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Autore: Dark Sider    01/12/2009    7 recensioni
Arriva il momento, quando si è innamorati, che quel sentimento sdolcinato e appiccicaticcio che chiamano amore diventa così grande e forte che tenerselo dentro è impossibile.
E quel momento era finalmente arrivato anche per Naruto Uzumaki.

[SasuNaru]
[4° classificata al Contest Baci Perugina indetto da (shi)Rei Murai e vincitrice del Premio Attinenza]
Genere: Romantico, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Il modo giusto per dirti… ti amo

 

 

 

 

 

Arriva il momento, quando si è innamorati, che quel sentimento sdolcinato e appiccicaticcio che chiamano amore diventa così grande e forte che tenerselo dentro è impossibile.

E quel momento era finalmente arrivato anche per Naruto Uzumaki.

Dato che il suo non era un amore normale aveva tentato di ignorarlo, di non pensarci, di chiudere gli occhi e sperare di vederlo sparire una volta riaperti. Ed invece il suo amore era sempre lì, grande e forte. Sempre più grande e forte.

E l’oggetto del suo desiderio – purtroppo - non era una ragazza bellissima, dolcissima e nemmeno una vecchia racchia.

L’oggetto del suo desiderio portava lo sfarzoso ed importante nome capriccioso degli Uchiha.

E già questo avrebbe fatto demordere i più da un qualunque tentativo di conquista. Aggiungendo, poi, che l’interessato prendeva il nome di Sasuke e che ad amarlo era il suo migliore amico Naruto il tutto prendeva una piega di un triste sogno destinato a frantumarsi.

Eppure Naruto Uzumaki era deciso a far capire in tutti i modi all’Uchiha quello che provava per lui.

E questo solo perché il suo carattere deciso ed ostinato lo aveva portato a credere che avrebbe potuto avere delle possibilità con il bel tenebroso corvino.

Nessuno dei suoi amici aveva provato a dissuaderlo perché in fondo la sua testardaggine muoveva in tutti un certo senso di pietà che li aveva portati a lasciarlo fare.

Ma quando quel giorno Naruto era comparso in classe con una grossa scatola di Baci Perugina in mano, il suo amico Kiba non aveva potuto fare a meno di guardarlo perplesso per poi scoppiare in una risata sguaiata.

«E quella dove l’hai presa?» domandò, indicando la scatola mentre ancora era scosso da principi di risata.

Naruto lo incenerì con lo sguardo, piuttosto offeso dal comportamento dell’altro. «L’ho comprata» si limitò a rispondere, sedendosi sul banco e pescando un cioccolatino dalla scatola.

«Perché te la sei portata a scuola? Non…»

«Cavolo!» l’urlo di Naruto interruppe le parole di Kiba soffocandole con la sua voce sempre e comunque allegra.

«Che c’è?» chiese il castano, piuttosto allarmato.

«Ho strappato il biglietto!»

«Il biglietto?»

«Si, il biglietto… il biglietto! Quello che sta dentro ad ogni Bacio Perugina; quello con la frase d’amore…»

Kiba fissò per un attimo l’amico, chiedendosi se fosse nel pieno delle sue facoltà mentali.

«E allora?» domandò, perplesso. «Non riesco a capire qual è il problema».

Ma Naruto lo ignorò, pescò un altro cioccolatino e iniziò a scartarlo con attenzione.

«Ho pensato a mille modi per dichiararmi a Sasuke» sussurrò il biondo, all’improvviso, in modo che solo Kiba lo sentisse. «Ma non mi veniva in mente niente. Allora ho pensato che quando non riesci a dire le cose con parole tue, lo puoi fare con parole di altri. Così ho comprato questi Baci Perugina ed è da ieri che li mangio in continuazione cercando di trovare una frase decente da usare per dichiararmi a Sasuke».

Kiba inarcò un sopracciglio e fece uno sforzo immane per tentare di trattenere una risata. «Secondo me non troverai niente oltre ad un atroce mal di pancia».

Sbuffando, Naruto appallottolò il delicato foglietto di carta profumato di cioccolato che conteneva la frase d’amore e lo lasciò precipitare dal suo banco fino a terra dove si posò insieme al precedente che Naruto non aveva potuto leggere perché strappato.

«Che intendi dire?» chiese il biondo, con la bocca piena, mentre prendeva un ennesimo cioccolatino.

«Le frasi dei Baci Perugina sono stupide e sdolcinate e poi…» Kiba si interruppe, fissando l’altro maliziosamente e tuffando una mano nella scatola di Baci. Prese un cioccolatino e cominciò a giocherellarci.

«E poi?» lo incitò Naruto, fermando per un attimo la sua attività di scartamento per concentrarsi totalmente sull’Inuzuka. 

«E poi penso che quando ci si dichiara, bisogna farlo con le proprie parole, ance se ci sembrano orrende».

Naruto aggrottò le sopracciglia, come se stesse riflettendo profondamente sulle parole di Kiba, poi scosse la testa e tornò a concentrarsi sul suo Bacio.

