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Autore: cucciola 91    01/12/2009    5 recensioni
Un normale viaggio studio. Milena ha un amico che le vuole bene e la famiglia che la ospita la tratta come una nipote, ma una persona andrà a turbare tutto questo... "..QUEL VIAGGIO CHE AVREBBE CAMBIATO UN Pò DI COSE NELLA MIA VITA! "
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Robert Pattinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cap24 " Sei un cucciolo quando dormi sai?! "
La sua voce fu un sussurro. Mi accarezzava la fronte fino ad andare a scompigliare i miei capelli, ed il tutto in modo dolce ed affettuoso. La guardai come un bambino, felice di essere così coccolato, ma quando richiusi per un istante gli occhi la mia mente fece un balzo in uno strano quadro, in una strana situazione. Nuovamente li riaprii di colpo mentre il cuore batteva all'impazzata ricordando...
 Mi sentii stordito, assonnato e con ancora i fumi dell'alcool. Guardai quegli occhi color nocciola che socchiusi mi fissavano dolcemente, mentre la sua mano cominciò ad accarezzarmi anche la guancia. Mi intestardii a guardare i suoi occhi, ma non trovavo nulla, niente che mi emozionasse o mi facesse trepidare. Era inutile cercare i suoi occhi in quelli di Nikki. Questo mi fece innervosire, ormai li potevo vedere solo in sogno. In quello stupido e maledetto sogno. Mi alzai scansando Nikki e avendo un' immensa voglia di fumare. Andai verso la finestra dell'albergo ed accesi la sigaretta, ora ero io, io contro il suo ricordo, io contro quel sogno. La dovevo cancellare, eliminare. Presi a fumare in modo nevrotico mentre mentalmente lottavo. Non ero arrivato neanche a metà sigaretta che qualcuno mi prese per la spalla e mi voltò di scatto... e ci ritrovammo faccia a faccia.
" Basta Rob! Io...io ...non so cosa... "
Era nervosa, esausta del mio comportamento e aveva ragione. Fu lei a mettere la parola basta nella mia testa. Si girò sospirando e cercando di mantenere la calma. Solo in quel momento mi accorsi che indossava la mia maglietta che le lasciava scoperte delle gambe splendide e perfette. Spensi la sigaretta nel posacenere e mi avvicinai a lei prendendola per le spalle.
" Va tutto bene tesoro " le dissi provando a rassicurarla. Si rigirò di scatto. Il suo volto arrabbiato.
" Chi è Milena? "
Al pronunciare del suo nome sgranai gli occhi e mi sentii per un attimo smarrito, poi riacquistata un pò di fermezza provai a darle una risposta.
" Milena è ...è ...è una persona che non c'è più nella mia vita! Una persona meschina che ama prendere in giro le persone e che non ha niente a che vedere con te "
ora fui io ad accarezzarle la guancia ed avvicinai il suo volto al mio, ma lei sembrò non credere a quelle parole e si allontanò.
" Perché allora hai pronunciato il suo nome quando.. "
" Non lo so " la interruppi con queste misere parole e fui tremendamente sincero.
" Ah non lo sai...bene! " si innervosì di più.
" Forse stavo pensando ad una parola simile e ...e  mi è  venuta in mente quella ... " cercai di giustificare, di trovare una soluzione a quel dannato istante in cui quel nome venne fuori.
Lei cominciò a fare ' si ' con la testa,  quasi come un tic. " Ma certo! come no! Ma con chi credi di avere a che fare? " si mise a braccia conserte.
" Non stavo pensando a lei! Lei è come morta per me " per un attimo mi sentii un bugiardo, ipocrita non solo nei confronti di Nikki ma anche verso me stesso. Mi avvicinai a lei cauto " Nikki tu...sei tu la persona più importante e nessun altra...ho seppellito tutto di quello che c'è stato con... " non finii la frase. Forse ero troppo codardo? Lei aspettava una giustificazione esauriente, cieca dall'affetto, se non dall'amore, che provava per me. E da quel momento capii. La presi deciso per un braccio, ma lei si rifiutò di guardarmi " ...Non ti deluderò più! Non ci sarà più nessuna Milena, nessuna Nina , nessuna se non tu "
Le presi il mento e la forzai a guardarmi. Quando i suoi occhi incontrarono i miei, toccai le sue labbra andando sempre di più a fondo. Lei, cieca innamorata, non si mosse e rispose a quel bacio ' sincero ' che da tempo non c'era stato tra di noi. Questa volta ero convinto di aver preso la decisione giusta. La vita va avanti anche se si perdono persone a cui si voleva bene. Una convinzione che mi ero creato? forse! Ma la parola ' basta ' ormai si era fissata nella mia testa e nel mio cuore, e in quel momento riemersero quei sentimenti per Nikki che egoisticamente avevo messo da parte.
