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Autore: Anitalover    10/12/2009    1 recensioni
Non ho mai scritto fan fiction, perchè preferisco dedicarmi alla stesura di storie originali, inventate da me. Twilight mi è piaciuto abbastanza, quindi sono partita da qui. Ho immaginato la storia di Esme Cullen diversa da quella descritta nel libro. Se Esme, per diversi notti, avesse sognato l'amore della sua vita, Carlisle, prima che lui la vedesse e salvasse da morte certa? Vediamo un po' che ne pensate. Vi avverto, è molto breve, però spero che sia di vostro gradimento... Ciao! XD Anitalover
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Esme Cullen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THINKING OF YOU

 

In una notte carica di tensione stavo ancora sognando quel volto.

Il suo volto. Divino, piacente, sereno, bellissimo.

Intravidi il pallore della sua mano risaltato dal luccichio dei suoi occhi dorati che continuavano a riflettersi nei miei. Le sue forme mi apparvero così delicate e palpabili, che credevo di poterle carezzare anche se lui non era realmente lì con me, o almeno non fisicamente.

Mi avvicinai alla sua ombra, sentendo un piacevole calore avvolgere il mio corpo tremante, coperto solamente da una leggerissima camicetta da notte con una spallina abbassata, mentre i miei piedi affondavano nella nuda terra.

‘Mi trovo in un giardino’, mi suggerì la mia mente.

Grossi fiocchi di neve iniziarono improvvisamente a scendere su di noi, navigando nell’aria tersa, come se la natura stessa ci stesse facendo una cortese riverenza regalandoci un paesaggio da favola.

Il gelo colpì violentemente la mia pelle esposta, ma non me ne curai. Era lui ciò che volevo. E il freddo non mi avrebbe certamente fermata.

Un pozzo d’altri tempi, cristallizzato da una sottile patina di ghiaccio, si affiancava a un profondo lago di un azzurro simile al colore degli oceani. Titubante, lenii il breve tratto che mi divideva da lui e tesi la mia mano per toccarlo soltanto una volta. Desideravo ardentemente intrecciare le mie dita con le sue. Vederlo chiaramente. Respirare il suo delizioso profumo che sapeva di pino, di selvatico. Non chiedevo altro. Se questa è follia, allora sì, sono pazza. Dopotutto non lo conoscevo nemmeno, non era reale, ma qualcosa dentro di me mi diceva che lui era…mio.   

Ma come accade ogni notte, non appena sono così vicina da sfiorare le sue labbra con le mie, la sua ombra svanisce nel nulla, come una voragine di vento.

Dov’era andato? E perché si allontanava repentinamente da me? Che cosa ho fatto di sbagliato?    

Non so chi sia, ma nei miei sogni lo vedo comparire costantemente. Quando arriva l’ora di andare a letto, prego Dio di farmi riposare normalmente, senza notti insonni, e soprattutto senza queste strane apparizioni. Ma subito dopo me ne pento amaramente. Non voglio dormire, non voglio rimanere tranquilla nella mia stanza, sapendo che anche solo per un istante i nostri corpi sono a un passo dallo sfiorarsi. Devo assolutamente sognarlo. Averlo.

A ogni costo.

  
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