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Autore: Schwarzfreiheit    08/12/2009    3 recensioni
... Nasce dall' ascolto dell' omonima canzone dei Rasmus Feat Anette Olzon, con nessuna pretesa ... Un' Amore destinato a Vivere per sempre ed a finire ...
Genere: Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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October And April
<<  Non è possibile che sia ... Tu ...  >>.
<<  No, non lo è ... Vai via, non sono chi tu credi ... Devi avermi cofuso con qualcun' altro ...  Mi dispiace  >>.
<<  Tu ... Tu sei morto cinque anni fa ... Un incidente in macchina ... Lo ricordo come fosse oggi ...  >>.
Le sfuggì un singhiozzo, Lui ...
Lui non poteva essere lo stesso ragazzo per cui lei aveva pianto tutte le sue lacrime, fino ad esaurire il suo stesso respiro.
<<  E se fossi io? Se fossi quel ragazzo? Cosa cambierebbe? ... E del resto, non c'è più nulla di lui, in me ... Nulla ...  >>.
Si era fermato stagliando la sua esile figura contro la pallida luce del lampione di quel vicolo sporco, che allungava la sua ombra sul volto di lei, adesso rigato dalle lacrime.
Ne sentiva l' odore così come sentiva il profumo della sua pelle sottile.
<<  Ti prego ... Non te ne andare ... Non lasciarmi sola di nuovo ...  >>.
Forse era stato quello il momento, quello in cui la voce  dolce di lei lo aveva avvolto come un sudario, donando finalmente un' ombra di pace sulla sua anima tormentata.
Si era voltato verso quella fanciulla che avrebbe dovuto scappare da lui urlando e che invece lo stava implorando di restare.
<<  Dovresti temermi più della morte stessa ... Perchè non fuggi da me?  >>.
Lei gli sfiorò il volto così bianco, così perfetto, perdendosi in quegli occhi  tristi esattamente come lei li ricordava.
<<  Non posso fuggire ... Ti ho desiderato così tanto ... Ti ho aspettato così a lungo ...  >>.
E lo baciò.
C' era calore sulle labbra di lei, c' era nelle sue braccia che lo cingevano delicate e disperate assieme, c' era nelle sue lacrime che rapidamente si adattavano a quella fredda notte d' inverno.
Per un attimo desiderò poterle rendere quel calore, sapendo che non sarebbe mai potuto accadere e per l' ennesima volta si detestò.
La allontanò bruscamente, ma da quella notte, non riuscì più ad allontanarla da sè.

Era stato lui a cercarla, qualche notte dopo, tornando sui suoi passi, tornando in quell' anonimo vicolo, sperando di rivederla ancora una volta, ed era lì che l' aveva ritrovata.
Piccola, perfetta, dolce e splendente di quella luce che nasceva dai suoi occhi e dal sorriso triste che gli rivolse.
<<  Sei tornato ... Io sono stata qui ogni notte ... Speravo che tornassi ...  >>.
<<  Sei stata una stupida! E' pericoloso stare qui! Vieni, andiamo via ...  >>.
L' aveva preceduta, i sensi acuiti tesi a percepire la sua presenza accanto a lui.
La sentiva.
Sentiva quegli occhi fissi su di sè, sentiva il suo respiro.
I sui passi erano leggeri e regolari.
Ma i battiti di quel giovane cuore di ragazza non lo erano; erano rapidi, si rincorrevano uno dopo l' altro, quasi temendo di perdersi.
Da quella notte lei era entrata a far parte della sua esistenza e lui passava ore ed ore, nell' oscurità della sua stanza, pensando a lei, cercando di immaginare cosa lei facesse quando non era con lui.
Lei, che aveva risvegliato in quell' Anima che lui credeva perduta, quei ricordi che ormai gli apparivano come un sogno sfumato nel tempo, nelle sue notti  senza fine.
Lei gli aveva reso qualcosa di ciò che lui era stato.
E lui si era riscoperto a soffrire; a soffrire per quelle persone che lo avevano amato, che lo avevano pianto e che lui rimpiangeva; che gli erano mancate ogni giorno ...
Sebbene il tempo per lui non avesse più senso alcuno.
Nulla aveva avuto più senso, ma adesso ...
Adesso c' era lei ed il sole sembrava essere tornato a splendere nella sua vita, persino le stelle, che da tempo avevano perso il loro fascino ed avevano assunto il solo ruolo di silenti accompagnatrici del suo vagare senza meta, sembravano essere tornate a splendere di una luce nuova.
Gli mancavano le infinite albe che aveva visto sorgere in compagnia di suo fratello, dei suoi amici, ma adesso...
Lui aveva la sua alba personale e poteva osservarla per tutta la notte.

