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Autore: Miss K    02/12/2009    2 recensioni
E' ormai passato un anno da quando Hermione Jane Granger e Draco Lucius Malfoy si sono ritrovati, per un gioco del destino, a dover convivere sotto lo stesso tetto. Siamo proprio sicuri che una convivenza forzata non abbia i suoi dolci lati positivi?
"Hermione sentì il sangue ricominciare a scorrerle nelle vene e il cuore a battere... Solo in quel momento si rese conto di quanto Draco fosse alto e di quanto fosse bello... sentiva il suo braccio stringerla alla vita facendo aderire i loro corpi. Il suo respiro era affannato contro la propria bocca.
Lei, dal canto suo, era incapace di pensare, inebriata dal suo profumo.
"
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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chapter 1

» Compromise.

"Posso resistere a qualunque cosa, eccetto alle tentazioni."

"E' una bella frase, non trovi?" -chiese Blase Zabini al biondo rampollo di casa Malfoy suo interlocutore, o per lo meno pensava lo fosse.
Draco degustò un altro po' vino rigorosamente italiano. Aveva sempre pensato che il vino italiano fosse il migliore al mondo, ma quella sera aveva un qualcosa in più.
Guardava e riguardava le fiamme scintillanti provenienti dal camino riflettersi su quell'oro rosso datato 1852, mentre Blase gli leggeva citazioni di un certo Oscar Wilde.
E chi era questo Oscar Wilde?
"Beh sì, direi che riflette il nostro stile di vita" -rispose tirando indietro il collo e lasciando che il fuoco incandescente godesse di quello spettacolo marmoreo.
Ancora una volta, la terza di quella settimana, Blase lo aveva di degnato di una visita improvvisa e ancora una volta, la terza della settimana, Draco ascoltava le sue disquisizioni filosofiche riguardo a scrittori babbani del XIX secolo con superficiale interesse...
"Esattamente quello che stavo pensando io! Tra l'altro mi stavo chiedendo..." - esordì Blase- "Esco con Daphne stasera -lo interruppe il biondo che aveva intuito la domanda- e no, non so quando ne sappia Hermione riguardo al tuo Oscar Wilde, ma conoscendola, anche se sapesse chi sia, non penso passerebbe la serata con te a parlarne, ha parecchio lavoro da fare ultimamente".
Colpito e affondato.
"Ah... ma esci ancora con Daphne?" -"Ahah..." -"Ma non ci eri uscito insieme settimana scorsa?"- "Esattamente" -"E all..."

Zabini non aveva ancora finito di formulare la frase che la porta in legno di cedro intagliato dello studio si aprì e face la sua entrata con passo felpato (e a piedi rigorosamente nudi) la slanciata figura di Hermione Jane Granger. Nella sua solita tenuta da casa fatta di una lunga camicetta bianca sbottonata sopra un top rosso e degli shorts minimal, fece il suo ingresso con la solita pila di libri mastodontici che ormai aveva l'abitudine di scarrozzarsi da un capo all'altro della casa.

"Sera ragazzi, non sapevo foste qui"- esorì la ragazza.
"Ti serve lo studio?" -chiese Draco, alzandosi per aiutarla ad appoggiare i libri sopra il lungo tavolo di legno al centro della stanza -"Grazie -fece lei infilandosi le mani nelle tasche degli shorts- sì beh... avrei alcune cosette da sbrigare... ma potete restare, non mi date fastidio" -"Non importa, stavamo uscendo" -riposto il biondo finendo di sorseggiare il vino.

"Lui sta uscendo" -puntualizzò Blase- "oh, e con chi sta volta?" -chiese lei interessata- "Greengrass" -"Maddai, ancora? -fece la ragazza, anch'ella sorpresa -ma non ci era uscito settimana scorsa?" -"E' quello che gli ho detto anch'io" -"E se fosse che il nostro Draco Lucius Malfoy fosse andato in bianco vuole riprovarci?" -"Naa! E' da escludere. Pansy mi ha detto di averla vista girare per Harrods senza l'anello votivo e questo significa che...".
Il mago non fece in tempo a finire la frase che venne schiantato dal diretto interessato.
"Non volevo farvelo notare, ma io sono qui" -puntualizzò Draco rimettendo la bacchetta nella manica sinistra- "Chiarissimo amico..."- rispose l’altro facendo il segno dell’ok con la mano.
"Bene, noi usciamo" -fece il biondo, rivolgendosi alla ragazza- "Ok, divertitevi" -rispose lei con un sorriso a 32 denti mentre, agitando la bacchetta, feceva comparire una tazza di cioccolata calda -"Lo faremo... E -mentre stava per chiedere la porta -nel caso avessi voglia di divertirti anche tu, fammelo sapere, lo sai che rinuncerei a qualsiasi altre donna per far divertire te" -"Ahah, molto divertente".

Rimasta finalmente sola, la riccia castana dagli occhi ambrati potè tirare un sospiro di sollievo.

Finalmente se n’erano andati.

Per carità, non che disdesgnasse la loro compagnia, dopotutto erano comunque due dei rampolli più appetibili sul mercato londinese ma... di recente aveva passato un duro periodo lavorativo al ministero e solo ora, dopo tanto tempo, poteva godersi una serata in santa pace all’insegna delle letture firmate Jane Austen.

Aveva sempre adorato i libri di Jane Austen, e “Orgoglio e Pregiudizio” era da sempre in testa alla sua classifica di letture e poi portava il nome della grande autrice. Insomma, come non amarla?

Senza contare delle notti insonni a fantasticare su Mr Darcy ...

Così affasciante, stronzo e dannatamente sexy.
L’uomo dei sogni, no?
Cosa avrebbe fatto per trovarselo davanti uno così ...

