Capitolo secondo:
Desecreate
through revengeance
29
Marzo 2009
Quando Katie
si
svegliò, la mattina successiva, cercò di
stiracchiarsi, era la prima cosa che
faceva appena sveglia, ma si accorse che qualcosa la bloccava.
Sorrise,
vedendo il
braccio di suo fratello: la notte prima, quando erano tornati dal pub,
lei era
andata in camera di Matt per augurargli la buonanotte ed avevano finito
per
parlare per ore, finché non erano crollati entrambi.
‘Mmh...’
mugugnò
Matt, aprendo gli occhi.
‘Ben
svegliato fratellone!’
disse lei, dandogli un bacio sulla guancia.
‘Testa...dolore...’
rispose lui, nascondendo la testa sotto il cuscino: aveva sempre
pensato che
fosse fondamentalmente ingiusto che una cosa gradevole come una birra
desse una
conseguenza tanto sgradevole come un gran mal di testa.
Tante birre
in
realtà, ma quello era un dettaglio.
‘Vedi
cosa succede
a fare il cattivo ragazzo?’ lo prese in giro lei, alzandosi
in piedi alla
ricerca delle sue ciabatte.
‘Io
ti dico solo
una cosa...’ rispose lui, sempre tenendo la testa sotto il
cuscino
‘Ventun’anni’.
Katie prese
una
delle sue ciabatte, che nel frattempo erano riapparse, e la
lanciò contro Matt,
ridendo: ok, non aveva tutti i torti in effetti.
Ricordava
perfettamente la festa per i suoi ventuno anni, o almeno, la ricordava
fino
all’una di notte circa, dopo di che sapeva di essersi
risvegliata a casa, in
camera di Matt e con un mal di testa da guinness dei primati.
La causa era
stata,
ovviamente, l’alcool: quella sera, infatti, aveva deciso che
voleva scatenarsi,
ventuno anni si compivano solo una volta e aveva decisamente esagerato,
soprattutto col rum, che infatti non aveva più voluto vedere
nemmeno in
fotografia da allora.
Certo, tutto
quell’alcool non aveva avuto solo effetti negativi: prima di
uscire completamente
di testa, infatti, era arrivata ad essere abbastanza disinibita da
flirtare
spudoratamente con Brian, che essendo ubriaco quanto lei era stato al
gioco,
decisamente, e dal momento che in quegli anni aveva quella famosa cotta
incredibile per il chitarrista, quell’episodio aveva
contribuito a fare della
sua festa di compleanno una delle migliori serate dell’anno.
Era certa
che Brian
il giorno seguente nemmeno se lo ricordasse, a conti fatti i ragazzi ne
erano
usciti molto più devastati di lei, ma quello che contava era
che se lo
ricordasse lei, seppur non nei dettagli.
‘Era
il mio
ventunesimo compleanno, avevo il sacrosanto diritto di darmi alla pazza
gioia... e comunque, ora sono una bravissima ragazza’.
Matt tolse
la testa
da sotto il cuscino e la guardò scettico.
‘Mi
duole
ricordarti che quando ti sono venuto a trovare l’ultima volta
ho dovuto
portarti in camera tua in braccio... ed è stato due mesi
fa...’.
Katie
arrossì: il
suo adorato fratellone non era sempre così adorabile, in
fondo.
Per tutta
risposta,
la ragazza gli lanciò anche l’altra ciabatta,
centrandolo in pieno in testa e
ricevendo in cambio un urlo di dolore da parte del cantante, che
tornò ad
affondare il volto nel cuscino.
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Più
tardi quella
mattina, Matt e Katie andarono in hotel dai ragazzi, avevano infatti
pensato di
uscire tutti insieme a pranzo.
Quando
arrivarono
nella hall, videro immediatamente Jimmy e Zacky e Katie andò
a sedersi di
fianco all’amico, che le passò un braccio intorno
alle spalle e le diede un
bacio sulla guancia.
‘Ehy,
ragazzi!’ li
salutò Matt, sedendosi sul divanetto di fronte al loro.
‘Ciao!’
lo
salutarono in coro i due.
‘Zacky,
con quelle
due occhiaie sei un bijou...’ commentò Katie,
ricevendo un’occhiata assassina
dal chitarrista.
‘Ma
quanto sei
simpatica, sgorbietto...’
‘Lasciala
perdere
Vee, stamattina è particolarmente spiritosa...Johnny e
Gates?’ si informò il
cantante.
‘Johnny...eccolo
là!’ rispose Jimmy, indicando il bassista, che
usciva dall’ascensore in quel
momento ‘Gates...beh, Gates probabilmente è in fin
di vita‘ concluse il
batterista, mentre Zacky ridacchiava.
‘Cioè?’
chiese
Katie, curiosa.
