In quel momento,un furgoncino arrivò davanti al locale.Dal furgoncino scesero tre uomini,due dei quali
erano Norman e Shake.
-Aiutaci a portare gli strumenti ragazzo,e non perdere tempo
con le teenager!- disse Norman. Silvia lo guardò con tanta rabbia.
-Grazie per aver offeso mia sorella!- disse Paul,anche lui
innervosito.
-Oh,mi scusi signorina McCartney.Piacere di conoscerla,mi
chiamo Norman.Lei come si chiama?-
Dopo aver guardato ancora per un’ultima volta Norman con
tanta rabbia,Silvia rispose:
-Silvia-
-Oh ma che nome delizioso!Davvero particolare…italiano
vero?-
-precisamente Latino…ma comunque
davvero non l’aveva mai sentito il nome Silvia che mi fa questi tanti
complimenti?-
-beh sì,l’avevo già sentito…ma
comunque,Shake…Shake,sbrigati,molla là l’asta del
signor Starr -
-Arrivo Norman-
-dica,ma secondo lei,non è un nome dotto quello della
signorina McCartney?-
-Norman,inizia a smetterla di fare
l’adulatore con la sorella di Paul,e che fai,prima critichi e poi ti metti a
fare l’adulatore?Piacere signorina,io mi chiamo Shake-
-Ma era giusto per scherzare- replicò Norman timidamente.
-La perdono signor Norman,non c’è cosa più frequente per gli
ignoranti che non si chiami pregiudizio- rispose Silvia,seriamente.
-Ah…comunque…lasciamo perdere,e
entriamo- disse Norman,sempre teso per la brutta figura che aveva appena
commesso.
-Sempre simpatico,il tuo manager- disse Silvia sottovoce a
Paul.
-Lo so…è sempre così…ma
alla fine se lo conosci bene capirai che non ha un animo da antipatico-
-Vabbè…se lo dici tu-
Il locale era piccolo.In un lato
c’era il bancone con due camerieri che servivano da bere ai clienti.
“Si,e se voglio dall’acqua non me la possono dare perché non
ho 18 anni.Che stupide norme che hanno gli inglesi.”
Pensò Silvia,guardandosi attorno.
-Amore se poi vorrai qualcosa me lo dirai come hai fatto prima perché qua
sfortunatamente,a causa delle nostre regole stupide,servono solamente ai
diciottenni- disse Paul
“ma che,mi hai letto nel pensiero,Paulie?”
pensò subito Silvia.Poi disse.
-Sì,Paul,lo so…va bene,poi ti dirò
se vorrò qualcosa!-
Nel lato opposto al bancone c’era un palco.Altri
tecnici stvano sistemando la nera Ludwig di Ringo.
“Che bel gioiellino!Altro che la mia” pensò Silvia,ridacchiando.
I tavolini neri si intonavano con le pareti color senape
chiaro del locale.Silvia si sedette su una sedia e
osservava il suo migliore amico che sistemava gli strumenti assieme ai tecnici
e ai due manager.Ecco,un tecnico aveva appena
posizionato sul cavalletto la Rickenbacker di
John!Silvia era emozionatissima. “Io mi metto di fronte a lui!Che bello!Poi
qui,vedo benissimo anche gli altri!John sarà al centro del palco.Tra
mezz’ ora li vedrò suonare…che cosa meravigliosa!
“,pensava.
-Amore,qua in questo punto,io suonerò per te!Love,love me do…you know…I love you!-
-Ahahah!Che onore!-
-Dimmi…il verbo…”Love”,quello
della canzone…insomma se parlo di te…lo
devo intendendere come “amore” di fidanzamento oppure
come “amore” di amicizia?
-Io direi come parentela,fratellone-
-Ooooooook…io esco a fumare!Seguimi!-
-Sì,sergente!-
Uscirono fuori.Paul fumava e
guardava sorridente la sua finta sorella.
