2
Tifa cercò
di liberare il braccio con uno strattone, ma il ragazzo che la teneva stretta
non sembrava
avere
intenzione di mollare la presa.
Dietro di
lui, altri due ragazzi. Il più grande era alto e muscoloso, e guardava
l’aggressore di Tifa con aria ebete, come se avesse qualcosa da dire ma non
fosse capace di farlo; il suo compagno seguiva qualcosa in lontananza, con aria
distratta.
Il capo della
banda non voleva lasciar andare la ragazza, e continuava a ghignare senza
ritegno.- perché non vieni con noi? Potremmo berci qualcosa... -
Tifa fece
una smorfia.- lasciami andare. -
Lui la
avvicinò a sé e le passò un dito sulla guancia.- potremmo divertirci molto, non
trovi?-.
-non credo...
- ribattè Tifa, allontanandogli la mano con uno schiaffo.- lasciami, ho detto.-
“Ma guarda
che tipo...”
Il ragazzo
non eseguì l’ordine, anzi, se possibile s’irritò ancor di più e le strinse il braccio
fino a farle male.
-ei!-
replicò Tifa, con un gemito.
-non puoi
darmi ordini, bambolina.-
La ragazza
gli lanciò uno sguardo di fuoco e la sua mano libera si abbattè sulla guancia
del ragazzo. – vattene via!-
-che
caratterino... - apostrofò lui, massaggiandosi il punto colpito. - adesso
basta, o vieni con me con le buone oppure... -
-...
oppure vorresti fare un viaggio di non ritorno in presidenza, Kadaj?- chiese
una voce gelida alle sue spalle.
Il ragazzo
sbiancò e lasciò andare Tifa, voltandosi verso l’uomo che era appena arrivato.
- Professor Valentine... -
-fila via,
o sarò costretto a parlare con il preside Shinra.- lo minacciò il professore,
incrociando le braccia sul petto e battendo l’indice sull’avambraccio.
Il volto
di Kadaj si contrasse in una smorfia, tuttavia fece un cenno ai suoi due
compagni, e insieme scapparono via, veloci.
-stai
bene?- chiese Vincent, guardando Tifa con cipiglio apprensivo.
Lei
annuì.- la ringrazio... -
-Vincent
Valentine.- rispose lui, stringendole la mano.- e tu devi essere Tifa
Lockheart. Il professor Wallace mi ha
detto che avrei ricevuto una tua visita.-.
Tifa esibì
un’aria perplessa. - il professor Wallace?-
-Barret.-
si corresse Vincent, scuotendo leggermente il capo.- hai ragione, ti sei appena
trasferita qui... beh, vedo che hai già conosciuto i nostri tre “soggetti".-
-quei
tre?- chiese Tifa, indicando un punto impreciso alle sue spalle.
-esatto.
Meglio che gli stai lontana.-
Vincent
sorrise flebilmente e la invitò ad entrare di nuovo nella scuola, dopo averle
posato una mano sulla spalla.-insomma, vorresti aderire al giornalino
d’istituto?- chiese, facendole da guida attraverso il corridoio, fino ad
arrivare alla redazione del giornalino.- beh, è ammirevole. Sai, non abbiamo
molti associati, quest’anno.-
“Ma io
voglio soltanto avere crediti... meglio omettere questo particolare.”, pensò
Tifa, arrossendo.
-mi fa
piacere che tu voglia darti così da fare, considerando che sei appena
arrivata...!- esclamò Vincent, prima di essere interrotto dalla suoneria del
cellulare. - scusami... intanto firma questi moduli.-
Tifa prese
i fogli di carta e lanciò un’occhiata al professore, con la coda nell’occhio.
Quando aveva visto di chi era la chiamata, si era subito fatto pallido, e, a
disagio, si era allontanato da lei il più possibile, in modo che non potesse
sentire la conversazione.
La ragazza
trotterellò fino al tavolo e iniziò a scribacchiare sui fogli.
“Nome...
Tifa Lockheart. Classe... 3°B.”
-Ti ho
detto di no!- esclamò improvvisamente il professore, che intanto si guardava in
giro, furtivo.
