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Autore: PattyOnTheRollercoaster    25/11/2009    3 recensioni
E' mai possibile che io m'innamori sempre della persona sbagliata? Prima Bella, che rischiavo di tramortirla con una carezza, ma adesso abbiamo superato il limite!
L'unica persona che mi dovrebbe odiare e con la quale io non dovrei avere niente a che fare... mi piace.
Questa è la storia più patetica che abbia mai sentito, ed è la mia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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9.The Birthday effects

Avevo quindi anticipato i giorni di caccia per essere presente al compleanno di Lil.
Io, Alice e Matt avevamo fatto un giro per vedere se riuscivamo a comprarle qualcosa di carino. Tornammo a casa soddisfatti degli acquisti. Nel bigliettone comune che avevamo fatto Matt aveva scritto: … perché così almeno la smetterai di chiedermi i soldi per le tue maledette bombolette spray!(Almeno per un po’). Infatti lui le aveva comprato un sacco di bombolette dei colori che le mancavano. Alice invece le aveva comprato un vestito (che non le avrei mai lasciato mettere se fosse stato per me, certe cose le posso vedere solo io, e quel vestito, decisamente, lasciava vedere troppe cose). Nel biglietto Alice aveva scritto: Alla faccia di Edward e Jasper, andiamo a divertirci! Infine io le avevo comprato una collana con incise le nostre iniziali. Le avevo fatto un bigliettino a parte, con scritto: Più che una favola, pare un film horror. Un bacio.
Io ed Emmett andammo a caccia instancabilmente per due giorni di fila, per fare il pieno per più un mese. Prima di tornare decidemmo di camminare a velocità normale, almeno per noi, lungo il bosco. Ora, vorrei precisare una cosa. So che molte persone a prima vista considerano Emmett un super orso forte e stupido, ma non è per nulla così. Credo che, anzi, sia una delle persone più perspicaci del mondo. Riesce a mettersi nei panni degli altri in una maniera incredibile. E’ molto empatico.
“Quanti anni fa Lil?” mi chiese noncurante.
“Diciannove” dissi. Emmett grugnì. “Perché?”.
“Senti … non è per metterti la pulce nell’orecchio, ma non credi che se la vostra relazione continua allora sareste un po’ strani assieme? Insomma, lei ha diciannove anni e tu sei stato trasformato a diciassette”.
“Si ma posso sembrare più grande” dissi, corrugando le sopracciglia.
“E per quanto ancora?”.
Caspita aveva ragione. Con Bella questa decisione mi era stata risparmiata, ma con Lil sarebbe stato così facile? Prima di tutto: lei avrebbe voluto? Sapevo che non è una ragazza che esterna le sue emozioni, però sapevo anche che mi amava. Me lo faceva capire a gesti, baci, carezze, sguardi, attenzioni speciali che rivolge solo a me. E’ molto buffa quando si comporta così, non riesce a dirmi a parole quello che prova, ma questo modo di fare mi piace. Sembra che ci leghi ancora di più. Qualche parolina dolce la dice anche lei ogni tanto, ma è sempre molto goffa. Non si direbbe che può diventare così timida e balbettante a prima vista.
Però lei avrebbe voluto sacrificare la sua vita per stare con me? Era innamorata di me a questo punto? E poi, soprattutto, io non avrei mai potuto morderla. Come potevo privarla della vita? Di alcune esperienze che solo gli umani possono fare? Poteva avere figli e occuparsi di loro, innamorarsi di un uomo che l’avrebbe mantenuta normalmente, come meritava. Poteva assaggiare i suoi piatti preferiti mentre li cucinava, poteva correre lungo una spiaggia assolata. E, sapendo che poteva fare tutte queste cose, potevo, io, negargliele per puro egoismo? Per volerla per sempre vicino a me?
“Emmett, dove vuoi arrivare?” chiesi.
“Mah, non lo so. Ad esempio che dovresti far presente a Lil questa situazione” disse ironicamente.
“Perché credi che lei non lo sappia?” chiesi sbuffando.
“Ma forse non vuole parlartene, perché non sa come reagirai”.
“Ma da dove vengono tutte queste supposizioni?” chiesi sospettoso.
