23 Pride and
Prejudice
Sono tornata
a casa dalla zia. In parte sono contenta, in parte no. Mi è
dispiaciuto molto
dover lasciare la casa di Sesshomaru, mi ci stavo affezionando. Credo
che anche
lui fosse dispiaciuto, ma come al solito non non ha detto nulla e non
ha fatto
niente per dimostrarlo.
Mi zia,
appena entrate in casa mi ha riempito di domande. Io mi sono limitata a
rispondere a piccoli grugniti, a volte mi da fastidio quando la gente
è troppo
invadente.
Sono
sdraiata sul letto mentre guardo un punto indefinito sul soffitto. Mi
volto
verso la finestra, ormai il Natale è alle porte.
Sarà il mio primo Natale fuori
casa.
Già…casa
mia, la mia famiglia!
Chissà
come
sta Kanna, è da un po’ di tempo che non la sento.
Speriamo solo che stia bene,
a quanto pare in questo periodo lei e Shippo stanno uscendo insieme.
Non posso
che essere felice per lei, almeno ha scelto una persona seria,
affidabile e
gentile.
Per quanto
riguarda i regali di Natale sono ad un buon punto. Mi manca quello per
Sesshomaru e poi ho finito.
Ma il
dilemma è proprio questo!!!
Non so cosa
fargli!!!
Mentre mi
passo una mano sugli occhi tocco con l’altra Tenseiga, il
ciondolo che lui mi
ha regalato. Non me lo tolgo mai, ci sono troppo affezionata.
Forse potrei
regalargli un ciondolo nuovo…oppure uno di quei cerotti per
smettere di fumare.
Ci guadagnerebbe solo in salute e soldi!!!
Le prove
stanno diventando estenuanti. È la prima volta che mi pesa
andarci, nonostante
ci sia il mio ragazzo. Ultimamente a scuola ci stanno bombardando di
compiti in
classe e interrogazioni a tappeto.
Mentre
sfoglio il copione seduta su una della poltrone del teatro durante i
cinque
minuti di pausa obbligatori, sento che qualcuno si siede accanto a me.
Acqua di
colonia e tabacco.
Non è
di
certo piacevole.
Mi giro e
vedo Sesshomaru accanto a me. Sorrido e gli do un bacino sulla guancia.
-Ripassi?-
domanda lui mentre mi cinge le spalle con un braccio.
È
incredibile quanto sia grande lui e piccola io. Però quando
fa così mi da un
senso di protezione unico, lo adoro.
-A dir la
verità no! Sfogliavo le pagine così-
-Ho
intenzione di assegnarti la parte di Jane- dice lui pacato.
Mi volto di
scatto. Ha già deciso le parti?
-Ma non mi
hai nemmeno sentito!- replico io.
Anche se
Jane non è la protagonista principale di “Orgoglio
e Pregiudizio” ha un ruolo
abbastanza importante, perché è la sorella di cui
Elizabeth si fida di più.
Senza
contare che la sua storia d’amore con il Signor Bingley
è la prima ad essere
accennata nel romanzo.
Sesshomaru
si prende del tempo per rispondermi.
-Sono
assolutamente convinto che sarai bravissima. Hai delle grandi
potenzialità come
attrice e poi…Jane ti assomiglia caratterialmente!-
Ok! Fermate
tutto!
Ho sentito
bene?
Sesshomaru
ha detto che ho delle grandi potenzialità come attrice?
Di solito
non fa complimenti così apertamente. L’unica volta
che me li ha fatti ancora
non stavamo insieme, anzi, non mi considerava proprio.
Non posso
fare a meno di sorridergli.
Ho imparato
a conoscerlo bene e lui se fa un complimento è
perché lo pensa davvero. Quindi
sto tranquilla.
Ce la
metterò tutta per far uscire la Jane che
c’è in me.
Entusiasta
comincio a cercare le mie prime battute. Meglio cominciare a studiare
la parte
fin da subito.
Le spese
natalizie con Kagome, Sango ma soprattutto Ayame sono piuttosto
faticose.
Come meta
Sango ha scelto il centro commerciale. Sarebbe stato meglio non
andarci!!!
Sembra che
ci sia stata un invasione, e forse lo è proprio.
Una marea di
persone che corrono veloci per accaparrarsi l’acquisto
dell’ultimo secondo. C’è
chi si spinge e urta violentemente.
Come faremo
a trovare qualcosa qui?
Kagome mi si
avvicina e,sorridendo, dice:-Da ,Rin, andiamo! Iniziamo ad entrare in
quel
negozio.-
Il negozio
in questione è un di abbigliamento. Io non ho bisogno di
entrare lì.
