[ANGOLO DELL’AUTRICE_1 --> @.@ Ho passato la giornata tra le x, y e z del mio AVANZATISSIMO programma di liceo classico, tra le pare mentali di Seneca e un simil-testo scritto in francese che narra la storia di amore virtuale di tue tizi, corredata da canzone. Ovviamente a voi non interessa nulla di tutto ciò, però è per farvi capire in che stato sono arrivata a scrivere questa shot, ed è evidente che dovevo essere DAVVERO molto ispirata xD
 Ho scritto questa FF principalmente perché avevo promesso una VERA BellaxJacob alla migliore donna eretica del mondo:  xxsakura94xx  *_* Ti voglio béééne!! <3
 L’occasione si è presentata dopo aver passato ore, giorni, settimane, mesi dell’ultimo anno a chiedermi se quella tonna di Bella mancasse di qualche neurone o direttamente di un cervello -.-“
La scena si svolge in New Moon, qualche minuto prima dall’odiosa telefonata di quel parassita del ca……..aaaaaaaaaaaaucciù dal petto peloso e moscio! >.<
Se mentre leggevate il libro o guardavate il film  avete tirato qualche madonna quando Jake risponde allo squillo, allora leggete assolutamente ;)
Ci si risente a fine pagina ;)
PS: Bella foooooooorse è leggermente OOC, ma il suo comportamento potrebbe essere giustificato da una botta in testa che le ha risvegliato qualche neurone latente xD ]


