» Compromise.
"Posso
resistere a qualunque cosa, eccetto alle tentazioni."
"E'
una bella frase, non trovi?" -chiese Blase Zabini al biondo rampollo di
casa Malfoy suo interlocutore, o per lo meno pensava lo fosse.
Draco
degustò un altro po' vino rigorosamente italiano. Aveva
sempre pensato che il
vino italiano fosse il migliore al mondo, ma quella sera aveva un
qualcosa in
più.
Guardava
e riguardava le fiamme scintillanti provenienti dal camino riflettersi
su
quell'oro rosso datato 1852, mentre Blase gli leggeva citazioni di un
certo
Oscar Wilde.
E chi era
questo Oscar Wilde?
"Beh
sì, direi che riflette il nostro stile di vita" -rispose
tirando
indietro il collo e lasciando che il fuoco incandescente godesse di
quello
spettacolo marmoreo.
Ancora una volta, la
terza di quella
settimana, Blase lo aveva di degnato di una visita improvvisa e ancora
una
volta, la terza della settimana, Draco ascoltava le sue disquisizioni
filosofiche riguardo a scrittori babbani del XIX secolo con
superficiale
interesse...
"Esattamente
quello che stavo pensando io! Tra l'altro mi stavo chiedendo..." -
esordì Blase- "Esco con Daphne stasera -lo interruppe il
biondo che
aveva intuito la domanda- e no, non so quando ne sappia Hermione
riguardo al
tuo Oscar Wilde, ma conoscendola, anche se sapesse chi sia, non penso
passerebbe la serata con te a parlarne, ha parecchio lavoro da fare
ultimamente".
Colpito e
affondato.
"Ah... ma esci
ancora con
Daphne?" -"Ahah..." -"Ma non ci eri uscito insieme
settimana scorsa?"- "Esattamente" -"E
all..."
"Sera
ragazzi, non sapevo foste qui"- esorì la ragazza.
"Ti
serve lo studio?" -chiese Draco, alzandosi per aiutarla ad appoggiare i
libri sopra il lungo tavolo di legno al centro della stanza -"Grazie
-fece lei infilandosi le mani nelle tasche degli shorts- sì
beh... avrei alcune
cosette da sbrigare... ma potete restare, non mi date fastidio"
-"Non importa, stavamo uscendo" -riposto il biondo finendo di
sorseggiare il vino.
"Lui
sta uscendo" -puntualizzò Blase- "oh, e con chi sta
volta?" -chiese lei interessata- "Greengrass"
-"Maddai, ancora? -fece la ragazza, anch'ella sorpresa -ma non ci era
uscito settimana scorsa?" -"E' quello che gli ho detto
anch'io" -"E se fosse che il nostro Draco Lucius Malfoy fosse
andato in bianco vuole riprovarci?" -"Naa! E' da escludere. Pansy
mi ha detto di averla vista girare per Harrods senza l'anello votivo e
questo
significa che...".
Il mago non
fece in tempo a finire la frase che venne schiantato dal diretto
interessato.
"Non
volevo farvelo notare, ma io sono qui" -puntualizzò Draco
rimettendo la
bacchetta nella manica sinistra- "Chiarissimo amico..."- rispose
l’altro facendo il segno dell’ok con la mano.
♠
Finalmente
se n’erano andati.
Per
carità, non che disdesgnasse la loro compagnia, dopotutto
erano comunque due
dei rampolli più appetibili sul mercato londinese ma... di
recente aveva
passato un duro periodo lavorativo al ministero e solo ora, dopo tanto
tempo,
poteva godersi una serata in santa pace all’insegna delle
letture firmate Jane
Austen.
Aveva
sempre adorato i libri di Jane Austen, e “Orgoglio e
Pregiudizio” era da sempre
in testa alla sua classifica di letture e poi portava il nome della
grande
autrice. Insomma, come non amarla?
Senza
contare delle notti insonni a fantasticare su Mr Darcy ...
Così
affasciante, stronzo e dannatamente sexy.
