Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |       
Autore: Tico_Sarah    13/12/2009    5 recensioni
Proviamo a trasformare la Shinra in una scuola superiore, prendiamo tutti i personaggi di Final Fantasy VII e buttiamoceli dentro, dimenticando (o quasi) la trama originale del gioco. Avremo solo dei normali alunni: Cloud, il riservato e complessato biondino che nessuno nota a parte Zack, la dolcissima e allegra Aerith, Tifa, la ragazza provocante che tutti vorrebbero conquistare, i tre bulletti della scuola Kadaj, Yazoo e Loz, lo studente modello Angeal, Sephiroth, il campione di scherma della scuola, il l’appassionato di letteratura Genesis, il nuovo professore, Rufus Shinra, che tutti odiano perché è il figlio del preside ed è ritenuto un raccomandato, e molti altri ancora. Infine il preside Shinra e il suo più intimo amico, il professore di scienze: Hojo, che nessuno vede di buon occhio. Sullo sfondo, le vicende dei personaggi si intrecciano tra amicizie, amori, bugie e segreti. Ho messo OOC tra gli avvertimenti per evitare disguidi... Bè, leggete (e commentate)... mi farà davvero piacere.
Genere: Romantico, Fantasy, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

2

 

Tifa cercò di liberare il braccio con uno strattone, ma il ragazzo che la teneva stretta non sembrava

avere intenzione di mollare la presa.

Dietro di lui, altri due ragazzi. Il più grande era alto e muscoloso, e guardava l’aggressore di Tifa con aria ebete, come se avesse qualcosa da dire ma non fosse capace di farlo; il suo compagno seguiva qualcosa in lontananza, con aria distratta.

Il capo della banda non voleva lasciar andare la ragazza, e continuava a ghignare senza ritegno.- perché non vieni con noi? Potremmo berci qualcosa... -

Tifa fece una smorfia.- lasciami andare. -

Lui la avvicinò a sé e le passò un dito sulla guancia.- potremmo divertirci molto, non trovi?-.

-non credo... - ribattè Tifa, allontanandogli la mano con uno schiaffo.- lasciami, ho detto.-

“Ma guarda che tipo...”

Il ragazzo non eseguì l’ordine, anzi, se possibile s’irritò ancor di più e le strinse il braccio fino a farle male.

-ei!- replicò Tifa, con un gemito.

-non puoi darmi ordini, bambolina.-

La ragazza gli lanciò uno sguardo di fuoco e la sua mano libera si abbattè sulla guancia del ragazzo. – vattene via!-

-che caratterino... - apostrofò lui, massaggiandosi il punto colpito. - adesso basta, o vieni con me con le buone oppure... -

-... oppure vorresti fare un viaggio di non ritorno in presidenza, Kadaj?- chiese una voce gelida alle sue spalle.

Il ragazzo sbiancò e lasciò andare Tifa, voltandosi verso l’uomo che era appena arrivato. - Professor Valentine... -

-fila via, o sarò costretto a parlare con il preside Shinra.- lo minacciò il professore, incrociando le braccia sul petto e battendo l’indice sull’avambraccio.

Il volto di Kadaj si contrasse in una smorfia, tuttavia fece un cenno ai suoi due compagni, e insieme scapparono via, veloci.

-stai bene?- chiese Vincent, guardando Tifa con cipiglio apprensivo.

Lei annuì.- la ringrazio... -

-Vincent Valentine.- rispose lui, stringendole la mano.- e tu devi essere Tifa Lockheart.  Il professor Wallace mi ha detto che avrei ricevuto una tua visita.-.

Tifa esibì un’aria perplessa. - il professor Wallace?-

-Barret.- si corresse Vincent, scuotendo leggermente il capo.- hai ragione, ti sei appena trasferita qui... beh, vedo che hai già conosciuto i nostri tre “soggetti".-

-quei tre?- chiese Tifa, indicando un punto impreciso alle sue spalle.

-esatto. Meglio che gli stai lontana.-

Vincent sorrise flebilmente e la invitò ad entrare di nuovo nella scuola, dopo averle posato una mano sulla spalla.-insomma, vorresti aderire al giornalino d’istituto?- chiese, facendole da guida attraverso il corridoio, fino ad arrivare alla redazione del giornalino.- beh, è ammirevole. Sai, non abbiamo molti associati, quest’anno.-

“Ma io voglio soltanto avere crediti... meglio omettere questo particolare.”, pensò Tifa, arrossendo.