Neanche aveva cominciato le sue fantasie erotiche su Mr. Darcy che la porta dello studio si e aprì ed entrò, con ampie falcate Mr. Draco.

"Scusa, ti ho disturbato? Ho dimenticato di prendere una cosa..." -fece lui allentandosi la cravatta- "Cosa? Ma no, ma va. Ero sovrappensiero. –fece lei ricomponendosi –piuttosto, di cosa avevi bisogno?" -"Prima ero qua quando Blase è arrivato, Stavo cercando un libro che Daphne mi ha chiesto in prestito" -"Ah, quindi è per questo che vi vedete?" -"Già"- rispose lui sornione cercando di ricordare la collocazione del libro in questione...
Stava passando al setaccio un volume dopo l’altro quando improvvisamente percepì col tatto qualcosa di sottile e rettangolare.
Lo prese.
Era una cornice con dentro una foto risalente ad un anno prima.
"Hei Herm, vieni a dare un’occhiata" -"Hai trovato quello che cercavi?" -chiese lei sbucando da degli scaffali.
Lui le porse la foto.

Lui era tutto imbrocciato e lei, a stento, tratteneva una risata.
Era stato Blase ad averli convinti a scattarla
"Eddai, sorridete almeno un pochino. Vedrete che tra un anno ne rideremo tutti!" aveva detto.
E non era forse così?
Ormai era un anno esatto che Draco Lucius Malfoy ed Hermione Jane Granger convivevano.

"Beh? Non è stupenda?" -Chiese Hermione entusiasta a Ginny mostrandole, o meglio ostentandole, quella che sarebbe diventata la sua 'Miss Hermione Jane Granger Manor'.

"Sì certo, è favolosa ma..." -"ma?" -"Non costerà un occhio della testa? Insomma, siamo nel quartiere residenziale più quotato di Londra ...e tu vuoi prendere casa qui? Tra l’altro 500mq non ti sembrano un po’ troppi?" -"Esatto, perchè? Non per fare la sborona ma i soldi non mi mancano e poi è a due passi dal ministero e ciò significa che risparmierò in trasporti e via dicendo, ergo un piccolo investimento posso permetterlo, no?" -"Piccolo investimento?! Ma stiamo parlando di milioni di miliardi di galeoni per una casa di cui usufruirai sì e no per un quarto" -"In effetti... vedrai però che riuscirò a impiegare lo spazio in modo adeguato alle mie esigenze... e poi mi sono già messa d’accordo con la proprietaria e ..."-"e?"- "ho già lasciato la caparra" -"Ma Herm!".
Le due fanciulle stavano ancora discutendo quando, usci proprio la provvidenziale proprietaria di cui stavano parlando seguita dal marito, un simpatico arzillo vecchietto e da un biondo giovanotto davvero bonazzo che ... hei un momento, ma quel “biondo giovanotto davvero bonazzo” aveva l’impressione di conoscerlo!
Era quella bruttissima mozzarella lessa di Malfoy!
Che diavolo ci faceva Malfoy davanti alla sua 'Miss Hermione Jane Granger Manor?!'

"Oh, cara" -La salutò l’anziana signora -"Signora" -risposte lei sorridendo.
"Cara, stavo giusto aspettando te... vedi, è sorto un piccolo problema. Il fatto è che sia io che mio marito, abbiamo per sbaglio preso contatti ad insaputa dell’altro e quindi è successo che sia tu che un altro giovane avete versato l’anticipo per la casa e quindi..."
Ecco, lo sapeva. Era troppo bello per essere vero.
Finalmente aveva trovato una casa perfetta che avrebbe coronato il suo sogno di vita perfetta fatta di un lavoro perfetto, una carriera perfetta, relazioni sociali perfette e persino le pantofole da casa, intonate al velluto rosso degli interni, perfette...
"Offro il doppio di quello che paga lui" -fece la ragazza guardando in cagnesco il suo rivale-"Io il triplo" -ribattè lui senza scomporsi. Non poteva certo darla vinta ad una mezzosangue so-tutto-io come quella- "Io il quadruplo" -"Io la pago dieci volte il suo valore".
Lui aprì la bocca per ribattere nuovamente, ma poi ci ripensò e si limitò a guardarla in volto.
Lei capì.
Avrebbero risolto la questione in duello.
Per loro sfortuna però (o fortuna?) la questione si risolse in modo decisamente più civile per mezzo di un compromesso.
"Suvvia ragazzi, non abbiamo bisogno di tutti quei galeoni, tant’è che stiamo anche per andare in pensione... –fece l’arzillo vecchietto che si era limitato al ruolo di spettatore fino a quel momento- perchè piuttosto non raggiungete un compromesso? Insomma, è una casa piuttosto grande dopotutto... perchè non ci vivete insieme?"

 

"Maddai, e quindi è passato un anno?" -realizzò la ragazza entusiasta- "Già. Dici che dovremmo festeggiare? Che so, dare un rivecimento, una festa, un annucio stampa..." -propose lui, sorridendole a sua volta- "ma ti pare? Manco fossimo fidanzati! Te la vedi la prima pagina della Gazzetta del Profeta? 'Draco Malfoy ed Hermione Granger, un anno insieme'. Pensa che casino ne salterebe fuori!" -"Beh, qualcosa dovremmo pur farla –disse lui, rimettendo la foto dove l’aveva trovata- Hai già cenato?" -"Veramente no." -rispose lei col tono di una bimba colta in fragrante-"Allora è deciso, cambiati. Ti do mezz’ora di tempo" -fece lui deciso- "EH? E dove andiamo?" -"E me lo chiedi? A cena fuori, ovvio" -Rispose lui con il sorriso di un bimbo biricchino.

   
 
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