“Lil ha detto qualcosa ad Alice, Alice ha detto qualcosa a Rosalie e Rosalie ha detto qualcosa a me” disse Emmett scrollando le spalle.
“E perché nessuno dice qualcosa a me? Che sono il diretto interessato?” chiesi con tono acido.
“Boh”.
Feci uscire rabbiosamente l’aria fuori dalle narici tanto che sembravo un toro. Perché nessuno mi aveva detto niente? Scommetto che lo sapevano tutti a casa. Ah, e scordatevi quello che ho detto prima su Emmett: è solo uno stupido orso!
Tornammo a casa sabato sera, appena in tempo. Lil venne ad aprire la porta e ci salutò con un sorriso.
“Siete sazi?” chiese.
“Da morire” rispose Emmett.
“Sei sicuro che non vuoi un po’ di cereali?”.
“Ma smettila …” rispose lui ridendo e dandole una leggera spinta.
Dopo cena aspettai pazientemente che io e Lil rimanessimo soli. Alle dieci eravamo in camera, stesi a letto uno di fianco all’altro che fissavamo il soffitto.
“Lil” dissi.
“Eh?”.
“Ma … secondo te saremo strani quando sarai più grande?” chiesi. Io non sono capace di introdurre discorsi diretti come i suoi. La sentii irrigidirsi affianco a me. Nonostante fossi restato sul vago, quindi, si era capito di cosa parlavo.
“Hm … non lo so. Si, forse” balbettò.
“E … c’è qualcosa che, hem, vuoi fare al riguardo? Per caso?”.
Li si voltò di scatto sorridendo. “Dici sul serio?!” chiese, felicissima. “Sai è da tanto che ci pensavo, però non sapevo come chiedertelo. E’ una cosa un po’ strana. In più Rosalie mi ha raccontato della ragazza con cui stavi prima, ha detto che anche lei voleva trasformarsi all’inizio, ma tu non volevi, e poi lei se n’è andata. Però io invece voglio davvero stare con te. Sai, è la prima volta che … boh, che mi sento così. Potremmo stare assieme per sempre!” esclamò radiosa. Mi diede un veloce bacio sulle labbra, poi si portò una mano dietro al collo e scostò i capelli. “Mordimi” mi ordinò, avvicinando il suo collo al mio viso.
“Aspetta” dissi, preso alla sprovvista.
“Perché?” chiese lei spostandosi e assumendo un’aria contrita.
“Perché ci devo pensare. Tu mi sbatti addosso il tuo odoroso collo così … ci devo pensare” conclusi fievolmente.
“Perché dovresti pensarci? Ci ho già pensato io abbastanza. Non … non vuoi che stiamo assieme?” mi chiese con il viso triste.
“No, non è quello. E’ che, insomma, davvero vuoi diventare così? Non è bello come sembra” le spiegai.
“Ma a me non me frega niente di diventare un Vampiro” esclamò lei divertita. “Io voglio solo che stiamo assieme”.
“Si ma … forse non è la cosa giusta. Dovrai rinunciare a un sacco di cose, lo sai? Ci metterai degli anni ad abituarti a vivere fra gli umani. Guarda Jasper, è arrivato per ultimo quasi sessant’anni fa, e ha ancora delle difficoltà. Inoltre non sappiamo come reagiresti tu ad un morso: sei un’ Assassina” dissi.
“Questo è vero, te lo concedo. Però se voi siete riusciti a farcela perché io no?” protestò.
“Non dico che non ce la farai, dico solo che sarà difficile”.
“Non mi interessa niente. Guarda … sono le undici e quaranta. Voglio che mi mordi prima che arrivi la mezzanotte” disse mettendosi a sedere.
“Sembra un brutto rifacimento di Cenerentola”.
“Stupido. Mezzanotte perché a quell’ora avrò compiuto diciannove anni, più o meno. Mia madre mi ha detto che sono nata alle due e dieci circa. Però se prendiamo come riferimento mezzanotte sarà più suggestivo”.
“Ma …” cominciai.
“Niente ma. Se non lo vuoi fare tu allora lo chiederò a Carlisle” disse risoluta.
“Sei così decisa? Ma perché?”.
“Ma tu non capisci proprio niente. Io voglio stare assieme a te” fece una piccola pausa e, guardandosi le mani, sussurrò: “Io ti amo”.
Sentii una stretta al cuore. Presi respiro in modo irregolare, nonostante non ne avessi bisogno. “Hm … non l’ho mai detto a nessuno” continuò Lil.
Le presi il viso fra le mani e la baciai dolcemente. Non con la passione che usavo di solito, non con la voglia di sentire il suo corpo. Con amore.
Mi avvicinai al suo collo e vi posai un piccolo bacio …