-mi fa piacere che tu voglia darti così da fare, considerando che sei appena arrivata...!- esclamò Vincent, prima di essere interrotto dalla suoneria del cellulare. - scusami... intanto firma questi moduli.-

Tifa prese i fogli di carta e lanciò un’occhiata al professore, con la coda nell’occhio. Quando aveva visto di chi era la chiamata, si era subito fatto pallido, e, a disagio, si era allontanato da lei il più possibile, in modo che non potesse sentire la conversazione.

La ragazza trotterellò fino al tavolo e iniziò a scribacchiare sui fogli.

“Nome... Tifa Lockheart. Classe... 3°B.”

-Ti ho detto di no!- esclamò improvvisamente il professore, che intanto si guardava in giro, furtivo.

Tifa lo fissò, cercando di non farsi notare, e tentò di decifrare ciò che stava dicendo. Colse solo qualche parola di quella fitta discussione. “Avevamo deciso così... non è possibile... pericolo... sono stufo... troppe bugie...”, lesse Tifa, sulle labbra di Vincent. “Ma di che parla...? Sembra una cosa davvero grave.”

Lasciò andare la penna e si concentrò solo sul professore, che intanto, immerso com’era nella discussione non aveva notato la curiosità della ragazza.

“Non dovrei farmi gli affari suoi... ”, si pentì Tifa “è che non riesco proprio a farne a meno...”

Tutto d’un tratto il professore terminò la chiamata e si accorse che lei lo stava guardando. - qualcosa non va?- chiese, con una nota d’irritazione nella voce.

-no, niente. Ho finito. - rispose subito Tifa, senza esitare.

Il professore si riavvicinò e prese i fogli, sospettoso. - hai sentito nulla?-

Tifa scosse la testa.- no.-

“Teoricamente non ho sentito niente...”, pensò, ridacchiando. “E comunque sono proprio un essere spregevole. Non dovrei farmi gli affari degli altri...”

Vincent strinse gli occhi, poi una scintilla di furbizia, mista a ostilità, animò i suoi occhi, e le disse:- avrei un primo articolo da proporti. -

-un articolo?- chiese Tifa, perplessa. - su cosa?-

-su chi, vorrai dire. - disse Vincent, posando una mano sul tavolo, sorridendo ironicamente.

Tifa ebbe la netta impressione di aver intuito il soggetto cui l’uomo si stava riferendo, tuttavia lasciò parlare lui.

-Nessuno dei miei giornalisti è ancora riuscito ad ottenere un’intervista da Sephiroth, eppure, ora che la Midgar Cup è alle porte, sarebbe uno scoop avere una sua dichiarazione, dato che è il favorito.-

-Midgar Cup?- ripetè Tifa.

-la coppa che si aggiudica il più bravo spadaccino di Midgar. Un evento a dir poco unico, e Sephiroth vi parteciperà, ovviamente.- spiegò Vincent, in tono sardonico. - avanti, non potrà dire di no a una bella ragazza come te.-

Tifa era rimasta a bocca aperta, con gli occhi spalancati. - ma io...-

Il professore gi voltò le spalle.- ti affido la stesura dell’articolo. Una dichiarazione in esclusiva su Sephiroth: cosa l’ha spinto a diventare schermidore, da quando tempo esercita questo sport, cosa pensa della Midgar Cup... eccetera eccetera.-

“Nooooo! Non può essere possibile...!”

-ma...!-

-in bocca al lupo.-

“Sob... la prossima volta imparo a farmi gli affari miei.”

 

*

 

-sono veramente belli. - disse Zack, rivolto ad Aerith, che stava piegata sulla distesa di fiori, guardandoli con aria malinconica.

La ragazza si alzò e si voltò verso di lui, socchiudendo gli occhi.- qualcosa non va, Zack?- chiese, guardandolo con attenzione.

Zack scacciò a pugni la tristezza e sorrise, cercando di assumere la sua solita allegria.- Io?! No, no di certo! Tutto bene!-

Aerith incrociò le braccia dietro la schiena e gli rivolse un sorriso dolce. – sai che a me puoi dire tutto.-

-davvero, non è niente d’importante. - rispose Zack, che però non riuscì a mentire tanto bene da far bere la bugia alla ragazza, che sembrò ancora più guardinga.