L’uomo
dei sogni, no?
Cosa
avrebbe fatto per trovarselo davanti uno così ...
"Scusa,
ti ho disturbato? Ho dimenticato di prendere una cosa..." -fece lui
allentandosi la cravatta- "Cosa? Ma no, ma va. Ero sovrappensiero.
–fece
lei ricomponendosi –piuttosto, di cosa avevi bisogno?"
-"Prima
ero qua quando Blase è arrivato, Stavo cercando un libro che
Daphne mi ha
chiesto in prestito" -"Ah, quindi è per questo che vi
vedete?" -"Già"- rispose lui sornione cercando di
ricordare la collocazione del libro in questione...
Stava
passando al setaccio un volume dopo l’altro quando
improvvisamente percepì col
tatto qualcosa di sottile e rettangolare.
Lo prese.
Era una
cornice con dentro una foto risalente ad un anno prima.
"Hei
Herm, vieni a dare un’occhiata" -"Hai trovato quello che
cercavi?" -chiese lei sbucando da degli scaffali.
Lui le porse la foto.
Era stato Blase ad
averli convinti a scattarla
"Eddai, sorridete almeno un pochino. Vedrete
che tra un anno ne rideremo tutti!" aveva detto.
E non era
forse così?
♠
"Beh?
Non è stupenda?" -Chiese Hermione entusiasta a Ginny
mostrandole, o
meglio ostentandole, quella che sarebbe diventata la sua 'Miss Hermione
Jane
Granger Manor'.
"Sì
certo, è favolosa ma..." -"ma?" -"Non costerà un
occhio della testa? Insomma, siamo nel quartiere residenziale
più quotato di
Londra ...e tu vuoi prendere casa qui? Tra l’altro 500mq non
ti sembrano un po’
troppi?" -"Esatto, perchè? Non per fare la sborona ma i
soldi non
mi mancano e poi è a due passi dal ministero e
ciò significa che risparmierò in
trasporti e via dicendo, ergo un piccolo investimento posso
permetterlo,
no?" -"Piccolo investimento?! Ma stiamo parlando di milioni di
miliardi di galeoni per una casa di cui usufruirai sì e no
per un
quarto" -"In effetti... vedrai però che riuscirò
a impiegare lo
spazio in modo adeguato alle mie esigenze... e poi mi sono
già messa d’accordo
con la proprietaria e ..."-"e?"- "ho già lasciato
la caparra" -"Ma Herm!".
Era
quella bruttissima mozzarella lessa di Malfoy!
Che
diavolo ci faceva Malfoy davanti alla sua 'Miss Hermione Jane Granger
Manor?!'
"Cara,
stavo giusto aspettando te... vedi, è sorto un piccolo
problema. Il fatto è che
sia io che mio marito, abbiamo per sbaglio preso contatti ad insaputa
dell’altro e quindi è successo che sia tu che un
altro giovane avete versato
l’anticipo per la casa e quindi..."
Ecco, lo
sapeva. Era troppo bello per essere vero.
Finalmente
aveva trovato una casa perfetta che avrebbe coronato il suo sogno di
vita
perfetta fatta di un lavoro perfetto, una carriera perfetta, relazioni
sociali
perfette e persino le pantofole da casa, intonate al velluto rosso
degli
interni, perfette...
Lui aprì
la bocca per ribattere nuovamente, ma poi ci ripensò e si
limitò a guardarla in
volto.
Lei capì.
Avrebbero
risolto la questione in duello.
Per loro
sfortuna però (o fortuna?) la questione si risolse in modo
decisamente più
civile per mezzo di un compromesso.
"Suvvia
ragazzi, non abbiamo bisogno di tutti quei galeoni,
tant’è che stiamo anche per
andare in pensione... –fece l’arzillo vecchietto
che si era limitato al ruolo
di spettatore fino a quel momento- perchè piuttosto non
raggiungete un
compromesso? Insomma, è una casa piuttosto grande
dopotutto... perchè non ci
vivete insieme?"