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Autore: Camille_Paul    04/12/2009    3 recensioni
Matt è un ragazzo di Washington talmente orgoglioso di se stesso e del suo club da non accorgersi di niente. Presto si accorgerà di avere avuto per circa quattordici anni un velo sugli occhi e si accorgerà dei suoi veri sentimenti per qualcuno. - Mi ami davvero? - ti amo e te lo giuro
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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sophie 14 Allora, ciao a tutte. Non ho più resistito ad un certo punto e allora ho deciso di continuare. Rispondo all'unica recensione e poi inizio con il capitolo. TheBabyCrazy : Lo so che Matt è grande....l'ho creato io...comunque...Sophie sta male perchè ha un mal di pancia fortissimo e si deve far operare per questo...Nessuna idea? Ti verrà in mente...vedrai..Certo che aggiorna e a volte mi spaventi...non starci male, lo sai che aggiorno sempre!!* Bacioni e goditi questo capitolooo!!*

Baci anche a tutte le altre!*

Capitolo 14:

Me ne vado a casa. Le mie amiche non mi seguono. Saluto tutti. << Ciao mamma, ehi papà >> << Tesoro, ma che tu è successo? >> << Vado sempre a sbattere contro gli armadietti, sai com'è, mamma....ho preso tutto da te... >> << Ti consiglio di andartene in camera tua, cara >> mi dice, con gli occchi a due fessure. << Certo, lo stavo per fare >> e scappo su. Accendo il computer. Vado su Facebook. Mathias non è lì. Auff. Vabbè. Gioco un po' sul computer e poi sento gli occhi chiudersi. Mi metto sul letto. << Dormirò solo cinque minuti...massimo dieci >> e la notte si chiude su di me.

La mattina dopo, mi sveglio con un terribile mal di pancia, ma non c'ho voglia di dirlo ai miei. Chiamerebbero i vicini, la polizia, la zia di quarto grado, la sorella del nonno di mio padre, il fratello della nonna della zia di mia madre e il mio cugino di cinquantesimo grado. Quindi, non contateci troppo. Cerco di mangiare qualcosa, ma non ci riesco. << Dai mangia qualcosa, cara >> cerca di incitarmi mio padre. << No, davvero, non ho fame >>. Bussano. << Ciao ciao >> e vado ad aprire. Mi tengo la pancia. << Sophie...stai bene? >> mi chiede Grace. << No, non sto bene per niente...ho un mal di pancia terribile >> e arriviamo a scuola. Sto appoggiata al mio armadietto. Con le mie amiche intorno. Arriva il Re dei miei stivali con i suoi giullari cretini. << Ehi, mangiato troppo? >> mi chiede Mathias e scoppia a ridere con la banda dei cretini. << Ahahah! Sta male, povera Sophie >> gli urla Rachel. Le vorrei dirle di stare calma, che non lo sapeva. Poi mi viene in mente una cosa: e se mi avessero fatto uno scherzo? Guardo Mathias, preoccupata. Capisce subito che intendo e scuote la testa, comprensivo. Al suono della campanella, entro in classe. Con molta, ma molta, buona volontà, ma entro. Il professore continua a spiegare e il mal di pancia continua ad aumentare. Alzo la mano. Non me ne frega niente. << Sì, signorina Sinclair? >> << Scusi prof, potrei andare in bagno? >> << E' la prima ora >> << Devo ripetere la domanda? >>. Forse mi è uscito troppo impertinente. << Sophie stai bene? >>. Scuto la testa. A volte i professori fanno domande veramente sceme.  << Qualcuno la può accompagnare in bagno? >> chiede il prof, alla classe. Le mie amiche alzano la mano e io mi guardo intorno. Mathias Lucas Carter ha la mano alzata. Ma è pazzo, forse? << Carter, lei è un maschio >> << Grazie, signore, me ne sono accorto. Vuole fare descriminazioni? >>. Faccio una risata, benché debole e forzata. Lo guardo, con uno sguardo debole. Mi prende per un braccio e mi sbatte fuori dalla classe. Che galanteria, penso.<< Perché fai questo? >> gli chiedo.  Siamo a cinque centimetri di distanza, e io mi appoggio alle pareti per non cascare a terra come una salama. All'improvviso, intreccia la sua mano alla mia. Lo guardo con lo stesso sguardo debole di poco fa, e poi fisso le nostre mani, che sembrano una cosa sola. << Lo faccio perché stai male >>. Che uomo. Ecco cos'è lui: un uomo. Se lo merita proprio. Se avessi la forza si sorridere, gli sorriderei e spaccherei la faccia al sole con il mio sorriso. Ahah! All'improvviso, la sua mano mi tocca la pancia. Oddio, che dolore!! << Ahia, Maledizione a te!!* >>. Ovviamente, è una cosa che non penso minimamente, ma il dolore c'è, eccome. Non augurei questo neanche a Mark o ad Andrew. O al mio peggior nemico. << Ti fa male se ti tocco la pancia? >> mi chiede, ingenuo. Non ha mai avuto quel tono di voce, con nessuno. Mai nella sua vita. << Tantissimo >> rispondo e mi piego in due, per il dolore. Mi accascio a terra. Lo sento lasciarmi sola. Perché mi fai questo? Probabilmente, sembro svenuta, ma in realtà sto cercando di dormire, per non soffrire più.

Avete capito che cosa si + è beccata, la nostra povera Sophie? Vi do un avviso: dal prossimo capitolo, ci saranno scoperte interessanti, anzi, svolte interessanti!!* Molto, ma molto. Quindi, continuate a seguire e un bacione a tutte!!* Ciaoooo!!!*
  
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