-dai, non ti sarai innamorato di Tifa.-

-no, no!- esclamò Zack, arrossendo.

Aerith chiuse gli occhi e sorrise. - allora?-

Lui sospirò, deciso a non voleva sputare il rospo.

La ragazza gli si avvicinò e gli posò una mano sul petto, all’altezza del cuore.- com’è che batte così forte?-, chiese, inclinando leggermente il capo verso destra.

-non è niente d’importante. - rispose Zack, odiandosi. - mi spiace, Aerith, ma non posso dirtelo. -

Aerith allontanò la mano da lui e rimase a fissarlo, comprensiva e curiosa. - non ti fidi?-

-mi fido di te, Aerith. È di me che non mi fido... - disse Zack, spostando lo sguardo sui fiori.

Lei lo costrinse a guardarla, portandogli una mano sulla guancia.- tu non puoi nascondermi niente. Non puoi nascondere niente a nessuno. -

-come?-

Aerith rise. - i sentimenti ti si leggono in faccia!- esclamò, divertita. - e secondo me... - esitò.- ... secondo me ti piace qualcuno. -

Zack non confermò, né smentì, l’affermazione della ragazza, semplicemente lasciò che lei arrivasse da sola a tirare le sue conclusioni.

-qualcuno di cui non vuoi rivelarmi l’identità, quindi significa che hai paura di parlarne. - disse Aerith, cercando di leggergli i pensieri.- avanti, dammi un aiutino. -

Zack sospirò.- Aerith... ti prego.-

Lei si discostò da lui e gli diede le spalle.- è Cloud, eh?-

“Come diavolo...?”, pensò Zack, strabuzzando gli occhi.

Per un lungo istante, nessuno parlò, né Aerith, che si dondolava leggermente, canticchiando, né Zack, che veniva improvvisamente assalito da un’ emozione mai provata prima.

Fin ora aveva solo sfiorato questo sentimento, cercando di rinchiuderlo in una parte nascosta del proprio cuore, ma ora che Aerith l’aveva smascherato, era come se esso prendesse una forma ben definita e quanto mai realistica. Ora che ne aveva parlato, si era reso conto di quanto quel sentimento fosse vero.

-sì.- rispose, improvvisamente.

Lei si voltò di scatto, con le mani dietro la schiena e sorrise, furbetta.- ah! Lo sapevo!-

-si vede così tanto?- chiese Zack, abbassando gli occhi.

Aerith rise. - no, non preoccuparti. Ed io non lo dirò a nessuno, se non vuoi. -

-preferirei così.- disse Zack.- non tanto per me... ma per Cloud. Oggi era strano, anzi, da quando è tornata Tifa è strano.-

Gli occhi della ragazza si fecero lucidi. - mi spiace, Zack... -

-già. Quando gli ho chiesto se gli piaceva Tifa mi ha risposto: “No, Tifa non mi piace per niente, è proprio questo il problema!”-

-chissà che gli è preso, ultimamente. - osservò Aerith, portandosi una mano sul mento.- cercherò di parlargli, se vuoi.-

Zack scosse il capo.- voglio che me lo dica lui. Insomma, può darsi che se ne sia accorto e che non voglia più essere mio amico... boh.-

-devi credere in Cloud, Zack.- disse Aerith, comprensiva. - cerca di dargli tempo, forse ha qualche problema personale... -

-va bene, ma vorrei che avesse fiducia in me.-

-si fida ciecamente di te.-

Zack abbassò lo sguardo.- non ne sono più sicuro.-

-ora sei tu che non ti fidi di lui. -

Il ragazzo restò interdetto e non seppe cosa rispondere, quindi abbassò il capo, grattandosi la nuca.- hai ragione.-

Aerith gli rivolse un sorriso allegro.- su col morale, non c’è ragione di essere così triste! Cerca di guardare il lato positivo delle cose...!-

Zack scrollò la testa.- non so...-

-perché non fai un regalo a Cloud?- chiese Aerith, sporgendosi leggermente verso di lui.- scommetto che gli farà piacere riceverne uno! I regali sono così belli!-

-non ti facevo così materialista, Aerith.- ribattè Zack, furbetto.