" ...  Mi sembra quasi impossibile, ma non mi sono mai sentito più umano di quanto io mi senta in questo momento ... 
Stringendo tra le braccia questa mortale che dovrebbe temermi e che invece osa persino prendermi un po' in giro, dolcemente ... 
Gli sorrido adesso, osservandola nuda tra le mie braccia, tiepida e fremente come un uccellino, e persino il mio sorriso così diverso da ogni altro sorriso si affacci sul mondo,  in questi suoi incredibili occhi, appare umano, caldo come credevo non fosse più possibile ... 
A volte penso che dovrei mandarla via, non aprirle più la porta, lasciarla sola al freddo ma, paradossalmente, sono io che non posso farlo ...
Sono io che non riesco nemmeno ad immaginare di stare lontano da lei nemmeno per una sola notte ...
Sono io che non ho più il coraggio di tornare ad affrontare da solo il freddo e la solitudine della mia esistenza ...
Lei, con il suo fragile corpo esposto alle intemperie della vita, debole, indifeso, è diventata la mia forza, il mio coraggio, la mia luce ed il mio calore ... "


Lei era come il cielo di Aprile
L' alba nei suoi occhi,
Bimba di Luce
Stella splendente
Il Fuoco nel suo Cuore
Il giorno più Brillante,
Neve che si scioglie spezzando il Freddo
Ottobre e Aprile


... " Non credevo che sarei mai potuta essere davvero felice ...
Nè mai avevo creduto possibile esserlo accanto a Lui, ma è così ...
Sento le sue braccia così esili attorno al mio corpo, sento la mia pelle rabbrividire ...
Vorrei che Lui non la sentisse, vorrei che Lui potesse vedere solo la felicità che mi regala ...
Quella che io stessa vorrei potergli donare.
Ogni notte, mentre mi perdo in Lui, la sua Anima mi avvolge ed io la sento ...
Sento la sua voce, sento il suo dolore, sento il freddo che vi alberga dentro e che senza posa lo consuma ...
La sua bocca sulla mia pelle invoca il mio nome come una preghiera, una di quelle che non hanno mai sfiorato le sue labbra, e la sua Anima piange amare lacrime che come schegge di ghiaccio penetrano la mia stessa Anima ed io mi sento distrutta ...
Ogni notte Lui mi ruba la vita, se ne nutre prosciugandone il mio corpo, per poi rendermela con un solo sorriso, una sola carezza, un solo bacio lento ...
Vorrei che le sue mani non mi lasciassero mai da sola ...
Mi sento lacerata come questo cielo nero squarciato dai fulmini che illuminano la sua pelle di seta ...
Lacerata ...
Non riesco a dormire, non riesco a distogliere gli occhi da Lui, non posso farlo ...
Lo voglio portare dentro di me ...
Lo stringo, come se un semplice gesto potesse rendere davvero reale la mia dolce, puerile illusione ...
Lo Amo ... "

Lui era come il cielo ghiacciato
In una notte di Ottobre
Le nubi più scure, 
Una tempesta senza fine
Pioggia dal suo cuore
La neve più fredda, la tristezza più profonda
Hanno abbattuto la Primavera
Ottobre e Aprile

... " Non dorme, si avvicina ancora di più a me, si stringe a me, stringe il mio corpo esile tra le braccia, ha il respiro ancora leggermente affannato, caldo, mi stringe a sè come se volesse proteggermi, non mi chiede nulla, le sue labbra appena lucide, dischiuse, non pronunciano una sola parola, chiede solo di starmi accanto, di proteggermi da qualcosa che ormai le è dolorosamente chiaro ma di cui non si lamenta mai ...
La odio per questa sua forza ...
Ed anche per questo io ...
L' Amo ... 
La prendo tra le braccia, le sorrido ma sento che i miei occhi rimangono solitari esclusi di quel sorriso, non voglio che si illuda.
<<  Non riuscirai mai a scaldare il mio corpo ...  >>.
<<  Questo non significa che smetterò di provarci ...  >>.
Anche lei sorride, anche i suoi occhi sono dannatamente consapevoli.
Non si illude se non di quella dolce illusione effimera che è l' Amore, quando è Amore.

