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Autore: Hi Fis    28/11/2009    4 recensioni
Ad un certo punto, mi sono trovato a pensare: "Perchè ci sono così poche donne nella trilogia originale di Star Wars?" il risultato è stata un'immagine folle che ha infestato il mio cranio. Impossibile liberarsene da soli, quindi devo per forza condividerla.
Recensite mi raccomando!
Genere: Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Luke Skywalker
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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La storia che sto per raccontarvi comparve nella mia mente un freddo sabato di novembre, quando ancora le foglie ingiallivano. Accadde mentre attendevo ai miei doveri: tentai da prima di scacciarla, ma occupò l’occipite e continuò a presentarsi nei momenti meno opportuni. Dal momento che m’impedisce la scrittura di altri, e ben più importanti argomenti, e mi causa sghignazzamenti inopportuni e inquietanti, specie quando sono in compagnia, ho deciso che devo assolutamente liberarmene. Così esorcizzo il demone e lo getto al pubblico ludibrio, affinché il male sia esposto e scacciato.


Nel buio brillano le luci spettrali delle spade laser, la lama blu e quella rossa si scontrano, mentre i loro padroni tentano l’uno di sopraffare l’altro. È una scena epica: il cavaliere nero, il traditore del suo ordine, il più forte guerriero dell’oscurità si scontra con il giovane cadetto bianco, da poco iniziato ai poteri che possiede per diritto di nascita. Il giovane cadetto ha un destino: essere la nuova incarnazione dei valori ormai decaduti di cui erano portatori i Cavalieri Jedi, guardiani della pace galattica. Il giovane cadetto è inesperto, ma molto coraggioso, così sfida prima del completamento del suo addestramento il potente cavaliere nero, a suo rischio e pericolo:
 “Zaap! Zup! Szzzap! Zip! Szaap!Zap! Zup! Zip! Szoot!”
“È inutile resistere, non lasciarti distruggere come fece Obi Wan” dice il cavaliere nero, la sua voce cupa come la notte proveniente dalla sua oscura armatura, mentre punta la lama alla gola dell’avversario, dotato solo della sua spada e del suo coraggio. Il ricordo del maestro del cavaliere bianco, separato dal suo discepolo a causa dell’oscuro cavaliere, pesa più della spada puntata contro di lui.
Il giovane cavaliere ha paura, forse capisce che non potrà vincere, ma non con la rassegnazione i grandi uomini fanno la storia: con il coraggio e la forza di volontà. Con uno sforzo che solo i suoi giovani muscoli gli consentono, sposta la lama dalla sua gola ed è di nuovo in piedi, pronto a battersi e a non cedere, a lottare per i suoi amici e il suo retaggio.
Di nuovo le lame si scontrano: il cavaliere bianco perde terreno, mentre l’oscurità personificata avanza, spingendolo sempre più indietro.
I due ora combattono all’aperto: su di una passerella che ha il vuoto come destino per chi cadrà. Le lame emettono scintille, mentre tagliano il metallo, ognuna incapace di prendere la vita all’avversario. Il cavaliere bianco combatte come una furia, ma la fine non è mai troppo lontana: riesce a mettere a segno un colpo, ma è solo una scalfittura sull’armatura del suo avversario.
Il cavaliere nero mette ancora più forza nei suoi fendenti, mentre il cavaliere bianco non può che schivare la lama rossa, che sembra essere ovunque. Taglia ferro e strutture, mirando sempre più vicina alla sua testa. Infine il cavaliere nero trionfa: la sua lama amputa il braccio dell’avversario e la sua mano, con la spada ancora valorosamente nella stretta, cade nell’abisso. Il giovane cavaliere urla il suo dolore e cade in ginocchio di fronte all’avversario:
“Non hai via di scampo, non costringermi a distruggerti” Afferma l’oscurità.
Il cavaliere bianco ancora non si arrende, indietreggia, piuttosto che restare alla mercé di quel traditore. Ormai, è solo una passerella sottile a separarlo dall’abisso.
Il cavaliere nero rinfodera la lama, e parla con la sua oscura voce:
“Luke, tu ancora non comprendi la tua importanza, ciò che potresti diventare se scoprissi i tuoi poteri. Unisciti a me ed io completerò il tuo addestramento. Con la nostra forza unita, noi potremo porre fine a questo conflitto distruttivo e portare ordine nella Galassia.”.
Il cavaliere bianco è di nuovo in piedi, con una sola mano contrasta la forza del vento che proviene dall’abisso; la sua risposta è la sua affermazione come uomo:
“Non mi unirò mai a te”.
“Se solo tu conoscessi il potere del Lato Oscuro.” Il suo avversario replica, stringendo di fronte a lui il pugno, come a volerlo invitare a fare suo il potere.
La sua voce è quella della morte e così lo è il suo aspetto:
“Obi Wan non ti ha mai detto cosa accadde alla tua famiglia”.
“Lui mi ha detto abbastanza” risponde il cavaliere bianco, sempre ritraendosi; si aggrappa a una delle corde di sostegno, ma ormai i suoi piedi poggiano nel vuoto, ed è sempre più vicino alla morte.
“Mi ha detto che tu li hai uccisi.”
“No, Luke, ti sbagli: IO SONO TUA SORELLA”
Il cavaliere bianco scuote la testa, un simile orrore non si può descrivere, nemmeno il freddo della passerella e il cavo ruvido nella sua mano lo tengono attaccato alla realtà.
L’unica reazione è il rifiuto:
“NO”
“NON È VERO”
“È IMPOSSIBILE”
 
