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Autore: LaTaki    08/12/2009    5 recensioni
0.1 ♥ «I'm not quite sure how to breathe,without you here.I'm not quite sure,if I'm ready to say goodbye to all we were»
0.2 ♥ «I can show you I'll be the one. I will never let you fall,I'll be there for you through it all,even if saving you sends me to heaven »
0.3 ♥ «My life,you electrify my life.I’ll never let you go,if you promised not to fade away,never fade away.»
0.4 ♥ «Oh no,what’s this?A spiderweb and it’s me in the middle so I twist and turn,but here am I in my little bubble.»
0.5 ♥ «And if you go,if you go And leave me down here, on my own,Then I`ll wait for you.How long must you wait for it? »
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan, Jacob Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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«The DreamCatcher»

0.1 ♥ I Need

Colonna Sonora 

«I'm not quite sure how to breathe,without you here.I'm not quite sure,if I'm ready to say goodbye to all we were»

«Edward...»
Non sapevo se dalla mia bocca era uscito un sussurro o un grido pieno di dolore.Non lo sapevo,solo che la finestra era ancora chiusa,proprio come l'avevo lasciata e davanti a me non c'era nessuno,nè Edward,nè Alice,nè mio padre che cercava di tranquillizzarmi dopo un brutto incubo,quindi forse non avevo gridato. Ma lo sentivo,sentivo il grido che rimbombava nelle mie tempie,sentivo che si faceva strada dentro di me consapevole del fatto che mi stava facendo male,che ci riusciva sempre meglio,sempre meglio dopo ogni risveglio traumatico nel cuore della notte buia e fredda.  Ero sempre più stanca,sempre più inespressiva e priva di vita,mi sentivo vuota,senza via di scampo da questa voragine che mi stava portando sempre più verso il basso,dove il gelo mi stava avvolgendo,dove sentivo le ossa frantumarsi sotto il peso della rabbia,della tristezza,dell'angoscia e della rassegnazione. Mi strinsi un pò nella coperta che sembrava ancora più fredda del mio corpo: era inutile,non riuscivo a riscaldarmi,non riuscivo a trattenere il calore,perchè io non emanavo calore,solo un'aura che si affievoliva sempre di più ad ogni mio pensiero,ad ogni mio stupido pensiero. Stavo diventando il nulla,proprio come una foglia ero destinata solo a cadere e a venire schiacciata,poi frantumata e dimenticata nel posto in cui il vento aveva deciso di farmi precipitare. Nonostante sentissi le voci della gente che stava intorno a me,mio padre che cercava di sdrammatizzare la mia situazione ormai disperata,Angela che cercava di fare conversazione con me durante le ore scolastiche,niente riusciva davvero a toccarmi e a darmi la spinta per smettere questa mia dipendenza. Io avevo bisogno di stare male,per ricordarmi che tutto ciò che avevo vissuto era dannatamente vero e che ora faceva davvero male perchè si era radicato in me come qualcosa di estremamente malsano. Mi avevano avvertita,avevo provato io stessa a dirmi che quella forse non era la cosa giusta,ma quella voce era rimasta talmente indietro,talmente lontana da me che avevo ignorato completamente quel dolce sussurro che forse mi avrebbe portato alla vera pace. Mille promesse,seguite da altrettante bugie. Ciò che mi era rimasto erano solo dure verità,tutto il resto come sabbia era scivolato via dal mio pugno chiuso,mentre io guardavo ignara da un'altra parte mentre tutto il mio mondo mi veniva strappato via. Lui se n'era andato,mi aveva abbandonato,non mi aveva mentito questa volta,lo sapevo,l'avevo visto nei suoi occhi. E io ero qui,almeno per adesso,perchè pian piano stavo svanendo,ogni volta che ripensavo a lui,ogni volta che qualcosa mi stringeva il cuore e mi faceva uscire una lacrima amara che mi percorreva il viso pallido,scavato dalle ore di sonno perse,dalla depressione,dal mio essere. Mi strinsi ancora un pò,come se mi stesse abbracciando qualcuno. Provai a ricordare di nuovo quella sensazione di sicurezza,tesi una mano avanti,ma riuscì a stringere solo il buio della stanza e il freddo che si impossessava delle mie dita non assomigliava alla mano gelida con la quale lui mi stringeva.
Così mi cullai per il resto della nottata nei miei pensieri,senza cercare una via d'uscita,nonostante sapessi che quella non era la strada giusta per me. Quel torpore di perfetta tristezza che la mia mente creava insieme alla sensazione che tutto ciò era davvero piacevole,svanì momentaneamente quando Charlie entrò nella mia stanza la mattina per vedere se per caso avessi deciso di porre fine alla mia inutile esistenza. « Bella... » sussurrò piano facendo capolino da uno spiraglio della porta appena aperta « ...Ehm...sei sveglia tesoro? » mi chiese con tono dolce,entrando del tutto in camera mia con la divisa da lavoro decisamente vecchia. Era ovvio che il mio sonno sarebbe stato comunque disturbato dall'entrata di mio padre,quindi ritenevo una cosa stupida la domanda che mi aveva appena posto,visto che sentendo la sua voce mi sarei svegliata comunque. « Charlie,ero già sveglia,non preoccuparti. Sono sveglia da un pò...» tagliai corto senza precisare che quel pò in realtà sottointendeva una notte praticamente in bianco. « Volevi qualcosa?Non ti preoccupare,mi preparo,faccio colazione e vado a scuola...come ogni mattina...» aggiunsi poi subito vedendo la sua espressione preoccupata. Effettivamente