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Autore: Camille_Paul    02/12/2009    4 recensioni
Matt è un ragazzo di Washington talmente orgoglioso di se stesso e del suo club da non accorgersi di niente. Presto si accorgerà di avere avuto per circa quattordici anni un velo sugli occhi e si accorgerà dei suoi veri sentimenti per qualcuno. - Mi ami davvero? - ti amo e te lo giuro
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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mathias 11 Ciao a tutte!!* Come va??? Il capitolo precedente l'ho scritto solo qualche ora fa, ma perché oggi sono malata, capite? Vorrei ringraziare prima di tutto chi mi ha messo tra le preferite e chi tra le seguite. Vi adoro, perché mi date fiducia...*-* poi devo rispondere ad due recensioni  che considero importanti, quella di xXx_Sara_xXx : bhè...Sara, stanne certa...anche se Mathias è un misto tra quei tre...è bellissimo...è splendido è...(mi scende la saliva)....stupendoooo!!! Meraviglioso...Comunque prima o poi, avrai quello che vuoi...e forse Matt penserà a Sophie...forse....speriamoooo!! Sophie, come Matt, non ha capito che è innamorata....l'ha capito solo la sua mente...bacioni a presto....Goditi questo capitolo...Ciaooooo!!!*
E poi quella di XXX_Ice_Princess_XXX: sì, anche io!!* Io ho sbavato mentre scrivevo!! Baci anche a te!! Ciaoo!!*
Capitolo 11:
La mattina dopo i miei amici mi vengono a chiamare per andare a scuola. << Le cicche? >> chiedo. Mi fanno vedere una scatolina di plastica con il coperchio. << Ne stiamo masticando una anche adesso...fresca di giornata >> mi informa Mark << siete grandi!! >> e mi danno la scatola. Arrivati a scuola, metto tre dei miei amici fuori dalla porta a vedere se sta arrivando Sophie e uno con me. Io e Andrew facciamo una palla enorme di cicca e gliela mettiamo nell'armadietto. Questa sì che è vita. Mi fanno cenno che sta arrivando. Chiudo tutto e faccio finta di niente. Sophie passa davanti. E' molto elegante. Maglia bianca a paillet con il disegno di un muso di un lupo e jeans neri. Forse lo è anche troppo. Mi guarda maliziosa e io rispondo con un sorriso. Cooosa? Abbocca, abbocca, cavoloooo!! Sto urlando nella mia mente, mentre apre il suo armadietto. Fa un passo indietro. E' scandalizzata, povera piccia. << Seeeee!! >> esclamo e dò un cinque a tutti. Rachel e Grace mi guardano schifate. << Che cosa schifosa!!* >> esclama Sophie. Si gira a guardarmi. << Adesso come pensi che possa togliere la vostra robaccia, eh?? Me lo spieghi?? >> e si avvicina. << Distanze di sicurezza, prego >> e metto una mano in mezzo a noi due. << Distanze di sicurezza? Cosa? >>. E' arrabbiata. << Io ti tolgo quella roba...se tu mi dici tutto ciò che voglio sapere >>. Guardo i suoi occhi dolci, accecati dai miei. E capisce tutto. << E' uno sporco ricatto >> << Sì. Ma ne ho tutto il diritto. Sono il Re. I am the King >> << Non ti sforzare...è già tanto se sai parlare la tua lingua >>. Ma che....io non parlo più. << Noi due faremo i conti >>. E' una promessa. Che sarà facile mantenere. << Ma davvero...e se io avessi altri programmi? >>. Si fa sempre più vicina. E io rischio d'impazzire con lei davanti. << Cancellali >> le rispondo, con malizia al massimo. Si avvicina al mio orecchio. << Cercherò.... >> e la campanella suona, lasciandomi basito. La vedo entrare in classe, con la sua camminata sinuosa. << Non hai concluso niente >> mi fa notare Ryan. << Neanche lei >> preciso io ed entriamo in classe. Il professore non è ancora entrato, così prendiamo i nostri posti con comodo. Sophie sta chiacchierando con Rachel e Grace. All'improvviso inizia a ridere. Sembra quasi un canto d'usignolo quando ride. Continua a ridere e quasi si sdraia sul banco. Quando il professore entra, ci alziamo e lei torna seria. Miracolo. Continuano a mandarsi bigliettini. E