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Autore: Mikage    22/06/2005    6 recensioni
Sulla falsariga della famosa serie tv: tre indomite guerriere al servizio del nostro maestro di arti marziali preferito, in lotta contro il male, ma anche tra di loro per vincere il cuore del loro capo... Akane, Shan-pu ed Ukyo unite per proteggere l'umanità... ma a noi da loro chi ci protegge? *Episodio 4*
Genere: Comico, Parodia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Shan-pu, Ukyo Kuonji
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ciao ragazzi!!

Milioni di grazie per i commenti gentilissimi all’ultimo capitolo!In particolare sono contenta che un po’ a tutti sia piaciuto l’intermezzo con Ryoga. Mica potevo lasciarlo a casa disoccupato, no? - _^
In particolare grazie a: Kuno (^///^ che commento bellissimo!L’ho riletto almeno 20 volte! Come farei senza di te, Kuno-chan?); Neme (meno male, credevo che quella battuta fosse davvero cretina! Però non ho resistito..); Tiger (sono davvero contenta!Ero indecisa se inserire quell’intermezzo… ma adesso naturalmente continua!); Wata (Eh sì, farò in modo che tu non debba più ricorrere alla maniere forti! Dici che si nota, eh?Però almeno ha centrato il bersaglio ^^); Breed (^///^ Anche questo commento è davvero bellissimo e l’ho letto e riletto!!Quanto sei cara!Però se poi ti distraggo dallo studio mi sento in colpa!); e per finire la new entry sasami_chan (grazie! Sono molto contenta che ti abbiano divertito le battute. Spero continuerai a leggere!^^)

Questo capitolo è dedicato a tutti gli allegri componenti del forum Nibbunoichi (lettori di questa fanfic e non). Baciuozzi, guaglìu!


Villa Daimonji ore 24: 10

Erano passati tre giorni dalla prima cena dai Daimonji.

Ukyo e Shan-pu erano nella camera di quest’ultima per il quotidiano aggiornamento, e discutevano degli ultimi eventi e della direzione che avevano preso le indagini.
Non che ci fosse molto da discutere, in realtà.
Le giornate alla villa e gli incontri con i padroni di casa si riducevano solo a colazione, pranzo, cena, e lunghe cerimonie del tè. Per quel che riguardava le indagini, poi, le notizie che avevano ricavato erano molto poche, e tutte sulla modalità degli attacchi, che erano già conosciute, e quindi tutte assolutamente inutili.

Shan-pu: Basta! Tre giorni passati così… non ne posso più !

Ukyo: Hai ragione… non siamo riuscite ancora a scoprire nulla che ci aiutasse nelle indagini… è ora di dare una svolta!

Shan-pu: (soffocando uno sbadiglio) Io veramente mi riferivo a quelle lunghe e noiosissime cerimonie del tè…

Ukyo: Non mi sembra che sia questo il problema!

Shan-pu: Certo che è un problema! Abbiamo passato più di tre ore al giorno a vedere una vecchia miscelare delle erbe!

Ukyo: Si vede che sei una buzzurra che proviene da uno sperduto villaggio cinese!

Shan-pu: Vorresti dire che a te è piaciuto? Ma se hai ronfato per quasi tutta la cerimonia!

Ukyo: Ma come ogni giapponese apprezzo l’elegante simbolismo di ogni gesto, la grazia dei movimenti durante l’esecuzione…

Shan-pu: Come se tu ne sapessi qualcosa di grazia ed eleganza…

Ukyo: Che cosa vorresti dire?

Shan-pu: Che sei un gorillone sgraziato!

Ukyo: Che?! .\ /.

Shan-pu: Non capisco come Ranma possa frequentare due tipe scialbe e rudi come voi, più vicine ad un uomo che ad una donna… Io sì che sono un esempio di grazia ed eleganza…

Ukyo: Mò mi hai rotto, Miss Eleganza! Guarda che te meno!

Shan-pu: Provaci pure, stupida spatolona!

La pacata e civile discussione tra le due ragazze continuò, tra un dito nell’occhio ed una gomitata nello stomaco, finchè Shan-pu non sentì trillare il piccolo dispositivo del dottor Tofu. Spinse un piccolo bottoncino e sullo schermo comparve il conteso agente segreto con il codino, con un viso serio come mai.

