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Autore: Cicci 12    28/11/2009    3 recensioni
Elettra Bertani, una ragazza italiana, da poco trasferitasi a Los Angeles, ma con tanta voglia di fare nuove esperienze e di conoscere gente nuova. Ed è proprio quello che le accadrà, anche se nel suo piano non era previsto un certo attore famoso dagli occhi cristallini che tante volte l’ha fatta sognare. Si incontrano per caso, sotto il sole californiano; come si dice, quando il destino ci mette lo zampino....
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- Scusami, non volevo. Tutto bene?- chiese una voce roca e profonda. Sollevai gli occhi per guardarlo in viso e il cuore mi si fermò per quelli che mi sembrarono almeno 5 secondi. Due occhi azzurri e profondi mi osservavano con un misto di preoccupazione e fastidio. Ma quello che mi fece rischiare l’infarto fu il fatto che io conoscevo quegli occhi, anche se li avevo sempre e solo visti in fotografie, film e programmi TV. Quegli stessi occhi azzurri che spesso tormentavano i miei sogni da ormai 2 anni, da quando li avevo incrociati nel film cult dell’anno precedente, “Twilight”. Quelli erano gli occhi di Robert Pattinson, il mio sogno proibito ed impossibile. (Capitolo 2)
Salve a tutti!! Bè, negli ultimi tempi le ff su Robert si sprecano,
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap. 17 Gelosia

Titolo: What do you live for? I live for you
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale
Autrice: Cicci12
Capitolo: Gelosia
Personaggi: Robert Pattinson e Altro Personaggio inventato da me
Note dell’autrice: Buongiorno a tutti… rieccomi qui, come sempre!! ^^ Ecco tornare il nostro Robert (lo so che state tutte tirando un sospiro di sollievo! XD), in questo capitolo, e anche nei seguenti, alle prese con un sentimento parecchio fastidioso. Ma tanto caruccio!! Dico bene?? ;) Buona lettura a tutti quanti!

 

 

What do you live for? I live for you

…Gelosia…

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Erano quasi le 9 di sera e non sapevo se era maggiore la voglia di vederla o quella di salire in macchina e tornarmene a casa per non conoscere lui.

Al telefono Elettra era sembrata così eccitata all’idea di presentarci il suo migliore amico che non ero riuscito a trovare una scusa plausibile per evitare quell’incontro o almeno per rimandarlo.

Ma ormai era troppo tardi per pensarci.

- Eccoli là.- ci avvisò Ashley, appoggiata al petto di Jackson, vedendo la mercedes decappottabile arrivare.

Trattenni quasi il respiro quando li vidi scendere dall’auto, senza sapere bene nemmeno io il motivo.

Elettra ci venne incontro, con un sorriso a trentadue denti, mano nella mano con un ragazzo alto, dai capelli scuri e gli occhi verdi: il suo migliore amico.

Non potei fare a meno di guardare le loro mani intrecciate con sospetto: non sapevo perché mi desse tanto fastidio, molte volte avevo visto due semplici amici mano nella mano, a volte capitava anche a me con Kris.

Forse era il semplice fatto che fosse LEI in quella situazione a darmi fastidio.

- Salve ragazzi.- ci salutò la ragazza, esuberante, mentre il giovane rimaneva dietro di lei, aspettando che l’amica ci salutasse.

- Ragazzi, lui è Gianluca.- lo presentò alla fine, afferrandogli un braccio per farlo avanzare.

Ci presentammo uno per uno e notai che, anche se non perfetto come quello di Elettra, anche lui aveva un buon inglese.

Quando arrivò il mio turno non potei fare a meno di guardarlo con sguardo gelido, come se mi avesse fatto un torto imperdonabile.

Non seppi se se ne fosse accorto, ma ritirò la mano prima del previsto, senza tuttavia abbassare gli occhi.

- Finalmente ti conosciamo. Elettra ci ha parlato così tanto di te che potremmo quasi dire di conoscerti alla perfezione.- si rivolse a lui Kris, mentre avanzavamo verso l’entrata del locale alle nostre spalle.

- Davvero? Ma quante novità…- rispose Gianluca, guardando l’amica divertito.

- Non montarti la testa, Gian. Volevo semplicemente prepararli ad ogni evenienza.- rispose lei, spingendolo verso la porta.

- Chissà perché questa cosa non mi rassicura per niente.- esclamò lui, mentre tutti scoppiavano a ridere.

Che cavolo mi stava succedendo? Perché dovevo comportami così?

Sapevo che Elettra non ne sarebbe stata contenta, ma non potevo farne a meno, era più forte di me.

