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Autore: eia    04/12/2009    10 recensioni
La sua piccola e' andata in europa a studiare, è lontana da un anno, quando è partita tutto sembrava cosa fatta, sembrava che il loro domani fosse insieme.. e per tutta la sua permanenza all'estero si erano sentiti, lunghe telefonate e squilli e messaggini e lei che gli ricordava ogni giorno quanto gli volesse bene.. Ma negli ultimi tempi lei era strana.. e ora, preannunciava il suo ritorno con un accampagnatore..una persona speciale.. e tutto vacilla.. forse lui aveva frainteso tutto?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Jacob Black
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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NON MI NASCONDO PIÙ

Corro.
E corro ancora.
Ma sto girando in tondo.
La mia dipendenza.. quanto mi odio. Quanto odio l’imprinting. E sono fermo.
Guardo l’orizzonte, cercando la forza di andarmene, una volta per tutte, devo riuscire a voltare pagina.
Lei ha quello stronzo e non mi vuole più nemmeno vedere, mi incolpa di cose che non ho fatto, e non crede a quello che le dico.. io non posso proprio farci niente… ci ho provato, ma lei non mi ascolta.. tiro una zampata al terreno e sollevo una zolla..
Si, ci ho provato, come no? Incapace di spicciare mezza parola, timoroso di farle vedere il mio cuore straziato.. che coglione.. e ora? Ora non riesco nemmeno a varcare il confine.. e questa solitudine nella mia testa mi fa impazzire.. perdere tutto per mancanza di coraggio.
Affronterei orde di vampiri sanguinari assetati e sono incapace di dirle “io ti amo”..
“Ancora un po’ che giri in tondo, tracci il percorso” mi volto di scatto ed eccola lì.. e ancora una volta, il gatto mi ha mangiato la lingua… ci riderei sopra se non fosse diretto a me stesso.
“Ma dove hai la testa? Potevo essere un pericoloso vampiro in cerca di vendetta per qualche amico ucciso dal branco e tu non avresti avuto speranze” e ride.. ma è una risata amara, sarcastica.
“Credevo mi volessi bene…” cosa? Ma io.. da.. morire..
Abbassa lo sguardo e gli occhi le si fanno lucidi…
“Lo credevo veramente.. sono partita sicura.. ci avrei messo le mani sul fuoco che quando sarei tornata tu saresti stato ancora lì ad aspettarmi.. e invece..” e no!! Tu ti sei portata il fidanzatino dietro… e io dovevo…? Oh.. parla di Jake l’amico.. non di Jake l’uomo innamorato pazzo.. già.. lei non lo sa, non gliel’ho mai detto..
Mi fissa e arriccia le labbra.. credo che voglia delle risposte, meglio che vada a vestirmi, così una volta per tutte ci metterà una pietra sopra… almeno lei.. faccio un passo e mi volto quando un “no” sospirato mi arriva alle orecchie, torno a guardarla e ha un mezzo sorriso stampato addosso. Non capisco..
“aspetta.. ho.. ho un favore da chiederti. Posso?” un favore? Certo, per te.. tutto.. come sempre, anche adesso... e muovo il muso annuendo e dalla gola mi esce un rantolo sommesso.
Si incammina e mi raggiunge, si ferma a un paio di  passi  e ha ancora quel sorriso dolce, un po’ timido forse..
“Posso toccarti?” allunga una mano, mi sfiora il pelo e ha un leggero sussulto.. ancora quel brontolio sommesso e le sue mani affondano nella pelliccia e devo controllare un tremore.. uno potente, quasi uno scossone.. l’ultima che mi ha toccato da lupo è stata lei.. da allora.. più nessuno.. a parte Leah, quella volta.. ma non è la stessa cosa.. come lo fai lei, non c’è paragone,  quasi me lo ero dimenticato quanto è bello essere accarezzati.. d’istinto chiudo gli occhi e sfrego il muso contro le sue mani..
