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Autore: Lady Numb    29/11/2009    3 recensioni
"Katelyn Sanders non aveva mai avuto sogni di gloria. Certo, come tutte le bambine per qualche mese aveva desiderato essere un’attrice, una modella, una principessa, ma quelli erano solo i sogni di una bambina, Katie aveva capito presto quello che voleva davvero e lo aveva scoperto a dieci anni, quando le era stata affidata l’organizzazione della recita scolastica di fine anno. Katelyn Sanders voleva diventare un’organizzatrice di eventi."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 Capitolo secondo:

Desecreate through revengeance

 

29 Marzo 2009

 

Quando Katie si svegliò, la mattina successiva, cercò di stiracchiarsi, era la prima cosa che faceva appena sveglia, ma si accorse che qualcosa la bloccava.

Sorrise, vedendo il braccio di suo fratello: la notte prima, quando erano tornati dal pub, lei era andata in camera di Matt per augurargli la buonanotte ed avevano finito per parlare per ore, finché non erano crollati entrambi.

‘Mmh...’ mugugnò Matt, aprendo gli occhi.

‘Ben svegliato fratellone!’ disse lei, dandogli un bacio sulla guancia.

‘Testa...dolore...’ rispose lui, nascondendo la testa sotto il cuscino: aveva sempre pensato che fosse fondamentalmente ingiusto che una cosa gradevole come una birra desse una conseguenza tanto sgradevole come un gran mal di testa.

Tante birre in realtà, ma quello era un dettaglio.

‘Vedi cosa succede a fare il cattivo ragazzo?’ lo prese in giro lei, alzandosi in piedi alla ricerca delle sue ciabatte.

‘Io ti dico solo una cosa...’ rispose lui, sempre tenendo la testa sotto il cuscino ‘Ventun’anni’.

Katie prese una delle sue ciabatte, che nel frattempo erano riapparse, e la lanciò contro Matt, ridendo: ok, non aveva tutti i torti in effetti.

Ricordava perfettamente la festa per i suoi ventuno anni, o almeno, la ricordava fino all’una di notte circa, dopo di che sapeva di essersi risvegliata a casa, in camera di Matt e con un mal di testa da guinness dei primati.

La causa era stata, ovviamente, l’alcool: quella sera, infatti, aveva deciso che voleva scatenarsi, ventuno anni si compivano solo una volta e aveva decisamente esagerato, soprattutto col rum, che infatti non aveva più voluto vedere nemmeno in fotografia da allora.

Certo, tutto quell’alcool non aveva avuto solo effetti negativi: prima di uscire completamente di testa, infatti, era arrivata ad essere abbastanza disinibita da flirtare spudoratamente con Brian, che essendo ubriaco quanto lei era stato al gioco, decisamente, e dal momento che in quegli anni aveva quella famosa cotta incredibile per il chitarrista, quell’episodio aveva contribuito a fare della sua festa di compleanno una delle migliori serate dell’anno.

Era certa che Brian il giorno seguente nemmeno se lo ricordasse, a conti fatti i ragazzi ne erano usciti molto più devastati di lei, ma quello che contava era che se lo ricordasse lei, seppur non nei dettagli.

‘Era il mio ventunesimo compleanno, avevo il sacrosanto diritto di darmi alla pazza gioia... e comunque, ora sono una bravissima ragazza’.

Matt tolse la testa da sotto il cuscino e la guardò scettico.

‘Mi duole ricordarti che quando ti sono venuto a trovare l’ultima volta ho dovuto portarti in camera tua in braccio... ed è stato due mesi fa...’.

Katie arrossì: il suo adorato fratellone non era sempre così adorabile, in fondo.

Per tutta risposta, la ragazza gli lanciò anche l’altra ciabatta, centrandolo in pieno in testa e ricevendo in cambio un urlo di dolore da parte del cantante, che tornò ad affondare il volto nel cuscino.

 

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Più tardi quella mattina, Matt e Katie andarono in hotel dai ragazzi, avevano infatti pensato di uscire tutti insieme a pranzo.

Quando arrivarono nella hall, videro immediatamente Jimmy e Zacky e Katie andò a sedersi di fianco all’amico, che le passò un braccio intorno alle spalle e le diede un bacio sulla guancia.

‘Ehy, ragazzi!’ li salutò Matt, sedendosi sul divanetto di fronte al loro.

‘Ciao!’ lo salutarono in coro i due.

‘Zacky, con quelle due occhiaie sei un bijou...’ commentò Katie, ricevendo un’occhiata assassina dal chitarrista.

‘Ma quanto sei simpatica, sgorbietto...’

‘Lasciala perdere Vee, stamattina è particolarmente spiritosa...Johnny e Gates?’ si informò il cantante.