sono troppo curioso. Alzo la mano. << Sì', signor Carter? >> << Sophie Sinclair e le sue amiche si stanno mandando bigliettini >>. Il prof le guarda imbufalite e lei è arrabbiata con me. Ci credo. << Chi è che ha iniziato a scrivere? >> chiede il prof. << Io >> risponde Sophie. Impertinente. << Chi ha finito? >> << sempre io >>. Oh, ma che impertinente. << Quei bigliettini a me...e tu in detenzione >>. Sophie si gira e mi guarda sorridente. << L'hai voluto te >> e se ne va. << Cosa intende farci con quei bigliettini, prof? >> << Li tengo io...perché tu Carter, potresti fare qualcosa di malefico >> mi risponde il prof. Faccio la faccia da bimbo innocente. << Andiamo prof, sono un bravo ragazzo >> e tutti si mettono a ridere. Anche io. << Visto che odio gli spioni e i bugiardi...fatti un giro anche tu in detenzione >>. Cazzo...Arrivo in detenzione. Sophie è seduta in ultima fila. Mi guarda impertinente e poi si gira dall'altra parte. << Posso? >> chiedo, calmo. Mi guarda. E' desiderosa. Nei suoi occhi si legge di tutto. Tutto ciò che io vorrei sapere. Mi sorride, purtroppo non è un sorriso amichevole. << Lo prendo come un sì >>. Diventa seria e io mi siedo. Siamo vicini di banco, adesso. Ultima fila, la mia casa. La guardo, incapace di dire solo una parola. Mette la mano sul banco. Cosa vuole significare questo gesto? Significa  che è stanca di tenersela in grembo. Giusto. Mi guarda implorante. << Allora, ti fa ancora male la guancia? >> le chiedo. Forse domanda sbagliata, visto che ce l'ha violetta.  << Mi dispiace...non...credevo di avere così tanta forza >> e le metto una mano sulla guancia, delicatamente. Lei chiude gli occhi e prende la  sua mano che poco prima ha appoggiato sul banco e la mette sulla mia. Li riapre e ci guardiamo negli occhi. << Se la volete finire con il momento romantico >> esclama il professore affidato. << Ah, scusi!! >> e togliamo le nostre mani, sorridendo. Carter, ti rendi conto ciò che hai appena fatto???? Cerco di rendermi conto di ciò che ho appena fatto. << Mathias, sei pallidissimo!! Stai bene? >> mi sussurra Sophie. << Credo...credo di no >> e mi metto in prima fila. Per tutto il tempo non la guardo. Ho paura di vedere la sua espressione. Probabilmente l'ho illusa, anche solo per un secondo...ma è bastato. Aspetto che sia l'ora di andare in mensa e poi raggiungo i miei amici. Lo stesso fa Sophie. << Com'è andata in detenzione? >> mi chiede George. << Bhè...l'ho presa per il sedere tutto il tempo >> << E come ha reagito? >> << Mi ha ignorato tutto il tempo >> rispondo. Seee...un po' di verità c'è, dai..qualche spizzico qua e là...ma non sono un bugiardo completo, dai. Guardo lei. E' con le sue amiche, ma non stanno parlando. Strano. Ed è strano che lei non stia ridendo. Mmm. << Bhè...lo scherzo delle cicche è uno dei migliori >> si complimenta Ryan. << I know it >> << Secondo me, sta architettando qualcosa....Attento >> mi avverte Mark. << Se ci prova, sa benissimo che fine fa >>  << E le sue amiche? >> mi chiede Ryan. Ci penso su. Non sono sadico. << Bhè, sono ingenue e non hanno la minima idea di ciò che potrebbe diventare la loro migliore amica...perciò distraetele e quando vi do il segnale lasciatele andare...punto >> << Va bene >> rispondono in coro. Parliamo ancora un po' e poi andiamo nell'"area armadietti" per prendere i libri dell'ora successiva. Sophie è già lì e mi guarda. Sì, ha architettato qualcosa. Ci scommetto la camicia . Apro il mio armadietto e quasi mi cascano addosso circa 50 rotoli di carta igienica. La guardo. Mi manda un bacino. Mi avvicino e non è per niente spaventata. << Farai meglio a cancellare i tuoi piani per questo pomeriggio >> << Ah sììì?? >> mi risponde lei.... << Sì >> << Quando vuoi >> mi risponde impertinente e maliziosa e se ne va in classe, con le sue amiche. Andiamo anche noi.