“Edward che cos’hai fatto?!” gridò Alice entrando nella stanza tappandosi il naso con le mani.
“Non lo so! All’inizio andava tutto bene, poi ha cominciato a perdere sangue!” gridai disperato.
Avevo morso Lil pochi minuti prima ma, improvvisamente, aveva iniziato a tremare e, dalla bocca, aveva iniziato ad uscirle del sangue, inoltre la ferita che le avevo fatto sul collo aveva cominciato a buttar sangue a fiotti.
“Chiama Carlisle” la pregai stringendo Lil al mio fianco, che, con gli occhi rivoltati all’indietro, tremava a causa delle convulsioni. Non dovetti aspettare più di un secondo, che Carlisle arrivò di corsa.
“Spostati Edward” mi intimò, avvicinandosi al letto. Mi alzai e la lasciai fra le sue braccia. Mi accorsi di essere coperto di sangue, e anche il letto non era da meno.
“Carlisle cos’è successo?” chiesi spaventato.
“Non lo so. Aspetta Edward” disse cercando di arginare il flusso di sangue. “Credo che il suo corpo abbia reagito male perché lei è un’ Assassina. Gli anticorpi che ha sviluppato contro di te sono ancora attivi”.
“Ferma il sangue! Possiamo ancora salvarla” dissi disperato. Carlisle scosse la testa.
“Il sangue uscirà finché il corpo non sarà sicuro di aver eliminato tutto il veleno”.
“Ma io sono appena andato a caccia, non può essercene tanto!” dissi.
In quel momento entrarono anche Emmett, Rosalie, Matt ed Esme. “Jasper è uscito, per sicurezza” disse quest’ultima con la mano davanti al viso.
“Cos’è successo?” chiese Matt avanzando verso Lil, stesa sul letto, ancora preda delle convulsioni.
“E’ molto rischioso lasciare che il veleno esca, comunque” continuò Carlisle.
“L’hai morsa?! Ma sei pazzo?” chiese Matt guardandomi, arrabbiato e spaventato.
“Eravamo tutti e due d’accordo” dissi con gli occhi spalancati. Non riuscivo a pensare. Se non l’avessi mai fatto … Continuavo a ripetermi queste parole e non riuscivo a pensare di aver ucciso la persona che più amavo.
Ero un mostro.
“Possiamo provare a morderla tutti quanti” disse Carlisle. “Faremo in modo che il veleno vinca gli anticorpi” disse guardandoci uno ad uno. Tutti annuirono. “Matt sarebbe meglio che uscissi” disse Carlisle.
“Ma …” Matt cercò di protestare, ma Carlisle lo guardò eloquentemente. “D’accordo” disse con voce flebile, e lanciando un ultimo sguardo a Lil, uscì.
Ci avvicinammo tutti a Lilian, che tremava di meno, ma era anche diventata pallidissima e sudava. Le presi una mano e l’avvicinai alla bocca. Vi depositai un piccolo bacio. Accanto a me stava Rosalie.
“Tutti insieme ok?” disse Carlisle. “E anche se all’inizio peggiora dobbiamo continuare ad iniettare veleno finché non smette di tremare e sente solo il dolore della trasformazione”.
“Carlisle forse potremmo …” disse Rosalie guardandolo un secondo. “No, niente”. Distolse lo sguardo e corrucciò le sopracciglia.
Ad un cenno di Carlisle ci chinammo tutti assieme sulle sue braccia. Passarono pochi secondi, giusto il tempo per cui il sangue entrasse in circolo, poi ricominciò a tremare violentemente. Il sapore del suo sangue si spandeva nella mia bocca: era dolce, un sapore forte che non sentivo da anni. Guardai di sbieco gli altri, e notai con quanto sforzo non stavano succhiando via il sangue dalle sue vene. Lanciai uno sguardo anche a Lil, ma ancora tremava e potevo vedere solo il bianco dei suoi occhi.
Dopo qualche minuto tutti potemmo sentire distintamente un lamento. Mi avvicinai a Lil e le presi la testa fra le mani.
“Edward …” disse lei faticosamente.
“Lily. Sono qui Lily” dissi sedendomi sul letto e poggiandole la testa sulle mie ginocchia. Nel frattempo Carlisle e gli altri avevano smesso di iniettarle il veleno. Esme, Rosalie, Alice ed Emmet uscirono di corsa, per paura di non resistere. Anche io sentivo l’odore del suo sangue, e anche il sapore direttamente in bocca, ma non volevo lasciarla sola. Avrei resistito a tutto pur di stare con lei.
“Ora si sta trasformando” disse Carlisle. “Non preoccuparti, andrà tutto bene” disse, e uscì dalla stanza.
“Edward!” urlò Lil. “Mi fanno male le braccia” biascicò. “Mi bruciano”. La sentii respirare profondamente e in modo irregolare.
Pensai che, se il veleno era ancora soltanto nelle braccia, allora forse ci avrebbe messo molto di più a trasformarsi di un normale essere umano.
“Non ti preoccupare” le sussurrai nelle orecchie. “Andrà tutto bene. Presto saremo insieme per sempre” le dissi stringendola ancor più forte. “Anche io ti amo” dissi, rispondendo all’affermazione che mi aveva fatto prima di morderla.
In un momento che parve di lucidità Lil mi guardò. Sembrava voler dire qualcosa, ma poi si ripiegò su sé stessa per il dolore e corrugò il volto. Una lacrima le scivolò lungo la guancia.
L’ultima che avrebbe mai versato.





