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Autore: samy88    09/12/2009    23 recensioni
"Mi ero ripromesso che, prima della trasformazione, avrei fatto in modo che Bella non avesse tralasciato nessuna esperienza umana, perfino quelle pericolose. E purtroppo, questa rientrava in suddetta categoria."
Genere: Generale, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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one HOLA CICOS…
SI SONO IO! SAM, CHE CI FAI QUI??
QUESTA MATTINA UNA PICCOLA ONE-SHOT E’ NATA NELLA MIA TESTOLINA ED HO PENSATO…PERCHE’ NON CONDIVIDERLA CON IL MONDO DI EFP?

LA PARTE RAZIONALE E SAGGIA DEL MIO CERVELLO DICEVA: NON CONDIVERE… CESTINAAA
QUELLA IRRAZIONALE: PUBBLICALA TANTO SEI AUTOLESIONISTA…
CARINE ENTRAMBE, VERO?
COMUNQUE… E’ LA PRIMA VOLTA CHE SCRIVO UNA ONE-SHOT DI QUESTO GENERE. ANZI E’ PROPRIO LA PRIMA VOLTA CHE NE SCRIVO UNA. SARA' DA CESTINARE???
GRAZIE MILLE IN ANTICIPO A CHI LA LEGGERE E CHI LASCERà UN SEGNO… GRAZIE A TUTTI DI CUORE.
 
(rosso perchè ci avviciniamo a Natale... fatto i regali??? io neanche uno! SOB!!)



PERICOLOSI DESIDERI UMANI

 
 





EDWARD’S POV

 





Mi ero ripromesso che, prima della trasformazione, avrei fatto in modo che  Bella non avesse tralasciato nessuna esperienza umana, perfino quelle pericolose. E purtroppo, questa rientrava in suddetta categoria. Cionondimeno, non ero nelle condizione per poter rifiutare. Voleva condividere questa esperienza con il sottoscritto, ed io non potevo fare altro che accondiscendere ogni suo desiderio. Ero un uomo di parola; non mi sarei mai tirato indietro. Edward Cullen manteneva sempre le sue promesse.

Bella designò il mio profilo con i polpastrelli; una dolce e sensuale carezza dalla fronte sino alla parte bassa del mio collo. Il calore che sprigionava la sua pelle sembrava lava incandescente a contatto con la mia di marmo raggelato, e nonostante fossi un vampiro centenario fondato su un rigido autocontrollo, dei brividi stranamente caldi mi percorsero la spina dorsale.
“Amore, spiegami la posizione.” Soffiò sul mio collo posandovi poi un dolce e morbido bacio. Le afferrai possessivamente i fianchi alzandola di qualche centimetro dal pavimento così da trovarmi il suo viso all’altezza del mio.
“Sei sicura, Bella?”
Mi circondò il collo con le sue esili braccia. “Più che sicura. Lo voglio fare, Edward.”
Posai le mie labbra sulle sue, morbide e succose, ottenendo un mugolio di piacere da parte sua. Le sue mani si aggrapparono ai miei capelli stringendoli spasmodicamente. Le nostre bocche si muovevano in sincrono ormai entrambe consapevoli di essere fatte l’una per l’altra. Con la lingua accarezzò il contorno delle mie labbra. Mi faceva letteralmente impazzire questa sua indole intraprendente, nonostante fosse anche segno di sconsideratezza. Percepivo la consistenza del suo seno aderire totalmente al mio petto. Una sensazione a dir poco indescrivibile. Il suo cuore era frenetico, impazzito quasi volesse uscir fuori dal suo petto da un momento all’altro. Frenai quel bacio passionale e travolgente, poggiando la mia fronte sulla sua. La mia piccola umana allentò la presa ferrea ai miei capelli carezzandoli dolcemente. “Mi fido cecamente di te.”
Tirai un grosso respiro beandomi del suo profumo dolce e dissentante. Bruciava come fuoco ardente nella mia gola ma preferivo soffrire che privarmene.
I suoi piedi toccarono nuovamente il pavimento; le mie mani erano ancora arpionate ai suoi fianchi data l’instabilità delle sue gambe. “Sei pronta?” 
Mosse il capo in segno d’assenso. “Sono nelle tue mani.”
Le scoccai un bacio sulla fronte. “Girati.” Le sussurrai sulla pelle alabastrina.
Roteò lentamente su sé stessa dandomi le spalle; le gambe rigide, le mani lungo i fianchi. Le sfiorai delicatamente un braccio. “Amore, devi rilassarti.”
Bella tirò un grosso sospiro allentando la tensione; rilasso le spalle.
Mi abbassai toccandole appena un ginocchio. “Divarica leggermente le gambe.”
Fece come da me richiesto distanziando un piede dall’altro. Però, era ancora rigida, me ne accorsi dalla postura.
“Bella, piega le ginocchia. Non molto, però” Declinò le gambe con un leggero tremolio. Mi alzai non prima di averle lasciato un bacio sulle fossette di venere.
“Vado bene, così?” Mi chiese quasi in un sussurro.
“Si amore.” Le accarezzai con amore i capelli. “Ora, devi piegare la schiena in avanti. Il sedere deve protendere all’indietro.”
Arcuò troppo il dorso. Le sfiorai la spina dorsale con le dita. “Amore non troppo, altrimenti non riesci a muoverti.”
Si rizzò sospirando. “Va bene così?”
Era perfetta. Non avrei mai creduto che potesse essere portata in certe cose.
“Sei perfetta amore. Ora, muoviti con leggere spinte. Non vogliamo affrettare i tempi giusto?”
Scosse il capo portandosi una ciocca dietro i capelli. “Sicuro che vado bene Edward?” Poggiò le mani sulle gambe leggermente piegate.
Le girai attorno; mi posizionai di fronte impugnandole entrambe le mani. “Amore, questa è la posizione; se non vuoi possiamo anche lasciar stare.”
Sbuffò arricciando il labbro inferiore indispettita. “Edward lo voglio fare ma sono preoccupata.” Si lagnò mostrando un tenero broncio.
Sospirai profondamente portandomi una mano tra i capelli scompigliandomeli ulteriormente. Si era pentita della scelta, ovvio. Come sempre, del resto. “Bella, questa volta è colpa tua. Io non ti ho imposto nulla. Tu hai deciso di indossare i pattini e questa è la posizione per non finire di sedere a terra!”
 
FINE
   
 
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