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Autore: Yuki__    11/12/2009    4 recensioni
Una lettera a una ragazza, che ha deciso di seguire un destino tracciato da altri per lei...sei sicura di ciò che fai, Pam?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora quindi è vero..è vero che ti sposerai

ti faccio tanti tanti cari auguri se non vengo capirai

e se la scelta questa è giusta lo sai solo tu

è lui l'uomo perfetto che volevi e che non vuoi cambiare più?


Per dimenticare, Zero Assoluto




Allora è vero, ti sposerai. Entro un mese sarai una perfetta mogliettina pronta a seguire e assistere quell'uomo dagli occhi nocciola.

Immagino già la cerimonia, tu in rosso, con le labbra strette ed espressione seria e tutti quei veli e drappeggi d'oro che ti coprono il capo e le braccia. Lui riderà, felice di sposarti e unirsi alla tua famiglia, in questo circolo vizioso che è il matrimonio di convenienza. E ti potrà guardare, da quel giorno in poi solo lui ti potrà guardare, e sarai sua, l'ennesimo oggetto tra le braccia. Gli darai un figlio certamente e se sarà femmina sarà il disonore della famiglia, ma tu l'amerai immensamente. Sarà bella come te, con quel tuo sorriso sincero e i capelli splendenti: la tua piccola principessa. Già ti immagino mentre la vizi riempiendola di coccole e di carezze, tu unica tra tutti gli altri che avrebbero desiderato un maschio. Le insegnerai a lottare per ciò che desidera, le insegnerai ad amare e a non riunciare ai suoi sogni come tu hai fatto? Perché ci ripenserai lo so, un giorno anche se sarai felice tra le braccia di tuo marito, ripenserai a lui che amavi tanto e ti chiederai se la scelta che hai fatto sia stata davvero la cosa migliore da fare. Ma sarà tardi per tornare indietro...e mentre quest'uomo che neanche conosci ti stringerà la mano vedendoti come una semplice bambolina di porcellana, penserai a cosa hai rinunciato?


Non posso chiederti di non partire, non posso dirti che non vorrei che tu sposassi quell'uomo...non ne ho né il diritto, né la forza. Del resto chi sono io? Sono solo quella bambina, che quando sei arrivata cercava di insegnarti l'italiano facendo tutti quei gesti plateali facendoti ridere, sono quella con cui giocavi sempre a tutti i giochi più disparati, mattina pomeriggio o sera che fosse.

...e quei tubi che ci avevano spaventato e la musica del festivalbar mentre correvamo, le gare in bici e voi che vi preoccupavate per me che ero la più piccola...lasci alle spalle tutto ciò. E non ti biasimo per questo, no...Il tempo cambia le cose, si cresce e si matura. Ma prima eri libera ed è quella libertà ciò a cui tu rinunci. Sai cosa vorrei fare in questo momento? Vorrei venire alla tua porta e dirti una di quelle frasi che dicono nei film, quelle piene di significati nascosti che arrivano dritte al punto e ti rimangono impresse; quelle frasone frutto della mente di qualche anonimo artista a cui basta sentire la sua opera sulla bocca di qualcuno e non diventare famoso per essere felice. Ma non sono un'artista e le parole che ti direi andrebbero sprecate, vane e impalbabili come l'aria che respiri o come quel lontano ricordo dei tempi che furono.

Così mi ritrovo a scrivere qui questo testo che non leggerai mai, l'ennesima lettera che mai invierò, l'ennesima muta richiesta d'aiuto, l'ennesimo tentativo di sfogare il mio ego su persone a cui la storia non è destinata. Vorrei dirti tutto questo, ma sarebbe giusto? Ripenso ai versi di una canzone ascoltata e riascoltata. Forse l'unica che ancora crede nella vita sono io, forse l'unica che ancora crede nei sogni sono io...non sono cambiata poi tanto i questi anni, hai notato Pam?

Chissà chi è tra noi che sbaglia...in realtà credo che non ci sia un pensiero giusto e uno sbagliato, ma, se ci fosse, non credo lo vorrei sapere...né ora, né mai e tu questo lo sai.





Che dire, credo si commenti da sola.

Solo un paio di punti che forse non si sono capiti

1. si parla di un matrimonio orientale, in particolare indiano (vestito, espressione, tutto compreso), ovvero di un matrimonio combinato dalle famiglie. In gran parte dell'India questa usanza infatti permane tutt'oggi e il matrimonio consiste nell'unione di due nuclei familiari, più che il legame intimo che intendiamo noi.


2. Ho fatto numerose scelte stilistiche che sarebbero preferibili nel parlato più che nello scritto e me ne rendo conto. Sta a voi decidere se la mia decisione è stata azzeccata o meno: ho scritto il testo di getto, quasi come se avessi di fronte a me Pam e tutte quelle parole gliele rivolgessi direttamente.


Alla prossima, Yuki**




P.S. Un'ultima cosa, forse una sciocchezza...ma se foste nella protagonista, inviereste la lettera a Pam?


  
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