Tifa lo
fissò, cercando di non farsi notare, e tentò di decifrare ciò che stava
dicendo. Colse solo qualche parola di quella fitta discussione. “Avevamo deciso
così... non è possibile... pericolo... sono stufo... troppe bugie...”, lesse
Tifa, sulle labbra di Vincent. “Ma di che parla...? Sembra una cosa davvero
grave.”
Lasciò
andare la penna e si concentrò solo sul professore, che intanto, immerso
com’era nella discussione non aveva notato la curiosità della ragazza.
“Non
dovrei farmi gli affari suoi... ”, si pentì Tifa “è che non riesco proprio a
farne a meno...”
Tutto d’un
tratto il professore terminò la chiamata e si accorse che lei lo stava
guardando. - qualcosa non va?- chiese, con una nota d’irritazione nella voce.
-no,
niente. Ho finito. - rispose subito Tifa, senza esitare.
Il
professore si riavvicinò e prese i fogli, sospettoso. - hai sentito nulla?-
Tifa
scosse la testa.- no.-
“Teoricamente
non ho sentito niente...”, pensò, ridacchiando. “E comunque sono proprio un
essere spregevole. Non dovrei farmi gli affari degli altri...”
Vincent
strinse gli occhi, poi una scintilla di furbizia, mista a ostilità, animò i
suoi occhi, e le disse:- avrei un primo articolo da proporti. -
-un
articolo?- chiese Tifa, perplessa. - su cosa?-
-su chi,
vorrai dire. - disse Vincent, posando una mano sul tavolo, sorridendo
ironicamente.
Tifa ebbe
la netta impressione di aver intuito il soggetto cui l’uomo si stava riferendo,
tuttavia lasciò parlare lui.
-Nessuno
dei miei giornalisti è ancora riuscito ad ottenere un’intervista da Sephiroth,
eppure, ora che la Midgar Cup è alle porte, sarebbe uno scoop avere una sua
dichiarazione, dato che è il favorito.-
-Midgar
Cup?- ripetè Tifa.
-la coppa
che si aggiudica il più bravo spadaccino di Midgar. Un evento a dir poco unico,
e Sephiroth vi parteciperà, ovviamente.- spiegò Vincent, in tono sardonico. -
avanti, non potrà dire di no a una bella ragazza come te.-
Tifa era
rimasta a bocca aperta, con gli occhi spalancati. - ma io...-
Il
professore gi voltò le spalle.- ti affido la stesura dell’articolo. Una
dichiarazione in esclusiva su Sephiroth: cosa l’ha spinto a diventare
schermidore, da quando tempo esercita questo sport, cosa pensa della Midgar Cup...
eccetera eccetera.-
“Nooooo!
Non può essere possibile...!”
-ma...!-
-in bocca
al lupo.-
“Sob... la
prossima volta imparo a farmi gli affari miei.”
*
-sono
veramente belli. - disse Zack, rivolto ad Aerith, che stava piegata sulla
distesa di fiori, guardandoli con aria malinconica.
La ragazza
si alzò e si voltò verso di lui, socchiudendo gli occhi.- qualcosa non va,
Zack?- chiese, guardandolo con attenzione.
Zack
scacciò a pugni la tristezza e sorrise, cercando di assumere la sua solita
allegria.- Io?! No, no di certo! Tutto bene!-
Aerith
incrociò le braccia dietro la schiena e gli rivolse un sorriso dolce. – sai che
a me puoi dire tutto.-
-davvero,
non è niente d’importante. - rispose Zack, che però non riuscì a mentire tanto
bene da far bere la bugia alla ragazza, che sembrò ancora più guardinga.
-dai, non
ti sarai innamorato di Tifa.-
-no, no!-
esclamò Zack, arrossendo.
Aerith
chiuse gli occhi e sorrise. - allora?-
Lui
sospirò, deciso a non voleva sputare il rospo.
La ragazza
gli si avvicinò e gli posò una mano sul petto, all’altezza del cuore.- com’è
che batte così forte?-, chiese, inclinando leggermente il capo verso destra.
