• Come
Potter e Malfoy …
Sistemò
la ciocca rossa dietro l’orecchio, guardando la sua immagine
riflessa nello
specchio, per poi sbuffare per la centesima volta in un minuto
– il che sarebbe
impossibile se non perché fosse lei.
Giocò
ancora qualche secondo con la cravatta rosso-oro prima di darle una
forma
concreta e decidere di scendere. Fece attenzione a non inciampare nelle
scale
della torre di Grifondoro, salutando velocemente i fratelli, nuovamente
in
preda ad un litigio targato “Potter” nel bel mezzo
della sala comune.
Le
braccia esili e i lineamenti sottili le donavano ancora
un’aria candida,
solamente, e intendo solamente,
quando da quelle rosee e sottili labbra non proruppevano parole il
più delle
volte taglienti, o come definiva lei stessa “da scaricatore
di porto”.
La
gonna abbastanza corta da far vedere le sue gambe lunghe e snelle, si
muoveva a
ritmo dei passi spediti e con una punta d’agitazione, che
aveva per tutto il
lungo corridoio della scuola. La coda che raccoglieva i capelli
vermigli, ondeggiava
da una spalla all’altra mossa dal leggero venticello tipico
inglese.
I
passi diventarono lentamente sempre più calmi, notando un
gruppetto di
Serpeverde che occupava tutta la larghezza del corridoio e dove,
proprio tra
loro, c’era chi più di tutti costringeva i suoi
neuroni ad un suicidio di massa.
Intento
a parlare con i ragazzi più cercati e voluti dalle ragazze,
sfoderava quei suoi
soliti sorrisi così ossessivamente irritanti e decenti che incantavano tutte quelle
stupide oche, tranne lei. Forse.
Solo
poco dopo sentì i suoi occhi grigi come il ghiaccio posarsi
su di lei. Due
sguardi fieri e orgogliosi che si squadravano dai poli opposti del
corridoio;
un misto di emozioni si potevano percepire da quello scambio, o almeno
lei, e
forse anche lui, lo sentivano.
«Cosa
vedo lì, Potter femmina!» disse Scorpius dando una
gomitata al suo vicino, che
sorrise.
Lily
roteò gli occhi.
«Cosa
vedo lì, un branco d’idioti!»
cercò d’imitare lo stesso tono di voce del
ragazzo, evidentemente riuscendoci.
«Non
sei spiritosa, Potter. Il tuo sarcasmo è uguale a quello di
un Troll in calore».
Lo
guardò disgustata dall’altro in basso.
«Buono
a sapersi» aggiunse lei, facendosi spazio tra i ragazzi che
si spostarono al
suo passaggio. «Ah, Malfoy…» si
girò sorridendo maliziosa, «come sta la
bacchetta?» gli chiesa giuliva, mentre il biondo,
visibilmente scocciato,
le rispose immediatamente a tono: «Fa scintille. E tu, ancora
andata in
infermeria?».
Strinse
le mani a pugno e una vena d’irritazione percorsero tutto il
corpo di Lily, che
cercò comunque di sembrare il più serena
possibile.
«No,
tranquillo» aggiunse dando loro le spalle, continuando a
percorrere il
corridoio ed entrando nell’aula di trasfigurazione.
«No» disse alzando lo
sguardo, per poi puntarlo sul tavolo dei Serpeverde, in particolare su
Scorpius
Hyperion Malfoy, intento ridere e parlare con varie serpi; quando il
diretto
interessato alzò gli occhi e notò che quelli di
Lily lo stavano osservando, un
sorriso divertito gli si dipinse il volto.
Allontanò
i suoi occhi da quelli del ragazzo,
ritornando alla conversazione appena intrapresa con Emily.
«Non intendo saperlo
comunque» disse ingoiando un pezzo di patatina fritta mentre
leggeva un
trafiletto del Profeta.
«Passiamo
a cose più importanti, allora. Sai
con chi sta uscendo Scorpius Malfoy?» domandò
Emily entusiasta, facendo
sgranare gli occhi della compagna che la guardò sconcertata.
«È
una domanda o un’affermazione?» chiese, posando
nuovamente lo sguardo sul
tavolo verde-argento; subito dopo sventolò una mano in segno
di negazione.