-beh, un regalo fatto col cuore è il più bel dono esistente al mondo, è come se donassi all’altro una parte di te.- rispose la ragazza, sempre sorridendo.

-mm... anche se volessi non potrei... sai, le mie risorse economiche sono un tantino...- esordì Zack, quando si interruppe, e nei suoi occhi balenò una scintilla.-  Aerith, che ne dici di metterci in affari?-

-affari?- fece eco Aerith, perplessa.- che vuol dire?-

-pensaci bene... i fiori a Midgar sono una rarità! Immagina se ne vendessimo! Sarebbe un successo garantito!- esclamò Zack, con slancio.- e poi potrei racimolare i Guil necessari a comprare il regalo per Cloud...-

Aerith lo guardò, comprensiva, poi incrociò le mani dietro la schiena e sorrise.- dovremmo costruire qualcosa di adeguato per muoverci per Midgar con i fiori...-

-ci penso io!- esclamò Zack, battendosi una mano sul petto.- anzi, mi metto subito al lavoro! Grazie Aerith! Non so proprio come sdebitarmi!-

Lei sorrise dolcemente.- vederti felice è il compenso adeguato.-

Zack la guardò, commosso, poi le prese le mani tra le sue e disse: - grazie Aerith.-

 

*

 

“Va bene, Tifa, calmati. Sei una ragazza adulta (o quasi) devi riuscire a controllarti.”, pensò mentre si allungava un leggero schiaffo. “e pensa che tra pochi minuti sarà tutto finito e non dovrai più vedere quello sbruffone, se non in fotografia.”

-allora, che vuoi?! Ti avevo detto che non ti avrei fatto da baby sitter!- esclamò la voce scontrosa di Sephiroth.

Tifa s’irritò appena lo vide.- guarda che avevo nessuna intenzione di venire da “sua signoria”, ma quel professor Valentine mi ha ordinato di scrivere uno stupido articolo su di te...!- si morse il labbro quando vide una scintilla di soddisfazione brillare negli occhi di Sephiroth, che incrociò le braccia sul petto e la fissò, con aria palesemente malevola.

Angeal, che si era appena avvicinato ai due, rimase a osservare Tifa, curioso.- tu devi essere l’alunna nuova. Zack mi ha parlato di te.-

-Tifa.- mugugnò la ragazza, ignorando i sorrisetti di Sephiroth.

-Angeal.-

Sephiroth mosse una mano  per intimare l’amico a tacere, poi aspettò che Tifa formulasse la sua richiesta.

-mi serve un’intervista per il giornalino.- disse lei, controvoglia.- e se potessi concedermela...-

-no.-

“ecco, il solito antipatico...”

-che ti costa?! Devi solo dire due parole, no?!- esclamò Tifa, spazientita, puntandogli un dito al petto con stizza.- o devi essere sempre il solito sbruffone...?-

Angeal fissò il voltò di Sephiroth, che passava velocemente da ironico, a confuso, ad arrabbiato, per poi esplodere in un luccichio di aperta ostilità.- esatto, quindi niente intervista.-

Tifa sbuffò, ma non si arrese.- sono solo due domande riguardo alla Midgar Cup...-

Sephiroth si portò le mani sui fianchi e abbassò gli occhi, facendo una strana smorfia.- ah, già.-

-cosa ti costa se non mezz’ora del tuo tempo...?- lo incalzò Tifa, cogliendo il suo attimo di esitazione.

-no.- ribadì lui, cocciuto.- ho detto di no e non cambio idea!-

-sbruffone!-

-rompiscatole.-

-antipatico!-

-provinciale.-

Tifa strinse i pugni.- sei veramente detestabile...!-

Sephiroth non si scompose.- potrei dire la stessa cosa di te...-

-basta.- replicò una terza voce, quella di Angeal.- dovreste smetterla di comportarvi come due bambini piccoli.-

-noi non ci comportiamo come bambini piccoli!- esclamarono in coro Sephiroth e Tifa.

Angeal alzò un sopracciglio, poi rivolse gli occhi al cielo, mentre i due si lanciavano occhiate di fuoco l’uno con l’altra.

-io non concedo interviste.- rincarò Sephiroth, con veemenza.

