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Autore: Tracey    10/12/2009    4 recensioni
la mia prima storia a capitoli... spero che vi piaccia... Guardo le persone attorno a me e mi rendo conto di una cosa. Tutti corrono.
Genere: Romantico, Triste, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Svolta inaspettata..

Mi giro e li vedo guardarsi intorno. Come se cercassero qualcosa, o meglio qualcuno. E quel qualcuno sono proprio io.

Eric mi prende per mano e mi trascina da loro.

-Signori Benvenuti-

Lo odio quando fa il pomposo.

Tutti rispondono al saluto, guardandomi.

Stranamente non riesco a capire cosa pensano.

-Vi lascio soli, io devo andare dagli altri invitati. Helen amore.. mi raccomando tieniti lontano dai colleghi di Rick. Mi ha detto che sono piuttosto.. diciamo “espansivi”-

-Ok, starò attenta-

Ma quasi non lo ascolto. Infatti dal primo momento mi sono accorta che manca una persona. Proprio quella che mi ha cambiato la vita.

Eric se ne va e mi lascia sola con questi squali.

-Helen cara..- mi dice Nicole, con sguardo duro.

Mi sta prendendo il panico, così li guardo sorridendo come una malata e facendo ciao-ciao con la mano.

Proprio quando stavo per scappare via, mi sento stretta da braccia esili, ma forti.

-Non sai quanto mi sei mancata tesoro-

E piangendo abbraccio anche io, quella che nonostante tutto sarà sempre la mia migliore amica.

Dopo neanche cinque secondi veniamo sommerse da tutti gli altri.

Sento di nuovo un po’ di vita in me. Ed è stupendo.

Ci spostiamo, per andare a sederci attorno ad un tavolo, lì vicino.

Passiamo l’ora successiva a chiacchierare del più e del meno, come se quest’anno passato non ci fosse mai stato.

-Scricciolo ma quanto sei dimagrita?- questo è George, il mio adorato amico gay.

-Non molto-

-Ma scherzi?? Stai scomparendo.. mangi durante il giorno?-

-Quasi sempre- dico sorridendo.

In realtà dovevo dire quasi mai.

Proprio quando penso che sono di nuovo felice, il mio tormento personale appare davanti a noi.

-Alla buon ora Ryan.. pensavamo che quella ragazza non ti facesse più uscire dalla sua camera-

Mi sento morire dentro. Senza motivo, perché lo conosco. Lo so che passa da un letto all’altro. Letto appartenente a ragazze tutte senza cervello, che si accontentano di un suo sguardo per dichiararsi le sue fidanzate.

-Gelosa Violet? Vuoi anche tu provare il grande piacere che si prova passando un paio d’ore sola con me?-

-Preferirei farmi pestare un piede da un elefante indiano..-

-Come sei tragica, ti divertiresti sai?-

-Vedo che non siete cambiati-. Già sono sempre gli stessi. Sono io la sola ad essere cambiata.

Un tempo ero io quella che litigava con lui, quella che salutava per prima con un colpetto in testa.

Ora sono solo un ostacolo alla loro tranquillità.

-Helen, non ti avevo vista. Vedo che avete fatto presto a fare pace.. Nicole!!-

-Non eravamo litigate..-

Questo scambio di battute, fra la mia migliore amica e il Principe Demoniaco, mi stranizza.

-Ah no?? Strano, allora era solo un amia impressione-

-Cosa era una tua impressione?- mi intrometto nella discussione.

-Che per un anno intero le brutte parole, che ogni sera volavano nelle nostre discussioni, fossero rivolte a te!! Mmmh “Non ci posso credere che si sia rimessa con quel cretino” “ L’ha fatto solo perché è cretina anche lei Sarah” “Ma Nicole è tua sorella” “ Sorella? Ma per favore, non la posso neanche vedere quella là!!”.. si penso che le parole più o meno fossero queste..-

Non dovrei offendermi, in fondo sono stata io ad andarmene così all’improvviso. Però..queste parole.. sono come spilli affilati dentro al cuore, che si aggiungono a tutti quelli che sono entrati i questo lungo anno.

-Helen posso spiegarti..-

Sorrido. Faccio quello che ho fatto per mesi anche con quelli che un tempo erano il mio tesoro più prezioso.