“Ragazze…”

Shan-pu: (affannando, con i vestiti ed i capelli in disordine) Ah! Ai len! Come sono felice di vederti!

Ranma: Oh… mi fa piacere che vi stiate divertendo… MA SI PUO’ SAPERE COSA DIAVOLO STATE COMBINANDO?

Shan-pu: Che…

Ukyo : Ran-chan, ma che ti prende ?

Ranma: Oggi c’è stato un nuovo attacco, a brevissima distanza dalla villa dei Daimonji! E voi dove eravate? Credevo avreste cominciato ad agire da subito! A che punto sono le indagini?

Ukyo: Ci stiamo lavorando…

Ranma: Non potete abbandonarmi!!Buaaaaahhh!! Ieri il direttore mi ha telefonato, e ha detto che se non riuscirete a completare la missione, metterà in atto le sue terribili minacce…

Shan-pu: (sguardo compassionevole) Ranma…

Ukyo: …Un po’ di ritegno…

Ranma: E non oso immaginare quello che mi farà Nabiki se non avremo i soldi della vecchia…Sigh… Sob…

Ukyo & Shan-pu: …

Ranma: E tutti gli agenti che per i prossimi mesi saranno senza stipendio…

Shan-pu: Ranma…

Ukyo : EBBASTA !

Ranma : Giusto… (ricomponendosi) Ragazze, ho piena fiducia nella vostre capacità ! * Anche perché non ho alternative… * Voi tre dovreste… A proposito! Dov’è Akane?

Ukyo: Uhm…

Shan-pu: L-L’ho lasciata che dormiva nella sua stanza…

Ranma: Quella maldestra incompetente! Ricordatele di tenere acceso il dispositivo di comunicazione… ne abbiamo parlato decine di volte…

Ukyo: Certo, Ranma…

Ranma: Allora… (sorrisone da figo) Buona fortuna, angeli! (squillo del telefono in sottofondo) Sigh…sigh… Vi prego, fate presto! Buahhh! -Click-

Shan-pu: Sì! Ranma ha ragione !E’ ora di dare una svolta alle indagini!

Ukyo: Ma se è quello che stavo dicendo io poco fa… -__-


Un boschetto da qualche parte in Giappone ore 17:00


Ryoga poneva meccanicamente un piede dietro l’altro, stringendo con forza le bretelle del suo zaino, come una salda ancora contro la fatica e la disperazione. Erano passati tre giorni da quando aveva incontrato quella strana bimbetta nel bosco, e non era ancora riuscito a scollarsela di dosso. Aveva anche tenuto un ritmo di viaggio a cui non era abituato neanche lui, e che era riuscito a sfiancarlo, pensando che la bambina rinunciasse e diventasse il bagaglio indesiderato di qualcun altro. Invece era ancora intorno a lui che saltellava allegra, completamente immune alla fatica, in sintonia con il bosco,dove gli uccellini cinguettavano allegri ed i leprotti si inseguivano felici. Tutta questa dolcezza acuiva l’irritazione di Ryoga. Tre giorni di cammino l’avevano stremato, e quella terribile bambina che parlava, parlava, parlava… Chiuse gli occhi, cercando di immaginare di essere solo, in un qualsiasi altro posto, nella speranza che il colossale mal di testa che lo tormentava andasse via, ma la vocina acuta della bambina lo riportò pesantemente alla realtà.

Bambina: Yuppi! Che bello, un campo di margherite!

Vedendo la bambina gettarsi felice tra i fiori, Ryoga gettò lo zaino e si distese anche lui, con le braccia incrociate dietro la testa a mò di cuscino. Diede un grande respiro, che gli riempì i polmoni dell’aria profumata dei fiori, e quel breve momento di “tregua”lo riportò allo stato delle sue ricerche. Anche stavolta era passato tanto, troppo tempo per poter salvare la sua Akane dall’ingrato compito di quella pericolosa missione… chissà se tutto era andato bene, se era sana e salva…
Maledizione!
Perché doveva essere sempre così sfortunato? Perché doveva andargli sempre tutto storto?

Ryoga: (sospirando) Akane…

Bambina: Ne coglierò tante per la mia nonnina… Oh! Perché sospira, signor lupo?

Ryoga: Io…

Bambina: E’ preoccupato per qualcosa?