«No
no… non dirmelo. Non voglio saperlo e non
m’interessa» disse alzandosi dal
tavolo dei Grifondoro. «Ci vediamo dopo in camera, devo fare
una cosa».
Raccolse
tutte le sue cose dal tavolo, poggiandole sulle braccia, incurante
dell’ordine
o delle cartacce inutili.
Era
possibile che tutta Hogwarts parlasse di lui?
Era
irritante, snervante.
Arrivò
a grandi falciate di fronte al quadro della Signora Grassa,
buttò la cartella
in un angolo della parete e prese il primo libro che trovò
aprendolo ad una
pagina a caso:
«Dio,
ma che cazzate» disse
lei, sorridendo
falsamente.
«Se
alludi a quello che ho fatto al tuo amichetto delle parti basse,
platinato,
nemmeno un po’» rispose lei senza guardarlo negli
occhi.
«Che
ragazzina irritante» sbuffò lui,
togliendole il libro di mano e buttandolo dalla tromba delle scale.
Lo
stupore misto a rabbia si lesse chiaramente sul volto di lei.
«Ma
dico, dove hai la testa?! L’hai dimenticata a letto con
qualche puttana?!» urlò
irata, affacciandosi per vedere dove il libro era volato e sentendo
solo un
leggero tonfo.
«È
nei sotterranei» disse il Serpeverde guardando in basso con
sguardo noncurante.
«Scommetto che non ci sei mai andata, paurosa come
sei» sorrise maligno
guardandola arricciare il naso in senso di disapprovo.
«
Ma cos… Ah, è un’emerita cavolata.
Portami lì » disse sospirando rassegnata.
«È
una scusa per stare con me, bimba?»
l’accusò
il ragazzo, che si avviò vicino alle scale. «Ma
che vai a pensare! Voglio
riprendere il mio libro e vedere i sotterranei» le rispose
lei con una nota
d’agitazione nella voce, apprestandosi velocemente a
raggiungerlo prima che le
scale si potessero muovere.
«Noiosa»
sbottò il Malfoy inclinando la testa leggermente nella sua
direzione e
guardandola camminare silenziosamente al suo fianco. Lily lo
fissò negli occhi
e con sguardo ambiguo gli rispose «Egocentrico».
Scorpius
scoppiò in una risata mentre la sua mano destra spazzolava
quei capelli biondi
lucenti; era la prima volta che lo vedeva ridere sul
serio. La Grifondoro non poté non pensare che quel
sorriso era
la cosa più bella che aveva visto in tutti quei cinque anni
ad Hogwarts; scacciò
velocemente quel pensiero: era un Malfoy ed
era il suo nemico da …da sempre.
Non
riuscì però a trattenersi dal ridere anche lei.
«Perché
ridi?» chiese guardandolo, mentre anche il suo sguardo si
posava sulla sua
figura esile.
«Ma
se stai ridendo anche tu» replicò lui.
«Sei
tu che mi fai ridere» disse lei ritornando
subito dopo seria, notando un gruppo di ragazze guardarli e sorridere
maliziose.
Tossì
leggermente mentre anche lui ritornò alla sua originale e
normale espressione
scazzata.
Scesero
molte scale prima di riprendere parola: non avevano niente da dirsi,
tutto qui.
Arrivati in quel cunicolo buio e pieno di colonne in semiluce, il palmo
della
mano di Lily sbatté violentemente sulla sua fronte.
«Che
stupida!» esclamò.
«Ora
l’hai capito» disse Scorpius, guardandola incerto.
«Potevo
richiamarlo con l’Accio!» disse esausta sedendosi
sul pavimento scuro e freddo.
«Alzati»
ordinò perentorio lui, fissandola.
«Sono
stanca, lo prendo dopo» disse Lily guardandolo dal basso.
«Puoi anche
andartene, lo prendo da sola» butto lì con un
sussurro, sperando però con tutto
il cuore che non seguisse le sue parole.
Ma
cosa andava a pensare? Che se n’andasse
pure! Che raggiungesse la sua “ nuova” fiamma!
Siamo
nemici, siamo nemici.
