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Autore: DadaOttantotto    06/12/2009    2 recensioni
Isabella è una ragazza che, per lavoro, si trova a dover passare 48 lunghe ore con i Simple Plan... cosa sucederà? Buona lettura!
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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48 hours cap 5
- Ma come siamo carini, Bouvier! - nota con ironia David, squadrando da capo a piedi il cantante.
- Grazie. Anche tu non sei malaccio, Desrosier. Ma sai che io ho altri gusti...- gli risponde Pierre, un sorriso sarcastico stampato in faccia.
- Carino e simpatico, direi...
- A che ora ha detto che sarebbe venuta a prenderci Izzie? - li interrompe Seb.
- Alle 19:30, se non sbaglio - Jeff controlla l'orologio, tirandosi leggermente su la manica della camicia nera che indossa - Quindi a momenti dovrebbe essere qui.
Pierre si sfrega le mani soddisfatto. Tra poco rivedrà Isabella e non potrebbe essere più contento.
E mentre Chuck sorride guardandolo, gli altri tre si osservano confusi. Cos'ha Pierre per essere tanto felice? E come mai ci ha messo così tanto a prepararsi,  lui che di solito per vestirsi da un'occhiata nella valigia e prende le prime cose che possano stare bene insieme?
Una macchina accosta vicino a loro. Dal finestrino spunta il viso di una ragazza sorridente.
- La vostra carrozza, signori!
Tutti e cinque i ragazzi si affrettano a salire sull'auto.
- Dovrete stringervi un po' voi lì dietro... - dice Isabella, guardando Chuck, David, Jeff e Seb cercare di trovare una sistemazione abbastanza comoda.
- No problem! - le risponde il chitarrista - In qualche modo faremo, non ti preoccupare. Solo una cosa...
- Quale?
- Vorrei proprio sapere chi è che mi ha infilato un ginocchio nel didietro!!!
- Ops, scusa tanto Seb... - esclama Dave.
Nessuno è in grado di trattenere una risata.
Pierre, tranquillamente sistemato sul sedile anteriore, osserva sorridendo la ragazza accanto a lui. Indossa un paio di jeans e una camicetta rossa, che risalta i suoi occhi verdi. E il cantante non può fare a meno di notare quanto quell'abbigliamento le stia bene.
- Sei davvero carina, Izzie...
All'interno dell'auto cala il silenzio. I ragazzi seduti dietro sono perfettamente immobili. Persino Chuck, l'unico a sapere quello che prova l'amico, è stupito dall'iniziativa di Pierre. Non aveva detto che avrebbe aspettato di vedere come si sarebbe evoluta la serata?
- Cos'hai detto scusa? - chiede Jeff, un po' perplesso.
- Eh? Io? No, no... nulla... io... ni-niente....
Neanche lui si rende conto di quello che ha appena detto. Va bene la sincerità, ma è sicuro di aver esagerato.
- Ma tu...
- Non ho detto niente. E adesso andiamo, per favore? - lo interrompe il cantante, con tono secco.
Poi, accorgendosi di essere stato sgarbato, cerca di buttarla sul ridere.
- Andiamo, che Chuck non vede l'ora di incontrare Charlie! - dice sorridendo dolcemente, ma rimediandosi un sonoro scappellotto dal batterista.
- Non dire fesserie, stupido. Più che altro, scommetto che hai fame...
Pierre si massaggia la pancia, poi si stringe nelle spalle.
- Beh, forse un pochino...
- Sei sempre il solito, Pierre. - esclama Izzie, mettendo in moto l'auto.