La spinsi piano verso il letto e dopo averla sdraiata cominciai ad accarezzarle, desideroso, la coscia. Lei bloccò il mio volto con le mani e ansimanti ci guardammo negli occhi.
" Non voglio che sia solo uno sfogo per te " mi disse seria. Aveva capito tutto, ma questa volta sarebbe stato diverso.
" Io voglio te perché ho una passionale voglia di....te! " le dissi scandendo bene ogni parola e guardandola in modo provocatorio, questo le piacque. Ed era la pura verità. Era come se fossi ritornato indietro, come se nulla fosse accaduto, come se il mio amore per Nikki non fosse mai scomparso. Volevo riassaporare quei momenti che in realtà mi mancarono, e non vedevo l'ora.
Le tolsi la maglietta lasciando il suo corpo nudo. E cominciai ad accarezzarla, ma lei questa volta mi bloccò la mano. La guardai non riuscendo a capire.
" E' con me che lo stai facendo...ma c'è qualcun altro nella tua mente? Milena? "
Sorrisi in modo beffardo, già consapevole della risposta che le avrei dovuto dare. Mi avvicinai alle sue labbra abbastanza tanto da guardarla negli occhi.
" Milena chi? "
Sorrise anche lei e mi baciò.
Finalmente dopo tanto tra di noi fu davvero amore e non pensai nient' altro che a Nikki. Tutto cancellato!


Sentii dei passi avvicinarsi sempre di più. Cercai con una mano di asciugarmi quelle lacrime che impertinenti continuavano a scendere, nonostante volessi fermarle.
" Milena "
Mi girai riconoscendo la voce. Chi l'avrebbe detto...una volta scappai proprio da lui nascondendomi dietro un albero,  ed ora era venuto lui in aiuto. Ma non ce la facevo a guardarlo. Sentivo che qualcosa nel petto faceva male oppure era solo un dolore immaginario.
" Ehi " lui cercò di richiamare la mia attenzione ma non mi mossi.
" Scusa non ce l'ho fatta " dissi guardando fisso un qualcosa  davanti a me coperto dal buio " purtroppo non sono ancora di ferro " sorrisi amaramente tenendo sempre lo sguardo fisso.
" Basta piangere "  mi disse la voce proveniente alla mia destra.
" Non sono io, le lacrime scendono da sole " la mia voce era abbastanza roca.
" Milena tu devi rivederlo, tu devi parlargli almeno una volta, altrimenti non supererai mai "
Non gli risposi. Non potevo rivederlo, non avrei dovuto, era una promessa...
Sentii Matteo sospirare. " Non so più come aiutarti e...mi fa male vederti così "
" Ti ho detto che non è niente! sono momenti normali che vanno e vengono tutto qui! " dissi decisa e sempre con lo sguardo fisso davanti nel buio.
" Ma quando ti metterai in testa di essere una persona umana? e soprattutto quando ti metterai in testa che tu lo ami? E mi dispiace per te ma quello che provi per lui non riuscirai mai a cancellarlo "
Quelle parole mi innervosirono, suscitarono in me una sorta di rabbia, ma la reazione non fu come lui si aspettava. Sorrisi in modo alquanto beffardo e stetti per due minuti con quel sorrisetto stampato in volto, che fece leggermente spazientire ed innervosire Matteo.
" Non ti preoccupare sto a buon punto " risposi quasi assente.
Non sapevo cosa mi stesse succedendo, le parole, i modi, tutto mi veniva spontaneo, in modo assolutamente involontario. Matteo si mise davanti a me coprendo quel buio che avevo continuato a fissare fino a quel momento, la sua mano poggiava sul tronco e quindi ero vincolata dal suo braccio. Mi appiccicai ancora di più al tronco con tutto il corpo per cercare di non crollare.
" Smettila! mi stai facendo preoccupare veramente ora " il suo tono fu dolce e protettivo allo stesso tempo.
Averlo davanti e sentire la dolcezza delle sue parole mi fece riacquistare un pò di lucidità e ricordarmi di non mollare. La sua protezione mi piaceva e mi tranquillizzava. In quel momento dovevo sembrare proprio una bambina spaurita.
" Sto bene " dissi abbozzando un sorriso.
" A me non sembra " lui era ancora scettico ma mi sentivo meglio davvero.
" Ti sembrerà strano ma....averti vicino mi aiuta molto! "  
Ad un tratto venne fuori una timidezza anomala. Erano poche la parole che mi passavano per la testa, in pratica ero in balia della situazione.
