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Autore: Delaila Scissorhands    11/12/2009    1 recensioni
« Ti sistemi, ed io non ti guardo, continuando la mia astratta opera d'arte e provvedendo a ricoprire con scarabocchi neri il cuore nell'angolo. »
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Brian Molko, Stefan Osdal
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In un certo senso sono contento che tu non ci sia stamattina in classe. Dopo la pessima serata di sabato sarebbe stata solo un'ulteriore sofferenza per me vederti tranquillo e sereno. E' difficile, Stef, io non riesco a non pensare a te. Nonostante tutto quello che mi stai facendo passare non riesco a pensarti come una persona cattiva.

La lezione di biologia non è affatto interessante, ed il risultato degli appunti è diventato un non ben definito scarabocchio sul quaderno, fatto di linee, cerchi, e giurerei che quello nell'angolo assomigli ad un cuore.

Mi sarei volentieri addormentato, avrei poggiato la testa sul banco e sarei entrato in un mondo dove non mi consideri un simpatico passatempo, ma vengo distratto dal rumore della porta che si apre.

« Prof, scusate il ritardo. Mi hanno detto che potevo entrare in seconda ora. »

« Vada a sedersi, Olsdal, e prenda appunti. »

Approfitto del prof che si china sul registro per lanciare un'occhiata indagatrice lungo tutta la classe; e per constatare con terrore che l'unico posto libero è proprio quello vicino a me.

...siediti per terra. Sei alto, ci vedi comunque. E invece no! Ti stai proprio avvicinando a me, dannazione.

« Posso, Bri? »

“No, non puoi, non chiamarmi Bri che non sono tuo fratello, tu sei un idiota ed io non ti voglio vicino a me. Mi tratti male, ti servo solo come compagnia e come sottospecie di candela senza miccia, ti diverti nel vedermi soffrire ed io ti odio con tutto me stesso.”

« Certo che puoi. »

Dannata forza di volontà.

Ti sistemi, ed io non ti guardo, continuando la mia astratta opera d'arte e provvedendo a ricoprire con scarabocchi neri il cuore nell'angolo.

« Ehi, Bri... volevo parlarti. »

Non sussurrare in quel modo. Sembri una foca in calore. ...ed io mi sto scoprendo incredibilmente attratto dalle foche.

Non ti rispondo, continuando la mia opera d'arte che se mi vedesse Picasso sbiancherebbe, e anzi, alzo anche le sopracciglia. Gli artisti snob sono sempre quelli più apprezzati. Magari posso farmi crescere anche i baffetti alla francese.

« Bri, volevo chiederti scusa a nome degli altri per sabato sera. »

Mi stringo nelle spalle, e traccio una lunga linea curva con un gesto elegante della mano, facendola passare per il punto in cui c'era il cuore. Per un punto passano infinite rette, per il mio cuore... sei una retta troppo grande per lasciare lo spazio ad altre.

« Bri, senti, io non immaginavo che potessero comportarsi così. »

Faccio una piccola risata sarcastica, e traccio una stella sul foglio.

« Sì che lo sapevi. » mormoro, quasi stessi parlando col foglio.

E lo sento, il tuo sospiro, non credere di mascherarlo.

« Io ci ho provato a farli smettere; non mi ascoltano. »

« Mi basta non venire quando mi inviti, semplice. »

Mi giro dietro, e chiedo a Lucy di fare cambio posto. Raccolgo le mie cose, e vado a sedermi dietro. Mi dispiace, Stef, il cuore nell'angolo ora è coperto di nero.

  
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