Mento anche con loro. Nascondo le lacrime nella mia anima e faccio finta di niente.

-Nicole tranquilla. Non c’è nessun bisogno di spiegare niente. La colpa è mia..-

In fondo alla sala vedo Melanie circondata dai colleghi del suo ragazzo.

Definire quei maniaci “espansivi” è davvero poco.

Le stanno mettendo le mani addosso e nessuno sembra accorgersene.

-Scusatemi ma devo andare ad aiutare una mia amica..- e alzandomi di scatto, corro verso quella scena.

Sento gli sguardi confusi dei miei vecchi amici su di me.

Ma non mi interessa.

-Per favore lasciatemi stare.. devo andare da Rick..-

-Ooh ma Rick è generoso, ci lascerebbe giocare un po’ con la sua fidanzata-

Che schifo.

Prendo la mano di Melanie e la tiro dietro di me.

-Scusate l’interruzione signori, ma la mia amica non apprezza molto le vostre attenzioni. Siete pregati di lasciarla in pace-

-Ma certo cara- risponde uno dei cinque, senza togliere lo sguardo dalle mie gambe.

Che schifo.

-Non c’è bisogno che tu sia gelosa cara. Passiamo con PIACERE il nostro tempo con te-

Sento brividi di orrore che mi attraversano tutto il corpo.

-Non apprezzo neanche io le vostre attenzioni, quindi ora andiamo via e non provate più ad avvicinarvi a noi-

-Altrimenti?-

Altrimenti.. altrimenti non so che fare. Sono sempre la solita impulsiva del cavolo.

Spingo via Melanie, proprio nel momento in cui quei mostri provano a circondarci. Con il risultato che sono solo io ad essere intrappolata.

Che schifo!!!

-HELEN!!-

-Vai via!!-

Vengo spinta fuori. E ci ritroviamo nella grande balconata principale dell’edificio.

Siamo illuminati solo dalla luna e dalle stelle.

Dopo tanto tempo, vengo sommersa, di nuovo, dalle mille emozioni che questo mondo è capace di fare provare.

Dolore.. per la botta che mi hanno fatto prendere contro il muro.

Terrore.. dei loro sguardi, delle loro mani e per la consapevolezza di quello che mi capiterà.

Gelo.. vengo attratta da uno sguardo che emana solo gelo.

Improvvisamente mi sento libera dei loro corpi e stretta da un altro.

Ma lui è il mio principe. Ryan.

Con una voce dannatamente calma pronuncia parole semplici, ma che metterebbero paura a chiunque, proprio per il tono con cui le pronuncia.

-Vi conviene andare subito via. O vi pentirete per il resto della vostra breve vita di aver solamente guardato la ragazza dietro di me-

Scappano, come scappano anche le lacrime dai miei occhi. Non molte, una o due. Ma vengono viste da lui.

-Stai bene?-

-Si.. grazie-

Bugia, sto malissimo. Mi sento fragile come non mai. Credo che sto per raggiungere il limite.

-Sei sempre la solita stupida!! Ma come ti è saltato in testa di andare da quelli da sola??-

-Era tutto sotto controllo..-

Terribile bugia.. se non fosse per il suo aiuto, non oso immaginare come sarei ridotta adesso.

-Ah si?? Bene.. allora ne richiamo uno, così può continuare da dove l’avevo interrotto.. mi sembra che tu eri in questa posizione..-

E mi spinge a muro.

-Che le mani erano qui..-

E le sue si posano su gamba e schiena.

-Che la bocca era qua..-

E comincia a baciare con foga il mio collo.

Sento tremare ogni fibra del mio corpo, ma questa volta non per la paura.

E non so con quale forza, riesco a pronunciare le parole che cambiarono nuovamente la mia vita.

-Sbagliato.. la sua bocca era qui!-

E lo bacio. Con tutta la forza che mi rimane, con tutta la passione che non ho mai messo nei baci scambiati con Eric, con tutto il dolore che ho provato in quest’anno. Con tutto l’amore che provo per lui.

È lui ricambia con la stessa intensità.

È il nostro primo bacio, ma mi sembra così naturale. Come se già conoscessi le sue labbra.

Come se già conoscessi il suo corpo.

