Cry
90, grazie nuovamente per le tue parole, sono felice che fino a qua la
storia ti piaccia!
Miky black,grazie anche
a te!
Marylu e Damynex, per ora vi posso dire che sicuramente ci saranno degli intrecci, diretti e
indiretti. Più di così, non posso dirvi (anche perché devo ancora decidere come
sviluppare la cosa!).
*****
Sono
le tre passate quando Babi richiude dietro di sé la
porta di casa.
Non
c’è nessuno ad attenderla sveglia, al contrario di ciò che solitamente
succedeva fino a qualche mese prima: quante sgridate da parte di sua madre,
anche qualche schiaffo.
E quante
fughe dalla finestra per potersi godere quella libertà che le era sembrata così
affascinante.
Cercando
di essere il più silenziosa possibile, raggiunge la sua camera, e si butta
subito sul letto.
“Finalmente
un po’ di calduccio…” pensa,
stringendosi al morbido piumone.
Alzandosi
controvoglia, si toglie il cappotto e si raccoglie i capelli, e poi indossa il
suo confortevole pigiama.
E
intanto pensa a quanto sia stato intenso trascorrere
la serata con Pallina.
Intenso,
importante, commovente.
E
inaspettato soprattutto.
Mette
un po’ di ordine sulla scrivania, sistemando nella
libreria i suoi libri di testo, e provvisoriamente nella sua borsa i quaderni.
Il disordine non ha mai fatto per lei, che è sempre stata una precisina. E
mentre pensa a questo suo lato, ricorda con un sorriso quante volte Pallina l’ha presa in giro. Pallina che al contrario è una disordinata
senza la minima speranza.
Si
sono ritrovate, e spera con tutto il cuore che questo sia
soltanto l’inizio, solo la rinascita della loro amicizia.
Inevitabilmente
ripensa ai loro ultimi sporadici incontri, dopo la morte di Pollo.
Babi
si è resa conto di aver lasciato sola l’amica in quel periodo, di essersi
comportata da grande egoista.
Ma cosa
avrebbe dovuto fare?
Non
lo sapeva, e neppure ora lo sa.
Le loro vite
erano diventate così frenetiche, così fuori controllo, e lei aveva reagito nel
peggiore dei modi: ignorando tutte quelle persone, quei posti, quei gesti
quotidiani che le avevano portato solo sofferenza.
Mettendo
una barriera insormontabile tra lei e loro.
Perché questo era ciò che ricordava di quel periodo:
sofferenza, dolore, lacrime.
Era
come se tutti i bei ricordi fossero stati inghiottiti dal mostro del Tempo.
E tra
tutto questo, c’era anche Pallina, che con lei invece aveva condiviso tutto.
Allora
aveva pensato che fosse la cosa migliore.
Adesso
si rende conto di aver abbandonato la sua migliore amica in un momento di
dolore e solitudine, forse nel momento più triste di tutta la sua vita.
Però
Pallina le ha dato l’opportunità di ricucire il loro rapporto. Le ha dato una prova di amicizia incalcolabile, e Babi spera di
non commettere più degli errori che possano allontanarle di nuovo.
E’
sicura che prima o poi le parlerà di tutto quello che
le è passato per la testa in quel periodo. Ma ancora non è il momento, sta
ancora cercando di girare una pagina della sua vita che in realtà vorrebbe
strappare, e di scriverne con entusiasmo una ancora bianca e intatta, che racchiuda
tutti i sogni e i cambiamenti della nuova Babi, e che non vuole assolutamente
sporcare con brutte macchie di inchiostro.
Si
mette sotto le coperte, e si sistema al meglio il cuscino per stare comoda: il
sonno non vuole saperne di arrivare, e decide di leggere un po’. Ci sono
diversi libri sul suo comodino che attendono di essere letti, un paio già
iniziati, altri ancora no. Purtroppo il tempo libero è sempre meno, e Babi si è
trovata costretta a trascurare una delle sue passioni preferite. Opta per “La casa
degli spiriti” uno dei libri già iniziati. Aveva già letto questo testo al liceo, anni prima, ma come per tutte le cose che si fanno
perché obbligati, non era riuscita ad apprezzarlo.
Cerca
così di farsi coinvolgere dalla magia delle parole di Isabel,
ma la sua testa questa sera è altrove, e non vuole saperne di restarsene
concentrata.
Perché
non riesce a non ammettere che se da una parte l’aver passato del tempo con
Pallina sia stato meraviglioso, dall’altra l’ha
riportata troppo vicino ad alcuni pensieri, ad alcune sensazioni che ha cercato
di rimuovere e dimenticare, e non senza fatica.
Un
solo nome che non la smette di girare nella sua testa, e un solo volto: quelli
di Step.
Step
che ha lasciato Roma, chissà per dove.
Step,
e il suo caratteraccio così impulsivo e violento.
Step
e le mille attenzioni che aveva nei suo riguardi.
Step
che non ne ha mai fatta una giusta.
Babi
sospira, e si porta istintivamente le mani ai capelli.