Dicono che il momento più bello di un bacio sia quel preciso istante in cui vedi il viso dell’altro che si avvicina al tuo. Quella frazione di secondo in cui capisci di non essere sola in questa bolla che ti isola dal mondo e che ti lega indissolubilmente a colui che hai nel cuore. Più di un contatto fisico, che mette in collegamento solo i nostri corpi, contenitori della nostra esistenza, la percezione del breve spazio che intercorre tra le nostre labbra e la riduzione graduale di esso col passare dei secondi è quello che ti spezza. Ti spezza perché agogni incredibilmente l’altro, perché il cuore sembra voler balzarti fuori dal pezzo, forse per ricongiungersi con quello di colui che il quel momento sta davanti a te, o forse per farsi sentire, per imporre la propria presenza all’altro.
Quanto ho odiato questo stupido mio cuore, che tradiva le mie emozioni, che non faceva altro che allontanare LUI per la linfa vitale che pompava nel mio corpo e che lo attraeva mortalmente, mettendo a rischio la mia esistenza.
Ora sento solo una gioia smisurata per il battito che mi risuona nelle orecchie, per il tremito nelle mani e il respiro accelerato, reazioni manifeste del terremoto che si sta verificando ossa e neuroni.
Vedo il suo volto sempre più vicino, le labbra carnose che tendono alle mie, anche loro scosse da un leggero tremito che forse tradisce la stessa agitazione che ribolle nel mio animo, i ribelli capelli neri  scompigliati, le sopracciglia leggermente corrugate nello sforzo di darsi un freno, lo sguardo che centra direttamente le mie pupille.
Chiudo gli occhi e credo stia facendo lo stesso anche lui.
Una forza muove le mie gambe e mi spinge qualche passo indietro, appoggiando la schiena al bancone della mia cucina. Non ho bisogno di rischiudere le palpebre, la stessa forza mi porta a passare le braccia, prima inermi ai miei fianchi, attorno al suo collo. Mi alzo sulla punta dei piedi. Aziono i muscoli VERAMENTE importanti in questo momento. Riduco l’angolo formato dai miei gomiti. È’ più vicino. Sento il suo respiro irregolare sulla pelle del mio viso.
Dio, Jake, sei così bello. Come ho fatto a resistere a questo impulso della mia anima verso la tua? Questo nostro moto circolare che ci riporta al punto dove nasce tutto. Il primo battito, il primo respiro che riempie i polmoni: sembrano questo per me adesso…ma sono anche gli ultimi. Gli ultimi prima del nostro ricongiungimento.
3 millimetri…2…1.
Un suono irruento arriva alle mie orecchie, spezza le corde della nostra armonia, riporta le nostre labbra a una distanza leggermente maggiore. Apro gli occhi, e lui mi guarda a un paio di centimetri dal mio volto con un misto di furore, turbamento, confusione e scusa. Rassegnazione.
Stringe i denti.
“Che palle…Dici che Charlie si incazza se si ritrova il telefono strappato dalla parete e fatto a pezzi?” la tua voce è quasi un sussurro, un lieve suono trasportato dal lieve sospiro che si abbatte sul mio viso.
Entrambi deglutiamo. Un involontario sorriso mi spunta sulle labbra, come sulle sue. E’ questo che adoro di te Jake. L’inevitabile e spontaneo effetto che hai su di me. Una distensione della mia anima.
Allunga la mano verso il ricevitore, senza spostare di un centimetro un altro muscolo del corpo.
Oops. Passo falso, lupo.
Freno con la mie futile forza di essere umano la corsa dei suoi muscoli, scostando una mano dal suo collo e facendole percorrere tutta la lunghezza del suo braccio fino a fare ricongiungere le nostre mani. Si ferma. I nostri sguardi sono legati da una corda indistruttibile. Lentamente i nostri palmi congiunti e le dita intrecciate di abbassano.
Il telefono continua a squillare e tu mi guardi con complice incredulità.
Quello che credo sia un sorriso malizioso sorge sulle mie labbra.
“Cosa credi di voler fare?”
E’ un attimo. La mia mano lascia la sua, ripercorre il tragitto verso il collo, lo attiro verso di me. Non c’è più niente da dire, nulla da dubitare, siamo solo io e lui. Due esseri umani alla pari, complici.
Le nostre labbra si incontrano.
Luce.
È come essere colpiti dal primo sole di fine inverno, quando l’aria attorno a te è ancora fredda della neve sciolta, ma già piccoli fiori timidi fanno capolino tra l’erba appena sbrinata, e tutto risplende.
Le bocche di modellano l’una sull’altra, si staccano ma subito dopo si cercano con desiderio e foga di ricongiungersi. I nostri corpi sono adesi l’uno all’altro, i cuori battono all’unisono.
Le sue braccia mi cingono, le mie mani passano con foga in mezzo ai suoi capelli corvini.
Lo scorrere del tempo è segnato solo dall’incessante squillo del telefono.
Cerco un pizzico di ragione nel mio cervello, che probabilmente si è accucciata in qualche angolo remoto liberando la mia mente dalla sua ingombrante presenza.
Il ritmo dei nostri baci rallenta. Con un mastodontico sforzo mi stacco dal suo viso, ma solo di un paio di centimetri.
Sorridiamo entrambi, le fronti appoggiate l’una all’altra e i respiri irregolari che muovono le nostre spalle, i fiati caldi sospinti sui nostri visi.
“Se gli rispondo, Charlie non si arrabbierà. Solo lui può essere così insistente.”
Con le labbra tirate dal più grande sorriso che abbia mai fatto porto la cornetta all’orecchio.
“Pronto?” Jake gioca con una ciocca dei miei capelli.
“Bella?!”

 Conoscevo quella voce. E qualcosa si spezzò tra me e il ragazzo che avevo di fronte.




[ANGOLO DELL’AUTRICE_2 --> Ero partita con le migliori intenzione di fare una shottina tutta affétto e ammmore JakexBella ma la mia indole sadica non mi consentirà mai di far finire una storia TOTALMENTE bene xD
Beh, dai, il pensiero c’era xD
Allora, ringraziamenti speciali vanno a:
-xxsakura94xx: già detto, la JakexBella è tutta tua, te la devo dopo l’incazzatura che ti ho provocato con l’ultima shot xD
-Frigida: *_* Non sai tu quello che ho provato quando ho letto le tue recensioni!! *_* ho girato per tutta la giornata con un sorriso da ebete xD I tuoi commenti mi hanno spinto alla scrittura di questa shot, è davvero un’immensa soddisfazione leggere che hai trasmesso qualcosina ai lettori ^^ Grazie
-Monella94: beh, lei sa perché ;)

E ovviamente un enorme GRAZIE a tutti i lettori evanescenti e non xD

Spero di aver detto tutto xD Probabilmente mi sono dilungata anche troppo xD

Alla prossima!]