Il primo Beatle che uscì dall’albergo fu Paul McCartney.In albergo
si era dato appuntamento con Silvia per le undici,Ovvero venti minuti circa
l’inizio del concerto.Si preparò in fretta tutto
contento: si dette una rinfrescata e si vestì con la solita “divisa” Beatlesiana: Camicia bianca con pantaloni,stivali,giacca e
cravatta neri. Mentre si preparava canticchiava
“Searching”,e John,che si stava facendo la
doccia,gli faceva i coretti. Anche John era tutto contento. Chissà perché!!
-Ciao,io ora
vado-
-Adesso?-
dissero George e Ringo
-Sì- disse
Paul tutto rosso.
-Ah,vai vai
e vai- disse George .Ringo incominciò a innervorsi.
“Ma non è possibile che qui sono tutti interessati a lei? Spero di no” penso.
-Vado a fare
compagnia a mia sorella!!Ci siamo dati appuntamento per le undici- disse felice
Paul.
“Come non
detto” penso Ringo.
-Beh,ti
consiglio a spicciarti perché le undici sono adesso- disse George
-Cazzo!Devo
scappare. Cosa penserà di me?Che sono sempre in ritardo!! -
-Ma dai,non ti capita mai,oggi è un giorno stressante per
tutti noi. Lo capirà. Sei sempre un orologio svizzero!- disse George,e Ringo
allo stesso momento annuì per dare ragione all’amico.
-Ciao ragazzi!Salutatemi John e gli altri-
-Ok!Ciao Paul!-
Paul arrivò al Night Club con dieci minuti di ritardo.
-I’m sorry , I’m late…because the traffic is VERY bad tonight - disse
.Silvia rise,perchè quella era la tipica frase fatta
che lei diceva alla sua professoressa d’inglese,per giustificarsi del
ritardo,se per caso le capitava di esserlo. Ma lei non era mai in ritardo.Forse una volta,anni fa,le capitò di arrivare in
ritardo per la lezione.
-Sì,sì,ti perdono,orologio svizzero rotto-
-Finalmente di nuovo assieme- e la abbracciò.
-Mi sei mancato,fratellone-
-Vieni,ordiniamo qualcosa.Che cosa
vorresti da bere?-
-Mmmmh,sì,un Campari-
-Dai,lo prendo anche io!-
-Non sei più abituato con le birre?-
-Scherzi?Io non abbandonerò mai la birra!Chiara o scura,è il
mio “Amore” ! è solo che adesso non mi va –
-Capito Paul-
I due bevvero i loro aperitivi.Nel
frattempo,chiacchieravano del più e del meno.
-Hey,ti sei divertita prima? Ti ha
infastidito qualche mio amico?-
-Sì,mi sono davvero divertita.Stai
tranquillo,Paulie…è stata una magnifica serata-
- E che dire del concerto! Tra pochi minuti suoneremo per
te,e per il nonno -
Silvia sorrise.Era contentissima.
-Grazie di tutto! È grazie a te che adesso sto lavorando
qua,a Londra,come ragazza alla pari dai tuoi amici,nonostante abbia 17 anni,e
l’età media per essere una ragazza alla pari è quella di 18-
-Faccio di tutto per te perché ti voglio troppo bene.Dal primo momento che ti ho vista,ho capito quanto sei
una persona speciale. Sei gentile e disponibile con tutti,non credo che quel
giorno mi aiutasti solo perché sono il tuo bassista perferito,
Paul McCartney.Ormai ti conosco!Non so,lo ripeto…mi
sei piaciuta dal primo momento che ti ho vista.Poi,devo
dirtelo,sei una fan diversa dalle altre:non sei troppo appiccicosa.Sei
una delle poche che ci apprezza per la musica.Ti
ricordi che cosa mi dicesti a febbraio?Mi raccontasti le prime parole che ti uscirono dopo aver
ascoltato per la prima volta un nostro 45 giri : “Questi spaccano!Diventeranno
bravi come Elvis Presley e Buddy Holly” .Questo mi è piaciuto parecchio!Avevo
subito capito che,nella tua semplicità e sincerità,quanto ci apprezzi .Poi
avevi detto che le cover fatte da noi erano bellissime, e riferendoti alla
nostra musica,ci affiancasti ad altri gruppi…beh,quante
cose mi vengono in mente quando penso a quel giorno! –
-A chi lo dici. Anche io ho tanti bei ricordi. Sono contenta
che mi apprezzi per quello che sono –
-A me piace avere amici simpatici e semplici…come
te- disse Paul velocemente.
-Uh ma davvero? Grazie! – In quel momento,la ragazza divenne
rossa. Paul rise.
Paul aveva incontrato Silvia a Febbraio,precisamente in un
freddo pomeriggio di inizio Febbraio.Il ragazzo aveva
vinto al concorso della Parlophone.In Italia gli Lp dei Beatles erano usciti in ritardo,e poca gente li conosceva.Paul ebbe l’onore di scendere in ogni regione
italiana. Doveva controllare le vendite dei loro Lp.