‘Ieri
sera era
talmente ubriaco che probabilmente in questo momento sta lasciando
anche
l’anima nel water’ rispose Zacky, continuando a
ridere delle disgrazie
dell’amico ‘Santo cielo, nemmeno si ricordava il
mio nome ieri sera!’
‘Probabilmente
non
si ricorda nemmeno perché non è in
California...’ commentò Matt, ridendo a sua
volta.
‘E
se gli facessimo
uno scherzetto?’ propose Katie, mentre Matt la osservava.
‘Conosco
quello
sguardo sorellina... e ti giuro che mi dispiace per Gates, qualunque
cosa tu
abbia in mente...’.
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Brian si
trascinò a
fatica verso la porta, poiché qualcuno aveva bussato: cielo,
se stava male.
Aprì
la porta e fu
sorpreso di trovarsi davanti Katie.
‘Ehy,
Katie, che
c’è?’ chiese lui, cercando di assumere
un’aria quanto meno normale.
‘E
mi chiedi anche
che c’è?’ rispose lei e solo in quel
momento Brian notò che sembrava
arrabbiata.
‘Katie?’chiese
lui,
perplesso.
‘Non
ti ricordi
niente? Non ci credo, cazzo, non ci credo...ma non pensare di cavartela
così
Brian, non sono una delle groupies che puoi sbatterti e scaricare la
mattina
successiva!’ urlò lei, mentre il ragazzo sbiancava.
Oh cazzo.
Oh cazzo.
No, non
poteva
essersi fatto Katie.
Era escluso.
Per la
miseria, se
lo sarebbe ricordato se si fosse fatto Katie.
Anche se al
momento
non ricordava nemmeno come fosse arrivato in camera, quindi non era poi
così
improbabile.
Oh cazzo.
Matt lo
avrebbe
ucciso.
‘Ecco
Gates,
parliamo un po’ di questa cosa’.
Il cantante
apparve
alle spalle della sorella, come evocato dai pensieri di Brian, il
quale,
vedendo la faccia scura dell’amico, pensò
seriamente che fosse arrivato il suo
momento.
‘Io...oh...Katie,
ma che cavolo...’.
In quel
momento
Brian sentì un rantolo soffocato provenire dal corridoio e
subito dopo vide
Matt tirare un calcio a qualcosa o, più probabilmente, a
qualcuno.
Il rantolo
cessò
per qualche minuto, poi riprese più forte, finché
divenne inequivocabilmente
una risata.
‘Cazzo
Zacky, non
si può fare uno scherzo con te!’ si
lamentò Katie, dando a sua volta una pedata
al suo migliore amico, che si lasciò cadere a terra,
tenendosi la pancia dalle
risate.
Dopo un
istante,
Brian sentì anche Johnny e Jimmy scoppiare a ridere e anche
Matt ormai si era
unito alle risate, seguito da Katie.
‘Stronzi...’
disse
Brian, indeciso se odiarli e basta oppure odiarli e fargli anche del
male.
‘Non
ti è piaciuto
lo scherzetto, Gates?’ chiese Matt,continuando a ridere.
‘Ho
perso dieci
anni di vita, cazzo!’ rispose il chitarrista, andando a
sedersi sul letto e
cercando di calmarsi: per un attimo aveva davvero temuto di aver fatto
una
cazzata.
‘E
dai Brian...’
disse Katie, andando a sedersi vicino a lui ‘Non sarai mica
arrabbiato?’
‘Solo
col genio
malato che ha avuto questa bella idea...’ disse Brian, sicuro
che fosse stata
tutta un’idea di quell’idiota di Zack.
‘E
se ti dicessi
che sono io la fautrice di questo geniale scherzo?’.
Brian la
fissò
sconvolto: allora era sorella di Matt per qualche motivo.
‘Beh...
in quel
caso non posso vendicarmi come vorrei...’ rispose Brian,
pensando che non
sarebbe stato carino prendere a pugni Katie ‘Ma sta pur certa
che non appena la
testa avrà finito di pulsare come un martello pneumatico un
modo per vendicarmi
lo trovo...’
‘Tremo
di paura,
Brian...’ gli sussurrò lei, alzandosi per tornare
da Matt e dagli altri.
‘Pensi
di scendere
a pranzo, Gates?’ gli chiese il cantante.
Brian si
voltò
verso Matt: pranzo...mangiare...cibo...
‘Credo...credo
di
non sentirmi bene...’ disse Brian, prima di correre di nuovo
in bagno: il suo
stomaco non aveva minimamente gradito il pensiero di mangiare.
Mentre
lasciava
quel che restava della sua anima nel water, pensò che quei
cinque l’avrebbero
pagata cara per il fatto che, in quel momento, ridevano della sua
disgrazia
come degli idioti.
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‘Katie,
ti prego,
sposami’.