«Non
ho fatto tutte quelle scale, con te per
dirla tutta, per poi salire» sbuffò lui,
prendendola per il polso e
trascinandola dietro di sé. «Che seccatura: ti
concedo cinque minuti del mio
tempo, ti faccio un favore e tu ti siedi. Sbrigati a cercare questo
libro, io
ho un appuntamento tra poco».
Crack.
La
mano di Lily si liberò della stretta del biondo.
«Lo
cerco da sola. Non ho bisogno di te, Malfoy»
sbottò infuriata –ma per cosa?
«Voi
Potter, tutti così strani e stupidi»
commentò lui, girandosi.
«Oh,
bhé! Tanto per ricordartelo è stato mio
padre a salvare quell’imbecille del tuo all’epoca
della scuola» disse lei
puntando lo sguardo pieno di odio su di lui.
«Tuo
padre era un esaltato. Si montava la testa perché era il
prescelto e con quei
due scemi, i genitori di Hugo e Ro-qualcosa, non teneva testa nemmeno a
un Serpeverde.
Ipocriti, non coraggiosi. Il cocco di Silente, ecco
cos’era» sibilò con
disprezzo lui. «Quelli come me, a quelli come te, li guardano
e passano oltre
».
L’irritazione
salì alle stelle.
«Voi
Malfoy fate pena» disse cercando qualcos’altro da
dire.
«Voi
Potter, siete ridicoli» ribetté Scorpius.
«Ecco
perché ti odio a morte, la parola M a l f o y parla per
sé» ringhiò Lily, furiosa.
«Siamo come cani e gatti» aggiunse, cercando di
calmarsi, «e i cani non amano i
gatti» continuò con convinzione, superandolo per
poi sussurrargli: «Nemmeno ci
vanno d’accordo».
Raccolse
il libro alzando lo sguardo e notando che si trovava perfettamente
sotto la
tromba delle scale dove lei, qualche momento prima, era seduta.
«Era
un libro di babbanologia» borbottò Lily, sentendo
i passi di lui alle sue
spalle. «Il tuo appuntamento?» chiese poi,
girandosi.
«È
saltato da circa un’ora» rispose Scorpius: la sua
figura nella penombra, le
mani nelle tasche dei pantaloni neri, il suo profumo percettibile anche
da
lontano, attirò lo sguardo azzurro di lei, che lo
guardò come una stupida.
È
il diavolo o è Dio?
«Mi
dispiace» disse Lily alzandosi e sistemandosi la gonna da
qualche ammaccatura.
«Mh.
Anche a me» gli rispose Scorpius arricciando le sopracciglia
mentre la rossa lo
raggiungeva.
«Io
non direi “ Come cani e gatti”»
sussurrò dopo un po’, guardandola. Lily lo
osservò. Pensierosa. «Come Potter e Malfoy va
meglio? È comunque la stessa
cosa».
Un
sorriso malizioso si estese sul viso di lui. «I cani e i
gatti non si accoppiano
e non provano nessun tipo di attrazione per
l’altro» disse guardando avanti a
sé.
«Giusto.
E per noi non è la stessa cosa?» chiese lei,
più interessata di quanto
immaginasse.
«Quando
la principessa non s’innamora del principe ma del pirata
è un problema» se ne
uscì Scorpius, sorridendo amaramente.
«No»
lo corresse Lily, abbassando lo sguardo, «il vero problema
è quando anche il
pirata ricambia».
«Meno
male che non è il nostro caso, Potter» disse
guardandola fissa. Poi, dopo
averle fatto l’occhiolino, fede dietrofront e la
lasciò lì da sola.
«Già,
per fortuna» sussurrò lei, più a
sé stessa che a lui.
Il
suo sguardo seguì il ragazzo finché non
sparì lasciandola sola in quel buio, un
minuto prima più caldo di quanto pensasse.
«Finiscila
di fumare» disse acida Lily guardando scontrosa Scorpius
mentre posava
nuovamente la sigaretta sulle sue labbra sottili.
«Sta’
zitta: faccio quello che mi pare» gli rispose il Serpeverde
espirando una
boccata di fumo sul viso di Lily, che tossì irritata.
«Ti
faccio notare che siamo in punizione per colpa tua» disse lei
muovendo avanti e
indietro la mano destra per allontanare quella nuvola biancastra di
fumo.