“Non
me ne frega niente” ripete a se stessa. “Io finalmente sono serena, e ora che
se n’è andato, lo sarò di più”.
La
innervosisce un po’ però pensare ancora a lui.
La
innervosisce perché vede soltanto il dolore che le ha causato,
senza ricordare le emozioni dei bei momenti trascorsi insieme.
La
innervosisce ancora, nonostante la sua storia d’amore con Alfredo la renda
felice.
Ricorda
solo il suo volto sempre ricoperto da qualche livido, e i guai che sembravano
cercarlo – e trovarlo -
in continuazione.
Ricorda
com’erano tesi i rapporti con sua madre, le bugie, le giustificazioni quasi mai
credibili.
Ripone
sul comodino il libro, di cui avrà letto si e no un
paio di righe, e prende il suo cellulare. Fa scorrere la rubrica fino a trovare
il numero di Alfredo. Preme il tasto per inoltrare la chiamata, ma purtroppo è solo la voce asettica
e registrata dell’operatore di telefonia che le comunica che il telefono della
persona chiamata non è raggiungibile.
-
Bene… – sussurra sarcastica – Avevo proprio voglia di sentirlo.
Alfredo
è un ragazzo così serio e responsabile, anche troppo a volte.
Ma non è
stato questo suo essere così maturo e affidabile ad averla affascinata e ad
averla fatta innamorare di lui?
Sì,
è stato tutto questo, è stato questo suo essere così diverso da Step.
Ricorda il modo dolce e discreto con cui l’ha corteggiata,
mandandole fiori, invitandola a romantiche cene. In poche parole, facendola sentire come una vera
principessa.
E il loro primo bacio, e poi la prima notte passata
insieme: tutto come nel più romantico dei film.
Mentre
ripensa a tutto questo, non può fare a meno di sorridere. E’ strano, ma pensare
ad Alfredo le ha permesso di rientrare nella sua
realtà.
Si
accuccia sotto le coperte dopo aver spendo l’abat-jour, e sta volta in un
attimo riesce ad abbandonarsi ad un sonno profondo.
***
Un
grido soffocato e Babi si sveglia di soprassalto, con il cuore a mille.
La
luce filtra già da dietro le tende, una luce debole, pallida.
Si
alza e raggiunge la finestra.
E’
giorno, un’altra pallida e fredda giornata invernale.
C’è
un silenzio insolito in casa, e poi si chiede come mai la radiosveglia non
abbia suonato. Il dubbio è presto risolto, le basta dare
un’occhiata alle ore: sono già quasi le dieci, deve averla spenta nel
sonno.
Un’imprecazione,
e si fionda in cucina.
Sul
tavolo un messaggio di sua madre:
Sono via per
tutta la mattina per alcune commissioni, ci vediamo a pranzo.
Mamma.
-
Ma perché nessuno mi ha svegliata? –
si chiede ad alta voce. – Ho perso due ore buone di studio…
Babi
è così afflitta per questa sua negligenza... non è da
lei.
Si
rassegna, e decide di fare buon viso a cattivo gioco: rinuncerà al pomeriggio di shopping che aveva deciso di concedersi.
Prende
dal frigo uno yogurt – ovviamente magro – e si siede al tavolo. E
all’improvviso affiora alla sua mente quella sequenza di immagini
così strane, e prive di senso che l’hanno svegliata con una forte sensazione di
confusione, e ansia.
Una stanza
grande, che le ricorda il suo soggiorno. E’ disadorna,
sembrano mancare un sacco di mobili. Ma poi si
rende conto che i mobili sono quelli che aveva prima che sua madre decidesse di
rivoluzionare tutto. Sembrano pochi perché la stanza è molto più grande di
quanto dovrebbe. Ci sono due ragazzi all’interno della stanza, intenti a
sistemare al centro di essa un tavolo circolare. Babi
non li riconosce, sono voltati, e loro non sembrano aver notato la sua
presenza.
Lascia la stanza, e si ritrova
all’entrata del suo comprensorio. C’è Pallina con Alfredo. Pallina vede l’amica
e si volta verso di lei:
-
Babi, non ti vuole più, ti ha
cacciata di casa. – le dice seria, prima di sparire con in
ragazzo, che neppure l’ha guardata, all’interno di un garage.
Babi resta immobile, senza sapere cosa
fare. Intanto si fa buio, così decide di salire in
casa.
E lì si ripete
di nuovo la stessa scena: i due ragazzi che sistemano il tavolo circolare al
centro del soggiorno.
Sta volta uno di essi
si accorge della sua presenza, e senza distogliere l’attenzione dal suo lavoro,
le dice:
-
Ci trasferiamo qui, è l’unica
soluzione per risolvere tutto.
E’ Alfredo ad
aver parlato, ha riconosciuto la sua voce.
Cerca di replicare qualcosa, ma la voce
non vuole saperne di uscire. E’ spaventata, non sa nemmeno per quale ragione,
ma sente un nodo alla gola.
E poi si
volta. L’altro ragazzo.
E lei si
sveglia. Turbata.
-
Step… - mormora.