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Autore: whateverhappened    06/12/2009    5 recensioni
Terza delle shot su Andromeda Black, seguito della prima parte di "Viva Forever" e di "Sciroppo di Ciliegia" e in tema natalizio ;)
Gettò un'occhiata veloce alla bottiglia di Whisky, abbandonata già da un po' accanto alla sua coscia, e osservò il liquido ambrato che riempiva solamente metà del contenitore.
- Andromeda – disse ad un tratto, facendo sussultare la ragazza che, per la sorpresa, perse la concentrazione e fece cadere una pallina che stava sollevando grazie ad un Wingardium Leviosa.
- Ted! - borbottò, fissandolo con uno sguardo che voleva essere arrabbiato ma che in realtà era solo molto divertito – Spero per te che mi debba dire qualcosa di importante! -
Ted sorrise teneramente, scendendo dal bancone ed avvicinandosi lentamente ad Andromeda.
- Se potessi chiedere a Babbo Natale quello che desideri di più al mondo, cosa chiederesti? - domandò sorridente, raggiungendo l'albero ed appendendo quella pallina che aveva fatto accidentalmente cadere poco prima.
- Mmm... - fece Andromeda pensierosa, portandosi un dito al mento per accentuare l'espressione – Probabilmente un ragazzo meno fissato con gli alcolici! - ridacchiò, buttando distrattamente un occhio alla bottiglia di Whisky mezza vuota – E tu? -
Ted tornò a voltarsi verso la ragazza, non dopo aver assunto un'aria fintamente offesa per la frecciatina della ragazza.
- Una cassa di Whisky, ovvio!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ted/Andromeda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
- Questa storia fa parte della serie 'Drinks and Memories.'
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Luce Blu






I raggi della Luna, che regnava incontrastata il cielo invernale sereno per la prima volta dopo giorni, illuminavano placidi il tetto in legno di una piccola casetta immersa nel nulla, dalle cui finestre proveniva la luce calda tipica di un fuoco acceso.
Il silenzio che circondava la piccola baita era interrotto solo di tanto in tanto dal tonfo morbido della neve che, troppo pesante per essere sorretta dai fragili rami di alcuni alberi, li costringeva a piegarsi per lasciarla cadere e farle raggiungere il manto che, tanto simile a lei, copriva il terreno.
All'interno dell'abitazione l'aria era riempita dallo scoppiettio del camino, che grazie ad una magia poteva scaldare la casa per ore ed ore senza aver bisogno di essere rifornito di nuova legna da ardere.
- Ecco, con questa dovrebbero essere tutte! - una voce maschile riscosse la giovane donna che, alla finestra, aveva passato gli ultimi minuti ad osservare l'ambientazione tanto tipica di quel periodo dell'anno.
- Hai preso il puntale? - sorrise gentile a quel ragazzo che, rosso in volto dalla fatica, aveva appena trasportato scatole e scatole di addobbi natalizi, senza contare l'albero che già da qualche ora occupava – anche se ancora spoglio – un angolo della sala.
- Certo, Dromeda, ho preso ogni singola cosa che avevi segnato sulla lista! - ridacchiò lui, indicando col dito palline per l'albero, calze da appendere al camino, statuette animate per il presepe e una marea di altre decorazioni di cui lui non conosceva nemmeno il reale uso.
- E allora mettiamoci all'opera! - trillò compiaciuta la ragazza, battendo allegra le mani all'idea di decorare l'albero di Natale.
Andromeda si gettò subito sulla scatola che lei stessa, a casa, aveva riempito di qualsiasi oggetto pensava potesse stare bene sull'albero, dal classico puntale – che si affrettò a mettere come prima cosa, così come le era stato detto da Daisy – a improbabili Babbi Natale che, incantati con qualche strana magia, si agitavano canticchiando in continuazione jingle natalizi. Inutile dire che dopo tre minuti che essi erano stati appesi già Ted era tentato di distruggerli accidentalmente.
Dal canto suo il giovane Tonks osservava la sua ragazza con un tenero sorriso in volto, Andromeda sembrava una bambina in preda alla frenesia di un giocattolo nuovo. E forse era davvero così, forse non aveva mai vissuto la reale gioia del Natale, i giorni passati a casa con la famiglia a mangiare prelibatezze che facevano la loro comparsa sulla tavola solo in quelle occasioni festose. Andromeda non aveva mai decorato un albero di Natale, quelle volte che a casa Black lei e Narcissa riuscivano a convincere i genitori a realizzarlo erano sempre gli elfi domestici ad occuparsene, era stata Andromeda stessa a raccontarglielo.

A Natale puoi
fare quello che non puoi fare mai:
riprendere a giocare,
riprendere a sognare,
riprendere quel tempo
che rincorrevi tanto.