-Ti ricordi quando ci siamo salutati prima che io partissi?-
-Sì- disse un po’ scocciata Silvia…in
quello stesso momento,era anche triste.
Paul fece l’ultimo tiro.Buttò il
filtro per terra e si avvicinò verso Silvia.La
accarezzò.
-Ti ricordi che cosa era successo?-
Silvia non solo era seccata e triste,ma divenne anche
rossa,appena sentì queste parole di Paul.
-Sì Paul,disse timidamente- Lui si avvicinava sempre più
verso di lei…e la sua mano non smetteva di
accarezzarla.
-Lo rifaresti?- In quel momento,anche Paul sembrava
emozionato.
Silvia si allontanò da lui,e guardandolo tristemente,disse:
-No Paul.Siamo amici.-
Paul si riavvicinò a lei,e le sussurrò all’orecchio: -Ma
dai,un piccolo bacio non fa male a nessuno-
Paul cercò di baciare la ragazza,quando lei si scostò e
disse: -Ti prego,Paulie-
-Ok tesoro-
Paul pensava che forse lei era innamorata di un altro
ragazzo. “Ti prego,non di John!Tutti ma non lui” pensava disperato.
-Piuttosto Paul,perché non mi dici la scaletta?-
-Non te la dico perché è una sorpresa!Sappi che ti dedicherò
una canzone.Tranquilla,non farò nomi!Lascerò
intendere il destinatario-
-Oh!Grazie Paul! È una cosa bellissima!Ti voglio bene- e gli
dette due baci…sfortunatamente per Paul sulle sue
guance paffute.
-Sembri…un bambolotto con quelle guance!Sei
troppo strano!-
-Ma cosa bevi la mattina che sei sempre pazza?-
-Dai,non puoi dirmi che non è vero che hai due guance così- e
tese le braccia in modo tale da esprimere l’enorme grandezza delle sue guance.
-Chissà che cosa ti frulla in quella testolina- continuò Paul
sorridente.
In quel momento,scesero su un taxi (nero,of
course)gli altri Favolosi.L’ultimo
che scese fu John che portava in mano un 33 giri sconosciuto a Silvia.
-Ciao belli!- dissero i nuovi arrivati.
-Ciao!- dissero i due fratelli.
-Silvia,questo è il nostro nuovo 33 giri, “A hard day’s night”- disse John,sorridente.
Dopo aver riso di gioia,Silvia sorrise a John e disse:-Grazie
John!E anche a voi,ragazzi!Bellissima copertina,con questi fotogrammi!E poi che
dire del titolo…
-Rispecchia a pieno la nostra vita.L’idea
è stata mia- disse Ringo.
-Complimenti,Ringo!- disse Silvia
-La canzone omonima la canto io,invece- disse John.
-Favoloso!Bravi!-
-Allora,lo firmiamo questo 33 giri?- disse George,sorridendo.
John lo rispose tutto emozionato:
Sì,sì!Dai!Ecco la penna!-
Sì,a volte capita che gli idoli musicali siano più emozionati
dei fan,durante il magnifico momento dell’autografo.
-Allora io scrivo:A Silvia,con affetto,i Beatles:George-
-John-
-Ringo-
-e Paul!-
-Grazie ragazzi!Vi posso dare un bacio?-
-Certo sorellina mia!-
E dette un bacio sulla guancia ai suoi 4 “idoli”.In quello
stesso momento,Norman uscì dal locale,e urlò:
-Non c’è momento più bello che l’autografo da parte del tuo
gruppo preferito.Buon lavoro ragazzi!- e se ne andò.
-Ah John,dimenticavo-disse Paul-
dov’è nonno?-
-Adesso Norman deve andare da lui-
-Ciao ragazzi!- disse Shake-Io resto qui per vedere se va
tutto bene.Allora,fate l’ultimo sound jack e poi
iniziate a suonare.Ok?-
-Signor sì,signor Shake!-
I ragazzi erano pronti,avevano fatto l’ultimo sound jack con
una debole luce,che non gli illuminava il viso.Silvia
era nella sua “postazione”,insieme a Shake.Silvia
abbracciava il suo 33 giri autografato.