«Forse hai ragione, Kiba. Però io preferisco fare così: vado più sul sicuro».

Il castano alzò gli occhi al cielo. «Come vuoi» sbottò, alla fine. «Ti aiuto, dai» aggiunse perché vedere Naruto che si ingozzava di Baci Perugina per Sasuke era una scena alquanto penosa che Kiba non avrebbe retto ancora a lungo.

Così entrambi cominciarono a mangiare un cioccolatino dietro l’altro leggendo le frasi d’amore scritte nei biglietti senza trovare mai quella giusta.

«Aspetta: questa è bella» biascicò Kiba,a d un certo punto.

Naruto alzò gli occhi dalla scatola di Baci Perugina e lo fissò speranzoso. «Che dice?»

«”se l’amore è peccato, io sono peccatore e tu sei la mia tentazione”».

«Stai scherzando, vero?»

«Perché? A me piace!»

Naruto borbottò qualcosa e fece per prendere un altro cioccolatino ma la campanella suonò, interrompendolo.

«No, cavolo! Volevo dirglielo adesso!»

«Usa la frase che ho trovato io. Mi sembra poetica al punto giusto» sghignazzò Kiba, un attimo prima che Naruto lo spingesse via dal banco dove era seduto e lo cacciasse al suo posto.

Il biondo nascose la scatola di cioccolatini sotto al banco e, prendendone un altro, continuò la sua caccia.

«Che stai facendo, dobe?»

Il cioccolatino che Naruto stava mangiando gli andò di traverso. Tossendo, il biondo diventò rosso come la maglia che stava indossando e si sentì colpevole come un ladro colto in flagrante.

«Quando hai finito di strozzarti, magari me lo dici» Sasuke Uchiha, con la sua proverbiale freddezza, si sedette vicino al biondo guardando disgustato i suoi tentativi di non soffocare.

«Stavo mangiando, teme» borbottò infine Naruto, quando riuscì a liberarsi dal cioccolatino.

L’Uchiha inarcò un sopracciglio come se stesse decidendo se credere al biondo o no.

«È da un bel po’ che mangi, vedo» gli fece notare Sasuke, indicando il cimitero di carta dei cioccolatini che circondava il suo banco e quello di Naruto.

«Beh… E allora? Hai problemi?» balbettò il biondo, cercando di non guardare in faccia Sasuke temendo, in questo modo, che l’Uchiha scoprisse in qualche modo quello che aveva intenzione di fare.

Per sua fortuna, il corvino decise che la cosa non lo riguardava e non era degna del suo interesse. Si strinse nelle spalle e si voltò a guardare da un’altra parte.

Il biondo tirò un sospiro di sollievo e lesse la frase sul biglietto che, fino a quel momento, aveva stretto convulsamente nel palmo della mano destra.

«Solo un altro cioccolatino. E se anche quella frase fa schifo, allora gli darò quella che ho trovato adesso».

Giunse a quella conclusione Naruto; la sussurrò, come se questo la rendesse più forte ed importante. Più reale.

«Che hai detto?» chiese Sasuke che lo stava fissando già da un po’, in silenzio.

«Niente» si affrettò a dire Naruto.

Sentendo che l’inspiegabile tensione che si era creata non ne voleva sapere di allentarsi, Naruto fece un tentativo di conversazione che somigliava molto ad un arrampicarsi sugli specchi.

«Ti piacciono i Baci Perugina?»

«Lo sai che odio qualunque tipo di dolce. E poi trovo idiota l’idea di mettere delle frasi d’amore – penose per giunta – dentro ad un cioccolatino».

Naruto si sentì sprofondare. Sasuke odiava i Baci Perugina e lui voleva dichiararsi proprio con una frase di quei cioccolatini.

Disperato, il biondo si guardò intorno, in cerca di Kiba ma l’amico sembrava tutto preso da una conversazione con Hinata e non pareva intenzionato ad ascoltarlo o aiutarlo.

«Ti piace Hyuuga?»

Naruto si voltò di scatto a fissare Sasuke. Avevo il solito sguardo freddo ed indifferente che, però, in quel momento brillava di un certo interesse e curiosità.

«M-ma... C-che dici… N-non mi p-piace Hinata» balbettò Naruto, avvampando.

«Ho capito: ti piace» concluse tranquillamente Sasuke. Nulla trapelava da suoi occhi d’onice.

«Non mi piace» ululò Naruto, attirando su di sé l’attenzione del professore che lo incenerì con lo sguardo.

Naruto balbettò le sue scuse e fece per posare lo sguardo sul suo libro quando si accorse che non l’aveva nemmeno tirato fuori.

«Dov’è il tuo libro, Uzumaki?» chiese il professore.

«Ehm... non ce l’ho» mentì.

«Allora guarda con Uchiha e smettila di disturbare la lezione».

Naruto annuì con forza e si avvicinò a Sasuke.

Dopo qualche minuto di imbarazzante silenzio, Naruto decise che avrebbe comunque dato a Sasuke il suo biglietto.

«Teme… devo dirti una cosa…» cominciò Naruto, guardando fisso il libro come se vi vedesse qualcosa di molto interessante.