«Io
non ho fatto proprio un bel niente, Potter. Sei tu che hai urlato come
una
cretina» disse Scorpius guardandola arrabbiarsi e stringere i
pugni come se si
stesse trattenendo.
«Ti
sembra normale che te la fai, in senso buono eh, con una del quinto
anno mentre
tu sei al settimo?» Lily incrociò le braccia al
petto aspettando, con
impazienza, una risposta dal ragazzo di fronte a lei.
«Sbagliato»
ghignò avvicinando leggermente il viso a quello di Lily.
«Sono le ragazze che
cercano i ragazzi più grandi, non il contrario».
«Ma
i ragazzi ci stanno, quindi anche vuoi fate la vostra parte»
e così dicendo gli
prese la sigaretta dalle labbra e la buttò per terra,
schiacciandola poi per
bene col piede.
«Non
l’ho fatto apposta, eh!» si giustificò
sorridendo maliziosa e facendo spallucce.
«Sei
una stronza» ringhiò arrabbiato.
«Sei
un bastardo» ribatté lei.
«Ti
auguro una morte lenta e dolorosa» le disse abbassandosi per
arrivare a
guardarla negli occhi. «Perché non ti lanci dalla
torre d’astronomia, nè?» gli
propose Lily, sistemandosi uno dei due codini con cui aveva legato i
capelli
rossi.
«Rossa
del cazzo» sbuffò lui.
«Senti
un po’…» iniziò lei
indispettita quando una voce li distrasse.
«
Malfoy, Potter! Stavate fumando… fumando in
biblioteca?!» strillò Madama Pince
con tono che nascondeva isteria.
«Ehh!
M-ma no i-io, è Malf…» cercò
di spiegare Lily, ma fu interrotta nuovamente,
questa volta da Scorpius. «Dovremmo finire la ricerca,
Potter, andiamo. Scusi
professoressa».
La
trascinò tra gli scaffali della biblioteca per poi fermarsi
al reparto proibito.
«Ma
dico sei stupida? Stavi per dire che avevo fumato?!» chiese
lui stupito.
«No,
certo che no!» disse lei sulla difensiva «le stavo
dicendo che tu volevi sapere
qualcosa sui Babbani» spiegò sicura di
sé.
«
E cosa centrerebbero i Babbani con il “ state
fumando”?» chiese lui annoiato.
«
Oh, bhè, genio! Era la prima cosa che mi è
passata per la testa, la tua scusa
non era mica meglio, sai?» disse indispettita.
«Intanto
ha funzionato» disse lui fiero.
«Solo
per fortuna, non so come mai non ti ha risposto acida»
sbuffò la Grifondoro.
«Per
me fa poco sesso» disse Scorpius leggendo i titoli dei libri
sugli scaffali.
«Sempre
con la solita delicatezza da drago. E comunque, forse non lo sai ma lei
“ la
da” a Gazza» disse lei sussurrando e guardandolo.
Scorpius
si girò lentamente con sguardo disgustato.
«Cosa?
Con quel magonò decrepito? Quanti anni avrà,
Novanta?» chiese lui sconvolto.
«Guarda
che sono quasi coetanei! È Gazza che se le porta
male» disse lei sorridendo.
«Ma
anche lei non è che se le porta bene. Che cosa schifosa» aggiunse il biondo
rabbrividendo.
Lily
si fece seria.
«Non
è bello ciò che è bello ma
è bello ciò che piace» se ne
uscì guardandolo negli
occhi, mentre lui inarcò le sopracciglia sorpreso.
«E
da dove viene questa perla di saggezza?» chiese sarcastico.
«Da
nessuna parte, è la verità. Non puoi scegliere
chi ti piace o chi no! Capita e
basta. Probabilmente Gazza è il principe azzurro della
prof.» disse lei
arrossendo leggermente.
Non si spiegava il perché stesse dicendo quelle cose,
proprio a lui,
soprattutto.
«Bhè,
allora quella strega ha pessimi gusti» sbuffò
sonoramente.
«Tu..»
cominciò lei «tu-».
«Cosa
sei, un telefono?» la prese in giro, ridendo.