Riaprendo lentamente gli occhi, Ryoga si specchiò in quelli enormi, acquosi e scintillanti della bambina che gli si era parata davanti, facendogli da ombra. Nonostante le sue remore, quegli occhi così limpidi e sinceri lo intenerivano e lo spingevano a confidarsi, facendogli quasi dimenticare che appartenevano alla stessa bambina che a poco a poco stava per distruggergli il sistema nervoso.

Ryoga: E’ che… ora dovrei essere da un’altra parte…

Bambina: E Peeerchèèè?

Ryoga: Perché… una dolce ragazza è in pericolo…

Bambina: Yaaa!! Ho capito! E’ la sua fidanzata!(cantilenando) La fidanzata! La fidanzata del signor lupo! La fid…

Ryoga: (arrossendo fino alla radice dei capelli) No! Noi non siamo… almeno non ancora…

Bambina: E peeerchèèè?

Ryoga: Non so se accetterebbe il mio amore…

Bambina: E peeerchèèè?

Ryoga: Perché è già promessa ad uno stupido, bastardo egoista che la mette sempre in pericolo!

Bambina: E peeerchèèè?

Ryoga: Perché… * Ma che diavolo sto facendo?!* Vuoi smetterla con queste stupide domande?

Bambina: Sigh… sigh… Buuààààhh! Mi fa paura! Ed io che avevo creduto per un attimo che fosse diventato buono… Invece adesso mi mangerà! Buuuhhhh! Lei è solo un vorace divoratore senza cuore!

Ryoga: Senti piccola, mettiamo in chiaro una cosa! Io sono un normale essere umano, come te! Non mangio le persone!

Bambina: Sigh… sniff… prrrrrr!!

Ryoga: E poi di vorace divoratore qua ne vedo solo uno… Ti sei fatta fuori tutta la mia provvista di ramen istantaneo per il prossimo mese!

Bambina: Ma non potevo mica toccare il cestino per la nonna! Non le fa pena neanche una povera bambina affamata?

Ryoga: Sigh!

Villa Daimonji ore 01:10


Ukyo correva in cerchio per la stanza, pensosa, con le mani dietro la schiena, mentre Shan-pu era adagiata su di un fianco sul tatami, anch’essa impegnata a riflettere,concedendosi di tanto in tanto un’occhiata tra il divertito e l’incuriosito all’indirizzo della compagna, che si comportava da gran detective. La conversazione con Ranma era stato lo sprone per cercare finalmente ad una soluzione, mettendo insieme i ben pochi elementi che avevano a disposizione, ma finora aveva prodotto scarsi risultati.
D’un tratto Ukyo si fermò di colpo, come fosse stata investita da un’illuminazione.

Ukyo: E se… avessimo sbagliato, finora? A cercare in giro?

Shan-pu: Cioè?

Ukyo: Se il colpevole fosse proprio qui, nella villa, tra quelli che si professavano nostri alleati?

Shan-pu: In effetti questa villa è così cupa, silenziosa… mi ha messo i brividi da quando siamo entrate…

Ukyo: E poi hai notato che non c’è l’ombra di una cameriera, o altri domestici, all’infuori di quei due vestiti di nero? In una villa così lussuosa, appartenente ad una famiglia importante…

Shan-pu: E la vecchina insiste col lamentarsi che qui fa tutto da sola…

Ukyo:Già, la vecchia! Non ti sembra un tipo strano? Gira per casa movendosi sempre inginocchiata, ha la fissa del silenzio e della disciplina e si guarda intorno come se fosse sempre sulla difensiva!

Shan-pu: E ci ha anche proibito di visitare alcune stanze…

Ukyo: Non solo! Hai visto come è impallidita quando le ho chiesto di andare a vedere le serre?

Shan-pu: Ora che ci penso… sono due notti che sento la scala scricchiolare sinistramente… e poi da una delle stanze che non ci ha permesso guardare provengono degli strani suoni… come della musica ovattata, dei tonfi sul pavimento, ma non sono riuscita a distinguere niente…

Il filo dei ragionamenti fu spezzato da un rumore proveniente dalle scale. Ukyo e Shan-pu aprirono giusto di poco la porta, cercando cautamente di fare meno rumore possibile, e spiarono attraverso lo spiraglio. Quello che videro le lasciò senza parole. La vecchia signora di cui stavano parlando solo un attimo prima stava salendo, inginocchiata come sempre, lungo il corrimano delle scale, guardandosi intorno con aria sospetta, controllando che nei paraggi non ci fosse nessuno. Ma soprattutto aveva indosso dei pantaloncini verdi, ed una fascia sulla fronte dello steso colore. Le due ragazze non poterono fare a meno di lasciarsi sfuggire un sorriso. Ci avevano preso! Tutto questo non poteva che confermare la colpevolezza della signora…

Ukyo: E vai! Lo sapevo! Sono un genio!