-ei, non prendertela con me, è colpa del prof!-

-Sephiroth.- lo apostrofò Angeal, posandogli una mano sul braccio.- smettila. Non è questo il modo.-

Sephiroth si morse il labbro e guardò l’amico, che gli sorrideva come se stesse parlando a un fratello. Sospirò, poi si rivolse a Tifa. - va bene. -

“YEAH! Ho vinto!”

-ma a una condizione.-

“Noooo... lo sapevo che c’era la fregatura...”

Sephiroth ritrovò la sua ironia.- io ti concederò un’intervista in esclusiva se tu troverai un fiore selvatico, qui a Midgar.-

Tifa lo guardò, sbigottita.- tutto qui?-

-certo.-

-Sephiroth!- esclamò Angeal, contrariato, venendo istantaneamente zittito dall’amico.

“beh, pensavo qualcosa di peggio, sinceramente...”, pensò Tifa, sorridendo beffarda. – non ci vorrà molto! Te lo porterò entro domani!-

-se lo dici tu.- rispose Sephiroth, divertito, dando le spalle a Tifa.- buona ricerca.-

-ei! Cosa mi da la certezza che manterrai la promessa?!- gli gridò dietro lei, mentre il ragazzo dai capelli argentati si allontanava.

Sephiroth si fermò e scosse le spalle.- Angeal...-

Il ragazzo dai capelli corvini non si era mosso per raggiungere l’amico, era rimasto a guardare a terra con aria seccata e rassegnata.- ci penso io, farò da testimone per la scommessa.-

-ecco qui.- soggiunse Sephiroth, proseguendo per la sua strada.

Tifa guardò Angeal, che rispose al suo sguardo.- non ci sono fiori selvatici a Midgar. Sono praticamente impossibili da trovare.-

-come?!- esclamò Tifa, spalancando gli occhi.- stai dicendo sul serio?!-

Angeal annuì.

-oh no... mi ha fregata...-

“Che bastardo... lui lo sapeva e si è approfittato della mia ignoranza! Che trucchetto ignobile, adesso se non troverò un fiore per domani perderò la scommessa... e devo anche studiare scienze! Sob... lo sapevo che era una cattiva idea... No, non posso arrendermi. Gli strapperò quell’intervista, ormai è una questione d’orgoglio! ...Uff... ma dove lo pesco un fiore, non possono essere così rari, oppure sì? Cos’ha detto Aerith...

 

io amo i fiori...

 

... ma se li ama, vuol dire che devono esserci, da qualche parte.”, rifletté Tifa, mentre una scintilla di furbizia gli balenava negli occhi. “e se ci sono, io li troverò... gli darò una lezione che non dimenticherà molto facilmente, a quel Sephiroth!”

Angeal era rimasto a guardare tutte le espressioni di Tifa, in silenzio.

-ciao Angeal...- disse una voce lugubre.

Il ragazzo si voltò.- Genesis, hai un’aria terribile. - scherzò, gioviale.

-lasciamo stare. - ribattè il castano, spostando lo sguardo su Tifa, che intanto ghignava soddisfatta. –e tu saresti...?-

-è Tifa Lockheart.- rispose Angeal, poiché la ragazza sembrava troppo immersa nei suoi pensieri per rispondere. - ha appena scommesso un’intervista con Sephiroth.-

-scommessa?- fece eco Genesis, curioso. - cos’ha scommesso?-

-un fiore selvatico per un’intervista.-

Genesis rise.- impossibile! Non crescono fiori, a Midgar!-

-invece sì!- esclamò Tifa, con veemenza.- e ve lo dimostrerò!-

-certo che hai un bel caratterino.- osservò Genesis, con un sorriso.- beh, se la metti in questi termini, non possiamo fare altro che fidarci di te, vero Angeal?- chiese all’amico, che diede una scrollata di spalle.

Tifa si portò le mani ai fianchi e rise.- ah ah ah! Ti ringrazio Genesis!-

Il castano si portò una mano al mento e la fissò intensamente. - se vuoi che ti dia una mano... -

-Genesis!- lo apostrofò Angeal, scettico.

Genesis gli rivolse uno sguardo sfuggente abbinandolo a un sorriso ironico. - le belle fanciulle vanno sempre aiutate. -

Tifa ridacchiò con una punta di malizia.- comincerei dagli Slums, se per te non è un problema.-

Angeal scosse leggermente il capo, ma tacque.