Ma non posso
ribellarmi a quelle tre, che quando si alleano sono peggio delle arpie.
Sospiro
rassegnata…questo
è il prezzo da pagare ad avere delle amiche pazze!
Dopo due ore
interminabili di giri, di prove e consigli, siamo riuscite tutte e
quattro a
finire i nostri compiti.
La parte
più
ardua è stata la scelta dei regali per i nostri rispettivi
ragazzi.
Ayame a Koga
ha preso una maglietta per fare sport, sinceramente non me ne intendo
molto di
abbigliamento sportivo, quindi non so a quale marca possa appartenere
quella
maglia e quanto possa valere.
Sango ,invece,
ha fatto subito. Siccome Miroku ultimamente si è comprato
una moto lei gli ha
comprato un casco che lui desiderava molto. Anche in questo campo sono
totalmente
impreparata, so solo che io e Kagome siamo rimaste stupite per il
prezzo di
quell’articolo, che ad essere sinceri, non mi piace
più di tanto.
Ma la parte
più bella è stata quella di Kagome. Appena
entrate in libreria si è subito
diretta nel reparto dei libri di fotografia. La cosa mi ha sorpreso
perché non
immaginavo minimamente che ad Inuyasha potesse piacere la fotografia.
Certe volte
quel tipo è davvero sorprendente.
Ma il bello
deve ancora arrivare, dopo aver preso un librone di almeno 400 pagine,
Kagome
si è diretta, senza dire nulla a noi, verso un altro
reparto. Ha affidato per
un secondo il libro ad Ayame e si è inginocchiata per poter
prendere un
libricino sullo scaffale più basso.
Quando si
è
rialzata e ci ha mostrato quel libricino bianco, io Sango e Ayame siamo
scoppiate a ridere.
Kagome aveva
preso un libro sul Galateo, perché, secondo lei il suo
ragazzo, il più delle
volte, si scordava quali erano le buone maniere. Quel regalo sarebbe
stato
davvero utile.
Io invece
alla fine ho preso davvero un ciondolo. Ho preferito non regalargli i
cerotti
che fanno smettere di fumare. Sono sicura che mi avrebbe fulminato con
lo
sguardo.
L’ho
preso
semplice, molto simile a Tenseiga. Almeno tutti e due avremo qualcosa
di simile
da indossare.
Per fortuna
adesso siamo tutte e quattro sedute su un tavolino di un bar. Una bella
cioccolata calda ci vuole proprio.
Ayame e
Sango sono andate ad ordinare anche per noi, quindi al tavolo siamo
solo io e
Kagome.
-Non credevo
che avremmo fatto tutto così in fretta, visto la
quantità di roba che dovevamo
comprare!- dice Kagome buttandosi sulla sedia.
Io non posso
fare altro che annuire e sorriderle.
-Senti Rin,
cosa farai dopo il liceo? Ormai manca poco!- mi domanda lei.
Oddio!
È vero,
non ci avevo pensato!
Guardo il
tavolino con la bocca aperta, come se dovessi dire qualcosa ma le
parole non mi
escono.
Cosa
farò? Bella
domanda!
Fino ad ora
non mi sono mai preoccupata del mio futuro. Ho sempre fatto tutto
quello che
voleva mia madre. Credo che se fossi rimasta ancora in quella casa
avrei finito
per non ragionare più con il mio cervello, avrei fatto di
sicuro qualcosa che
voleva la mamma.
Probabilmente
mi avrebbe detto di andare ad una università famosa per
poter aver una bella
laurea in architettura. Peccato che io sia negata per il disegno
tecnico!
-Rin, io
credo che tu debba prendere in seria considerazione il fatto di
diventare un’attrice
professionista. Hai tutte le carte per riuscirci- continua la mia amica.
Io sgrano
gli occhi e la guardo stupefatta.
Io? Dovrei
tentare
la strada dell’attrice professionista?
-Dici sul
serio, Kagome?- le domando sempre incredula.
-Assolutamente.
In fondo hai avuto subito la parte della protagonista la prima volta
che sei
entrata nel nostro teatro e sei stata bravissima. Se Sesshomaru ti ha
scelto è perché
credeva in te, e crede tutt’ora. Credimi, Sesshomaru non
è uno che fa le cose
in modo molto avventato, anzi, ci pensa e ripensa affinchè
queste possano
riuscire al meglio!-
Adesso
sì
che sono frastornata.
Le parole di
Kagome mi hanno colpita.
Io sono
semplicemente andata lì per sconfiggere la mia timidezza.
È stata Ayame a portarmici.
Cosa posso
fare?