Ted sapeva che quel Natale sarebbe stato magico per la sua ragazza, lo aveva capito dal luccichio che si era acceso nei suoi occhi nel momento stesso in cui egli le aveva chiesto se le andava di trascorrerlo con lui, soli in mezzo al nulla. Sarebbe stato speciale, unico, indimenticabile.
Bisogna solo vedere quanto unico. Pensò, buttando un'occhiata all'angolo dove erano accatastati gli scatoloni con gli addobbi. Istintivamente appellò un bicchiere di Whisky Incendiario e lo bevve tutto d'un sorso, sotto lo sguardo dubbioso di Andromeda che, accortasi del gesto, lo stava fissando come se fosse un marziano.
- Da quando bevi Whisky come fosse acqua? - gli domandò subito, facendo scoppiare a ridere Ted alla buffa vista della sua ragazza con un sopracciglio alzato per la perplessità e un Babbo Natale canterino in mano.
- Me l'hanno dato in omaggio con una cosa che ho comprato – rispose lui enigmatico, accentuando lo sconcerto di Andromeda, che tornò a gettare la testa nello scatolone per evitare di pensare di essersi messa con un pazzo. O un ubriacone, dato che il bicchiere di Ted magicamente continuava a riempirsi di Whisky.
Passarono i minuti, i quarti d'ora, le mezzore... e l'unica cosa che rompeva il silenzio nella piccola baita era lo scoppiettio del fuoco, accompagnato dagli occasionali gridolini di gioia di Andromeda nel constatare che come addobbatrice di alberi di Natale non era affatto male.
Ted, seduto sul bancone che separava il piccolo ambiente della cucina dal salotto, la osservava senza aprire bocca, estasiato dalla luce del fuoco che si rifletteva sulle morbide curve dei suoi capelli, dal luccichio di gioia che le riempiva gli occhi, persino dalle smorfie che Andromeda faceva se non gradiva l'accostamento di alcune decorazioni.
Erano insieme già da qualche anno, e già da due lei viveva a casa dei suoi genitori durante il periodo estivo dopo aver definitivamente tagliato i ponti con la sua famiglia. Ma mai avevano trascorso soli il Natale, o qualsiasi altra festività, mai erano partiti per separarsi dal mondo per più di qualche ora.
Gettò un'occhiata veloce alla bottiglia di Whisky, abbandonata già da un po' accanto alla sua coscia, e osservò il liquido ambrato che riempiva solamente metà del contenitore.
- Andromeda – disse ad un tratto, facendo sussultare la ragazza che, per la sorpresa, perse la concentrazione e fece cadere una pallina che stava sollevando grazie ad un Wingardium Leviosa.
- Ted! - borbottò, fissandolo con uno sguardo che voleva essere arrabbiato ma che in realtà era solo molto divertito – Spero per te che mi debba dire qualcosa di importante! -
Ted sorrise teneramente, scendendo dal bancone ed avvicinandosi lentamente ad Andromeda.
- Se potessi chiedere a Babbo Natale quello che desideri di più al mondo, cosa chiederesti? - domandò sorridente, raggiungendo l'albero ed appendendo quella pallina che aveva fatto accidentalmente cadere poco prima.
- Mmm... - fece Andromeda pensierosa, portandosi un dito al mento per accentuare l'espressione – Probabilmente un ragazzo meno fissato con gli alcolici! - ridacchiò, buttando distrattamente un occhio alla bottiglia di Whisky mezza vuota – E tu? -
Ted tornò a voltarsi verso la ragazza, non dopo aver assunto un'aria fintamente offesa per la frecciatina della ragazza.
- Una cassa di Whisky, ovvio! Che domande fai, Dromeda? - scoppiò a ridere, trascinando presto con sé anche la giovane.
- Sei un cretino, Theodore Christopher Tonks! - borbottò lei fra le risate, mentre lui annuiva divertito.
- É per questo che mi adori! - scherzò lui, facendo arrossire le pallide gote della ragazza, in fondo colpita da quelle parole anche se dette ridendo.
- Allora, ti piace l'albero? - si affrettò a cambiare discorso, indicando orgogliosa la sua opera d'arte che risplendeva alla luce del fuoco nel camino, perfetta. Aveva persino incantato i Babbi Natale canterini, per la gioia di Ted, in modo che solamente uno di essi rallegrasse l'aria con un leggerissimo canto, quasi impercettibile.
- Manca ancora qualcosa... poi sarà semplicemente perfetto. - rispose Ted con un sorriso, pur mantenendo un tono serio di voce. Si avvicinò deciso all'angolo con gli scatoloni, mentre Andromeda lo guardava decisamente dubbiosa, e dopo qualche istante tornò dalla ragazza con in mano una scatola simile a quelle che i genitori di Ted e Daisy, babbani, utilizzavano per contenere le scarpe.
- Ecco! - disse lui, porgendo l'oggetto ad Andromeda, la cui sorpresa non era più nascondibile. La ragazza tolse rapidamente il coperchio della scatola e rimase decisamente... sconvolta.
Piccole bottiglie di Whisky Incendiario risplendevano sotto i suoi occhi. Osservando meglio notò che non contenevano realmente il liquore, ma erano finte e sembravano avere un'apertura in mezzo, come se contenessero qualcosa. In più ad ognuna era legato un gancino con una piccola corda, come se fossero da appendere all'albero di Natale.
- Ted... vuoi spiegarmi? - domandò dubbiosa con un sopracciglio alzato, mentre il ragazzo sorrideva.
- Ogni bottiglietta contiene qualcosa, piccoli regali di Natale da parte mia. Sono da appendere all'albero... - rispose continuando a sorridere, evidentemente orgoglioso della sua idea.
- Non appenderò delle bottiglie di Whisky al mio albero di Natale – rispose decisa Andromeda, con un tono che non avrebbe dovuto ammettere repliche, almeno nella sua concezione dei fatti. - Nemmeno se ti faccio aprire un regalo in anteprima? - tentò Ted, mettendo in mostra il suo migliore sguardo da cerbiatto indifeso – Ti preeego, Dromeda! -
Alla vista dell'espressione di Ted la ragazza scoppiò a ridere, anche se in cuor suo sapeva di aver ceduto alla proposta. Mai, senza Ted che sfoderava quello sguardo che era la migliore arma in suo possesso, avrebbe accettato di mettere quelle cose così poco Black sul suo albero. Ma in fondo lei era sempre meno una Black...
- Almeno posso scegliere quale aprire? - cedette alla fine, alzando gli occhi fino ad incontrare lo sguardo felice di Ted.
- Ovviamente no! Apri quello con la rosa rossa sull'etichetta. - solo in quel momento Andromeda si accorse che sull'etichetta di ogni bottiglia era disegnato un fiore diverso, quello citato da Ted era proprio su quella in mezzo alla scatola.
Con delicatezza riuscì a liberare l'oggetto e ad estrarlo dalla scatola senza rompere le altre bottigliette, prima di aprirlo fissò Ted, che sorrideva radioso.
- Prima che tu lo apra... - le disse – Buon Natale -
- Buon Natale, Ted – sorrise lei, per poi tornare a concentrarsi sulla piccola bottiglietta.
Con non poca difficoltà riuscì a dividere le due metà dell'oggetto, Ted aveva fatto davvero le cose per bene per evitare che lei ne vedesse il contenuto prima del momento giusto. Dopo qualche istante, in cui la ragazza si sentiva misteriosamente agitata, il regalo vide la luce.
Luce che venne immediatamente riflessa dalle diverse sfaccettature del diamantino incastonato su un anello di oro bianco.