-non è
niente d’importante. - rispose Zack, odiandosi. - mi spiace, Aerith, ma non
posso dirtelo. -
Aerith
allontanò la mano da lui e rimase a fissarlo, comprensiva e curiosa. - non ti
fidi?-
-mi fido
di te, Aerith. È di me che non mi fido... - disse Zack, spostando lo sguardo
sui fiori.
Lei lo
costrinse a guardarla, portandogli una mano sulla guancia.- tu non puoi
nascondermi niente. Non puoi nascondere niente a nessuno. -
-come?-
Aerith
rise. - i sentimenti ti si leggono in faccia!- esclamò, divertita. - e secondo
me... - esitò.- ... secondo me ti piace qualcuno. -
Zack non
confermò, né smentì, l’affermazione della ragazza, semplicemente lasciò che lei
arrivasse da sola a tirare le sue conclusioni.
-qualcuno
di cui non vuoi rivelarmi l’identità, quindi significa che hai paura di
parlarne. - disse Aerith, cercando di leggergli i pensieri.- avanti, dammi un
aiutino. -
Zack
sospirò.- Aerith... ti prego.-
Lei si discostò
da lui e gli diede le spalle.- è Cloud, eh?-
“Come
diavolo...?”, pensò Zack, strabuzzando gli occhi.
Per un
lungo istante, nessuno parlò, né Aerith, che si dondolava leggermente,
canticchiando, né Zack, che veniva improvvisamente assalito da un’ emozione mai
provata prima.
Fin ora
aveva solo sfiorato questo sentimento, cercando di rinchiuderlo in una parte
nascosta del proprio cuore, ma ora che Aerith l’aveva smascherato, era come se
esso prendesse una forma ben definita e quanto mai realistica. Ora che ne aveva
parlato, si era reso conto di quanto quel sentimento fosse vero.
-sì.-
rispose, improvvisamente.
Lei si
voltò di scatto, con le mani dietro la schiena e sorrise, furbetta.- ah! Lo
sapevo!-
-si vede
così tanto?- chiese Zack, abbassando gli occhi.
Aerith
rise. - no, non preoccuparti. Ed io non lo dirò a nessuno, se non vuoi. -
-preferirei
così.- disse Zack.- non tanto per me... ma per Cloud. Oggi era strano, anzi, da
quando è tornata Tifa è strano.-
Gli occhi
della ragazza si fecero lucidi. - mi spiace, Zack... -
-già.
Quando gli ho chiesto se gli piaceva Tifa mi ha risposto: “No, Tifa non mi
piace per niente, è proprio questo il problema!”-
-chissà
che gli è preso, ultimamente. - osservò Aerith, portandosi una mano sul mento.-
cercherò di parlargli, se vuoi.-
Zack
scosse il capo.- voglio che me lo dica lui. Insomma, può darsi che se ne sia
accorto e che non voglia più essere mio amico... boh.-
-devi credere
in Cloud, Zack.- disse Aerith, comprensiva. - cerca di dargli tempo, forse ha
qualche problema personale... -
-va bene,
ma vorrei che avesse fiducia in me.-
-si fida
ciecamente di te.-
Zack
abbassò lo sguardo.- non ne sono più sicuro.-
-ora sei
tu che non ti fidi di lui. -
Il ragazzo
restò interdetto e non seppe cosa rispondere, quindi abbassò il capo,
grattandosi la nuca.- hai ragione.-
Aerith gli
rivolse un sorriso allegro.- su col morale, non c’è ragione di essere così
triste! Cerca di guardare il lato positivo delle cose...!-
Zack
scrollò la testa.- non so...-
-perché
non fai un regalo a Cloud?- chiese Aerith, sporgendosi leggermente verso di
lui.- scommetto che gli farà piacere riceverne uno! I regali sono così belli!-
-non ti
facevo così materialista, Aerith.- ribattè Zack, furbetto.
-beh, un
regalo fatto col cuore è il più bel dono esistente al mondo, è come se donassi
all’altro una parte di te.- rispose la ragazza, sempre sorridendo.