Vi siete per caso spaventati?! Non potevo far morire Lil, tranquilli! Adesso è al sicuro, si sta trasformando in un Vampiro! -.-'' ...certo che, detta così, la cosa non sembra molto sicura.
Volevo dire qualcosa su Rosalie. E' un personaggio che mi è sempre piaciuto molto, sia perchè è antipatica, sia perchè ha una storia che si scopre solo dopo. Ha anche questo desiderio di essere umana, di maternità, desidera molte cose che non potrà mai avere. Ha una psicologia interessante, credo che a molti scrittori (e lettori) piaccia proprio per questo motivo. Tutto questo per dire che: la frase lasciata in sospeso da Rosalie nel momento in cui Lil stava per trasformarsi, sarebbe stata per fermare la trasformazione e salvare Lilian facendola restare umana, ma alla fine Rosalie decide di lasciar perdere perchè pensa che, alla fine, è diritto di Lil decidere, e lei voleva diventare Vampira.
Okay, dopo tutto questo passiamo alle recensioni!

vannagio: ciao, grazie per la recensione! ^^ In effetti finisce abbastanza bruscamente questa storia, non credo che il finale sia dei migliori, ma fa niente. Aspetta ancora solo un'altro po', e potrai scoprire come va a finire questa storia, porta pazienza! XD Un bacio ^^

KissyKikka: muahahahaha! Rudy sta tremando di paura perchè lo hai minacciato (è andato a nascondersi in un angolo buio XD)! Comunque, spero che questo capitolo ti sia piaciuto, e che sia scritto abbastanza bene, ci vuole un po' di suspance per questo momento! :) Come scelta stilistica credo che non sia stato male fare quello stacco fra la parte in cui Edward si convince a mordere Lil e la parte in cui lei si sente male. Tu che ne dici? Me lo sono immaginato un po' come la scen di un film... O.o Vabè, spero di aver fatto bene ^^ Un bacio, al prossimo capitolo! <3

Bimba sognatrice: ciao! grazie mille per la recensione! ^^ Ah, si! Abbasso Rudy! Mhuahaha! Al prossimo (e ultimo) capitolo, spero che questo ti sia piaciuto, anche se è stato un po' turbolento. Ma capitoli così a volte ci vogliono, no? ;) Ciao, un bacio!

Un saluto a tutti gli altri lettori silenziosi, sapere che siete lì mi fa comunque un grande piacere! :)
Patty.
   
 
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