“Oh, Jake.. quanto mi sei mancato..” e si stringe a me, mi abbraccia come faceva una volta.
Che bello.. mi perdo tra le sue braccia, tra i suoi respiri soffocati nel pelo.. e il suo cuore, che batte forte e il suo odore.. e ci troviamo a fare la stessa cosa nello stesso momento, respiriamo il nostro odore, forte, con un respiro profondo e subito ci stacchiamo e con una domanda muta cerchiamo delle risposte.. se siamo ancora così, se ancora come una volta non resistiamo a controllarci e ci coccoliamo ancora così, come siamo arrivati a non parlarci più? A non passare più tutto il tempo insieme?
Con un balzo raggiungo un cespuglio e cerco nella sacca qualcosa con cui coprirmi.
“Ora me lo devi proprio dire, cosa è successo. Perché io non capisco. Non capisco più niente.” Mi volto e lei è lì e io sono ancora nudo, con le mani nello zaino.. ma..
“Nessie! Ma che fai? Voltati!” ma lei continua a guardarmi.
“Oh, tanto l’ho già visto, un sacco di volte” e una sassata in piena fronte mi avrebbe fatto meno male.. ma a pensarci.. perché mi fa così male.. è più di un anno che frequenta il vampiro vecchiardo.. e lui, non sarà stato di certo come me, insicuro di tutto e incapace di farsi avanti..
Prendo un paio di pantaloncini e mentre me li metto mi volto… almeno questo ricordo me lo vivrò ogni giorno… lei che mi guarda mentre mi vesto.. magra consolazione, ma meglio di niente.
“allora?” mi domanda e la sua voce è tornata acida. Bene. Il momento dolce e caldo è già finito.
“Allora cosa?”
Sbuffa e arriccia le labbra.
“Voglio che mi dici perché. Voglio che mi dici che come hai potuto.. andare con un’altra.. e poi.. proprio.. la notte che sono tornata io!”
E mi ha detto le ultime due cose alzando la voce e distogliendo lo sguardo.
“Io.. non sono stato con Leah, né quella notte né mai. Lei ci ha provato, e io.. bè… si, ci stavo cadendo, ma.. era sbagliato e me ne sono andato..”
“Davvero? Non mi stai mentendo?” chiede, guardandomi dolce.. adoro quello sguardo, vorrei non cambiasse mai.
“Nessie… anzi scusa, Renesmee, perché dovrei mentirti? Poi ora? Ora che tutto è andato.. a rotoli?” stavo per dire a puttane, ma.. mi ha dato fastidio, essere volgare con lei..
Chiude gli occhi e trattiene il respiro.. so cosa sta facendo, non vuole piangere.
“Ma allora perché non sei venuto? All’aeroporto o dopo a casa.. o dopo ancora.. perché non sei venuto a spiegarmi tutto, a dirmi che sono una stupida e che avevo capito male? Perché te ne sei andato? Perché.. perché mi hai spezzato il cuore?” quante domande.. e già dopo la prima, il suo intento di non piangere è andato a farsi benedire..
Si porta le mani sul viso e si copre, non vuole che io la veda piangere, ma non si allontana, allungo una mano e le carezzo una guancia umida..
“Sei bellissima..” non riesco a trattenermi, e lo so che non è questo, quello che vuole sentire, ma.. è davvero bellissima, e così, con il viso rigato dalle lacrime e le mani che tentano di coprire il suo dolore.. lo è ancora di più, è tornata a essere la mia piccolina.. quasi indifesa, dolce e semplice.. com’era una volta, quando per me non aveva segreti e passavamo le ore insieme a fare tutto e a fare niente..
“Ero geloso.. e avrei dovuto controllarmi, avrei dovuto venire e far finta di niente, far finta di essere felice che tu fossi tornata, anche così”
“co-così come?” mi chiede scoprendosi il volto.. bellissima.. e una fitta, dentro, nel profondo.. saperlo e tenermelo dentro è un conto, dirlo, ad alta voce.. è tutta un’alta cosa..