Ed il suo lo è.
Io ...
Lo sento vivo e ardente, dolce e violento, che mi avvolge ...
E forse il mio corpo rimarrà freddo ma il calore che Lei mi dona dentro, quello è reale ...
E fa male ... "

Come l' Odio e l' Amore
Mondi lontani
Quest' Amore fatale era come Veleno proprio dall' Inizio
Come la Luce e l' Oscurità
Mondi lontani
Quest' Amore fatale era come Veleno proprio dall' Inizio

" ... Devo andare, l' alba è nuovamente giunta a strapparmi dal mio sogno, devo uscire da questa stanza, abbandonare l' oscurità ed uscire al sole, vivere ...
O fingere di farlo ...
Perchè ogni istante lontano da Lui mi uccide lentamente ...
Vedo gente, persone alle quali sorrido, ma sono sorrisi falsi, il sorriso di chi anela a poter essere sincera ...
Ed io posso esserlo solo tra le sue braccia ...
L' alba, così luminosa, colei che si veste di lucenti vane promesse di un giorno migliore, è la più crudele delle mie amiche, è colei che mi sussurra che non c'è nulla di giusto in Noi ...
Ma Noi Siamo ...
E questo mi basta ... "

 Eravamo come pistole cariche
Abbiamo sacrificato le nostre Vite
Eravamo come l' Amore e l' Incompiuto
Desiderando di abbracciarci

... " Ha appena varcato quella soglia, ho intravisto una lama di pallida luce, quella che ferisce i miei occhi, che veste il suo corpo e fa risplendere i suoi capelli, che non posso quasi guardare, e già Lei mi manca ...
Mi sembra di impazzire.
Stringo a me il cuscino dove Lei ha posato il suo viso, ha il profumo dei suoi capelli, della sua pelle, ancora conserva un po' del calore del suo corpo ed io me ne nutro ...
Non sento nemmeno la fame, il desiderio di uccidere per sopravvivere è svanito perso nei suoi occhi e nella sua Anima che mi avvolge e nutre ...
Entrambi come falene attratte dalla fiamma che ci sta consumando, continuiamo volutamente ad ignorare quel sottile, acuto dolore delle nostre piccole fragili ali che bruciano ...
Presto cadremo ...
Presto ...
Troppo presto ...
Non voglio cadere ...
Non voglio morire di nuovo ...
Proprio come allora, non sono pronto ...
Ma allora non aveva la consapevolezza di cosa sarebbe accaduto ...
Oggi sento quel momento camminare ad un solo passo dietro di me ...
Sento la Notte e la Solitudine chiamarmi, il loro sussurro freddo, esigermi di nuovo solo per loro ...
Vogliono portarmi via da Lei ...
Non voglio cadere ... Non ancora ... Non sono pronto ..."

Torcia fatale
Emozione Finale
L' Amore era destinato a morire
Ottobre e Aprile

... " Ancora una notte tra le sue braccia, sembro non riuscire a saziarmi di Lui ...
Avvolgo il suo corpo con le mie braccia, con le mie gambe, tento inutilmente di fondermi in Lui, il freddo si allontana ed il suo respiro è caldo sulla mia pelle ...
Lui mi stringe a sè, come se non volesse più lasciarmi andare ..
Non farlo, non farlo ti prego ...
Tienimi con Te, per sempre, ti prego ...
Ma sento la sua Anima ...
Quella che grida, quella che prendendo possesso di me allo stesso tempo mi allontana ...
Ci distruggiamo ogni notte e pure siamo la sola Salvezza che entrambi conosciamo ...
Annientandoci ci scambiamo la Vita ...
Da quanto tempo dura tutto questo?
Non lo so ...
L' estasi mi rapisce, infrangendosi in infinite scintille di luce che infiammano il mio corpo, invadono i miei occhi e la mia mente, fremono sulla nostra pelle, lo sento tremare violentemente e poi le sue unghie che si conficcano nella mia pelle ...
E' forte e il candore del mio corpo conserva i segni di questa forza su di sè.
Piccole cicatrici di passione e desiderio, il ricordo delle sue labbra che le sfiorano piano, implorando un perdono che non devono chiedere ...
Io sono Sua, è tutto quello che desidero ...
Freme sopra di me, il corpo teso, ma non si allontana ...
I suoi occhi mi trafiggono, sono così dolci, intensi, lacrime che non hanno ragione d' essere riempiono i miei occhi e cadono leggere, scivolando lente ed inarrestabili ...
<<  Ti Amo  >>.
E' solo un sussurro ma mi sembra di gridare; e Lui, lentamente, mi sfiora muovendosi nuovamente in me, con rinnovata passione ed una nuova, rinnovata dolcezza ...  "