‘Johnny...eccolo là!’ rispose Jimmy, indicando il bassista, che usciva dall’ascensore in quel momento ‘Gates...beh, Gates probabilmente è in fin di vita‘ concluse il batterista, mentre Zacky ridacchiava.

‘Cioè?’ chiese Katie, curiosa.

‘Ieri sera era talmente ubriaco che probabilmente in questo momento sta lasciando anche l’anima nel water’ rispose Zacky, continuando a ridere delle disgrazie dell’amico ‘Santo cielo, nemmeno si ricordava il mio nome ieri sera!’

‘Probabilmente non si ricorda nemmeno perché non è in California...’ commentò Matt, ridendo a sua volta.

‘E se gli facessimo uno scherzetto?’ propose Katie, mentre Matt la osservava.

‘Conosco quello sguardo sorellina... e ti giuro che mi dispiace per Gates, qualunque cosa tu abbia in mente...’.

 

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Brian si trascinò a fatica verso la porta, poiché qualcuno aveva bussato: cielo, se stava male.

Aprì la porta e fu sorpreso di trovarsi davanti Katie.

‘Ehy, Katie, che c’è?’ chiese lui, cercando di assumere un’aria quanto meno normale.

‘E mi chiedi anche che c’è?’ rispose lei e solo in quel momento Brian notò che sembrava arrabbiata.

‘Katie?’chiese lui, perplesso.

‘Non ti ricordi niente? Non ci credo, cazzo, non ci credo...ma non pensare di cavartela così Brian, non sono una delle groupies che puoi sbatterti e scaricare la mattina successiva!’ urlò lei, mentre il ragazzo sbiancava.

Oh cazzo.

Oh cazzo.

No, non poteva essersi fatto Katie.

Era escluso.

Per la miseria, se lo sarebbe ricordato se si fosse fatto Katie.

Anche se al momento non ricordava nemmeno come fosse arrivato in camera, quindi non era poi così improbabile.

Oh cazzo.

Matt lo avrebbe ucciso.

‘Ecco Gates, parliamo un po’ di questa cosa’.

Il cantante apparve alle spalle della sorella, come evocato dai pensieri di Brian, il quale, vedendo la faccia scura dell’amico, pensò seriamente che fosse arrivato il suo momento.

‘Io...oh...Katie, ma che cavolo...’.

In quel momento Brian sentì un rantolo soffocato provenire dal corridoio e subito dopo vide Matt tirare un calcio a qualcosa o, più probabilmente, a qualcuno.

Il rantolo cessò per qualche minuto, poi riprese più forte, finché divenne inequivocabilmente una risata.

‘Cazzo Zacky, non si può fare uno scherzo con te!’ si lamentò Katie, dando a sua volta una pedata al suo migliore amico, che si lasciò cadere a terra, tenendosi la pancia dalle risate.

Dopo un istante, Brian sentì anche Johnny e Jimmy scoppiare a ridere e anche Matt ormai si era unito alle risate, seguito da Katie.

‘Stronzi...’ disse Brian, indeciso se odiarli e basta oppure odiarli e fargli anche del male.

‘Non ti è piaciuto lo scherzetto, Gates?’ chiese Matt,continuando a ridere.

‘Ho perso dieci anni di vita, cazzo!’ rispose il chitarrista, andando a sedersi sul letto e cercando di calmarsi: per un attimo aveva davvero temuto di aver fatto una cazzata.

‘E dai Brian...’ disse Katie, andando a sedersi vicino a lui ‘Non sarai mica arrabbiato?’

‘Solo col genio malato che ha avuto questa bella idea...’ disse Brian, sicuro che fosse stata tutta un’idea di quell’idiota di Zack.

‘E se ti dicessi che sono io la fautrice di questo geniale scherzo?’.

Brian la fissò sconvolto: allora era sorella di Matt per qualche motivo.

‘Beh... in quel caso non posso vendicarmi come vorrei...’ rispose Brian, pensando che non sarebbe stato carino prendere a pugni Katie ‘Ma sta pur certa che non appena la testa avrà finito di pulsare come un martello pneumatico un modo per vendicarmi lo trovo...’

‘Tremo di paura, Brian...’ gli sussurrò lei, alzandosi per tornare da Matt e dagli altri.

‘Pensi di scendere a pranzo, Gates?’ gli chiese il cantante.

Brian si voltò verso Matt: pranzo...mangiare...cibo...

‘Credo...credo di non sentirmi bene...’ disse Brian, prima di correre di nuovo in bagno: il suo stomaco non aveva minimamente gradito il pensiero di mangiare.

