E poi quella di XXX_Ice_Princess_XXX: sì, anche io!!* Io ho sbavato mentre scrivevo!! Baci anche a te!! Ciaoo!!*
Capitolo 11:
La
mattina dopo i miei amici mi vengono a chiamare per andare a scuola.
<< Le cicche? >> chiedo. Mi fanno vedere una scatolina di
plastica con il coperchio. << Ne stiamo masticando una anche
adesso...fresca di giornata >> mi informa Mark << siete
grandi!! >> e mi danno la scatola. Arrivati a scuola, metto tre
dei miei amici fuori dalla porta a vedere se sta arrivando Sophie e uno
con me. Io e Andrew facciamo una palla enorme di cicca e gliela
mettiamo nell'armadietto. Questa sì che è vita. Mi fanno
cenno che sta arrivando. Chiudo tutto e faccio finta di niente. Sophie
passa davanti. E' molto elegante. Maglia bianca a paillet con il
disegno di un muso di un lupo e jeans neri. Forse lo è anche
troppo. Mi guarda maliziosa e io rispondo con un sorriso. Cooosa?
Abbocca, abbocca, cavoloooo!! Sto urlando nella mia mente, mentre apre
il suo armadietto. Fa un passo indietro. E' scandalizzata, povera
piccia. << Seeeee!! >> esclamo e dò un cinque a
tutti. Rachel e Grace mi guardano schifate. << Che cosa
schifosa!!* >> esclama Sophie. Si gira a guardarmi. <<
Adesso come pensi che possa togliere la vostra robaccia, eh?? Me lo
spieghi?? >> e si avvicina. << Distanze di sicurezza, prego
>> e metto una mano in mezzo a noi due. << Distanze di
sicurezza? Cosa? >>. E' arrabbiata. << Io ti tolgo quella
roba...se tu mi dici tutto ciò che voglio sapere >>.
Guardo i suoi occhi dolci, accecati dai miei. E capisce tutto. <<
E' uno sporco ricatto >> << Sì. Ma ne ho tutto il
diritto. Sono il Re. I am the King >> << Non ti
sforzare...è già tanto se sai parlare la tua lingua
>>. Ma che....io non parlo più. << Noi due faremo i
conti >>. E' una promessa. Che sarà facile mantenere.
<< Ma davvero...e se io avessi altri programmi? >>. Si fa
sempre più vicina. E io rischio d'impazzire con lei davanti.
<< Cancellali >> le rispondo, con malizia al massimo. Si
avvicina al mio orecchio. << Cercherò.... >> e la
campanella suona, lasciandomi basito. La vedo entrare in classe, con la
sua camminata sinuosa. << Non hai concluso niente >> mi fa
notare Ryan. << Neanche lei >> preciso io ed entriamo in
classe. Il professore non è ancora entrato, così
prendiamo i nostri posti con comodo. Sophie sta chiacchierando con
Rachel e Grace. All'improvviso inizia a ridere. Sembra quasi un canto
d'usignolo quando ride. Continua a ridere e quasi si sdraia sul banco.
Quando il professore entra, ci alziamo e lei torna seria. Miracolo.
Continuano a mandarsi bigliettini. E sono troppo curioso. Alzo la mano.
<< Sì', signor Carter? >> << Sophie Sinclair e
le sue amiche si stanno mandando bigliettini >>. Il prof le
guarda imbufalite e lei è arrabbiata con me. Ci credo. <<
Chi è che ha iniziato a scrivere? >> chiede il prof.
<< Io >> risponde Sophie. Impertinente. << Chi ha
finito? >> << sempre io >>. Oh, ma che impertinente.
<< Quei bigliettini a me...e tu in detenzione >>. Sophie si
gira e mi guarda sorridente. << L'hai voluto te >> e se ne
va. << Cosa intende farci con quei bigliettini, prof? >>
<< Li tengo io...perché tu Carter, potresti fare qualcosa
di malefico >> mi risponde il prof. Faccio la faccia da bimbo
innocente. << Andiamo prof, sono un bravo ragazzo >> e
tutti si mettono a ridere. Anche io. << Visto che odio gli spioni
e i bugiardi...fatti un giro anche tu in detenzione >>.
Cazzo...Arrivo in detenzione. Sophie è seduta in ultima fila. Mi
guarda impertinente e poi si gira dall'altra parte. << Posso?