“Cerca nel tuo cuore, tu sai che è vero!”
“NOOOOOOOOOO! NOOOOOOOOO!”
L’orrore e la disperazione deformano il volto del cavaliere bianco, sa che è vero, ma rifiuta di accettare la verità: il cavaliere oscuro è in realtà una guerriera, legata a lui dal sangue, sua compagna nel ventre della loro madre.
“Ma se sono prove quelle che cerchi …”
Il cavaliere oscuro si toglie l’elmo, rivelando il volto che aveva nascosto: lunghi capelli biondi, del colore del grano maturo, scendono a ornare le sue spalle.
Poi le sue mani guantate aprono le chiusure dell’armatura, rivelando una coppia di seni imponenti, fasciati a malapena nella stretta divisa, la taglia è una quarta abbondante.
Il cavaliere bianco non può più negare la verità, l’unica parola che gli viene in mente è:
“ITADAKIMASU” mentre il sole dell’estate illumina i suoi occhi.
Ma non fa in tempo a pronunciarla, perché quelle forme scompaiono nuovamente nell’armatura, e l’elmo copre nuovamente il viso del cavaliere oscuro. Ora i capelli color grano sono nuovamente raccolti e più nulla rivela che sia donna colei che gli sta davanti.
“Luke, noi possiamo distruggere l’imperatore, lei lo ha previsto. È il tuo destino: unisciti a me e insieme potremo governare la galassia, come fratello e sorella”.
Il cavaliere bianco quasi perde la presa di fronte a quella rivelazione:
“L’imperatore è una DONNA?” urla, mentre la sua voce si perde nel vento.
“Sì, e ha vinto anche dei concorsi per indossatrici di costumi da bagno." “NOOOOOOOOOO!”
L’immagine dell’imperatore con addosso un bikini sexy s’installa nella mente del giovane cavaliere bianco, vede l’orrore e la disperazione: Palpatine con addosso solo un due pezzi rosso a puà bianchi. Il terrore è così forte da farlo svenire. Le sue dita scivolano dalla presa e al cavaliere oscuro non resta che guardarlo precipitare nel vuoto.
 
“Lasciamolo andare, è successo anche a me” pensa, mentre osserva cadere il giovane cavaliere bianco, ormai privo come lei della destra.
  
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