-mm...
anche se volessi non potrei... sai, le mie risorse economiche sono un
tantino...- esordì Zack, quando si interruppe, e nei suoi occhi balenò una
scintilla.- Aerith, che ne dici di
metterci in affari?-
-affari?-
fece eco Aerith, perplessa.- che vuol dire?-
-pensaci
bene... i fiori a Midgar sono una rarità! Immagina se ne vendessimo! Sarebbe un
successo garantito!- esclamò Zack, con slancio.- e poi potrei racimolare i Guil
necessari a comprare il regalo per Cloud...-
Aerith lo
guardò, comprensiva, poi incrociò le mani dietro la schiena e sorrise.-
dovremmo costruire qualcosa di adeguato per muoverci per Midgar con i fiori...-
-ci penso
io!- esclamò Zack, battendosi una mano sul petto.- anzi, mi metto subito al
lavoro! Grazie Aerith! Non so proprio come sdebitarmi!-
Lei
sorrise dolcemente.- vederti felice è il compenso adeguato.-
Zack la
guardò, commosso, poi le prese le mani tra le sue e disse: - grazie Aerith.-
*
“Va bene,
Tifa, calmati. Sei una ragazza adulta (o quasi) devi riuscire a controllarti.”,
pensò mentre si allungava un leggero schiaffo. “e pensa che tra pochi minuti
sarà tutto finito e non dovrai più vedere quello sbruffone, se non in
fotografia.”
-allora,
che vuoi?! Ti avevo detto che non ti avrei fatto da baby sitter!- esclamò la
voce scontrosa di Sephiroth.
Tifa s’irritò
appena lo vide.- guarda che avevo nessuna intenzione di venire da “sua
signoria”, ma quel professor Valentine mi ha ordinato di scrivere uno stupido
articolo su di te...!- si morse il labbro quando vide una scintilla di
soddisfazione brillare negli occhi di Sephiroth, che incrociò le braccia sul
petto e la fissò, con aria palesemente malevola.
Angeal,
che si era appena avvicinato ai due, rimase a osservare Tifa, curioso.- tu devi
essere l’alunna nuova. Zack mi ha parlato di te.-
-Tifa.-
mugugnò la ragazza, ignorando i sorrisetti di Sephiroth.
-Angeal.-
Sephiroth
mosse una mano per intimare l’amico a
tacere, poi aspettò che Tifa formulasse la sua richiesta.
-mi serve
un’intervista per il giornalino.- disse lei, controvoglia.- e se potessi
concedermela...-
-no.-
“ecco, il
solito antipatico...”
-che ti
costa?! Devi solo dire due parole, no?!- esclamò Tifa, spazientita, puntandogli
un dito al petto con stizza.- o devi essere sempre il solito sbruffone...?-
Angeal
fissò il voltò di Sephiroth, che passava velocemente da ironico, a confuso, ad
arrabbiato, per poi esplodere in un luccichio di aperta ostilità.- esatto,
quindi niente intervista.-
Tifa
sbuffò, ma non si arrese.- sono solo due domande riguardo alla Midgar Cup...-
Sephiroth
si portò le mani sui fianchi e abbassò gli occhi, facendo una strana smorfia.-
ah, già.-
-cosa ti
costa se non mezz’ora del tuo tempo...?- lo incalzò Tifa, cogliendo il suo
attimo di esitazione.
-no.-
ribadì lui, cocciuto.- ho detto di no e non cambio idea!-
-sbruffone!-
-rompiscatole.-
-antipatico!-
-provinciale.-
Tifa
strinse i pugni.- sei veramente detestabile...!-
Sephiroth
non si scompose.- potrei dire la stessa cosa di te...-
-basta.-
replicò una terza voce, quella di Angeal.- dovreste smetterla di comportarvi
come due bambini piccoli.-
-noi non
ci comportiamo come bambini piccoli!- esclamarono in coro Sephiroth e Tifa.
Angeal
alzò un sopracciglio, poi rivolse gli occhi al cielo, mentre i due si
lanciavano occhiate di fuoco l’uno con l’altra.
-io non
concedo interviste.- rincarò Sephiroth, con veemenza.