La mano, con cui aveva afferrato la mia gamba, ora raggiunge la mia e la stringe. Mentre con l’altra continua a tirarmi verso di se. Come se volesse unirci per sempre.

Finalmente riesco ad accarezzare i suo capelli. E sono meravigliosi.

Tutto è meraviglioso.

La mia testa gira come non mai. Forse è per la mancanza d’aria o per l’emozione.

Non capisco niente e non mi interessa di niente.

Non mi importa che Eric è nella stanza accanto. Non mi importa che qualcuno potrebbe vederci. Che i miei vecchi amici mi odiano, che rischio d perdere anche quelli nuovi.

L’unica cosa che conta è il mio principe.

Scoppiano dei fuochi d’artificio. E tutti si fanno gli auguri.. è mezzanotte. È Natale!! L’ora di scambiarsi i regali.

L’ora di spezzare il mio sogno. Mi sento come Cenerentola. Solo che questa volta non è la ragazza a scappare.

Ci stacchiamo, ci guardiamo e capisco.

Capisco che il sogno, in realtà era un incubo. Perché per lui sono una delle tante ragazze.

Sorride, di un sorriso duro. Senza pietà.

-Lo sapevo che anche tu eri come le altre. Mi hai dato l’ennesima conferma. Questa non ti appartiene-

E mi strappa dal collo la collana.

E mi strappa dal petto il cuore. Fa a pezzi il piccolo residuo della mia anima.

-Non sei l’Helen che pensavo che fossi. E sei peggio di tutte le altre perché ti credi migliore. Almeno loro lo sanno che sono senza cervello. Tu ti credevi importante per me, come lo pensano loro. In realtà non sei nessuno. E ritieniti fortunata se non lo dico a quel povero idiota del tuo ragazzo!!-

Lo guardo. Senza muovere un muscolo. Senza respirare, senza vivere.

Finché il mio corpo, da solo, si muove e mi porta fuori da quell’edificio.

Fuori da quel mondo, che non è mai stato mio.

Fuori dalla vita, che ho sempre pensato fosse adatta a me, ma che invece non mi appartiene.

Dopo mesi ritorno a casa mia, o almeno ritorno nella casa che ho comprato. Ma anche quella non è per me.

Mi sento di aver rubato la vita a qualcuno che non conosco.

Come un automa preparo le valigie, rinchiudo le mie cose in alcune scatole.

Per tutta la notte lavoro. Non rispondo al telefono. Non vivo.

All’alba mi affaccio fuori dalla finestra e guardo il mondo addormentato. Gli unici rumori che sento sono quelli delle foglie secche che volano per il vento. Mi sento come loro. Morta, senza la possibilità di fare quello che voglio.

Ma ora ho deciso di prendere in mano la mia vita. O almeno provare a costruire una vita adatta a me.

Il taxi arriva verso le 7 e mezza. Destinazione aeroporto.

Quando ho chiamato per prenotare un biglietto, non sapevo per dove.

Mi sono fatta dire quale volo partiva per primo e dove c’era posto. Risposta?? Londra.

Proprio la sua città natale. Ma non importa.

Guardo il cielo della città che mi ha ospitata negli ultimi anni. E penso alle reazioni dei miei amici quando sapranno della mia partenza. Alla sua reazione quando leggerà quella lettera, che ho scritto poco prima di prenotare il volo.

E mentre l’aereo prende il volo verso una nuova vita.. io piango per quella passata.. perché anche se non era fatta per me, è stata comunque meravigliosa nonostante tutto.



X Tonks94: grazieee..come vedi ho postato questa sera stessa =).. la storia sta finendo.. manca un capitolo..quindi m raccomando fammi sapere ke ne pensi..
X
RachEl CullEn: Come ho già detto la storia sta finendo.. ke ne pensiiii??? t ho deluso cn questa prima storia a capitoli?? cmq grazie per tutti i commenti ke mi lasci =).. mi metti voglia di scrivere..
X
innamorata___: Non so proprio come ringraziarti per il tuo commento.. purtroppo qualke volta la paura ci prende e scappare sembra la via + facile.. è capitato anke a me, xò prima o poi i problemi tornano quindi conviene risolverli senza metterli da parte =)..
   
 
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