«Se
mi fai formulare la domanda, forse. Come va con la sgualdrina di
turno?» disse
mentre lo vedeva chiudere il libro e sedersi con la schiena contro lo
scaffale.
«
Bene, è carina» si girò trovandosi
accanto Lily, «Ma è una corvonero» disse
con
l’amaro in bocca, come se non fosse una cosa buona.
Lily
rise leggermente.
«Auguri
allora» affermò sorridente.
«Non
durerà molto, non mi trasmette niente». Fece
spallucce.
«Non
le dai nemmeno una possibilità?»
domandò Lily.
«No»
disse lui secco, aprendo il pacchetto di sigarette e notando che era
vuoto.
«Allora
non sei il suo principe azzurro, insomma» affermò
Lily, pensierosa.
«Io
non ho mai detto di essere un principe» disse il Serpeverde,
scrutando nella
profondità dei suoi occhi azzurri.
«Ah,
già, dimenticavo che tu sei il
“pirata”» disse sarcastica mentre
Scorpius rise.
«Sbaglio
o era sarcasmo quello nella Vostra voce,
mia illustre principessa?» la canzonò
lui, mentre il viso di Lily andava velocemente in fiamme.
«Non
sono l’unica sarcastica a quanto vedo»
disse distogliendo lo sguardo da Scorpius.
«E
se dico la verità invece, come la mettiamo?» gli
chiese con voce neutra.
«Non
ci crederei e continueremo a litigare come sempre»
masticò lei senza guardarlo.
«
Tsk… mocciosa» l’accusò
Malfoy facendo girare Lily.
«Serpe!»
esclamò, per poi rendersi conto che la distanza, tra il suo
volto e quello di
lui era pochissima.
Rimase
lì immobile, guardandolo e aspettando che parlasse.
«Quando
la principessa non
s’innamora del
principe ma del pirata,
è un problema
giusto?» sussurrò Lily vicinissima alle labbra di
lui.
«No»
la corresse ghignando lui «il problema è quando il
pirata ricambia»
sussurrò il Serpeverde ad un millimetro dalla
bocca di lei, provocandole un leggero solletico sulle labbra rosee.
«Non
puoi capire» disse Lily mentre ingoiava un altro pezzo di
pasta
«Ma
cosa, se mi spieghi, magari!» sbuffò una voce
femminile vicino a lei.
«Emily»
disse la Grifondoro guardandola «se ti dicessi che non lo so
nemmeno io, capiresti?»
le chiese mentre girava nuovamente lo sguardo, posandolo su quello dei
Serpeverde.
E mentre le richieste di Emily su una possibile spiegazione si facevano
pian
piano più vaghe, i suoi occhi incontrarono quelli di un
ragazzo, un Serpeverde
per l’esattezza, occhi di ghiaccio, occhi che ora erano tutto.
Lily
Potter sorrise leggermente quando il suo sguardo fu ricambiato da
Scorpius
Malfoy, intento a cercare di trattenere una risata, facendola sembrare,
come
sempre, al suo solito ghigno.
( Spazio per me )
Allora. Sperando che qualcuno legga questo pezzettino di spazio che mi prendo, voglio dedicare questa schifezzuola alla mia BetaH la Nicole a cui voglio troppo bene. Adoro i nostri scleri <3
è una nottlily ma vabbè non fa niente. *che stronza che è* dai forse un pochino e LilyScorps
Mi dispiace ho perso, con molto piace,tempo a scrivere questa fic e ho trascurato quella su Saku-san, ma fa niente tutto va bene purchè il Lily/Scorps viva in eterno su EFP * si commuove*, perchè dai
loro sono Potter e Malfoy, comprendete? come si fa a non adorarli. La Rose/Scorpius sincermanete non mi piace molto, è noiosa a mio parere e non riesco nemmeno a leggere delle fiction. Non mi prende. Opinioni personali eh! °w°
Dopo queste parole degne di essere incoronate per la loro ehmm saggezza? *bwahuhauhauha*
Ah questa è una fic tutta per la new entry Simo che grazie a la sottoscritta è diventata una LilyScorps. Credo che di stron....eeeehm cavolate ne ho scritte abbastanza. Commentate se vi va ^^
Baci <3 e ricordata LilyScorps is better ù_u