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Autore: kimagattinanera    12/12/2009    2 recensioni
Deidara ha nuovamente una delle sue solite crisi da genio incompreso.Tocca a Sasori fare qualcosa per farlo smettere (Rating giallo per il lieve linguaggio scurrile di Deidara u_u)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Note dell' autrice:Allora, è la prima fanfiction che pubblico su Naruto, semplicemente perchè è la prima che mi piace. Adoro la coppia Sasori/Deidara, mi piace il rapporto che c'è fra loro due, e specialmente ho iniziato ad amare Sasori dopo averci fatto il cosplay.
Propriamente questa cosa nasce come fanart, che ho trovato giusto allegare in fondo, visto che questa cosetta nasce come didascalia a quel disegno, perciò come vedete e capirete (spero o_o) leggendo, si tratta di una AU, spero che non vi dispiaccia il mio adattamento leggermente moderno e lo troviate abbastanza adeguato all' idea che i personaggi hanno di arte.Buona lettura.Ah, devo ammetterlo, il titolo è una genialata -_- di un' originalità.....


Fireworks

< dovresti smetterla di lamentarti e arrabiarti in questo modo, non è da te. >
Deidara strinse ancora piu' forte i pugni mentre ormai le nocche si erano completamente arrossate a causa del freddo.
< che te ne frega a te?! Eh?! Nessuno capisce la mia arte, nessuno capisce un cazzo di niente della mia arte nè di tutto il resto! >
Sasori mantenne un' espressione quasi impassibile, solo le sopracciglia leggermente accigliate.
< ti ho portato qualcosa che dovresti vedere.. >
continuò ignorando l' amico che continuava  a strillargli contro e infilò una mano dentro la borsa che portava a tracolla tirando fuori una busta.
Deidara si fece per un attimo meno rumoroso, avvicinandosi appena per vedere di cosa si trattasse come un animale diffidente.
< le ho appena finite di sviluppare.. >
Ci fu il momento di silenzio in cui Sasori apriva la busta di carta strappandola con le unghie e Deidara ne realizzò il contenuto.
< ma allora sei uno stronzo! Un fottuto stronzo! Io mi sto lamentando che nessuno capisce un cazzo e tu che fai?! Pensi bene di infierire facendomi vedere quanto ti sono venute bene le ultime foto che hai fatto?...vaffanculo! > sbottò di nuovo dando un calcio al pupazzo di neve che qualche bambino aveva faticosamente costruito.
Sasori sembrò rimanere ancora impassibile, con quell' espressione che Deidara catalogò come "faccio finta di non averti sentito solo perchè sei furioso e sragioni" e che lo fece incazzare solo di più.
< guardale.. >
insistette porgendogli la busta.
< ti ho detto di guardarle. > sibilò con un tono che non ammetteva repliche.
Deidara incrociò le braccia con la chiara intenzione di dirgli qual'era l'unica cosa che per quanto lo riguardava avrebbe potuto fare con le sue belle foto, quando Sasori le lasciò e le foto caddero a terra, qualcuna rigirandosi come le foglie in autunno.
Deidara le guardò sorpreso e con una mano alzò il ciuffo davanti all'occhio come per vedere meglio tutti quei colori che gli scivolavano davanti.
< hai fotogratato....i miei fuochi d' artificio? >
chiese con gli occhi fissi a terra, ma il tono arrongante che stava continuando a usare per principio gli usci' stranamente incrinato e questo lo fece sentire ancor più stupido.
Sasori davanti a lui annuì e basta.
< è naturale che li abbia fotografati. >
Deidara si chinò a raccogliere un paio di foto, le prese tutte in mano, tutte quelle che riusciva a tenere mentre le guardava stupito.
Erano bellissime, su questo non ci pioveva.
Era ovvio, le aveva scattate Sasori.
I colori erano perfetti, proprio come quando lui li aveva fatti scoppiare.
Era ancora quella dannata fissazione che aveva di rendere gli attimi eterni.
Ma la voce di Sasori chinato sulla sua testa gli fece capire che per una volta non era quello che voleva fargli notare.
< hai visto le loro facce? >
< unh? >
lo sguardo di Deidara si spostò sulle foto che finora aveva tenuto in secondo piano.
< pensi ancora che nessuno capisca la tua arte? >
Deidara continuò a fissare intensamente i volti stupiti e ammirati che Sasori aveva ritratto, senza capire ancora molto di quello che stava cercando di dirgli.
< pensaci un po'.Sei sicuro che alla gente piaccia di più vederli nelle mie foto che non nel momento in cui tu li fai esplodere e loro ancora non sanno se il prossimo sarà verde, o giallo, o rosso? >
Il lieve singhiozzo e l' orribile presentimento che le sue foto perfette si stavano già bagnando lo fecero sospirare rassegnato.
< quelle te le lascio, grazie per avermi permesso di scattarne di così belle >
rispose infilando le mani nella tasca sulla pancia.
< prego > grugnì Deidara tirando appena su col naso e passandosi un lembo della sciarpa sugli occhi.


  
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