essere preoccupati di una persona che ormai stava diventando semplicemente un guscio vuoto,era una cosa del tutto normale. Per fortuna lui non aveva mai dubitato che in questo periodo vegetativo avessi potuto fare qualcosa di stupido,come saltare molteplici volte la scuola,e non aveva mai l'espressione di un padre severo che avrebbe dovuto mettere in punizione sua figlia obbligatoriamente. Io non avevo fatto niente di tutto questo: avevo continuato ad andare a scuola,a fare i compiti,senza mai lamentarmi,in realtà non parlavo quasi più. Ma ora Charlie mi stava guardando con uno sguardo davvero severo,e io proprio non sapevo cosa aspettarmi da lui,visto che non avevo fatto niente,se non trascinare il mio corpo stanco. Forse era proprio questo il problema,ma come un drogato che viene sgridato,non si accorge che il problema è proprio la droga di cui fa uso,a me non balenò proprio in mente che ciò che non andava era il mio comportamento così passivo e privo di vita.
« Bella,tesoro,so di non essere il padre migliore che potessi avere,ma non ti ho mai detto niente,non ho fatto una parola tutte le notti in cui con le tue grida mi hai svegliato nel cuore della notte. Ma adesso basta,Bella. Non riesci a dare una svolta a questo periodo e hai bisogno di qualcosa che ti faccia dimenticare,almeno in parte,i tuoi problemi. Devi capire che niente è impossibile da superare...Perchè non esci con le tue amiche?Perchè non vedi Jacob Black?Lui tiene così tanto a te,perchè ora che hai...bè,hai così tempo libero,non ti occupi di qualcosa di più costruttivo che guardare una finestra immobile?» Charlie sputò le parole con una calma assoluta,senza alzare il tono di voce neanche una volta,senza pronunciare il nome di Edward,senza farmi sentire il suo odio verso quel ragazzo e la sua famiglia uscire dalla sua bocca. Non riuscì a dire niente,abbassai lo sguardo,giocherellando con il bordo della coperta,poi quando alzai lo sguardo,Charlie era ancora lì appoggiato alla porta che aspettava una risposta da me. Capii che finchè non avessi proferito parola lui non se ne sarebbe andato a lavoro. « Va bene..papà. » sussurai contro voglia soprattutto quell' ultima parola,abituata com'ero a chiamarlo sempre Charlie,ma speravo che con quella me la sarei cavata semplicemente con un "ci conto,allora". Ma non fu così.
« Bella,ti prego non costringermi a portati io stesso a La Push o a casa dei tuoi amici,mi sembra una cosa alquanto infantile,non credi?»
Colpita e affondata. Ero stata decisamente scoperta,perchè quel giorno dopo che Charlie se ne fosse andato a lavoro io avrei ripercorso la mia giornata di ieri come se nulla fosse,come se in realtà fosse una novità quasi allettante da fare e rifare ogni volta. In realtà non avevo voglia di nessun cambiamento,tutto andava bene così.
« Hai ragione,mi dispiace...T-Ti prometto che...io oggi vado a trovare Jake,si.» blaterai senza forze,come se quella discussione fosse qualcosa di terribile per me,ma forse la nottata in bianco contribuiva a non far connettere del tutto il mio cervello.
« Oggi è domenica Bella,puoi andare subito a trovare Jake,scommetto che sarà felice di vederti. Non devi prepararti per andare a scuola come dicevi prima sai?Dai,ti aspetto giù e ti accompagno per un pezzo,così io vado alla centrale,tu vai a La Push.» concluse infine Charlie,non lasciando spazio per controbattere visto che se ne andò e socchiuse la porta,lasciandomi sola per prepararmi.
L'ultima frase di Charlie mi aprì un pò gli occhi:davvero avevo perso anche la cognizione del tempo?Forse la cosa era peggiore di quanto avevo iniziato a pensare che fosse. Sospirai pesantemente,sperando quasi che Charlie sentisse la mia disapprovazione per questa sua bravata che era diventata un obbligo ferreo. Mi diressi verso il bagno per preparmi velocemente,lavarmi,pettinarmi i capelli che ormai erano abituati ad essere trattati male allo stesso modo del resto del corpo. Mi misi una maglietta verde scuro,con una felpa con il cappuccio che mi avrebbe scaldato almeno un pò,insieme a dei jeans un pò strappati sulle ginocchia.
Purtroppo Charlie non aveva mentito,era ancora lì sul divano ad aspettarmi.
Dopo aver mangiato in fretta qualcosa,presi le chiavi del pick up e il giacchetto e incitai mio padre ad avviarsi,come se quella cosa mi allettasse da impazzire.
Stranamente il pick up non si lamentò neanche un pò,contento forse di fare una strada diversa da quella casa/scuola. Charlie partì prima di me,aspettando che anche io lo seguissi,per sicurezza. Arrivati alla svolta per la centrale lui mi gurado dallo specchietto e io mi limitai a sorridere forzatamente per farlo felice,proseguendo poi lungo la strada per La Push,indecisa sul da farsi.

 

 

Angolo Extra:
Come spero si sia capito questa Fan Fiction inizia dopo il compleanno di Bella in New Moon,quando Edward decide di lasciarla ed andarsene. Vi annunciò già che sarà una PRO JACOB,senza alcun dubbio,visto il mio amore sfrenato per lui in questo periodo:quindi spero di farvi capire le motivazioni della mia adorazione verso Jacob attraverso i pensieri di Bella,direi proprio iniziando dal prossimo capitolo.
Ah,come vedete potete ascoltare la canzone che mi ha ispirato per scrivere questo penso.Credo che ce ne sarà una per ogni capitolo che verrà scritto.

 

 


  
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