- Geloso, Pattinson?- mi sussurrò Kellan all’orecchio.

- Fottiti, Lutz.- risposi semplicemente: ultimamente quello sembrava essere diventato il mio ritornello verso il biondo.

Quest’ultimo si allontanò da me ridendo, per avvicinarsi al nuovo arrivato.

- Allora, la nostra bambolina mi ha detto che sei un buon gustaio nei riguardi del gentil sesso. Vieni, io e te dobbiamo andare in perlustrazione.- gli disse Kellan, mettendo un braccio intorno alle spalle di Gianluca, come se fossero vecchi amici.

- Scimmione, stai a cuccia. Non metterti in testa strane idee.- gli intimò Elettra realmente preoccupata, afferrando un braccio dell’italiano per trattenerlo.

- Tranquilla, piccola, come dico sempre io “guardare ma non toccare”.- le rispose l’amico, facendole l’occhiolino.

- Parole sante. Mi sa che io e te andremo parecchio d’accordo.- e nel dire queste cose il biondo e il moro si allontanarono, mentre Elettra sospirava impotente davanti a quella situazione.

La guardai per alcuni secondi mentre era di spalle: indossava un paio di pantaloncini neri, coordinati con un paio di sandali dal tacco alto e una canottiera bianca che le lasciava scoperta la schiena.

- Secondo te mi devo preoccupare?- mi chiese improvvisamente lei, voltandosi verso di me.

- Bè, dipende da che tipo è il tuo amico.- le risposi io, sorridendole.

- Oddio. Siamo fritti.- mi rispose lei, sospirando ancora una volta.

Ci dirigemmo verso un tavolo, mentre approfittavo nei pochi minuti in cui Gianluca non sarebbe stato con noi per passare un po’ di tempo con Elettra: per la prima volta da quando lo conoscevo, mi ritrovai a ringraziare mentalmente Kellan.

Che l’avesse fatto di proposito?

Purtroppo il tempo a mia disposizione finì troppo presto e dopo circa 10 minuti dal nostro arrivo li vedemmo tornare e sedersi al tavolo con noi.

Gianluca disse qualcosa ad Elettra in italiano, così che nessuno di noi potè capire il contenuto della frase, ma l’asclamazione di lei – Gian!!- ci fece capire che non doveva essere niente di molto lusinghiero e che era meglio che non fosse tradotta.

Ordinammo tutti quanti da bere e quando notai che Gianluca non aveva ordinato alcolici, non potei trattenermi dal chiedergli:- Non bevi?-

- A dire il vero non mi piace particolarmente. In Italia solitamente sono quello che prende la macchina quando si esce alla sera, quindi ormai sono talmente abituato alla sobrietà che non prendo mai alcolici nemmeno quando non devo guidare.-

- Ma che bravo il mio tatino.- lo canzonò Elettra, strizzandogli una guancia come si fa con i bambini.

Pure non bevitore: ma aveva un difetto sto tipo?

La serata passò tranquilla tra le chiacchiere, anche se dopo quella domanda non avevo praticamente più rivolto la parola al nuovo arrivato.

Ad un certo punto Nikki propose di andare a ballare, così le ragazze si mossero in gruppo ponendosi al centro della pista, lasciando noi maschietti soli al tavolo.

Osservai Elettra danzare per un po’, quando sentii la voce di Kellan rivolgersi a Gianluca, così che non potei fare a meno di distogliere lo sguardo da lei e posarlo interessato sui due interlocutori.

- Allora, tu ed Elettra vi conoscete da molto?- chiese il biondo, sorseggiando la sua bevanda.

- A dire il vero non da molto. Circa 5 anni o giù di lì.-

- E siete amici da…?-

- Mmmh… quella che tiene il conto è lei, ma più o meno da 4 anni.-

- E davvero non c’è mai stato nient’altro più di amicizia tra di voi? Lo chiedo a te perché se così fosse lei non lo confesserebbe mai.- aggiunse Lutz, colpendo il ragazzo con il gomito e facendolo ridere.

- No, niente di niente.-

- Dici sul serio? Guarda che a noi puoi dirlo. Saremo più muti dei muti.-

Guardai Kellan con un sopracciglio alzato, non essendo sicuro di voler sapere la verità

- Ve lo giuro. Mai neanche un bacio.- rispose Gianluca, sorridendo.

Lo guardai negli occhi per cercare di capire se diceva la verità o se semplicemente non voleva tradire la fiducia della sua migliore amica, ma non notai esitazione nel suo sguardo.