Matt si
girò di
scatto, fulminando con lo sguardo Johnny, mentre Katie scoppiava a
ridere.
‘Per
così poco?’
chiese lei, divertita.
‘Così
poco?
Katie... questa è in assoluto la torta migliore del pianeta
terra...’ ribatté
il bassista.
‘In
effetti,
sgorbietto, ha ragione...’ convenne Zacky, arrivato alla
terza fetta... o forse
alla quarta, aveva perso il conto.
‘Beh,
grazie ragazzi...
devo dire che me la cavo in effetti...’ commentò
lei, soddisfatta di se stessa.
‘Seriamente
Katie,
quando hai imparato a cucinare così?’ chiese Matt.
‘Ehy,
Shads, potrei
offendermi! Dovresti saperlo che sono sempre stata una cuoca
provetta!’ ribatté
lei indignata.
‘Katie,
vogliamo
parlare della cena del Ringraziamento di tre anni fa?’.
I cinque
scoppiarono a ridere, mentre Katie li guardava malissimo: ok,
quell’anno c’era
stato un piccolo incidente, ma a tutti prima o poi capitava di
confondere il
sale con lo zucchero.
‘Almeno
lui...’
disse lei, indicando Brian ‘Ha fatto il gentiluomo e ne ha
mangiato un po’...’
ribatté piccata.
‘E
infatti è stato
male fino alla mattina dopo...’ rivelò Zacky,
mentre Katie lo guardava,
sconvolta.
‘Non
me lo hai mai
detto Brian!’
‘Come
hai detto,
sono un gentiluomo, Katie...’ rispose lui, sorridendo
‘Ehy, ti dispiace se
approfitto un secondo del bagno?’
‘Prego,
sai dov’è,
giusto?’
‘L’Alzheimer
mi ha
lasciato questa informazione, tesoro...’ disse lui,
eclissandosi prima che Matt
si accorgesse che aveva di nuovo chiamato la ragazza
‘tesoro’.
‘Comunque,
se hai
così paura della mia cucina, nessuno ti obbliga a mangiarne,
Matt...’ disse
lei, allungando le mani verso il piatto con la torta che il ragazzo
teneva in
mano.
Matt lo allontanò da
lei, stringendolo a sé.
‘Lascia
stare la
mia piccolina!’ disse lui, facendo ridere gli altri.
Katie scosse
la
testa, poi si sporse verso il fratello e gli rubò gli
occhiali.
‘Ehy,
i miei
occhiali!’ protestò lui, guardandola male mentre
lei li indossava.
‘Senza
offesa
Shads, ma stanno meglio a lei’ disse Brian, tornando nella
stanza e sedendosi
di nuovo sul divano, vicino a Zack.
‘Spiritoso,
Gates...’ commentò il cantante.
‘Ehy,
Katie, quasi
me ne scordo di nuovo! Ti ho portato un pensierino...’ disse
Zack, porgendole
un sacchetto.
‘Grazie
Zacky!
Cos’è...’ chiese lei, mentre apriva il
sacchetto ‘Oddio Zacky, grazie!’ disse
lei, alzandosi in piedi e saltando in braccio a Zack, evitando per un
pelo di
colpire Brian in faccia col braccio ‘Bellissima, mi
piace!’ commentò poi,
riferendosi alla maglietta della Vengeance University che il suo amico
le aveva
regalato: lui sapeva benissimo che lei adorava la sua linea di vestiti.
‘E
sappi che è
un’anteprima esclusiva, solo perché sei
tu!’ le disse Zack, scompigliandole i
capelli.
‘Vado
a provarla!’
disse lei, correndo su per le scale per andare a cambiarsi in camera
sua.
Brian stava
per
dire qualcosa, probabilmente una battuta fuori luogo sul fatto che la
ragazza
era in camera a cambiarsi, ma Matt, conoscendo l’amico,
glielo impedì
lanciandogli un cuscino in faccia.
‘AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!’.
I cinque
sobbalzarono sentendo Katie urlare dal piano di sopra e Matt si
fiondò su per
le scale, seguito dagli altri.
‘Katie,
che...
CAZZO, CAZZO, CAZZO!’ urlò a sua volta Matt,
facendo un balzo indietro e
ritrovandosi accanto alla sorella, sulla porta della stanza.
Zack
arrivò alle
spalle dei due, terrorizzati, e scosse la testa, ridendo.
‘Che
cazzo ridi
Zacky? Che schifo!’ disse Katie, indicando il suo letto, dove
campeggiavano due
enormi ragni neri.
‘Sono
finti,
Katie...’ disse Zack.
‘Ma
fanno schifo!’
fece eco alla sorella Matt.
Ecco
un’altra cosa
che i fratelli Sanders avevano in comune: odiavano a morte i ragni.
