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Autore: Dark Sider    26/11/2009    4 recensioni
Infatti, il ragazzo biondo si limitò a squadrarla con quell’immutata espressione allegra e lo sguardo perso in chissà quali pensieri. Anche quando non avrebbe dovuto pensare a niente, pensava sempre a qualcosa.
Ed era questo suo essere enigmatico – quest’aspetto che sfuggiva a tanti – che turbava Sakura. Quella grigia nota di mistero stonava con quel viso così allegro e perfetto.

[NaruSaku]
[VI classificata al contest "conquista del forum" indetto da Saeko no Danna e nejiforever]
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BOULEVARD OF BROKEN DREAMS

 

 

 

 

 

I passi lenti risuonavano ovattati sull’erba morbida, bagnata dalla pioggia che cadeva silenziosa dal cielo cupo.

La condensa creata dal suo respiro si perdeva nella nebbia fitta che copriva ogni cosa.

Sakura Haruno procedeva titubante, quasi terrorizzata, tra quella foschia così densa da essere quasi palpabile. 

La ninja parve calmarsi un poco quando raggiunse l’ombra di un vecchio salice. Si sedette contro il grande tronco ruvido e tirò un sospiro di sollievo come se si fosse liberata da un grande peso.

Gli occhi color speranza vagarono per un attimo, sperduti nella nebbia, fino ad incontrarne un paio del colore puro e casto che ha il cielo in una calda giornata d’estate o il mare, quando il vento non soffia e piccole onde increspano la superficie.

«Ciao, Naruto» sussurrò quasi, Sakura, pronunciando quelle parole a fatica, trascinando ogni lettera come se fosse stata pesante tonnellate. Perché lo sapeva che lui non le avrebbe risposto.

Infatti, il ragazzo biondo si limitò a squadrarla con quell’immutata espressione allegra e lo sguardo perso in chissà quali pensieri. Anche quando non avrebbe dovuto pensare a niente, pensava sempre a qualcosa.

Ed era questo suo essere enigmatico – quest’aspetto che sfuggiva a tanti – che turbava Sakura. Quella grigia nota di mistero stonava con quel viso così allegro e perfetto.

«Come stai oggi?»

Ancora, Naruto non rispose: sembrava divertirsi a tenere Sakura sulle spine.

La rosa aggrottò lievemente le sopracciglia prima di lasciarsi andare ad un sospiro di rassegnazione. Si sentiva stupida. Molto stupida.

Ma era più forte di lei, non poteva farci niente.

«Io sto bene. Il maestro Kakashi è sempre il solito: non fa altro che starmi con il fiato sul collo. Si, si preoccupa per me ma io sto benissimo.

Certo, è triste non averti più con noi, ci manchi tantissimo. Ma, in fondo, posso sempre vederti tutti i giorni. Glielo ripeto sempre, al maestro; ma sembra che sia proprio questo che lo preoccupa più di tutto… Chissà perché».

Naruto continuò a guardarla raggiante, ma nessuna parola sfuggì dalle sue labbra tese in un sorriso.

«Smettila di ridere di me, baka!... non è affatto semplice: la fai facile, tu: sei quello che soffre di meno, qui.

Mi dispiace che sia andata così, Naruto, è tutta colpa mia.

Non saprò mai nemmeno qual era quella cosa importante che volevi dirmi al ritorno dalla missione. Sei sicuro che non me ne vuoi parlare, ora?»

No, Naruto non ne voleva parlare; rimase immobile e sorridente ad ascoltare la sua interlocutrice.

«Posso immaginare cosa volevi dirmi… me ne ha parlato Sai.

Ora ho capito che negare i propri sentimenti è sbagliato; che questo ostinarsi a nasconderli a se stessi non li cancella.

Però… ora è troppo tardi, vero?»

Nel soffio del vento che si era risvegliato al’improvviso e tra lo scrosciare assordante della pioggia gelida, una parola riecheggiò a lungo carica di dolore e di sogni infranti: «scusami!»

Scivolò via quella parola, lenta, come le lacrime che si fondevano con la pioggia e rigavano le guance pallide. Scivolò e si disperse nell’immensità del silenzio.

Il vento soffiò un po’ più forte, diradando un po’ la nebbia che avvolgeva ogni cosa. E il viso ridente di Naruto fece contrasto con il grigiore della pietra sul quale era stato minuziosamente sistemato.

