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Autore: Xing    29/11/2009    2 recensioni
Stai morendo, lo senti dentro, il tuo corpo te lo sta urlando. Sei accasciata a terra mentre tenti, inutilmente, di proteggerti con le braccia, mentre lui, sopra di te, ghignante continua a tirarti calci...
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Allora questa cosa e una storia completamente inventata dalla sottoscritta in una brutta giornata, non so se ho infranto qualche regola del sito ed e la prima storia che posto su questo sito sperando che vi piaccia.

Detto questo vi lascio alla storia e vi chiedo, senza nessun obbligo dato che io non lo faccio mai, di lasciare almeno una recensione per sapere cosa pensate

M.

 

Io

 

Stai morendo, lo senti dentro, il tuo corpo te lo sta urlando.

Sei accasciata a terra mentre tenti, inutilmente, di proteggerti con le braccia, mentre lui, sopra di te, ghignante continua a tirarti calci.

Si ferma, ti guarda e sembra che quel ghigno sia ancora più malvagio vedendo la sua opera, e vedendolo ti ritorna in mente il sorriso che ti rivolse al vostro matrimonio, quando ancora pensavi che fosse l'uomo perfetto, prima che iniziassero i supprusi e le violenze su di te, ti ricorda l'uomo che amavi, ma che ora odi con tutta te stessa.

Vorresti fargliela pagare, fargli provare ciò che lui ha fatto provare a te, ma, adesso, li distesa in terra, non hai la forza nemmeno per respirare.

Lui si abbassa su di te, ti prende i capelli, ti tira su e ti schiaffeggia mentre ti da della puttana; ed è allora che con tutta la tua forza di volontà riesci a sputargli in faccia. Il suo ghigno scompare per lasciare spazio alla sua rabbia evidente, ma non ti interessa, almeno sai di non essere stata ferma. Ti riprende i capelli e ti tira nuovamente su, è adiratissimo, e non lo capisci solo dalla sua espressione spaventosa, avvicina il tuo viso al suo come se lui non dovesse muoversi più del necessario, ti scruta negli occhi e dopo un istante senti un dolore lancinante alla guancia destra, credi ti abbia rotto qualcosa e allora ti accasci nuovamente per terra assumendo la stessa posizione che avevi all'inizio, solo che questa volta lui non si fermerà, e tu piano piano ti spegni sempre più, cerchi di ricordarti dei momenti felici con lui, che, tutto sommato, ami ancora, anche se meno di quanto lo hai incontratola prima volta in quel bar in centro.

Ricordi ogni momento prima del matrimonio, gli unici belli della vostra storia, e ti chiedi come, come siete arrivati a questo punto, come ha fatto quel ragazzo dolce e premuroso a trasformarsi in questo mostro che ti sta uccidendo in uno squallido vicolo cieco dietro ad un ristorante cinese, e poi ti rendi conto che non è lui che è cambiato, ma sei tu che lo vedevi in un modo distorto per colpa di quell'amore malato che ti ha consumata dall'interno.

Lui continua a picchiarti, ma tu, che ti stai dannando, non senti più niente, non senti nessun dolore al petto dove ti colpisce e non senti il rumore delle macchine che passano sulla strada principale senza accorgersi di nulla, o facendo finta di nulla.

Poi succede, i tuoi sensi si annebbiano e la tua vista si oscura, mentre lui si ferma e inorridisce davanti al tuo cadavere quando si rende conto di ciò che ha fatto; si guarda intorno per assicurarsi che nessuno abbia visto e quando ne è sicuro tira u sospiro di sollievo, ti si avvicina e ti prende in braccio malamente. Ti scarica nel grande cassonetto del ristorante cinese e se ne va lasciandoti li, li dove un commesso ti troverà tra gli avanzi di cibo e altri rifiuti, ma tanto, pensi, a te che te ne frega, sei morta

  
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