-E uno e due e tre e…quattro!-urlò Paul.Le luci del palco si accessero,lasciando oscurata solo la parte del pubblico.
-Ciao ragazzi,noi
siamo i Beatles-disse John-questa è “A hard day’s
night”,la prima canzone del nostro
nuovo Lp intitolato appunto “A hard day’s night”.Speriamo che vi piaccia.One,two,three,four…I’ts
been an hard day’s night…and I’ve been working like a dog…It’s been an hard
day’s night…and I should be sleeping like a log …. -
-Ma che canzone simpatica,vero signor Shake?- disse Silvia.
-Sì,signorina McCartney-
In quel momento,i due urlarono. –Vai John!-
-Mi fanno scatenare,sa…in fondo
anche a Norm fanno scatenare,è solo che non lo dice
mai-
-Lo immaginavo.A chi non piacciono
i Beatles?Sono favolosi- “Soprattutto lui” pensò Silvia,guardando John che in
quel momento la guardava e cantava -You know that I feel
allright! –
La canzone finì e parlò Paul:
-Questa è una delle nostre più vecchie canzoni.Mi
fa ancora emozionare.Ultimamente rispecchia il mio
stato d’animo -
In quel momento,la folla era in delirio.
-Ladies and gentlemen, “I saw
her standing there” !-
Tutti erano emozionati.
“Sto per commuovermi” pensò Silvia.Aveva
gli ochhi lucidi dale
lacrime di gioia che si trattenevano negli occhi.
La canzone,come ogni “beatlesiano”
sa,parla di Paul che balla con una 17enne che gli fa impazzire.
“Stato d’animo attuale?” pensava continuamente Silvia.
La musica iniziò e ballò con il 33 giri in mano vicino a
Shake
-Quando la musica chiama,io rispondo!-
-E fa bene,signor Shake!-
-Dovrei portare più spesso mia moglie in questi locali-
-Buona idea!Magari per trascorrere con lei una serata
divertente-
-Sì,giustissimo,miss McCartney!-
Paul era sempre alla ricerca di un sorriso da parte della sua
amata “sorella”.
-Guardi come ride felice suo fratello!-
Silvià guardò Paul,che in quello stesso
momento le fece l’occhiolino.Silvia gli sorrise.
La canzone terminò.I ragazzi
avevano già il viso sudato.
John presentò la successiva canzone: - Care ragazze,questa
canzone la dedico a tutte voi,e forse ad una di voi in particolare-
-Sì,a me John!- urlarono ragazzine saltellanti.
-Piccole non posso fare nomi,solamente vi posso dire questo:
“All I’ve got to do”.
Shake,dopo aver urlato –Sì,bravo John!- ,si girò attorno per
cercare un viso familiare.
-Chi sarà secondo te,la ragazza alla quale John ha dedicato
la canzone?- disse a Silvia.
-Non saprei,signore-
Silvia guardò John.Come mai John l’aveva guardata proprio nel
momento in cui cantò -I wanna kiss
you,yeah- ?
“Ma dai,è una coincidenza” pensò la ragazza,un po’
arrossendo.
John mentre suonava questa dolce canzone,aveva un’aria
emozionata e felice.
-Questa canzone mi piace – disse Shake.
John non smise di guardare Silvia.La
ragazza si stava sempre più imbarazzando.
La canzone finì,risollevando l’animo di Silvia.
George presentò la successiva canzone,o meglio,la prima cover
della serata.Con un bel sorriso,George disse:
-Roll over
Beethoven!-
La folla urlò dall’entusiasmo.