“Fi..” mi fermo, non sono carico abbastanza, ma lo devo dire, sbuffo e lo sputo fuori “Fidanzata” e subito ingoio il rospo più amaro che possa esistere sulla faccia della terra.. che schifo.
“COSA? E.. con..con…” e l’espressione stupita che ha dipinta addosso è quasi assurda, fosse in un altro momento mi metterei a ridere.
“Con.. quel vampiro.. l’armadio biondo.. con Sasha..” e non ci credo, l’ho detto, ho fatto tutto un discorso liscio e filato, con quel tizio dentro..
“Sasha? Vampiro.. biondo?” ripete piano, guardandomi ancora più stupita di prima, poi l’espressione cambia e si fa buia, triste.. non mi piace vederla così, forse credeva che io non sapessi? Forse credeva che l’avessi tradita così, perché mi girava?
“Ness.. Renesmee.. io sono stato uno stupido.. io mi sono.. io ho creduto.. io pensavo che tu avessi capito che io.. per te.. io.. ecco, per me c’era di più.. e avevo pensato che tu, in qualche modo, lo avessi capito, e così quando mi hai detto che tornavi con lui.. ecco mi è crollato il mondo addosso.. e, quel giorno quando sei arrivata, io c’ero, mi ero anche vestito bene, volevo fare bella figura, volevo che tu fossi fiera del tuo amico, e mi ero giurato che non avrei fatto cazzate… ma poi ti ho vista con lui e tutto … si è fatto nero.. e sono fuggito.. e poi dopo, io sono tornato.. anche se tu mi avevi detto quella cosa.. ma .. eri nel fiume e ridevi con.. lui e.. bè.. io.. scusa, io.. sono stato debole e ho preferito andarmene e ho fatto di tutto per dimenticarti ma.. io volevo.. sapere o capire o.. non lo so..” wow.. le ho detto tutto.. come ho fatto non lo so..
Cala il silenzio e lei tiene lo sguardo basso.. e un’espressione seria.. forse è arrabbiata per il mio egoismo.. lei non sapeva niente di.. me.. gliel’ho tenuto nascosto e poi ho preteso che lei..
“Sei stato con altre donne mentre eri via?” e tra tante cose che poteva dirmi o domandarmi questa era l’ultima domanda che mi sarei mai aspettato. Ma non voglio più mentirle.. voglio che ci lasciamo da persone sincere, da buoni amici, come eravamo..
“Si..”
“Tante?” ed eccone un’altra di domanda inaspettata.
“Qualcuna..”
“Tipo?” cos’è.. è il momento delle domande fuori tema?
“ un po’.. non so.. non me le ricordo..”
“Nemmeno la prima?” quando finisce questa lista?
 “No.. nemmeno.. e neanche l’ultima..”
“Perché?”
“Perché volevo dimenticarti.. e mi sembrava il modo migliore, magari mi sarei innamorato di qualcuna, magari…”
“No! Non perché lo hai fatto, ma perché non te le ricordi..” e qui di risposta ne conosco solo una.. e forse è la sola possibilità che mi capiterà per dirglielo.
“Perché.. perché non erano te” e subito solleva lo sguardo, mi guarda dolce e triste insieme e poi mi sorride.. ma anche questo è velato di tristezza.
“Sono una stupida. E tu.. tu sei stupido con me. Se.. provavi questi sentimenti come hai potuto credere che io..”  ma non finisce la frase, chiude gli occhi e pensa a qualcosa, muove le mani, spalancando i palmi, vuol parlare bene, vuol farmi capire..
“No.. mi hai vista, con lui.. non potevi dubitare..” sospira e spalanca gli occhi “Jake, sai perché sono andata in Europa?”
