere figli
così decide di
adottare tre ragazzi – che saremo io e i miei fratelli.
Emmett il più grande, che frequenta
l’ultimo anno di liceo.
Jasper che invece frequenta il
quarto anno.
Ed infine io, Edward che
frequento il terzo.
Storia semplice e
compassionevole, capace di arrivare al cuore di chiunque.
Dall’esterno sembriamo una
delle tante famiglie americane; ma come già detto sembriamo.
La realtà invece è ben diversa
…
BELLA
Finalmente
quel
maledetto autobus è arrivato.
Mentre Alice
saltella tutta euforica , io e Rose sistemiamo i bagagli sotto il bus
…
“Non ti preoccupare
Alice … c’è la facciamo anche da sole,
non ti scomodare!”
Rose oggi è davvero
inacidita, mi ritrovo così ad alzar
gli occhi al cielo per l’ennesima volta in quella giornata.
Già questa è
proprio una giornata da dimenticare, sto arrivando al limite, quelle
due oggi
sono insopportabili.
“ Hei bisbetiche …
Su! Finitela e saliamo che sono stanca e ho un terribile mal di testa
… e tutto
questo grazie a voi due!”
“Bisbetiche a
chi??”
Mi urlano contro.
Ma che ho fatto di
male? Ah! Povera me.
Sto salendo
finalmente sul bus, quando vengo
letteralmente scaraventata via …
“Alice! Ma ti
sembrano modi?”
“Su! Su! Poche
storie”
Ma che aveva il
folletto, possibile che avesse assunto qualche tipo di droga?
… mmm … è troppo
euforica, anche per i suoi standard… Bha! Alquanto
sospetta come cosa.
Mentre mi perdo
nelle mie stupide supposizioni, circa, la pazzia di Alice, quelle due
traditrici hanno già preso posto, lasciandomi
all’entrata come una deficiente,
con il conducente che mi fissa … non so neanche io come in
questo momento …
direi come un pasticcino …. Arghh … sorelle
traditrici.
A capo chini mi
avvio alla ricerca di un posto a sedere.
Fortunatamente ne
trovo uno davanti a quello delle mie sorelle. E ancora più
fortunatamente con
entrambi i posti liberi. E questo significa: nessun insulso ragazzino
ad
infastidirmi …
“Ciao. Posso
sedermi?”
Ecco … come non
detto. Sbuffai indicando con un cenno del capo il posto accanto al mio.
Beh!
Sono una ragazza educata, non posso mica urlargli NO; anche se
è la prima cosa
che il mio cervello mi suggersce di fare … Ah! Povera me
…
Dato che il
ragazzino sembrava non avere nessunissima intenzione di starsene buono
e
soprattutto ZITTO, prendo il mio adorata ipod e cerco di scaricare il
nervosismo che mi hanno causato quelle due questa mattina …
e che sta crescendo
grazie al ragazzino che, se entro 30 secondi, non la smette di
fissarmi, si
ritroverà con gli occhi cavati. Oppure potrei strappargli i
bulbi oculari e
venderli a qualche strega. Esistono le streghe? Beh! Esisto io non vedo
come
non possano esistere loro.
Un leggero
scappellotto, da parte di mia sorella Alice, mi distoglie dai miei
piani
omicidi. Piani fantastici a detta mia, ma evidente mia sorella non
apprezza.
E solo in quel
momento mi rendo conto che non
siamo i soli si questo autobus …