-Pronta per un altro ballo,signorina?-
-Ahah,sì,sir!Questa serata sta
diventando sempre più bella!-
Ad un certo punto,i quattro ragazzi di Liverpool fecero un
sorriso a Shake.Non lo avevano mai visto così…infogato,così preso dalla musica.Shake
li ricambiò un sorriso,e successivamente rise come un pazzo.
Anche questa canzone sfortunatamente terminò.Tutti
desideravano che questo bellissimo momento non finisse mai,ma il tempo non si
poteva fermare,purtroppo.
La prossima canzone aveva come voce principale Paul:
-Anche la prossima canzone vi scatenerà! È un nostro inedito:
Can’t buy me love! Eh sì…con
l’amore non si scherza!-
-Paul ti amiamo!- urlarono delle giovani
ragazze.
-Vi adoro ragazze- disse Paul.A
momenti le ragazze stavano per svenire tutte assieme,da quanto si erano
emozionate nel sentire quelle belle frasi del bellissimo Paul.
Il tempo volava.Dopo una bella
canzone e cover di John,Please please
me e Please mister postman,John
non smise ancora di togliere lo sguardo addosso alla ragazza.
Con tanta gioia,successivamente arrivò l’attesissimo “momento
Ringo”,con la cover “Boys”.Shake e Silvia cantarono “Boys” a squarciagola.
Dopo questo divertentissimo momento,John presentò le
successive due canzoni: “Not a second
time e There’s a place”.Ecco,come non detto.Appena
sentì la parola “There’s”,Silvia ebbe gli occhi pieni
di lacrime di gioia.La adorava.E
Paul aveva fatto di tutto per convincere John a cantarla quella sera.
“You know,you’ve made me cry” cantava John in “Not a second time”.Ma in quel momento
non si stava trattenendo dal piangere il cantautore,ma Silvia. John però,era
emozionato sempre più.Stava cercando di fare del suo
meglio per lei.
Quando John ,seguito da Paul,cantò il pezzo “In my my mind there’s
no sorrow,don’t you know that it’s
so,there'll be no sad
tomorrow,don't you know that it's
so”, per Silvia è stata come “la goccia che fece traboccare il vaso”.Iniziò a
piangere dall’emozione.Sia John che Paul erano
emozionatissimi quando videro la ragazza piangere,e consolata dal signor Shake.
-Mi scusi signore- disse Silvia,asciugandosi le lacrime - ma
questa canzone mi fa sempre emozionare troppo-
-Ti capisco Silvia-
C’erano molte ragazze che piangevano di gioia in quello
stesso momento,non solo Silvia.
“All my loving”, “Don’t bother me”,” I wanna be your
man” e “Twist and shout” seguirono quelle due splendide
canzoni.Vennero presentate da Paul,nonostante solo
una era cantata da lui.la cover “Twist and shout” è cantata da John.
“All my loving” fece tirare su il morale di Silvia,perché si stava
divertendo a ballare con Shake,che faceva delle mosse molto buffe.Era
un brav’uomo,mister Shake.
-Lei è un buon padre,vero?Secondo me si comporta bene con i
suoi figli-
-No,io purtroppo non ho figli.Mi
sono sposato da poco-
-Ah,capisco-
Dopo “Twist and shout ”,Paul
riprese la parola:
-Purtroppo siamo
arrivati alla fine-disse,ma dopo ci possiamo trattenere per voi sotto il
palco,se volete scambiare qualche parola con noi,noi saremo disposti ad
ascoltarvi!-
-Volentieri!-Urlarono le stesse ragazzine di prima.
- è stata una magnifica serata- disse John
-ma non andatevene via ancora!-disse Ringo-
Perchè George vi intratterrà con un pezzo “culto”
della storia della musica contemporanea!-
-Sì,ragazzi!One,two,three…Yow
know,you make me want to… -
-Shout!- urlarono tutti emozionati.Il pubblico si dimenava per l’ultima volta per
la pista da ballo del Night Club.