-ei, non
prendertela con me, è colpa del prof!-
-Sephiroth.-
lo apostrofò Angeal, posandogli una mano sul braccio.- smettila. Non è questo il
modo.-
Sephiroth
si morse il labbro e guardò l’amico, che gli sorrideva come se stesse parlando a
un fratello. Sospirò, poi si rivolse a Tifa. - va bene. -
“YEAH! Ho
vinto!”
-ma a una
condizione.-
“Noooo...
lo sapevo che c’era la fregatura...”
Sephiroth
ritrovò la sua ironia.- io ti concederò un’intervista in esclusiva se tu
troverai un fiore selvatico, qui a Midgar.-
Tifa lo
guardò, sbigottita.- tutto qui?-
-certo.-
-Sephiroth!-
esclamò Angeal, contrariato, venendo istantaneamente zittito dall’amico.
“beh,
pensavo qualcosa di peggio, sinceramente...”, pensò Tifa, sorridendo beffarda.
– non ci vorrà molto! Te lo porterò entro domani!-
-se lo
dici tu.- rispose Sephiroth, divertito, dando le spalle a Tifa.- buona
ricerca.-
-ei! Cosa
mi da la certezza che manterrai la promessa?!- gli gridò dietro lei, mentre il
ragazzo dai capelli argentati si allontanava.
Sephiroth
si fermò e scosse le spalle.- Angeal...-
Il ragazzo
dai capelli corvini non si era mosso per raggiungere l’amico, era rimasto a
guardare a terra con aria seccata e rassegnata.- ci penso io, farò da testimone
per la scommessa.-
-ecco
qui.- soggiunse Sephiroth, proseguendo per la sua strada.
Tifa
guardò Angeal, che rispose al suo sguardo.- non ci sono fiori selvatici a
Midgar. Sono praticamente impossibili da trovare.-
-come?!-
esclamò Tifa, spalancando gli occhi.- stai dicendo sul serio?!-
Angeal
annuì.
-oh no...
mi ha fregata...-
“Che
bastardo... lui lo sapeva e si è approfittato della mia ignoranza! Che
trucchetto ignobile, adesso se non troverò un fiore per domani perderò la
scommessa... e devo anche studiare scienze! Sob... lo sapevo che era una
cattiva idea... No, non posso arrendermi. Gli strapperò quell’intervista, ormai
è una questione d’orgoglio! ...Uff... ma dove lo pesco un fiore, non possono
essere così rari, oppure sì? Cos’ha detto Aerith...
io amo i fiori...
... ma se
li ama, vuol dire che devono esserci, da qualche parte.”, rifletté Tifa, mentre
una scintilla di furbizia gli balenava negli occhi. “e se ci sono, io li
troverò... gli darò una lezione che non dimenticherà molto facilmente, a quel
Sephiroth!”
Angeal era
rimasto a guardare tutte le espressioni di Tifa, in silenzio.
-ciao
Angeal...- disse una voce lugubre.
Il ragazzo
si voltò.- Genesis, hai un’aria terribile. - scherzò, gioviale.
-lasciamo
stare. - ribattè il castano, spostando lo sguardo su Tifa, che intanto ghignava
soddisfatta. –e tu saresti...?-
-è Tifa
Lockheart.- rispose Angeal, poiché la ragazza sembrava troppo immersa nei suoi
pensieri per rispondere. - ha appena scommesso un’intervista con Sephiroth.-
-scommessa?-
fece eco Genesis, curioso. - cos’ha scommesso?-
-un fiore
selvatico per un’intervista.-
Genesis
rise.- impossibile! Non crescono fiori, a Midgar!-
-invece
sì!- esclamò Tifa, con veemenza.- e ve lo dimostrerò!-
-certo che
hai un bel caratterino.- osservò Genesis, con un sorriso.- beh, se la metti in
questi termini, non possiamo fare altro che fidarci di te, vero Angeal?- chiese
all’amico, che diede una scrollata di spalle.
Tifa si
portò le mani ai fianchi e rise.- ah ah ah! Ti ringrazio Genesis!-
Il castano
si portò una mano al mento e la fissò intensamente. - se vuoi che ti dia una
mano... -
-Genesis!-
lo apostrofò Angeal, scettico.