- Wow! Ti ammiro, amico. Non so se al tuo posto sarei stato altrettanto bravo.- gli rispose il biondo.

- Kellan!- replicai rabbioso, per quel suo commento.

- Che c’è? Bisogna ammettere che è un bel bocconcino.-

Ebbi come la sensazione che i miei occhi lanciassero saette incandescenti, ma capii che fu una semplice sensazione, quando vidi il ghigno divertito di Kellan ancora integro davanti a me.

- Mai detto il contrario. Ma è la mia migliore amica, è come una sorella. Non la sfiorerei nemmeno con un dito.-

Riportai il mio sguardo su di lui, osservandolo ancora una volta attentamente.

- Uff! Erano secoli che non mi scatenavo così.- disse Elettra tornando da noi insieme alle altre.

Si sedette accanto a me e parlammo un po’, mentre Gianluca chiacchierava con Kellan e Jackson, felice che per un po’ lei mi rivolgesse le sue attenzioni.

- Uh, adoro questa canzone.- disse improvvisamente la giovane, ascoltando la dolce melodia che si diffondeva per il locale.

- Gian, balli?- gli chiese in inglese: a parte quel piccolo commento iniziale, non avevano mai parlato in italiano, forse per non sembrare irrispettosi nei nostri confronti.

- Che cosa? Neanche per scherzo. Quando mai mi hai visto ballare tu?-

Ah, ah, piccolo difetto!

- Eddai, non dobbiamo mica fare molto. Solo ondeggiare seguendo la musica. Non è difficile, ti faccio vedere.- e lo prese per un braccio, cercando di farlo alzare.

Lui riuscì a resistere per un po’, poi si lasciò andare sospirando, seguendo la ragazza in pista.

Come biasimarlo? Come si poteva resistere a tanta insistenza da parte di lei?

Li guardai danzare per un po’, poi distolsi lo sguardo: non mi andava di continuare a pensare che avrei voluto esserci io al posto del ragazzo.

 

* * *

 

- Dio, è così strano averti qui.- dissi sorridendo a Gianluca, mentre ci muovevamo sulla pista, seguendo la dolce melodia della musica.

- E io devo ammettere che è strano vederti così.- mi rispose lui, rispondendo però al sorriso.

- In che senso?-

- Bè, esci con i VIP, passi le serate in locali In come questo, viaggi su una mercedes super lussuosa. Devo ammettere che nonostante tu sia la solita Elettra che conosco così bene, da un lato sei cambiata.-

Lo guardai stupita da quel suo commento. Davvero ero cambiata?

Se lo diceva lui che mi conosceva così bene, voleva dire che era vero, e la cosa un po’ mi preoccupava.

Posai il mento sulla sua spalla senza rispondere, anche perché non avevo la più pallida idea di come ribattere.

Il mio sguardo si posò su Robert, seduto al tavolo a chiacchierare con gli altri.

Era stato strano tutta la sera; anche se non mai gelido e distaccato, non era solare e allegro come sempre.

Ma era comunque meraviglioso, nei suoi jeans neri e camicia bianca, che metteva in risalto i suoi muscoli dovuti agli estenuanti allenamenti a cui si era sottoposto per interpretare al meglio il suo personaggio, e niente aveva impedito al mio cuore di battere all’impazzata appena lo avevo visto, arrivando con il mio migliore amico.

- Sei innamorata di lui?- chiese improvvisamente Gian, rischiando di farmi strozzare con la mia stessa saliva.

- Come scusa?- gli chiesi con gli occhi spalancati, scostandomi da lui per guardarlo in faccia.

Ora si metteva anche a leggere nel pensiero?

- Ti ho chiesto se sei innamorata di lui.- mi ripetè lui, sorridendo furbo e divertito, per avermi preso alla sprovvista.

- Ma che cavolo di domande mi fai? No!- risposi troppo in fretta.

- Ele, lo sai che certe cose non puoi nascondermele. E diciamo che questa non è che la nascondi molto.-

- Che cosa?-

Non potei fare a meno di strabuzzare gli occhi a quella sua rivelazione.

Se si notava così tanto, significava forse che se n’era accorto anche Robert?

Arrossii al solo pensiero.

- Tranquilla, non penso che lui se ne sia reso conto.-

- Devi smetterla di leggermi nel pensiero. Non è per niente carino.- lo rimproverai, mettendo il broncio e facendolo ridere.

- Da cosa l’hai capito?- chiesi poi, sbuffando.