Mentre lasciava quel che restava della sua anima nel water, pensò che quei cinque l’avrebbero pagata cara per il fatto che, in quel momento, ridevano della sua disgrazia come degli idioti.

 

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‘Katie, ti prego, sposami’.

Matt si girò di scatto, fulminando con lo sguardo Johnny, mentre Katie scoppiava a ridere.

‘Per così poco?’ chiese lei, divertita.

‘Così poco? Katie... questa è in assoluto la torta migliore del pianeta terra...’ ribatté il bassista.

‘In effetti, sgorbietto, ha ragione...’ convenne Zacky, arrivato alla terza fetta... o forse alla quarta, aveva perso il conto.

‘Beh, grazie ragazzi... devo dire che me la cavo in effetti...’ commentò lei, soddisfatta di se stessa.

‘Seriamente Katie, quando hai imparato a cucinare così?’ chiese Matt.

‘Ehy, Shads, potrei offendermi! Dovresti saperlo che sono sempre stata una cuoca provetta!’ ribatté lei indignata.

‘Katie, vogliamo parlare della cena del Ringraziamento di tre anni fa?’.

I cinque scoppiarono a ridere, mentre Katie li guardava malissimo: ok, quell’anno c’era stato un piccolo incidente, ma a tutti prima o poi capitava di confondere il sale con lo zucchero.

‘Almeno lui...’ disse lei, indicando Brian ‘Ha fatto il gentiluomo e ne ha mangiato un po’...’ ribatté piccata.

‘E infatti è stato male fino alla mattina dopo...’ rivelò Zacky, mentre Katie lo guardava, sconvolta.

‘Non me lo hai mai detto Brian!’

‘Come hai detto, sono un gentiluomo, Katie...’ rispose lui, sorridendo ‘Ehy, ti dispiace se approfitto un secondo del bagno?’

‘Prego, sai dov’è, giusto?’

‘L’Alzheimer mi ha lasciato questa informazione, tesoro...’ disse lui, eclissandosi prima che Matt si accorgesse che aveva di nuovo chiamato la ragazza ‘tesoro’.

‘Comunque, se hai così paura della mia cucina, nessuno ti obbliga a mangiarne, Matt...’ disse lei, allungando le mani verso il piatto con la torta che il ragazzo teneva in mano.

Matt  lo allontanò da lei, stringendolo a sé.

‘Lascia stare la mia piccolina!’ disse lui, facendo ridere gli altri.

Katie scosse la testa, poi si sporse verso il fratello e gli rubò gli occhiali.

‘Ehy, i miei occhiali!’ protestò lui, guardandola male mentre lei li indossava.

‘Senza offesa Shads, ma stanno meglio a lei’ disse Brian, tornando nella stanza e sedendosi di nuovo sul divano, vicino a Zack.

‘Spiritoso, Gates...’ commentò il cantante.

‘Ehy, Katie, quasi me ne scordo di nuovo! Ti ho portato un pensierino...’ disse Zack, porgendole un sacchetto.

‘Grazie Zacky! Cos’è...’ chiese lei, mentre apriva il sacchetto ‘Oddio Zacky, grazie!’ disse lei, alzandosi in piedi e saltando in braccio a Zack, evitando per un pelo di colpire Brian in faccia col braccio ‘Bellissima, mi piace!’ commentò poi, riferendosi alla maglietta della Vengeance University che il suo amico le aveva regalato: lui sapeva benissimo che lei adorava la sua linea di vestiti.

‘E sappi che è un’anteprima esclusiva, solo perché sei tu!’ le disse Zack, scompigliandole i capelli.

‘Vado a provarla!’ disse lei, correndo su per le scale per andare a cambiarsi in camera sua.

Brian stava per dire qualcosa, probabilmente una battuta fuori luogo sul fatto che la ragazza era in camera a cambiarsi, ma Matt, conoscendo l’amico, glielo impedì lanciandogli un cuscino in faccia.

‘AAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHH!’.

I cinque sobbalzarono sentendo Katie urlare dal piano di sopra e Matt si fiondò su per le scale, seguito dagli altri.

‘Katie, che... CAZZO, CAZZO, CAZZO!’ urlò a sua volta Matt, facendo un balzo indietro e ritrovandosi accanto alla sorella, sulla porta della stanza.

Zack arrivò alle spalle dei due, terrorizzati, e scosse la testa, ridendo.

‘Che cazzo ridi Zacky? Che schifo!’ disse Katie, indicando il suo letto, dove campeggiavano due enormi ragni neri.

‘Sono finti, Katie...’ disse Zack.

‘Ma fanno schifo!’ fece eco alla sorella Matt.

Ecco un’altra cosa che i fratelli Sanders avevano in comune: odiavano a morte i ragni.