‘Qualcuno
li tolga
dal mio letto!! E tu che accidenti hai da ridere, Gates?’
chiese lei,
voltandosi verso il chitarrista, che stava ridacchiando, appoggiato al
muro del
corridoio.
‘Te
lo avevo detto
stamattina, che mi sarei vendicato...’ rispose lui,
lanciandole un’occhiata
divertita, senza scomporsi minimamente: ok, in realtà prima
non era affatto
andato in bagno.
Sia Matt,
sia Katie
lo fissarono per un istante in assoluto silenzio, poi la ragazza fece
un passo
verso di lui.
‘Corri,
Gates...cazzo, corri Gates!’ disse lei, prima di lanciarsi
verso di lui.
Brian non se
lo
fece certo ripetere due volte, si staccò dal muro e
cominciò a correre giù
dalle scale, seguito a ruota da Katie, mentre gli altri quattro li
seguivano a
distanza, curiosi di vedere come sarebbe finito
l’inseguimento.
‘Preso!’
urlò Katie,
saltando addosso a Brian, che era rimasto bloccato dietro al divano.
‘E
adesso preparati
a morire...’ disse la ragazza, sedendosi sopra la sua schiena
e cominciando a
prenderla a sberle.
‘Katie,
Katie, mi
fai male, cazzo!’
‘Secondo
te ti sto
picchiando per farti bene, Gates?!’ ribatté lei,
dandogli un colpo in testa e
facendogli picchiare la faccia sul tappeto.
‘Ahia!
Cazzo,
infami, aiutatemi!’ disse il ragazzo, rivolto agli amici.
‘Impiccati
Gates’
rispose Matt, ma d’altronde non poteva aspettarsi
solidarietà dal cantante, in
fondo lo scherzetto aveva coinvolto anche lui.
‘Fossi
matto, lo
sgorbietto picchia duro!’ disse Zack, mentre Johnny e Jimmy
annuivano al suo
fianco.
‘Traditori...oh,
adesso basta Katie!!’ urlò Brian, scrollandosi di
dosso Katie e bloccandola
contro il retro del divano, prendendole le mani prima che potesse
ricominciare
a colpirlo e bloccandole le gambe con le sue.
‘Ehy,
giù le mani
dalla mia sorellina!’ protestò Matt, dirigendosi
verso i due.
‘Solo
quando la tua
sorellina terrà giù le mani dal
sottoscritto!’ ribatté Brian, senza spostarsi
di una virgola ‘E dai, siamo pari Katie? Spavento a me,
spavento a te...’
aggiunse poi, rivolto alla ragazza.
‘Mmh...’
ci
rifletté un attimo Katie ‘Ok...ok, hai ragione
Gates... adesso però liberami,
grazie’.
Brian
lasciò andare
la ragazza, indietreggiando immediatamente: non che non si fidasse di
Katie, ma
era meglio essere sicuri, dopo tutto era sempre la sorella di Matt,
quindi
imprevedibile.
‘Cos’è,
non ti fidi
di me, Brian?’ chiese Katie, osservandolo divertita.
‘Mai’
rispose lui
sorridendole, alzandosi in piedi e andando a sedersi sul divano a
fianco a
Zack, che nel frattempo si era riaccomodato al suo posto, e dandogli
una botta
in testa.
‘Ehy,
questa
perché?’ chiese Zack, massaggiandosi la testa e
osservando l’amico oltraggiato.
‘Per
avermi
lasciato nelle mani di quella pazza’ disse tranquillamente
lui, mentre Katie
gli faceva una linguaccia.
‘E
perché solo io?’
protestò Zack.
‘Perché
Jimmy è
troppo alto per me e conosco i miei limiti...e al piccoletto Christ ci
penso
più tardi’ rispose Brian, mentre Johnny alzava il
dito medio in risposta.
‘Gates,
lascia
stare il mio Zacky o ricomincio...’ lo minacciò
Katie, andando a mettersi in
braccio a Zacky e abbracciandolo, mentre lui faceva una linguaccia a
Brian.
‘Comunque,
sgorbietto, io voglio vedere come ti sta la maglietta...sei la mia
modella
preferita, lo sai!’ disse Zack.
‘Hai
tolto quei
cosi osceni dal mio letto?’ chiese lei.
‘Sì...non
so
perché, ma Matt non li ha voluti coccolare...erano teneri in
fondo...’ disse
Zack, ridendo, beccandosi un cuscino in faccia da parte del cantante
non appena
Katie si fu alzata per andare in camera a provare la maglietta.
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Ciao
a tutti!
Meglio
tardi che mai, ecco il secondo capitolo!
Fatemi
sapere cosa ne pensate!
Un
ringraziamento particolare a jessromance (Non
credo che Matt spezzerà il braccio a Brian…
primo, perché io non glielo
permetterei, secondo, perché direi che il braccio di Brian
gli serve….XD).
Baci!