Shake saltellava felice,e anche Silvia!
Sfortunatamente,questo bellissimo concerto finì.
Mentre giovani teenager assalivano i quattro giovani per un
autografo e una foto,Silvia andò in bagno a sistemarsi.
“Dopo mi aggrego anche io per una foto e un altro autografo…adesso mi do una risistematina…oddio,sembro
uno spaventapasseri….ecco fatto…eh
adesso posso dire che sono meravigliosa!Bleah,che
vergogna che sono….vabbè meglio adesso che prima ”
pensava, truccandosi e sistemandosi la frangetta.Si
era stirata i capelli,prima di andare al concerto.Aveva
i capelli sciolti.I vestiti invece,erano sempre gli
stessi: “gonnellina scozzese e calze nere mezzo trasparenti”,le aveva detto
John,mentre stavano ballando un paio d’ore prima.
Dopo aver fatto le foto,I Beatles di diressero verso il
manager e la sorella di Paul.
-Foto?- disse Silvia,emozionata.
-Certo!- urlarono tutti e quattro in coro. Shake aveva la
macchina fotografica di Silvia. Doveva fare la foto.
-Silvia non svenire come le ragazze di prima!Al mio tre,dite
“Smile “…Pronti?One,two three…-
-Smile!- dopo aver fatto la foto,Paul rideva come un pazzo,e
disse a Silvia: -Formaggio-
-Ahah,vero Paul!- poi gli disse a bassa
voce-noi italiani diciamo “Cheese”!-
In quel momento,arrivò il furgoncino per caricare gli strumenti.Shake abbandonò il gruppo per andare ad aiutare i
tecnici. I quattro ragazzi in quel momento erano indaffarati con le foto e gli
autografi,quindi non potevano aiutarli.
-Ragazzi- disse Paul-Non andate in
giro a dire che Silvia non è mia sorella,non dite che lei abita in
Italia,soltanto noi quattro e i suoi coinquilini sanno la sua identità. Che non
vi scappi nulla a Norman e a Shake!-
-Ok Paul-
Successivamente,dopo aver avvisato Shake,i cinque andarono a
farsi un giro,per avere un piccolo momento di pace.Le
loro simpatiche fan li avevano distrutti.I cinque
ordinarono una birra.
-Ce la fai a finirla?-disse Paul a Silvia,ridacchiando.
-Non saprei,è molto grande questo boccale,mi piace troppo la
birra ma il problema è che mi fa partire subito- i quattro ragazzi risero.
-Forse perché sei piccola-disse George,seduto vicino a lei
alla sua sinistra.Alla destra di Silvia,c’era
Paul.Aveva fatto di tutto per non far sedere John vicino a lei.
-Ah?Cosa stai insinuando?Ho solo tre anni in meno di
te,spilungone!-
-Scherzo,Little-
-Rimangiati la parola Little!-
-Mai,d’ora in poi ti chiamerò Little,indistintamente dal
fatto che sei grande di età.Sei un…”piccolo
tappo”-
-Ha parlato il gigante-
-In confronto a te,lo sono.Perchè
secondo te non sono alto?-
E continuarono per una bella mezz’oretta con gli “insulti”.
-Se io sono Little di altezza,tu di cervello- disse in un
momento,Silvia.
Successivamente,i cinque ripresero il viaggio.Silvia
camminava vicino a Ringo,e discutevano sui ritmi di batteria.Per
un momento,i due si fermarono.George,John e Paul
stavano facendo gli scemi in mezzo alla strada,ormai deserta.
-Allora Ringo,devi sapere che io sono un’autodidatta,e dei
nomi dei ritmi non so niente,però riesco a farne tanti diversi-
-Beh,è una buona cosa saper fare ritmi differenti.E
tranquilla,non ti scoraggiare se non sai i nomi dei ritmi.Ma
scusa…non ho ancora capito che cosa intendi per “nomi
dei ritmi”…il “binario”?il “quaternario”?