Questo ordine gli fu incaricato da Mr. Epstein.In quei giorni i programmi radio
per giovani trasmettevano pubblicità degli Lp dei Beatles.Paul viaggiava ogni giorno,a volte in compagnia del
signor Epstein,a volte anche da solo. Gli capitava di andare in qualche
negozietto sconosciuto di Lp e di comprare gli Lp dei suoi idoli. A volte lo riconoscevano,a volte no. “Ma
tu sei uno dei Beatles!” gli dicevano i venditori di Lp.Nessun
passante lo riconosceva. “ahah eppure se andassi da
solo solamente ad Allerton,tutti mi
assalirebbero!”pensava,camminando in sconosciute vie italiane.
Un giorno,in uno dei tanti viaggi lunghissimi,Paul decise di
fermarsi a prendere un bicchiere d’acqua in un piccolo paese. Appena entrò nel
paese,gli capitò una…disgrazia: alla 500 che gli
prestarono si fuse il motore. “oh cazzo,oh cazzo,e adesso come faccio!Ho ancora
tanta strada da fare” pensò disperatamente.
In quel momento,una giovane ragazza passò vicino a
Paul,completamente disperato.Lei lo vide con un’aria
stupita. “Quello è Paul”,pensò la ragazza. Lui non poteva che essere disperato.Con un italiano maccaronico
riuscì a dire due parole alla ragazza:
-Mi scusi..signorina..la 500…non può…è
crack!No,no…non può – disse,un po’ imbarazzato… ”avrò fatto una figura di merda” pensava.
-Is you car broken?- disse la
ragazza,timidamente in inglese,facendosi tanti complessi per la testa.Anche lei pensava di aver fatto una figura di merda.
-Sì,lo stavo per dire,ma mi hai preceduto!- disse Paul in inglese.E dal quel momento,iniziò un dialogo in inglese.Dopo essersi presentato,Paul scoprì di essere un
volto noto per la ragazza.Successivamente,Silvia
chiese aiuto al padre,che riuscì a far ripartire la macchina.
-Grazie mille,signore- disse timidamente Paul in italiano.
Silvia accompagnò Paul sino al punto dove si erano incontrati
-Ti do una mano con le indicazioni-, gli disse.
-Grazie,ma aspetta. Volevo invitarti qualcosa al bar,per
ringraziarti. Ti va?-
-Oh,grazie Paul.Molto gentile! -
Al bar parlarono del più a del meno. Soprattutto dell’amore
musicale che Silvia provava per i Beatles,nato l’anno prima dopo aver ascoltato
per la prima volta il 45 giri “Please please me/ Ask me why”.- Per Natale mi sono fatta regalare The Beatles,il
vostro primo Lp…è vero che in Inghiterra
i titoli dei vostri album sono diversi? -
-Sì,il nostro primo album si chiama Please
Please me.Come ti ho detto
prima,io sono qui per pubblicizzare il nostro nuovo album,With
the Beatles…uscito il 22 Novembre.In
Italia deve uscire il 4 di questo mese,quindi domani,con il nome di
: “I Favolosi Beatles”. Ti faccio vedere dopo le copie.In
macchina ho tante copie inglesi e italiane –
-Ok!-
Paul le fece vedere le copie.Assolutamente
diverse!Secondo lei,la copertina più bella era quella dei Favolosi Beatles.In
quella copertina,molto simile a quella di The Beatles,c’erano raffigurati i 4
ragazzi in un giardino. L’altra secondo lei era una copertina troppo scura.
-Ti regalo tutte e due le copie e ti faccio l’autografo!-
-Scherzi?No no no! Non voglio che
mi regali cose!-
- e invece te le regalo-
-oddio,grazie Paul!Sono troppo contenta!- e dalla felicità lo
abbracciò,un po’ in modo goffo,perché erano seduti in macchina.
-Prego. Quando ci possiamo rincontrare?-disse Paul,appena
firmò gli autografi.
-Non saprei.Qual’è la tua prossima
tappa?-
E Silvia scoprì che la sua tappa non era in una città lontana.Si dettero appuntamento il giorno seguente.Paul la invitò a pranzo.Silvia,stranamente,aveva
per la testa la cover cantata da Paul: “Till there was you”.Eppure la più
bella,secondo lei,era “All I’ve got
to do”cantata da John.
“Oh John! ” sospirava sempre Silvia,ogni volta che sentiva
cantare il suo idolo sul suo piatto giradischi.
Al ristorante mangiarono tante cose buonissime.Quel
giorno fu meraviglioso per tutti e due.
Dopo un periodo passato a fantasticare sui bei vecchi momenti
passati,Paul sospirò e disse:
-Ti voglio bene,amica mia.- e le diede un bacio sulla
guancia.