" Ritorniamo al bar? " dissi provando a mandar via quella timidezza così pesante.
Lui fece ' si ' con la testa ed aggiunse un ' se te la senti ' .
Gli risposi sorridendo. Però nessuno dei due si mosse. Lui mi stava studiando con lo sguardo ed io...io sentivo il mio cuore acquistare sempre più velocità.
Istintivamente gli presi la mano destra che aveva libera e lo guardai fisso negli occhi.
" Non lasciarmi mai Matteo "
Quelle parole sorpresero anche me. Ma non ebbi il tempo di pensare, mi avvicinai a lui e diressi le mie labbra sulle sue.
" NO "
Staccò la mano dal tronco e fermò le mie labbra. Quando i miei occhi videro il suo sguardo bruto cominciai a spaventarmi. Tolse bruscamente la sua mano dalla mia.
" Non ci provare...lo sappiamo tutte e due che il tuo cuore appartiene ad un altro e penso che tu stessa meglio di me sappia che sei completamente innamorata di lui... " detto questo liberò le mie labbra.
" Non...non ... "
" Milena non sono un ripiego " scandì perfettamente quelle parole ma il tono fu in un certo senso delicato.
" Non ho mai pensato una cosa del genere " gli dissi alzando un pò la voce " come puoi pensare questo? ho seguito solo quello che provavo in questo momento! "
" Quello che provi in questo momento è tutto dettato dalla disperazione, non è niente di vero e di reale! Tu ami un'altra persona che hai bisogno disperatamente di vedere " ora fu lui ad alzare la voce ed a far scomparire quel tono delicato.
Mi colpì parola per parola, ma non lo diedi a vedere o almeno così pensavo.
" No non è vero "  dissi scuotendo la testa e abbassando lo sguardo.
" Ti manca "
" Non è vero "
" Lo desideri "
" Non è vero "
" Lo ami "
" BASTA " urlai esasperata. Esasperata dalla verità. Lui rimase impassibile al mio urlo.
" Ti voglio bene Milena e sono innamorato di te! Ma il tuo amore non appartiene a me ed io non voglio un falso amore. Tu hai bisogno di me solo in parte. E smettila di avere paura di affrontare le cose e soprattutto....smettila di giocare con i sentimenti degli altri per placare le tue frustrazioni e paure "
Ero tremendamente scossa da quelle parole. Le lacrime cominciarono ad uscire nuovamente. Non riuscivo a parlare, a muovermi, solo a piangere.
" ...ora....quando hai finito di piangere e ti senti meglio rientra al bar... " cercò di calibrare il suo tono di voce.
Se ne andò lasciandomi sola dopo avermi massacrato. Ma era veramente colpa sua?
Lui non sapeva niente, niente di quello che dovetti affrontare da sola, quando sentii Robert al telefono e dovetti dirgli di non cercami più, passare per una persona che non sono, sacrificare il mio amore per lui, tutto quello passato insieme per... ma cosa ne sapeva Matteo!
Diedi un pugno al tronco con una mano. Stetti lì per non so quanti minuti da sola, pensando a quanto sia codarda, a quanto Matteo non capiva niente. Avevo avuto un comportamento stupido? E allora? Perché tutti potevano averlo ed io no? Perché io dovevo sempre essere quella che pensava a tutto e a tutti? Io pensavo a Robert, stavo male per lui, ma lui stava veramente così male per me? Perché lui si era consolato fra le braccia di Nikki ed io non potevo baciare e  ne tanto meno ripensare a Matteo?
La mia mente era un turbine di domande in cui l'astio, l'angoscia e la rabbia la facevano da padrone.
" Milena "
Mi girai di colpo presa di sorpresa.
" Marco " riuscii solo a dire quando lo guardai sorpresa. Lui sgranò gli occhi vedendomi piangere. Mi asciugò le lacrime con le dita e mi sorrise.
" Cosa c'è che non va? " anche lui usò un tono dolce.
" No niente " mi affrettai a dire.
" Matteo ha detto che stavi rientrando ma poi non.. "
" Ehm si...ecco ...io .... " lo interruppi stupidamente poiché non sapevo cosa dire.
" E' lui che ti ha fatto piangere? " il suo tono si fece un pò più greve. Rimasi a guardarlo imbambolata. " No no " dissi sfuggente.
" Stai tranquilla " detto questo mi prese le mani e mi abbracciò. Nella mia mente scattò un qualcosa di strano. Quando ci distaccammo lo guardai negli occhi e lo trascinai via da lì. Avevo in mente una meta, avevo in mente un posto e soprattutto avevo un forte desiderio.