-No…no…quelli li so…avevo
sentito da un tizio il nome di un certo ritmo di batteria…non
mi ricordo il nome preciso di questo ritmo…ma
comunque mi aveva chiesto se lo sapevo fare,e io non gli avevo risposto perché
non avevo capito il nome…poi quando me lo aveva fatto
vedere riuscivo a farlo-
-Tu lascia perdere quello che ti dicono gli altri.Mi hai detto che sai il “binario” e il “quaternario”?
è un buon inizio!Tu devi partire dalle cose semplici,e questo lo sai.Continua ad allenarti con le cose semplici,e inventati
i ritmi,e lascia perdere se non sai i nomi. È dalle cose semplici che escono le
cose complicate e belle.-
-Già- disse Silvia emozionata. - Lo penso anche io.Sai,io ascolto spesso le vostre canzoni,per allenarmi a
suonare ritmi differenti -
-Sono contento che ti alleni ascoltandomi!- disse Ringo,un
po’ rosso dall’emozione.
-Sei veramente bravo-
-Eppure dicono che sono scarso.Mah,io
cerco di fare sempre del mio meglio-
-Bravo! Non rimpiangere mai di quello che hai fatto-
-Non lo faccio mai.Ma che se ne
vadano a farsi fottere!Molta gente non sa neanche che cos’è il rullante,e si
mettono a giudicare come delle vipere-
-Sono gelosi- In quel momento,Ringo sorrise alla ragazza.
-Continua anche tu ad adoperare i consigli che mi hai dato- continuò Silvia-
continua a ricavare capolavori,dalla tua semplicità-
Ringo si emozionò così tanto da abbracciarla.
-Ho bisogno di amiche brave come te-
-Beh…se secondo te posso essere adatta
alla tua amicizia…eccomi- Ringo la baciò sulla
guancia.
-Eppure ti conosco da poche ore,ma ti sto già volendo tanto
bene come una migliore amica-
-Anche io ti voglio tanto bene.Pensa,anche
io ti conosco da poco- e lo sorrise.
-Sei proprio carina-
-Oh quanto sei gentile- disse timidamente Silvia,arrossendo.Ringo stava cercando di trovare un modo per
darle un bacio sulle labbra,ma pensava che forse era troppo presto.Silvia,sfortunatamente
per lui,non era interessata.Gli voleva bene,però.
I due si riavvicinarono al gruppo.
-Al Tamigi!Yoohoo!-Urlò John come
un pazzo.Si avvicinò vero Silvia,e la sorrise.
-Vieni vieni vieni vieni!- disse John,prendendola per mano.
-Ma dove vai John?- disse Paul,irritato.
-Al Tamigi! Ciao! A domani!Silvia,ti riporto a casa,poi me ne
vado a vedere il Tamigi - e si mise e correre.Silvia
a stento riusciva a seguirlo.
-Aspetta John,fammi salutare Paul-
-Non fa,altrimenti faremo tardi-
In quel momento,Ringo avrebbe voluto fare a botte con
John,stava diventando troppo odioso. A Paul,George e Ringo non restò che vedere
i due allontanarsi.
-Non voglio che le faccia del male. Mi sembrava un po’…alticcio- disse Paul
-Ma se è sempre così.Guarda che tua
sorella non è una bambina.Io scherzo quando la chiamo
Little- rispose George
-Eh ma John è John.Ha ragione Paul-
disse Ringo velocemente.
-In che senso?Voi ragazzi siete fuori,ma andiamo a dormire-
disse George,sbadigliando.
-sì George,se avessi John davanti,mi scuserei con lui. È un
bravo ragazzo- disse Paul.
-Come sempre- riprese George.
-Già- disse Ringo,concludendo la discussione.
Successivamente,i tre andarono in albergo,per andare a dormire.