Luce blu,
c’è qualcosa dentro l’anima che brilla di più:
è la voglia che hai d’amore,
che non c’è solo a Natale,
che ogni giorno crescerà,
se lo vuoi.


- Vuoi che questo sia il primo di una lunga serie di Natali insieme, Andromeda Black? - domandò timoroso Ted, che nel frattempo si era inginocchiato ai piedi della ragazza. Lei lo fissò con le lacrime agli occhi, incapace di emettere alcun suono, colpita dall'unica sorpresa che mai si sarebbe aspettata.
- No – sussurrò dopo qualche istante, mentre Ted la fissava sconvolto per quelle due semplici lettere – Voglio che questo sia l'ultimo Natale da Andromeda Black, voglio trascorrere tutti gli altri giorni di Natale della mia vita come Andromeda Tonks! -

É Natale, a Natale si può amare di più...

















Fanfic scritta per questo Natale che è insieme uno dei più belli e dei più brutti della mia vita. So che è soltanto il 6 Dicembre, ma per me il Natale arriva con Sant'Ambros - domani - e quindi posto già ora la fic.
Per chi non avesse letto Viva Forever e Sciroppo di Ciliegia, Daisy è la sorella di Ted e migliore amica di Andromeda. La canzone cui si fa riferimento tre volte nel testo è "A Natale puoi", che Youtube dice essere cantata da una certa Alicia ma che sinceramente io conosco solo per la pubblicità del pandoro :p

Infine, ma non meno importante, ci tengo a dire che questa storia è dedicata a Nee. - spero sia abbastanza mielosa per te ^^ - e a madamina - non so se la leggerai, ma gran parte di questa storia è dovuta a te, quindi grazie :)

E con questo concludo, grazie a chiunque abbia letto la storia e a chi la recensirà. E a tutti gli utenti di Efp in generale...


Buon Natale!

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