23 dicembre 1964
“Ora devo spegnere le candele?”
“Si', Suzanne. Spegni le candeline ed esprimi un desiderio.”
La ragazza chiuse gli occhi stretti stretti e spense le dieci candeline bianche sulla torta.
L'unica immagine nella sua testa era il viso di Paul McCartney.
*
19 Dicembre 2009Quel giorno, Carly era in un negozio di prodotti per la pelle con zia Suzie.
Carly era dubbiosa.
Suzie aveva una pelle fantastica, morbida e luminosa, con lievi rughe sulla fronte che tutti hanno.
Ma Suzie pretendeva di essere invecchiata, sebbene dimostrasse molto meno degli ormai cinquantaquattro, quasi cinquantacinque, anni che realmente aveva.
Carly non aveva ancora capito bene il suo criterio di “vecchia”.
“Ziaaa, mi annoiooo!”
“Eddai Carletta, un po' di pazienza!”
“Perche' devo sempre accompagnarti?”
“Perche' sei l'unica femmina in casa, esclusa Josie!”
Sorrise lei, maliziosa.
Carly alzo' gli occhi al cielo, esasperata. Le rispondeva sempre cosi'.
Carly era una sedicenne del ventunesimo secolo affascinata dagli Anni Sessanta e dai Beatles.
Provava ammirazione per i cosiddetti Fab Four, sebbene fosse consapevole di non conoscerli molto, se non per le clip che vedeva su YouTube e le definizioni del suo ex libro di musica.
Non aveva ancora visto i loro celebri film – a parte il breve pezzo iniziale di A Hard Day's Night – e non aveva nessun album. Ma amava le loro canzoni e amava loro.
Non tutti nella sua classe adoravano i quattro scarafaggi da Liverpool, ma non si era data per vinta e aveva influenzato anche la sua migliore amica Kelly, vittima della recente (pericolosa) Twilight-mania e del fascino innegabile – anzi – di George Harrison.
Ma il preferito di Carly era Paul, e sembrava andarne fiera. Anche il preferito di zia Suzie era Paul, grande fan di vecchia data.
Comunque erano passati ben quindici minuti da quando zia e nipote erano entrate nel negozio.
Improvvisamente Suzie, sorridente, le disse che aveva trovato quello che cercava.
Carly grido' un “Alleluia!”. Ora doveva solo fare la fila per pagare il prodotto e tutto sarebbe finito.
Fu allora che Carly lo vide.
Era un ragazzo che dimostrava poco piu' di vent'anni, castano, con gli occhi verdi, che si guardava attorno senza espressione.
In un primo momento Carly fece spallucce, in fondo ci sono molte persone nel mondo che somigliano a... Si volto' di nuovo.
Quello era Paul McCartney.
No no no! Non e' possibile, Carrie girati e vedrai che hai le allucinazioni...Non c'e` nessun Paul!
Invece il presunto Paul era ancora li', spaesato, con una scatola nera in mano, vestito con un giaccone blu scuro e con lo stesso caschetto, solo piu' tendente al riccio.
“Zia zia zia!!” strillo' Carly, riducendo la voce ad un soffio.
“Che c'e`?! Sto pagando, non lo vedi? E poi non mi piace quando parli a bassavoce!”
“Laggiu' c'e` Paul McCartney!” sussurro' ancora Carly.
“Chi?!” Suzie alzo' gli occhi, per poi sorridere, sospirando.
“Se se, a mezzanotte. Ti sei pippata le foglie in giardino per caso, Carly Spencer?”
“Eh?”
Carly guardo' verso il posto dove aveva visto Paul. Ma era scomparso.
Suzie alzo' gli occhi al cielo e usci' soddisfatta dal negozio, canticchiando l'intro della musichetta di Pretty Woman. Carly si accorse solo dopo due secondi che la zia stava uscendo.
“A-aspetta Suzie!”
Mentre seguiva la zia, che imitava la camminata di Pretty Woman, Carly si fece pensierosa.
Quello era Paul McCartney, sicuro!
La storia deriva da un fatto che realmente e' accaduto a me, anche se non ho proprio visto Paul u.u" diciamo che ci somigliava molto XD
Comunque spero davvero che vi piaccia, gia' mi vergogno di aver pubblicato questa schifezza XD La fic va di qualche annetto indietro all'inizio e otto giorni in avanti dopo o.o