- Da come lo guardi.-

- E come lo guardo?-

- Come se fosse la cosa più bella di questo mondo. E non è lo stesso sguardo con cui lo guadavi in TV l’anno scorso. Ora lo conosci, e anche il tuo sguardo lo rivela. Tu sei innamorata di lui come ragazzo, non dell’attore o del personaggio che interpreta.-

Arrossii ancora di più, nel constatare quanto nel profondo mi conoscesse Gianluca.

- E penso che nemmeno tu gli sia del tutto indifferente.- aggiunse il ragazzo, riportandomi con i piedi per terra.

- Ma non dire cavolate. Robert non potrebbe mai ricambiare i miei sentimenti.-

- E perché no?-

- Ma perché… perché no!-

- Questa non è una risposta.- mi fece notare Gian, sollevando un sopracciglio.

- Apparteniamo a due mondi troppo diversi. Possiamo essere amici, ma niente di più. E questo lo so bene, l’ho accettato.-

- Finirai col farti del male.-

Non riuscii a ribattere a questo suo ultimo commento, soprattutto perché temevo che avesse pienamente ragione.

Un sacco di volte mi ero ripromessa di tagliare i ponti con Robert, o almeno di cercare di distaccarmi da lui, di allentare il nostro rapporto.

Ma non ci ero mai riuscita: l’attrazione che avevo per lui era troppo forse e il sentimento troppo potente per essere affievolito.

- Cosa ti ha fatto pensare che lui mi ricambiasse?- chiesi poi, tuttavia curiosa.

- Ad esempio il fatto che mi abbia incenerito con lo sguardo appena ci siamo presentati. Non so se te ne sei accorta, ma è tutta sera che mi guarda come se volesse uccidermi.-

- Stai scherzando?-

Non potevo crederci che Gian avesse notato certi comportamenti in Rob.

Era vero, avevo notato un comportamento strano in lui per tutta la sera, ma di certo non avevo pensato che il motivo fosse la presenza del mio migliore amico.

- Davvero non ti accorgi di come ti guarda? Apri gli occhi, ragazza mia.-

Proprio in quel momento la canzone finì e ne approfittai per interrompere la conversazione.

- Uh, è finita. Vieni, torniamo dagli altri.-

E dopo avergli preso la mano, lo trascinai con me verso Robert e gli altri, lasciando così cadere il soggetto del nostro discorso.

Ma conoscevo troppo bene Gianluca: sapevo che non si sarebbe arreso così facilmente.

 

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Saaaaaaaaaaaaaalveeeeeeeeeeee!!!! ^^

Che meraviglia il week end!

Da quando ho cominciato l’università, lo aspetto sempre con trepidazione. XDXD

Allora, che ne pensate del nuovo capitolo??

Sono stata convincente con la gelosia??

Proprio caruccio il nostro Rob, vero?

Mmmmh… lo sarà meno nel prossimo capitolo.

Vi ho messo la pulce nell’orecchio vero?? Muahahahahahahah!!! XDXD

Ok, basta, sto impazzendo.

Saranno le conseguenze di New Moon?? O.o

Può essere, non lo escluderei. V.V

Da quando ho visto il film sono diventata ancora più maniaca.

Mi sono guardata e riguardata tutte le conferenze che hanno fatto per la promozione di New Moon, ormai le ho imparate a memoria. XD

Ma chissà perché non riesco mai a capire cosa dice Robert! XDXD

No, a parte gli scherzi… un po’ mi imbambolo a guardarlo, e ci sta, però non si capisce davvero niente di quello che dice! O.o

S’impappina sempre e parla velocissimo… e che cavolo!!!!

Ma è bellissimo comunque!!! *.*

Però nella conferenza di Monaco, con la barba tagliata così sembra Wolverine, X-Man!!! XDXD

Lyla_: meno male, un’altra compare, pazza come me! XD tesora mia, che bello essere capite!! *.* mamma mia, il pezzo di Romeo… spettacoloooooooo!!!! Se mi recitasse una cosa del genere, ci rimarrei secca!!! Ma poi non saprei dire quale scena mi è piaciuta di più. Ma quando spacca il telefonino, dopo la notizia del funerale?? Quanto è bello??? Io per fortuna sono stata fortunata, niente ragazzine urlanti, anche xkè era lo spettacolo delle 10.30 del venerdì, quindi… solo molti sospiri e un “oooh” generale quando Taylor si è tolto la maglietta o quando Rob si è tolto la camicia! XD allora, che ne dici della gelosia di Rob??? ^^ Ti avviso che nel prox cap sortirà conseguenze brutte, ma meglio non pensarci adesso. :P un bacioneeeeeeeeeeee

  
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