«Cosa?» gli chiese Sasuke e, stranamente, si voltò a guardarlo.

Naruto deglutì rumorosamente. «Ehm… E-ecco… tieni» balbettò il biondo porgendogli il biglietto appiccicoso e profumato di cioccolato del Bacio Perugina.

L’Uchiha esitò per un attimo poi prese il biglietto con un certo disgusto e lesse la frase.

«”L’amore è il sussurro che il sordo riesce a sentire, la luce che il cieco riesce a vedere, il tutto che nemmeno l’eternità riesce a spiegare: e ora che me l’hai insegnato, ti prego, resta qui per non farmelo dimenticare”.

«E questo che cosa c’entra con quello che mi devi dire?»

Naruto sbarrò gli occhi. «Non ti piace questa frase?» chiese, frustrato.

«No».

Naruto abbassò lo sguardo.

«Si può sapere che vuoi, dobe?» sbottò l’Uchiha.

Naruto prese un profondo respiro. Gli occhi si spalancarono ancora di più e il suo volto sbiancò all’improvviso. «Mi fa male la pancia» pigolò, alla fine, Naruto stringendosi la pancia con le braccia.

«Ti sta bene. Guarda quanto hai mangiato» osservò Sasuke, per nulla impietosito.

«Sei insensibile, teme» borbottò Naruto, improvvisamente adirato. «Ho mangiato tutti questi Baci Perugina per cercare una frase d’amore adatta a te» rantolò, tra le fitte lancinanti allo stomaco.

«Una frase d’amore adatta a me?» chiese Sasuke, spalancando leggermente gli occhi.

«Si. Per dichiararmi» disse tutto d’un fiato il biondo, riprendendo un po’ di colore a causa del rossore che gli aveva invaso il viso.

«Per dichiararti?» ripeté l’Uchiha.

«Si. Ti amo, Sasuke: possibile che non riesci a capire?»

Ci furono degli attimi di imbarazzante silenzio interrotto solo dai gemiti di dolore di Naruto.

«Non è il modo migliore quello di farlo con un Bacio Perugina» osservò Sasuke, alla fine. «Ho preferito il secondo modo in cui l’hai fatto; peccato per il mal di pancia che ha rovinato l’atmosfera».

Naruto alzò lo sguardo verso Sasuke pensando che lo stava prendendo in giro ma vide che era serio.

«Ti porto in infermeria» aggiunse il corvino.

Mentre Sasuke ne informava il professore a Naruto parve di sentire Kiba dire una cosa del tipo “lo sapevo. Gliel’avevo detto io”.

Naruto si trascinò fuori dalla classe e Sasuke lo seguì.

«Dobe…» chiamò il corvino.

Naruto si voltò e se lo ritrovò a pochi centimetri.

«Sei il solito idiota» sbottò l’Uchiha.

Naruto non ebbe mai il tempo di chiedergli a che cosa si riferiva perché Sasuke non gliene diede il tempo. Lo attirò a sé e lo baciò. Naruto rimase interdetto per un attimo poi, ancora incredulo, si ritrovò a ricambiare il bacio.

«È così che ci si dichiara, dobe» fece Sasuke, staccandosi da Naruto ma continuando a stringerlo.

«Aveva ragione Kiba» borbottò Naruto.

«Kiba?»

«Aveva detto che secondo lui era meglio che mi dichiarassi con parole mie, che era il modo migliore…. Ma secondo me non ha ragione».

«E qual è il modo migliore, secondo te?»

«Non lo so. Ma sicuramente non è con i Baci Perugina».

 

 

 

 

 

***

Sono sorpresa del risultato. Dato che ho scritto questa cosa in un’ora il giorno prima della scadenza (ehi, sono stata trattenuta da cause di forza maggiore è_é) pensavo di essere arrivata ultima.

E, invece, quarta più il premio attinenza che, per questa ff, equivale ad aver vinto U_U

Riporto il giudizio:

 

 

 

Lovychan “il modo giusto per dirti…. Ti amo”

Grammatica e lessico: 8,5/10
Stile e forma: 4/5 punti
Originalità: 8,5/10 punti
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10 punti
Attinenza al tema: 10/10 punti
Impressioni personali: 5/5 punti
per un totale di 46 punti.

Valutazioni delle giudici:
Allora…
Qualche ripetizione, discordanze nei tempi verbali e qualche errore di battitura hanno contribuito ad abbassare il punteggio della grammatica.
Lo stile semplice e diretto unisce bene la trama con i dialoghi.
La storia perde un pochino in originalità, poiché il tema trattato è comunque spesso abusato.
La caratterizzazione dei personaggi è ottima in particolar modo quella di Naruto.
Il tema è totalmente centrato perché il bacio è il protagonista indiscusso di questa storia.
La fic ci ha fatto sorridere ed emozionare al punto giusto (Ci siamo scompisciate dalle risate!)

 

 

E i bannerini:

 

              

 

 

 

 

 

Complimenti anche alle altre partecipanti e alle podiste ^^

  
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