<< Avete capito il piano?? >> chiedo l'ultima volta. << Non è la prima volta >> mi risponde Andrew e entriamo in azione. Sophie è appena uscita da scuola. << Ehi, Sophie.... >>. Si gira. << Ah...ancora voi... >> << L'altra volta era Andrew >> << Non mi importa come si chiamano i tuoi amici >>. Nessuno può dire una cosa del genere a me, che sono il Re. La prendo in braccio. << Allora peso? >> mi chiede. << Una piuma >> rispondo. Non era mica una bugia. La sanissima verità in persona. La porto sulla casa sull'albero. La poggio sulla solita sedia e la leghiamo. Arrivano anche gli altri. << Stavolta alle mie amiche che avete fatto? >> chiede, cercando di mantenere l'espressione da impertinente. << Loro non centrano niente >> le rispondo. Sorride. << Saggio >> << Grazie >>. Silenzio. Lei cerca di non guardare nessuno.  << Come mai sei vestita così elegantemente oggi? >> << E' vietato, forse? >> mi chiede. Eppure i suoi genitori sono due persone gentilissime. << No...devi uscire con qualcuno? >> << E chi mi vuole? >> chiede. Bhè...Su questo ci si può riflettere. Mi guarda maliziosa. Silenzio. Di nuovo.<< Allora piaciuto il mio scherzetto, oggi? >> le chiedo. Sorride. << Sei un piccolo bastardo >> e parte lo schiaffone. No. Stavolta è troppo forte. << Matt!! >> esclama Mark. Guardo Sophie. << Ma hai la mania di usare le mani ogni volta che ci incontriamo?? >> mi chiede, mentre le lacrime scendono dal suo viso. << Lasciatemi da sola con lei...proverò a farla parlare... >> << o a farla smettere di piangere >> continua Ryan e se ne vanno. Esce anche del sangue da quella botta. Ma scusate?? Sono forse un lottatore? Vorrei dire. Mi guarda, senza quello sguardo impertinente, senza quello sguardo malizioso. Senza niente. Ha soltanto il dolore. << Sta sanguinando, vero? >> mi chiede. << Sì....prendo il disinfettante e il cerotto >>. Prendo del cotone, ci metto il disinfettante e glielo pigio sulla parte sanguinante. << Se mi slegassi, potrei farlo anche io >> mi dice. << No >> rispondo << Ah, ti piace vedere le ragazze legate, eh? >> e inizia a ridere. << Anche....ma il danno l'ho fatto io e lo risolvo io >> << E' gentile da parte tua >> << Sì, devo dire che sono stato molto gentile oggi...Una bomba >>. Diventa subito seria e non mi guarda più in faccia. << Ehi, scusa...mi dispiace >>. Mi guarda. Sta cercando di uccidermi con lo sguardo, per caso? Povera ragazzina, non sa che non ci riuscirà facilmente? Le metto il cerotto. Non vuole per nessuna ragione guardarmi in faccia. Le prendo il viso e la costringo a guardarmi negli occhi. << Mi dispiace >> ripeto. Mi guarda le labbra. Le guardo le labbra. Non puoi. Non posso. Le lascio il viso. Mi alzo, vado a rimettere le cose a posto e prendo il ghiaccio. Glielo pigio sulla guancia. << Dai, dimmi perché sei così elegante >> << Mi piace troppo questa maglietta >> << In effetti, non è male >> << Grazie...I know it >> e scoppiamo a ridere. << Ho visto le tue foto su facebook >> mi confessa. Mi alzo e porto via il ghiaccio. Guardo fuori dalla finestra e sono girato di spalle. << Belle, eh? >> dico. << Bellissime >> risponde. Mi giro. Non ho capito se sta mentendo o se è tutto vero. Mah. La guardo negli occhi. Glielo voglio chiedere, ma ho paura della risposta. Fifone. Non credo proprio. Chiediglielo, allora. << Stai dicendo sul serio? >> chiedo. Annuisce. << Grazie >>. Tutto questo non va affatto. Soltanto perché trova bella una persona non significa niente. See seee. << ah, Sophie, se i tuoi fanno domande sul perché sanguini...per favore, non dirli che sono stato io >>. Mi metto in ginocchio. << Me l'hanno già fatta ieri...ho detto che sono andata a sbattere >> << Grazie >> << Non c'è di che >>. Silenzio tra di noi. << Allora, mi liberi? >> << Certo >> e la slego. Tornano su tutti e Sophie se ne va a casa, come se niente fosse.....


Ehi, allora...siete tutte vive dopo questo capitolo?? Eee?? Piaciuto?? A me tantissimo!! Commentate...ciaoooo e bacioniii!! 


  
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