" ... E' ancora tra le mie braccia, per un' ennesima, infinita notte ...
Sento la sua pelle sotto le mie dita, tra le mie labbra, respiro il suo stesso respiro ...
Sembro non riuscire a saziarmi di Lei ...
Mi stinge disperatamente ...
Sento la sua Disperazione ed il suo Dolore fondersi con il suo Desiderio, uguale al mio, la stringo a me ...
Egoista ...
Forse lo sono sempre stato ma adesso ...
Adesso ne sono pienamente consapevole e dentro di me infuria la peggiore delle tempeste, il mio Cuore e la mia Anima ritrovati si scontrano con fragore nel mio petto magro, quasi temo che Lei possa sentirli, che possa sentire questo mio desiderio di tenerla con me, per me, per sempre combattere contro la ragione che mi spinge a lasciarla andare, a renderle possibile vivere quella vita mortale che Lei merita ...
Lei merita il sole, la luce, il tepore delle infinite giornate di primavera che la sfioreranno accarezzandola con un soffio di brezza gentile ...
Ma Lei è la mia Primavera ed io non riesco a rinunciarvi ...
<<  Ti Amo  >>.
Il suo sussurro mi giunge gentile, mentre osservo i suoi occhi languidi specchiarsi nei miei, quegli occhi che hanno il colore cangiante dei freddi laghi del Nord e che pure sono così caldi ...
La stringo di più a me, la prendo, mia, donandomi a Lei come mai mi sono abbandonato ...
Odio la sua pelle candida che ogni notte mi mostra i segni delle mie unghie su di Lei, odio questa sua forza, questo suo coraggio di stare con me, così maledettamente simile alla paura di perdermi ...
<<  Ti Amo  >>.
Un soffio leggero sulle sue labbra che rapiscono le mie sorridendovi sopra.
Bevo le sue lacrime che continuano a scivolare sul suo viso, le unisco alle mie e mi disseto per gli infiniti giorni di siccità che mi attendono ...
... Addio ... "


Come l' Odio e l' Amore
Mondi lontani
Quest' Amore Fatale era come Veleno proprio dall' Inizio


Era finita ...
In quella fredda mattina, così simile alla prima volta che si erano incontrati ormai un anno prima, lei sapeva che era finita.
Non lo avrebbe rivisto mai più.
Quegli occhi tristi glielo avevano confessato celando quella verità dietro il più caldo e dolce dei sorrisi.
C' era pietà in quel sorriso ma non era per lei, era per sè stesso, lei lo sapeva.
E c' era dolore.
Le lacrime rigavano il suo volto ed il suo cuore straziato era rimasto con Lui.
Il freddo che Lui tanto temeva essere l' unica cosa che poteva donarle, alla fine sarebbe diventato davvero il suo solo compagno e per sempre lo sarebbe stato ...
Ottobre aveva ucciso Aprile ...
Per Sempre.


... La Luce e l' Oscurità
Mondi lontani
Quest' Amore Fatale era come Veleno proprio dall' Inizio ...



Nessuna pretesa, nasce dall' ascolto della bellissima canzone che da il titolo a questa one shot, "October And April" dei Rasmus Feat. Anette Olzon ...
La ho ascoltata molte volte e queste immagini sono nate così ...
Non ho nulla da dire, spero che Vi piaccia, spero che vogliate farmi sapere se Vi è piaciuta ...
Un Grazie particolare va alla mia Gemellina ...
Grazie per queste piccole perle che mi "doni" e che a loro volta mi regalano delle emozioni ...
Un Abbraccio Grande ...
   
 
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