Lo trascinai verso la macchina di Valentina dato che ero certa che non l'avrebbe chiusa visto che la riteneva un catorcio, ed era convinta che nessuno l'avrebbe mai rubata.
Entrammo così in macchina: io mi misi seduta al posto del conducente e Marco al posto affianco.
" Scusa è che avevo un pò freddo e non volevo ritornare al bar...per te è un problema? " chiesi inventando in realtà una scusa.
" No no non ti preoccupare "
Sussurrai un leggero ' ok ' pensando alla prossima mossa da fare.
" Hai freddo ora? " mi chiese lui sorridendo. Aveva sicuramente capito il mio obiettivo e stette al gioco.
" Un pò....vuoi riscaldarmi? " il mio tono timido mi fece apparire tutt'altro che sensuale. Lui mi abbracciò ed io mi accoccolai sul suo petto. Per un pò di minuti nessuno dei due si mosse. Lui aspettava la mia prossima mossa, così feci finta di rabbrividire e prese la palla al balzo.
" Hai ancora freddo? "
Mi sollevai leggermente per guardarlo negli occhi " Ehm scusa ma questa sera non riesco a scaldarmi "
Questa volta riuscii ad essere più sensuale. Per lui fu troppo. Mi baciò all'istante ed io fui felice per quella vittoria. Lo baciai con passione , con foga. Poi abbassammo tutti e due i sedili davanti e ricominciammo a baciarci. La mia mente era completamente assente così il mio cuore.
Mi misi sopra di lui per passare ad altro, ormai il bacio non bastava più. Lui ovviamente non replicò. Gli tolsi la maglietta e cominciai a ribaciarlo, poi lui pretese lo stesso da me e lo accontentai. Ma i preliminari non mi interessavano volevo andare subito al dunque, il mio desiderio era incontenibile ed affamato, avevo fretta. Slacciai la cinta dei suo pantaloni e proprio mentre lui cercava di sbottonare i miei jeans la portiera si aprì. Il gelido vento mi colpì all'improvviso e sentii veramente freddo. Una mano mi afferrò il braccio e mi trascinò giù dalla macchina facendomi cadere. Ma il male non fu forte quanto il freddo, che cominciò a farmi battere subito i denti. Non guardai chi fosse fino a quando questa mano dopo aver sbattuto con forza la portiera non mi risollevò. Fu tutto un fretta e furia. Matteo mi trascinò velocemente verso la sua macchina e prima di farmi entrare mi bloccò. In quel momento gli vidi in volto una rabbia quasi animalesca. Mi diede uno schiaffo in pieno volto. Lo guardai con occhi sbarrati, incredula e tremante sia per il freddo che per Matteo.
" Sei una delusione Milena " mi disse con disprezzo. Mi prese per il braccio e con forza mi spinse dentro la macchina. Le sue parole mi fecero più che male. Non riuscivo a credere a quello che era appena successo: allo schiaffo, a Marco.
Matteo partì a velocità elevata lasciando sicuramente le tracce delle ruote sull'asfalto. Non lo guardai durante il tragitto, pensai alle sue parole, al suo disprezzo nei miei confronti. Nessuno dei due parlò. Delusione, delusione, delusione. Sicuramente la sua delusione non era niente in confronto a quella che io provavo per me stessa.
Forse stavo impazzendo sul serio. Ero sola e vuota ma mi sentivo bene. Non mi veniva da piangere e riacquistai pian piano tranquillità. Come se quella persona prima in macchina di Valentina, in realtà fosse un'altra Milena. L'illusione di cambiare così all'improvviso...Ci sarei riuscita se Matteo non fosse intervenuto? La mia voglia di dimenticarlo era così tanta, a causa dell'opprimente amore che provavo per lui, che sarei riuscita nel mio intento. Ma ero solo un'illusa che cercava di andare aventi nei peggio modi, e tutto finiva in un fallimento totale, in una condizione peggiore.
Quella sera infatti, al mio amore perduto si aggiunse qualcos'altro.
..
Quella sera fu l'ultima sera che vidi Matteo.






Spero aver chiarito i vostri dubbi...spero! Tranquilla Ada! Lo so...vi sto facendo impazzire XD Per qualsiasi cosa chiedete^^
Lucy hai fatto BINGOOOO wow O.O ....ihihih! Non ti preoccupare adesso è normale che tu dica che Nikki sia una stronza ^^"
Bambolotta la canzone che suona Milena nel capitolo precedente è quella che ha scritto Rob prima della sua partenza, e che le suona durante la famosa ultima notte :D nel sogno lui sogna proprio che sia Milena a suonarla. un bacione!
Grazie a tutte per i complimenti!!!
alla prossima....kissssss <3












  
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