Genesis
gli rivolse uno sguardo sfuggente abbinandolo a un sorriso ironico. - le belle
fanciulle vanno sempre aiutate. -
Tifa
ridacchiò con una punta di malizia.- comincerei dagli Slums, se per te non è un
problema.-
Angeal
scosse leggermente il capo, ma tacque.
-sì,
conosco un amico che mi ha parlato di una ragazza che coltiva fiori in una
chiesetta dei bassifondi- disse Genesis.
-stai
parlando di Aerith, vero?- chiese Tifa, prendendogli una mano per poi
trascinarlo lontano da Angeal, che continuava a scuotere il capo, contrariato.
-la
fanciulla castana con gli occhi verdi, se non sbaglio.- disse Genesis,
lasciandosi trascinare dalla ragazza senza opporre resistenza.
Lei si
voltò verso di lui e annuì.- esatto. - ma tu e Sephiroth non siete amici?
Perché vuoi aiutarmi?-
Genesis
non rispose.
-oggi ho
visto il vostro scontro...- fece Tifa, in tono vago.- sembra che tra di voi non
corra buon sangue, a prima vista...-
-no, è
solo che... - mormorò Genesis, fermandosi di colpo. Tifa lo lasciò e si
soffermò a guardare il suo viso che si abbassava e i suoi occhi che si
riempivano di rancore. -... non voglio annoiarti, Tifa.-
Tifa
sorrise conciliante. - non mi annoi! Dato che hai accettato di aiutarmi...
forse potrei fare qualcosa per te.-
Genesis la
guardò e scrollò il capo.- no. Tra me e lui c’è una semplice rivalità, tutto
qua, ma siamo amici.- rise nervosamente e riprese a camminare.
-um... se
lo dici tu... - sussurrò Tifa, per poi allungare il passo verso di lui.- ... mi
fido di te.-
*
-non
risponde?- chiese Aerith, mentre Zack metteva via il cellulare per
l’ennesima volta.
-macchè...-
sospirò lui, abbattuto.- beh, che ne dici del nostro carretto?- chiese,
ritrovando la solita vitalità.
Una terza
voce rispose alla sua domanda.- dico che è proprio ciò che mi serviva!- esclamò
Tifa, soddisfatta, per poi spiegare brevemente la scommessa che aveva fatto con
Sephiroth e rivelare che era stato Genesis a raccontarle della chiesetta, così
da giustificare la sua presenza lì invece di essere a casa a studiare.
-era
proprio questo che volevo farti vedere...- disse Aerith, sottovoce.
Tifa le
sorrise e le fece l’occhiolino.- mi regaleresti un fiorellino, Aerith?- chiese
con voce leziosa.
Zack si
intromise immediatamente.- alt! Frena l’entusiasmo!- esclamò, sghignazzando.-
niente guil, niente fiori.-
Genesis,
che era stato in disparte fino ad allora guardò Zack che allungava la mano
verso la ragazza e obiettò: -non pensavo che avessi fini di lucro, Zack.-
Il ragazzo
lo ignorò, poi guardò Tifa con occhi languidi.- per favore...-
Lei
sorrise.- beh, non posso proprio dirti di no...- disse, divertita.- ma poi
dovrai spiegarmi cosa con questi soldi, okay?-
Aerith
ridacchiò e diede le spalle al ragazzo, che intanto era arrossito
violentemente.
Tifa si
fece civettuola.- oh oh!- lo canzonò.- potevi dirmelo
che era per una ragazza, no?!-
-sì, bè...
più o meno...- biascicò Zack.
Genesis
spostò lo sguardo da Zack a Aerith e viceversa. “Chissà cosa stanno tramando,
quei due...”, pensò.
*
[3
Messaggi in segreteria]
[Cloud, sono Zack. Ti ho chiamato anche a
casa, ma non hai risposto... volevo dirti che sono preoccupato per te e che mi
piacerebbe aiutarti, se tu mi dessi l’occasione per farlo... richiamami appena
puoi.]