“Per.. studiare” mi ricordo, me lo aveva detto e mi ricordo pure che non mi piaceva affatto l’idea, e glielo avevo anche detto.
“Si, ok, ma sai perché?”
“Perché c’è un altro motivo?”
“Si..” e fa una risatina amara..
“Mio padre diceva che non era giusto, che io fossi condizionata dal tuo imprinting, che io fossi obbligata a passare il mio tempo con te. Voleva che io conoscessi tutte le opportunità che il mondo ha in serbo per me. Ha contattato un vecchio amico del nonno e mi hanno spedito a studiare là, ero a Parigi, in una delle università più prestigiose che esistano..
Sono partita per farlo contento, anche perché io ero sicura.. ero così sicura che avrei abbattuto dei giganti se mi si fossero parati sulla strada. E una volta là mi sono persa nei meandri della biblioteca, lo sai quanto adoro leggere.. e un giorno mi sono imbattuta in vecchi libri, antichi volumi che raccontavano storie di un passato innominabile.. e ho letto storie su storie, su quelli che appartengono alla mia razza.. cioè a quella dei miei.. e.. c’ho trovato pure i Volturi.. incredibile ma vero.. tanta segretezza e poi ci sono libri che parlano di loro” si ferma e fa una risata, un po’ più allegra “e poi ho trovato un paio di storie interessanti, che parlavano di un vampiro che seduceva delle giovani donne umane, per avere dei figli propri.. dello stesso sangue.. come me e poi c’era una storia, in qualche modo legata a questa, e non mi sembrava vero.. e volevo saperne di più.. e per la storia del vampiro che si riproduce..  c’era il nome e.. bè, lo sai, mi conosci, quando mi metto in testa qualcosa.. non è facile farmi mollare la presa, e così ho cominciato le mie ricerche e alla fine ho trovato quello che cercavo ed ero così felice.. e durante le settimane che hanno preceduto il mio ritorno le cose sono andate sempre meglio e nell’euforia ho escogitato un piano.. volevo fare una sorpresa a tutti e ho detto solo mezze verità, a tutti, anche a te.. ma mai, mai, mi sarei aspettata di provocare una valanga..” dice triste con le lacrime agli occhi.
“Perdonami Jake.. perdonami..” e fa un passo verso di me, ma poi si ferma abbassa lo sguardo e trattiene il respiro, ma tanto sono già lì, pronte a rigarle il viso.
D’istinto le vado incontro e la stringo a me, la cullo piano, per calmarla.. mi deve spiegare.. non ho capito granché. E di tutto mi aspetto ma non che lei si stringa a me, ma lo fa, e mi stringe forte, quasi a volermi stritolare.. il respiro affannato e i battiti irregolari..
“Nessie, piano, calmati.. oh, scusa.. Renesmee.. scusa..”
“No!.. no.. per te sarò sempre Nessie..” mi blocca e solleva la testa per guardarmi “non voglio essere altro, non posso essere altro.. io, io.. oh, Jake”  e tutto si confonde.. e le sue labbra sulle mie.. e io non ci sono più.. perso in qualche angolo di paradiso.. con i pensieri, i ricordi, le parole che mi ha detto, ogni cosa si confonde, si mescola con le altre e non ho bevuto niente.. sono sano, sono lucido.. o almeno è questo che credevo, prima, prima che lei mi baciasse.. e questo è un bacio, anzi il bacio.. e prima di lei altre labbra sulle mie, ma in confronto non erano niente, erano solo contatti, poco sentiti e facili da dimenticare.. questo bacio, io lo porterò per sempre con me..




 

CARISSIME!!! Vi ringrazio tantissimo, dopo tanto dolore e sofferenza, siamo arrivati ad un momento di pace.. anche se, ancora non si capisce bene come cci siano giunti fino a qui.
Voi cosa credete che sia successo? Quale credete sia la verità?
   
 
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