Shan-pu: Smettila di saltellare, stupida! Altrimenti ci scoprirà subito!

Ukyo: Dobbiamo subito inseguire la vecchia… andiamo a chiamare Akane!

Shan-pu: Ed io che ne so dov’è?

Ukyo: Ma se prima hai detto che era nella sua stanza! .\ /.

Shan-pu: Era la prima cosa che mi era venuta in mente da dire a Ranma… altrimenti avrebbe continuato con la lagna…

Ukyo: Però, pensandoci è strano! E’ tutto il giorno che non la vedo in giro…

Shan-pu: Già! Quella furbona si è saltata ben due cerimonie del tè!

Ukyo: Non mi sembra questo il problema! .\ /. Comincio un po’a preoccuparmi…

Shan-pu: Ma che vuoi che sia successo a quel maschiaccio violento! Ora pensiamo a d inseguire la vecchia!

Le due ragazze si precipitarono fuori dalla stanza, dopo aver afferrato una torcia, per inseguire la vecchia, che già si distingueva con difficoltà in lontananza, continuando a muoversi con precisione e rapidità attraverso i lunghi corridoi semibui. Inaspettatamente, la matriarca dei Daimonji cambiò direzione, riscendendo la scala (sempre dal corrimano) e dirigendosi verso l’uscita della villa e verso il giardino. Ukyo e Shan-pu furono colte di sorpresa, e questo permise alla nonnina di acquistare un’ancor più notevole vantaggio. Presto ne persero le tracce, dopo averla intravista per l’ultima volta avviarsi vero le serre. Si ritrovarono così nell’ampio giardino, avvolte dal buio più totale e dai tipici rumori notturni, accompagnati dal sottile sibilo del vento, che sollevava le foglie secche che si trovavano ai piedi degli alberi. Facendosi coraggio entrarono nella prima serra, confortate dal pensiero di poter presto risolvere il caso.

Shan-pu & Ukyo: Oooohh…

La serra dall’interno sembrava più piccola dell’impressione che dava dall’esterno, e,a dispetto dell’omogeneo ordine e rigore che permeava tanto la casa quanto il giardino, sembrava l’incarnazione dell’innaturale binomio di ordine e caos. Dopo aver attraversato una prima parte, ricca di piante vive e rigogliose, tenute in grande ordine ed in ampi recinti, si ritrovarono davanti a dei lunghi scaffali di legno, coperti da un coltre di polvere e ragnatele, pieni di bottigliette contenenti foglie, bacche, semi; tutte con le etichette sbiadite dal tempo, sparse in maniera disordinata, con alcune bottigliette capovolte ed alcune sparse per terra, accanto ad un vecchio quaderno ingiallito, con delle pagine strappate. Ukyo si avvicinò, puntando la torcia sulle boccette, e guardandosi intorno con gran curiosità.

Shan-pu: Forza, andiamo! Così la perdiamo di vista!

Ukyo: (prendendo delle boccette a caso) Eccomi! Arrivo…

“Dove credete di andare?”

Ukyo e Shan-pu si voltarono per vedere da dove provenisse questa voce, ed intravidero un’ombra che si avvicinava verso di loro, mentre un fugace raggio di luna ne illuminò per un attimo il volto. Ukyo, pietrificata dalla sorpresa, si lasciò cadere di mano la torcia, mentre Shan-pu, spalancando gli occhi, si portò una mano alla bocca.



Gosh!!
Chi sarà la misteriosa ombra spuntata alle spalle di Ukyo e Shan-pu? Cosa nasconde la vecchia signora Dajmongi?Riuscirà Ryoga a liberarsi di questa nuova seccatura ad alto livello glicemico? Ranma potrà dire addio alle sue preoccupazioni, prima di allagare l’ufficio?Riuscirà l’autrice a vincere la sua battaglia contro l’html? Lo scoprirete nella prooosssssima puntata!!
  
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