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Autore: Frigida    05/12/2009    3 recensioni
After Breaking dawn.
Una Renesmee cresciuta, e tante difficoltà, fra le quali, capire il suo essere, e il capire la ragione della sua esistenza.
E' lei la vera protagonista secondo me, dopo Breaking dawn. Attenzione: Titolo ancora incerto.
Genere: Generale, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salveee.
Rieccomi con un continuo di Breaking dawn.
Spero sia valido e che piaccia.

Buona lettura.


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Prologo

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Noia



La voce di Carlisle era roca e le sue spiegazioni erano chiare, rendendo semplice il più difficoltoso dei concetti, già... quei concetti.
Quei concetti talmente noiosi, da farla sbadigliare, senza mettere la mano d'avanti la bocca.
Carlisle fece finta di non averla vista, mentre con un bastoncino indicava i strani disegni nella lavagna 'verde'.
Un groviglio di molecole, disegnate perfettamente tonde, che si intrecciano fra loro, formando il dna.
Renesmee si appoggiò totalmente nella sedia, reggendo il collo a fatica e tamburellando prima con le dita, e poi con la matita nel tavolo di legno laccato, facendo un 'tic tic tic tic' veloce di sottofondo.
Guardò fuori dalla finestra di quello studio dall'aspetto antico, i rami spogli di quell'albero d'autunno, intrecciati e variamente piegati, oh, come aveva voglia di uscire, di correre nel bosco, giocare con Jacob, o Seth, o un qualunque membro del branco, per poi rincorrersi e gettarsi in un fiume di fango.
Ma ormai non era più una bambina, stava crescendo e il suo corpo da quindicenne lo dimostrava, oltre che la sua intelligenza avanzata.
Le lezioni nello studio di Carlisle, diventavano ogni giorno più difficoltose, più pesanti ed ogni giorno dannatamente... noiose. Renesmee non negava l'essere un bravo 'insegnante' del nonno, ma non negava nemmeno il suo essere particolarmente opprimente.
Sospirò ormai stufa e con la pazienza al limite, mentre Carlisle le spiegava i difficili concetti della scienza.
Si arricciò un boccolo di capelli bronzei rigirandoselo nell'indice e lasciandolo sciogliersi nel palmo pallido della sua mano liscia.
- a questo punto interviene l'Rna  a....-
- Nonno...- lo bloccò lei a metà frase, alzandosi in piedi.
- si Renesmee ? - Carlisle picchiettò il bastoncino nella mano sinistra.
- devo andare al bagno, è urgente -
Il saggio vampiro ci pensò su, e poi capì che la ragazza, dalla folta chioma bronzea, gli stava mentendo spudoratamente, anche se era brava a farlo.
Sospirò, per poi annuire.

- va bene, vai al bagno - del resto, non poteva imporle di rimanere ad ascoltare la lezione, anche se in teoria avrebbe dovuto farlo.
Renesmee prese la giacca e se la mise.
- fa freddo fuori dallo studio - si giustificò quando Carlisle alzò un sopracciglio.
- ciao - disse infine uscendosene e richiudendo la porta.
- che palle - mormorò fra se, tirandosi i capelli fuori dalla giacca e scendendo le scale in fretta.
- Hai già finito ? -
Sua madre avanzò con un cesto di favolose rose bianche.(un regalo di Edward per il loro anniversario)
Renesmee annuì, cercando suo padre con lo sguardo, intravide però solamente Jasper e Emmett, spaparanzati nel divano a guardare la partita di Baseball.
- io vado - annunciò dirigendosi verso la porta.
- dove vai ? - Bella mollò il cesto nel tavolo.
- non hai ancora finito - intervenne una voce roca.
Vide suo padre fare capolino dalla cucina, con un'espressione severa nel viso.

- no ma...-
- vai di sopra Renesmee - la interruppe lui duro.
Nessie ci pensò su. In effetti, aveva lasciato molte lezioni a metà, ma non aveva proprio voglia di ritornare di sopra, anche se l'avesse fatto, non avrebbe ascoltato nulla.
Sbuffò, e si apprestò togliendo la giacca, diventando automaticamente ermetica. E come ci riusciva solo 'dio' lo sapeva.
Edward non riuscì nemmeno a sentire i pensieri delle azioni successive, ovvero, rimettersi la giacca e uscire come un fulmine dalla porta, lasciandola aperta per poi incominciare a correre.
- ci risiamo - sospirò Bella affranta.
Uno strano silenzio calò in casa.
- che vuoi farci Edward... si annoia - lo tranquillizzò Alice, passando di li con due buste in mano.
Suo fratello sospirò, del resto, anche lui, un pò di anni fa - un bel pò di anni fa - prendeva lezioni da suo padre, e ... a pensarci bene, nemmeno le gradiva molto.
Poteva ora lasciare che sua figlia se ne uscisse di casa in quel modo poco garbato e preferire dei cani, che si rotolavano nel fango, a una sana ed educativa lezione di scienze ?
- preferisce i cani - fece eco Alice ai suoi pensieri.
Del resto, quei cani,fetidi e puzzolenti, erano il passatempo preferito di Nessie, lui che ci poteva fare se sua figlia era cresciuta in quel modo ?

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Un po strano come prologo lo ammetto.
Ma credo che ne avrò di cose da scrivere.
Aspetto solo le recensioni =)




  
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