>> chiedo, calmo. Mi guarda. E' desiderosa. Nei suoi occhi si
legge di tutto. Tutto ciò che io vorrei sapere. Mi sorride,
purtroppo non è un sorriso amichevole. << Lo prendo come
un sì >>. Diventa seria e io mi siedo. Siamo vicini di
banco, adesso. Ultima fila, la mia casa. La guardo, incapace di dire
solo una parola. Mette la mano sul banco. Cosa vuole significare questo
gesto? Significa che è stanca di tenersela in grembo. Giusto.
Mi guarda implorante. << Allora, ti fa ancora male la guancia?
>> le chiedo. Forse domanda sbagliata, visto che ce l'ha
violetta. << Mi dispiace...non...credevo di avere
così tanta forza >> e le metto una mano sulla guancia,
delicatamente. Lei chiude gli occhi e prende la sua mano che poco
prima ha appoggiato sul banco e la mette sulla mia. Li riapre e ci
guardiamo negli occhi. << Se la volete finire con il momento
romantico >> esclama il professore affidato. << Ah, scusi!!
>> e togliamo le nostre mani, sorridendo. Carter, ti rendi conto ciò che hai appena fatto???? Cerco
di rendermi conto di ciò che ho appena fatto. << Mathias,
sei pallidissimo!! Stai bene? >> mi sussurra Sophie. <<
Credo...credo di no >> e mi metto in prima fila. Per tutto il
tempo non la guardo. Ho paura di vedere la sua espressione.
Probabilmente l'ho illusa, anche solo per un secondo...ma è
bastato. Aspetto che sia l'ora di andare in mensa e poi raggiungo i
miei amici. Lo stesso fa Sophie. << Com'è andata in
detenzione? >> mi chiede George. << Bhè...l'ho presa
per il sedere tutto il tempo >> << E come ha reagito?
>> << Mi ha ignorato tutto il tempo >> rispondo.
Seee...un po' di verità c'è, dai..qualche spizzico qua e
là...ma non sono un bugiardo completo, dai. Guardo lei. E' con
le sue amiche, ma non stanno parlando. Strano. Ed è strano che
lei non stia ridendo. Mmm. << Bhè...lo scherzo delle
cicche è uno dei migliori >> si complimenta Ryan. <<
I know it >> << Secondo me, sta architettando
qualcosa....Attento >> mi avverte Mark. << Se ci prova, sa
benissimo che fine fa >> << E le sue amiche? >>
mi chiede Ryan. Ci penso su. Non sono sadico. << Bhè, sono
ingenue e non hanno la minima idea di ciò che potrebbe diventare
la loro migliore amica...perciò distraetele e quando vi do il
segnale lasciatele andare...punto >> << Va bene >>
rispondono in coro. Parliamo ancora un po' e poi andiamo nell'"area
armadietti" per prendere i libri dell'ora successiva. Sophie è
già lì e mi guarda. Sì, ha architettato qualcosa.
Ci scommetto la camicia .
Apro il mio armadietto e quasi mi cascano addosso circa 50 rotoli di
carta igienica. La guardo. Mi manda un bacino. Mi avvicino e non
è per niente spaventata. << Farai meglio a cancellare i
tuoi piani per questo pomeriggio >> << Ah
sììì?? >> mi risponde lei.... <<
Sì >> << Quando vuoi >> mi risponde
impertinente e maliziosa e se ne va in classe, con le sue amiche.
Andiamo anche noi.