Mentre Jeff e Seb cercano di non far cadere le pizze che tengono in mano, Isabella gira la chiave nella toppa.
- Benvenuti nella mia umile dimora! - esclama, facendo entrare i ragazzi.
- Ma che bell'appartamentino...  - mormora David.
- Fate come se foste a ca...
- Non dirlo!! - la ferma il bassista - Non dire quella frase, altrimenti di casa tua non resterà che un vago ricordo, fidati.
- Ok. Allora dirò: posate pure lì le pizze ed accomodatevi sul divano.
- Sì, credo che questo sia plausibile.
Ma, neanche il tempo di sedersi e suona il campanello. Isabella sorride, cercando di non farsi vedere dagli altri.
- Chuck, potresti andare ad aprire, per favore?
- Certo!
Quando spalanca la porta, il batterista si trova davanti una ragazza alta, bionda e con gli occhi azzurri. In mano tiene una bottiglia di vino.
- Ciao! Tu devi essere Charlie! Piacere, io sono Chuck!
- Io so-sono... oh mio dio... Ch-Chuck... no, volevo dire... tu sei Chuck... io sono... ohhh...
- Lasciala entrare o credo sverrà sul pianerottolo! - interviene Pierre, avvicinandosi.
- Pi-Pi-Pierre...
A quel punto, temendo per la salute dell'amica e volendo evitare svenimenti o infarti, Isabella si fa largo tra i due e prende Carlotta per un braccio.
Quando la ragazza vede il resto del gruppo accomodato sul divano, Chuck riesce a salvare la bottiglia prima che questa incontri il pavimento.
- Ragazzi, questa è Carlotta, o Charlie - dice la padrona di casa, indicandola - Charlie, questi sono i ragazzi. Credo che i loro nomi tu li conosca già.
- Ci-ciao...
- Dai, aiutami a preparare tutto...
- Aspetta, devo dirti una cosa importante. - fa Carlotta seria - In privato - aggiunge.
- Beh, puoi parlare in italiano, tanto capiscono poco e niente.
Ma l'espressione dell'amica induce Izzie a farla accomodare in camera da letto.
- Che succede? - chiede, leggermente preoccupata dall'atteggiamento di Charlie.
Questa si schiarisce la voce, poi con tono solenne annuncia:
- Marco è tornato.
Quelle parole sono per Isabella più forti di una pugnalata al cuore. Sente le lacrime salirle agli occhi e un nodo formarsi in gola, ma cerca di cacciare via entrambi.
- Lo so. - dice solo.
- Lo sai?
- Sì. Ci siamo incontrati, o, per meglio dire, ci siamo scontrati.
- E...?
- E cosa?
- Cosa vi siete detti?
Isabella si siede sul letto, prendendosi la testa tra le mani. NON devo, NON devo piangere per lui, continua a ripetersi mentalmente.
- Ha detto che dovevamo parlare, che doveva spiegarmi tante cose...ma io gli ho detto che non ho intenzione di rivederlo. E poi è intervenuto Pierre.
- Pierre??? E che ha fatto?
- Niente, ha preso le mie difese. E Marco se n'è andato, tutto qui.
Si accorge, suo malgrado, di non riuscire più a controllare le lacrime. Quindi le lascia cadere liberamente, tradendo ogni suo buon proposito di non darla vinta a quel "non bene classificabile" del suo ex.
- Mi dispiace...
Un rumore le fa sobbalzare entrambe. Qualcuno sta bussando alla porta, facendo ricordare a Izzie di avere degli ospiti in salotto e che le pizze in cucina si stanno raffreddando.
- Avanti - dice.
Il viso di Pierre spunta sorridente.
- Scusate il disturbo, ma non vi abbiamo più visto e non sapevamo cosa fare...
Poi il suo sorriso sparisce ed entra nella stanza avvicinandosi alle ragazze.
- Izzie, che hai? Stai piangendo... stai bene? - chiede con tono decisamente preoccupato.
- Sì, tranquillo... tutto bene...
- Se vuoi parlarne...
Carlotta li osserva. C'è qualcosa tra quei due, ne è sicura. Anche se forse ancora non lo sanno. E lei si convince di dover dare loro una mano.
Decide quindi di mettere in pratica l'idea che le è appena venuta.
- Pierre, per favore, cerca di tirare un po' su il morale a Isabella. Sai, è triste per il suo ex fidanzato... mi ha detto che l'hai già visto...
Il ragazzo stringe i pugni. Ogni volta che sente parlare di quel Marco gli vengono i nervi a fior di pelle.
- Sì, ho già avuto il piacere.
- Ok, allora io vado di là, così potete parlare in pace. Fate i bravi, mi raccomando! - esclama, dirigendosi verso l'uscita.
Non si volta nemmeno per vedere Isabella lanciarle ogni sorta di maledizioni con gli occhi. Sorride maliziosamente mentre richiude la porta alle sue spalle, contenta di aver trovato un modo per far sì che la sua migliore amica ritorni a sorridere.

Eccomi qui, finalmente!!! Sono in tremendo ritardo, mi dispiace!! Prometto che cercherò di fare in modo che non succeda più!!
Ringrazio di cuore _eleNina_ per la sua recensione! Che ti devo dire, la gente non legge questa storia perchè probabilmente non le piace... chissà! Comunque ti ringrazio per seguirmi sempre! Spero che anche questo capitolo ti piaccia!!
Ringrazio anche chi questa storia la legge soltanto...
Un baci8!
   
 
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