[Sono di nuovo io, Zack. Ho pensato che
forse avresti avuto voglia di parlare con qualcuno, ma non rispondi né a casa
né al cellulare, dunque mi sono chiesto dove sei andato a cacciarti... lo so
che rischio di diventare monotono, ma vorrei aiutarti. Richiamami.]
[È il terzo messaggio che ti mando, ma si
può sapere perché non rispondi al telefono?! Dove sei? Cloud, se ho fatto
qualcosa che non va, dimmelo, non lasciarmi così sulle spine! Ti prego, chiamami.]
Cloud
spense il cellulare e lo tirò sul letto. In realtà era in casa, non aveva
voglia di uscire o di parlare, aveva bisogno di stare da solo.
Se solo
avesse avuto il coraggio di pensare lo avrebbe fatto, ma quel coraggio gli era
mancato, ed era rimasto a contemplare le pagine, completamente in bianco, del
quaderno aperto sulla scrivania. Aveva
persino paura di prendere la penna per scrivere, perché sapeva bene quali lettere
avrebbe tracciato la sua mano, e preferiva non vederle scritte, per ora. Passò
due dita sul foglio di carta e poi fissò lo sguardo fuori dalla finestra, dove
il sole che splendeva, radioso, sembrava prendersi gioco dei suoi dubbi.
Era stato
convinto che vedere Tifa lo avrebbe messo a disagio, in ragione di quella
sbandata che aveva per lei fin da quando erano piccoli, invece vederla non gli
aveva dato nessun’altra emozione che non fosse legata all’ amicizia che provava
nei suoi confronti.
Tifa era
diventata davvero bella, ma non era lei che Cloud voleva.
Si sedette
sul letto e si guardò le mani. “Mi fido di te... so che vorresti aiutarmi, ma
non puoi, non ora, almeno. Se non fosse così doloroso potrei anche vederti, ma
non riesco a non pensare a... lasciami tempo per riflettere, ti prego.”
Si sdraiò
e rimase a fissare il soffitto. “Non avrei mai immaginato che avrei trovato un
amico come te, ma non avrei mai neanche pensato di... beh, sei la persona più
importante che ho, devo capire se vale la pena rischiare di perderti.”, pensò con
angoscia. “Se mi stessi inventando tutto? E se fosse solo una mia esagerazione
adolescenziale? ...Mm... Se fosse così, non avrei ragione di preoccuparmi,
passerà presto. Forse mi sveglierò domani e non ci penserò neanche più...”
Driiin
driiiin driiiiin
“...Ti
chiedo solo un po’ di tempo. Per favore, fidati di me, Zack.”
Angolino
dell’autrice:
Fine
secondo chappy!!
Che
dire? Innanzitutto, mi ha fatto veramente piacere ricevere commenti ^O^ spero
che continuerete a seguire
Quanto
alla storia avrei una manciata di commenti da fare...
Ecco
la ribalta di Genesis, Sephy farà meglio a darsi una svegliata, altrimenti sarà
troppo tardi U.U
Um...
pensavo di inserire anche AerithXTseng, ma non è che ne sia proprio sicura...
volevo fare un esperimento... beh, vediamo.
Avete
capito con chi parla il nostro Vincy? Penso di sì... altrimenti lo scoprirete
il prossimo chappy +.+
Beh,
dato che non ho nient’altro da dire rispondo alle recensioni!
LadySnape: U.U Se ti dicessi qualcosa al riguardo farei Spoiler... comunque
è vero, Sephiroth è il figlio di Hojo e Lucretia (se così possiamo chiamarlo).
Tifa_Heart: Credo che il povero Cloud dovrebbe studiare di più la
matematica! XD
ChiyoChan8: salviamo Genesis dalla spietata narratrice ... MUAHAHAHAH
Ranchan: è da un po’ di tempo che sto pensando ad una SephirothXTifa...
quanto a Zack, beh, non sono una patita delle coppie Yaoi, ma la CloudXZack mi
piace un casino *applaude*
Cavolo... quanti OOC... non uccidetemi, devo
arrivare alla fine della ficcy... *scappa*