<< Avete capito il piano?? >> chiedo l'ultima volta. << Non è la prima volta >> mi risponde Andrew e entriamo in azione. Sophie è appena uscita da scuola. << Ehi, Sophie.... >>. Si gira. << Ah...ancora voi... >> << L'altra volta era Andrew >> << Non mi importa come si chiamano i tuoi amici >>. Nessuno può dire una cosa del genere a me, che sono il Re. La prendo in braccio. << Allora peso? >> mi chiede. << Una piuma >> rispondo. Non era mica una bugia. La sanissima verità in persona. La porto sulla casa sull'albero. La poggio sulla solita sedia e la leghiamo. Arrivano anche gli altri. << Stavolta alle mie amiche che avete fatto? >> chiede, cercando di mantenere l'espressione da impertinente. << Loro non centrano niente >> le rispondo. Sorride. << Saggio >> << Grazie >>. Silenzio. Lei cerca di non guardare nessuno. << Come mai sei vestita così elegantemente oggi? >> << E' vietato, forse? >> mi chiede. Eppure i suoi genitori sono due persone gentilissime. << No...devi uscire con qualcuno? >> << E chi mi vuole? >> chiede. Bhè...Su questo ci si può riflettere. Mi guarda maliziosa. Silenzio. Di nuovo.<< Allora piaciuto il mio scherzetto, oggi? >> le chiedo. Sorride. << Sei un piccolo bastardo >> e parte lo schiaffone. No. Stavolta è troppo forte. << Matt!! >> esclama Mark. Guardo Sophie. << Ma hai la mania di usare le mani ogni volta che ci incontriamo?? >> mi chiede, mentre le lacrime scendono dal suo viso. << Lasciatemi da sola con lei...proverò a farla parlare... >> << o a farla smettere di piangere >> continua Ryan e se ne vanno. Esce anche del sangue da quella botta. Ma scusate?? Sono forse un lottatore? Vorrei dire. Mi guarda, senza quello sguardo impertinente, senza quello sguardo malizioso. Senza niente. Ha soltanto il dolore. << Sta sanguinando, vero? >> mi chiede. << Sì....prendo il disinfettante e il cerotto >>. Prendo del cotone, ci metto il disinfettante e glielo pigio sulla parte sanguinante. << Se mi slegassi, potrei farlo anche io >> mi dice. << No >> rispondo << Ah, ti piace vedere le ragazze legate, eh? >> e inizia a ridere. << Anche....ma il danno l'ho fatto io e lo risolvo io >> << E' gentile da parte tua >> << Sì, devo dire che sono stato molto gentile oggi...Una bomba >>. Diventa subito seria e non mi guarda più in faccia. << Ehi, scusa...mi dispiace >>. Mi guarda. Sta cercando di uccidermi con lo sguardo, per caso? Povera ragazzina, non sa che non ci riuscirà facilmente? Le metto il cerotto. Non vuole per nessuna ragione guardarmi in faccia. Le prendo il viso e la costringo a guardarmi negli occhi. << Mi dispiace >> ripeto. Mi guarda le labbra. Le guardo le labbra. Non puoi. Non posso. Le lascio il viso. Mi alzo, vado a rimettere le cose a posto e prendo il ghiaccio. Glielo pigio sulla guancia. << Dai, dimmi perché sei così elegante >> << Mi piace troppo questa maglietta >> << In effetti, non è male >> << Grazie...I know it >> e scoppiamo a ridere. << Ho visto le tue foto su facebook >> mi confessa. Mi alzo e porto via il ghiaccio. Guardo fuori dalla finestra e sono girato di spalle. << Belle, eh? >> dico. << Bellissime >> risponde. Mi giro. Non ho capito se sta mentendo o se è tutto vero. Mah. La guardo negli occhi. Glielo voglio chiedere, ma ho paura della risposta. Fifone. Non credo proprio. Chiediglielo, allora. << Stai dicendo sul serio? >> chiedo. Annuisce. << Grazie >>. Tutto questo non va affatto. Soltanto perché trova bella una persona non significa niente. See seee. << ah, Sophie, se i tuoi fanno domande sul perché sanguini...per favore, non dirli che sono stato io >>. Mi metto in ginocchio. << Me l'hanno già fatta ieri...ho detto che sono andata a sbattere >> << Grazie >> << Non c'è di che >>. Silenzio tra di noi. << Allora, mi liberi? >> << Certo >> e la slego. Tornano su tutti e Sophie se ne va a casa, come se niente fosse.....
Ehi, allora...siete tutte vive dopo questo capitolo?? Eee?? Piaciuto?? A me tantissimo!! Commentate...ciaoooo e bacioniii!!