‘Qualcuno li tolga dal mio letto!! E tu che accidenti hai da ridere, Gates?’ chiese lei, voltandosi verso il chitarrista, che stava ridacchiando, appoggiato al muro del corridoio.

‘Te lo avevo detto stamattina, che mi sarei vendicato...’ rispose lui, lanciandole un’occhiata divertita, senza scomporsi minimamente: ok, in realtà prima non era affatto andato in bagno.

Sia Matt, sia Katie lo fissarono per un istante in assoluto silenzio, poi la ragazza fece un passo verso di lui.

‘Corri, Gates...cazzo, corri Gates!’ disse lei, prima di lanciarsi verso di lui.

Brian non se lo fece certo ripetere due volte, si staccò dal muro e cominciò a correre giù dalle scale, seguito a ruota da Katie, mentre gli altri quattro li seguivano a distanza, curiosi di vedere come sarebbe finito l’inseguimento.

‘Preso!’ urlò Katie, saltando addosso a Brian, che era rimasto bloccato dietro al divano.

‘E adesso preparati a morire...’ disse la ragazza, sedendosi sopra la sua schiena e cominciando a prenderla a sberle.

‘Katie, Katie, mi fai male, cazzo!’

‘Secondo te ti sto picchiando per farti bene, Gates?!’ ribatté lei, dandogli un colpo in testa e facendogli picchiare la faccia sul tappeto.

‘Ahia! Cazzo, infami, aiutatemi!’ disse il ragazzo, rivolto agli amici.

‘Impiccati Gates’ rispose Matt, ma d’altronde non poteva aspettarsi solidarietà dal cantante, in fondo lo scherzetto aveva coinvolto anche lui.

‘Fossi matto, lo sgorbietto picchia duro!’ disse Zack, mentre Johnny e Jimmy annuivano al suo fianco.

‘Traditori...oh, adesso basta Katie!!’ urlò Brian, scrollandosi di dosso Katie e bloccandola contro il retro del divano, prendendole le mani prima che potesse ricominciare a colpirlo e bloccandole le gambe con le sue.

‘Ehy, giù le mani dalla mia sorellina!’ protestò Matt, dirigendosi verso i due.

‘Solo quando la tua sorellina terrà giù le mani dal sottoscritto!’ ribatté Brian, senza spostarsi di una virgola ‘E dai, siamo pari Katie? Spavento a me, spavento a te...’ aggiunse poi, rivolto alla ragazza.

‘Mmh...’ ci rifletté un attimo Katie ‘Ok...ok, hai ragione Gates... adesso però liberami, grazie’.

Brian lasciò andare la ragazza, indietreggiando immediatamente: non che non si fidasse di Katie, ma era meglio essere sicuri, dopo tutto era sempre la sorella di Matt, quindi imprevedibile.

‘Cos’è, non ti fidi di me, Brian?’ chiese Katie, osservandolo divertita.

‘Mai’ rispose lui sorridendole, alzandosi in piedi e andando a sedersi sul divano a fianco a Zack, che nel frattempo si era riaccomodato al suo posto, e dandogli una botta in testa.

‘Ehy, questa perché?’ chiese Zack, massaggiandosi la testa e osservando l’amico oltraggiato.

‘Per avermi lasciato nelle mani di quella pazza’ disse tranquillamente lui, mentre Katie gli faceva una linguaccia.

‘E perché solo io?’ protestò Zack.

‘Perché Jimmy è troppo alto per me e conosco i miei limiti...e al piccoletto Christ ci penso più tardi’ rispose Brian, mentre Johnny alzava il dito medio in risposta.

‘Gates, lascia stare il mio Zacky o ricomincio...’ lo minacciò Katie, andando a mettersi in braccio a Zacky e abbracciandolo, mentre lui faceva una linguaccia a Brian.

‘Comunque, sgorbietto, io voglio vedere come ti sta la maglietta...sei la mia modella preferita, lo sai!’ disse Zack.

‘Hai tolto quei cosi osceni dal mio letto?’ chiese lei.

‘Sì...non so perché, ma Matt non li ha voluti coccolare...erano teneri in fondo...’ disse Zack, ridendo, beccandosi un cuscino in faccia da parte del cantante non appena Katie si fu alzata per andare in camera a provare la maglietta.

 

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Ciao a tutti!

Meglio tardi che mai, ecco il secondo capitolo!

Fatemi sapere cosa ne pensate!

Un ringraziamento particolare a jessromance (Non credo che Matt spezzerà il braccio a Brian… primo, perché io non glielo permetterei, secondo, perché direi che il braccio di Brian gli serve….XD).

Baci!

   
 
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