Una lapide.

Sakura si asciugò gli occhi con il dorso della mano tremante.

«A domani, Naruto» salutò la rosa, per poi incamminarsi tra le altre miriadi di lapidi.

E, per quanto si sforzasse, altri singhiozzi incontrollati sfuggirono dalle sue labbra.

Perché fa male camminare sui cocci dei propri sogni infranti.

 

 

 

 

 

***

Sono arrivata ultima e me ne vanto XD

No è che, leggendo i giudizi, sono soddisfatta lo stesso.

Anzi, sono rimasta stupita dai giudizi: pensavo peggio per questa ff XD

Riporto i giudizi:

 

VI° classificata: “BOULEVARD OF BROKEN DREAMS” di Lovy chan

Nejiko:

Correttezza grammaticale: 8
Ben strutturata, abbastanza corretta. Non ho trovato grossi errori, solo qualche piccola distrazione.

Lessico e Stile: 3
Il lessico è buono, semplice ma non banale. La lettura risulta scorrevole e piacevole.

Trama: 10
Non è la prima volta che leggo una fanfiction con questa trama. Con questo non voglio certo dire che la trattazione è banale, anzi. La leggera atmosfera nonsense che sei riuscita a creare mi ha davvero colpita.

Trattazione dei Personaggi: 7
Sakura è ben tratteggiata secondo me: si avvertono chiaramente le sue emozioni, il suo dolore. Per quanto riguarda Naruto, di lui compare molto poco (ovviamente essendo morto non può che essere così) e per questo ho abbassato un po’ il punteggio.

Totale: 28

Giudizio
Un buon lavoro, ho veramente apprezzato questa fic.
Il dolore ed il rammarico di Sakura traspaiono perfettamente in ogni frase. Inizialmente non si capisce bene cosa le sia successo, si avverte chiaramente il suo malessere ma non se ne conosce la ragione e questo non può che incuriosire il lettore. Naturalmente, appena la nebbia si dirada mostrando la lapide di Naruto, tutto appare perfettamente chiaro e sensato. Brava!


Saeko:

Correttezza grammaticale: 8,5/10
Non vi sono particolari errori, se non qualche svista, un “sì” non accentato, una minuscola all’inizio d’un discorso diretto e delle virgole che non hai inserito ma che a mio parere andrebbero messe per rallentare un po’ la lettura.

Lessico e Stile: 2,5/5
Un lessico quantomeno semplicistico, eppure dolce e trasparente come una nuvola di sottile NonSense che avvolge l’intera FanFiction. Ti consiglierei di non utilizzare sinonimi come “la rosa” al posto di Sakura o “il biondo” al posto di Naruto: è un mio gusto personale, ma li trovo particolarmente stonanti se non utilizzati – al limite – in un discorso diretto.

Trama: 8/15
Questo aspetto ti ha penalizzato abbastanza: non è sicuramente una ficcyna, non preoccuparti, ma la trama non è molto originale di per sé. I contesti dove un personaggio muore e l’altro si dispera per la sua morte sono innumerevoli – basta prendere in esempio le Sasori x Deidara – ed anche il cliché del passaggio innanzi la tomba è molto utilizzato; tuttavia la storia non è male ed ho apprezzato soprattutto quel velo di NonSense che si dissipa soltanto alla fine.

Trattazione dei Personaggi: 7/10
Naruto lo si vede semplicemente sorridere – o almeno così è nella mente di Sakura – ed è la presenza “evanescente” del racconto; il carattere della ragazza lo trovo invece abbastanza rispettato, in confronto al Manga originale.

Totale: 26/40

Giudizio
Questa FanFiction mi è piaciuta molto: è poetica e sembra voler trasmettere sin dal principio quel “qualcosa che non va” che si comprende appieno soltanto alla fine.
Perché fa male camminare sui cocci dei propri sogni infranti: è una bellissima espressione, che rende tutto il dispiacere di Sakura per la fine di Naruto.
Davvero, nonostante sia solo una FlashFiction, è molto bella. Complimenti.

Totale punteggio: 54/80

 

 

E il banner *_*:

 

 

 

Complimenti anche alle altre partecipanti e alle podiste ^_^

  
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