<< Avete capito il piano?? >> chiedo l'ultima volta. << Non è la prima volta >> mi risponde Andrew e entriamo in azione. Sophie è appena uscita da scuola. << Ehi, Sophie.... >>. Si gira. << Ah...ancora voi... >> << L'altra volta era Andrew >> << Non mi importa come si chiamano i tuoi amici >>. Nessuno può dire una cosa del genere a me, che sono il Re. La prendo in braccio. << Allora peso? >> mi chiede. << Una piuma >> rispondo. Non era mica una bugia. La sanissima verità in persona. La porto sulla casa sull'albero. La poggio sulla solita sedia e la leghiamo. Arrivano anche gli altri. << Stavolta alle mie amiche che avete fatto? >> chiede, cercando di mantenere l'espressione da impertinente. << Loro non centrano niente >> le rispondo. Sorride. << Saggio >> << Grazie >>. Silenzio. Lei cerca di non guardare nessuno. << Come mai sei vestita così elegantemente oggi? >> << E' vietato, forse? >> mi chiede. Eppure i suoi genitori sono due persone gentilissime. << No...devi uscire con qualcuno? >> << E chi mi vuole? >> chiede. Bhè...Su questo ci si può riflettere. Mi guarda maliziosa. Silenzio. Di nuovo.<< Allora piaciuto il mio scherzetto, oggi? >> le chiedo. Sorride. << Sei un piccolo bastardo >> e parte lo schiaffone. No. Stavolta è troppo forte. << Matt!! >> esclama Mark. Guardo Sophie. << Ma hai la mania di usare le mani ogni volta che ci incontriamo?? >> mi chiede, mentre le lacrime scendono dal suo viso. << Lasciatemi da sola con lei...proverò a farla parlare... >> << o a farla smettere di piangere >> continua Ryan e se ne vanno. Esce anche del sangue da quella botta. Ma scusate?? Sono forse un lottatore? Vorrei dire. Mi guarda, senza quello sguardo impertinente, senza quello sguardo malizioso. Senza niente. Ha soltanto il dolore. << Sta sanguinando, vero? >> mi chiede. << Sì....prendo il disinfettante e il cerotto >>. Prendo del cotone, ci metto il disinfettante e glielo pigio sulla parte sanguinante. << Se mi slegassi, potrei farlo anche io >> mi dice. << No >> rispondo << Ah, ti piace vedere le ragazze legate, eh? >> e inizia a ridere. << Anche....ma il danno l'ho fatto io e lo risolvo io >> << E' gentile da parte tua >> << Sì, devo dire che sono stato molto gentile oggi...Una bomba >>. Diventa subito seria e non mi guarda più in faccia. << Ehi, scusa...mi dispiace >>. Mi guarda. Sta cercando di uccidermi con lo sguardo, per caso? Povera ragazzina, non sa che non ci riuscirà facilmente? Le metto il cerotto. Non vuole per nessuna ragione guardarmi in faccia. Le prendo il viso e la costringo a guardarmi negli occhi. << Mi dispiace >> ripeto. Mi guarda le labbra. Le guardo le labbra. Non puoi. Non posso. Le lascio il viso. Mi alzo, vado a rimettere le cose a posto e prendo il ghiaccio. Glielo pigio sulla guancia. << Dai, dimmi perché sei così elegante >> << Mi piace troppo questa maglietta >> << In effetti, non è male >> << Grazie...I know it >> e scoppiamo a ridere. << Ho visto le tue foto su facebook >> mi confessa. Mi alzo e porto via il ghiaccio. Guardo fuori dalla finestra e sono girato di spalle. << Belle, eh? >> dico. << Bellissime >> risponde. Mi giro. Non ho capito se sta mentendo o se è tutto vero. Mah. La guardo negli occhi. Glielo voglio chiedere, ma ho paura della risposta. Fifone. Non credo proprio. Chiediglielo, allora. << Stai dicendo sul serio? >> chiedo. Annuisce. << Grazie >>. Tutto questo non va affatto. Soltanto perché trova bella una persona non significa niente. See seee. << ah, Sophie, se i tuoi fanno domande sul perché sanguini...per favore, non dirli che sono stato io >>. Mi metto in ginocchio. << Me l'hanno già fatta ieri...ho detto che sono andata a sbattere >> << Grazie >> << Non c'è di che >>. Silenzio tra di noi. << Allora, mi liberi? >> << Certo >> e la slego. Tornano su tutti e Sophie se ne va a casa, come se niente fosse.....
Ehi, allora...siete tutte vive dopo questo capitolo?? Eee?? Piaciuto?? A me tantissimo!! Commentate...ciaoooo e bacioniii!!