-sì, conosco un amico che mi ha parlato di una ragazza che coltiva fiori in una chiesetta dei bassifondi- disse Genesis.

-stai parlando di Aerith, vero?- chiese Tifa, prendendogli una mano per poi trascinarlo lontano da Angeal, che continuava a scuotere il capo, contrariato.

-la fanciulla castana con gli occhi verdi, se non sbaglio.- disse Genesis, lasciandosi trascinare dalla ragazza senza opporre resistenza.

Lei si voltò verso di lui e annuì.- esatto. - ma tu e Sephiroth non siete amici? Perché vuoi aiutarmi?-

Genesis non rispose.

-oggi ho visto il vostro scontro...- fece Tifa, in tono vago.- sembra che tra di voi non corra buon sangue, a prima vista...-

-no, è solo che... - mormorò Genesis, fermandosi di colpo. Tifa lo lasciò e si soffermò a guardare il suo viso che si abbassava e i suoi occhi che si riempivano di rancore. -... non voglio annoiarti, Tifa.-

Tifa sorrise conciliante. - non mi annoi! Dato che hai accettato di aiutarmi... forse potrei fare qualcosa per te.-

Genesis la guardò e scrollò il capo.- no. Tra me e lui c’è una semplice rivalità, tutto qua, ma siamo amici.- rise nervosamente e riprese a camminare.

-um... se lo dici tu... - sussurrò Tifa, per poi allungare il passo verso di lui.- ... mi fido di te.-

 

 

*

-non risponde?- chiese Aerith, mentre Zack metteva via il cellulare per l’ennesima  volta.

-macchè...- sospirò lui, abbattuto.- beh, che ne dici del nostro carretto?- chiese, ritrovando la solita vitalità.

Una terza voce rispose alla sua domanda.- dico che è proprio ciò che mi serviva!- esclamò Tifa, soddisfatta, per poi spiegare brevemente la scommessa che aveva fatto con Sephiroth e rivelare che era stato Genesis a raccontarle della chiesetta, così da giustificare la sua presenza lì invece di essere a casa a studiare.

-era proprio questo che volevo farti vedere...- disse Aerith, sottovoce.

Tifa le sorrise e le fece l’occhiolino.- mi regaleresti un fiorellino, Aerith?- chiese con voce leziosa.

Zack si intromise immediatamente.- alt! Frena l’entusiasmo!- esclamò, sghignazzando.- niente guil, niente fiori.-

Genesis, che era stato in disparte fino ad allora guardò Zack che allungava la mano verso la ragazza e obiettò: -non pensavo che avessi fini di lucro, Zack.-

Il ragazzo lo ignorò, poi guardò Tifa con occhi languidi.- per favore...-

Lei sorrise.- beh, non posso proprio dirti di no...- disse, divertita.- ma poi dovrai spiegarmi cosa con questi soldi,  okay?-

Aerith ridacchiò e diede le spalle al ragazzo, che intanto era arrossito violentemente.

Tifa si fece civettuola.- oh oh!- lo canzonò.- potevi dirmelo che era per una   ragazza, no?!-

-sì, bè... più o meno...- biascicò Zack.

Genesis spostò lo sguardo da Zack a Aerith e viceversa. “Chissà cosa stanno tramando, quei due...”, pensò.

 

*

 

 

 

[3 Messaggi in segreteria]

 

[Cloud, sono Zack. Ti ho chiamato anche a casa, ma non hai risposto... volevo dirti che sono preoccupato per te e che mi piacerebbe aiutarti, se tu mi dessi l’occasione per farlo... richiamami appena puoi.]

 

[Sono di nuovo io, Zack. Ho pensato che forse avresti avuto voglia di parlare con qualcuno, ma non rispondi né a casa né al cellulare, dunque mi sono chiesto dove sei andato a cacciarti... lo so che rischio di diventare monotono, ma vorrei aiutarti. Richiamami.]

 

[È il terzo messaggio che ti mando, ma si può sapere perché non rispondi al telefono?! Dove sei? Cloud, se ho fatto qualcosa che non va, dimmelo, non lasciarmi così sulle spine! Ti prego, chiamami.]

 

Cloud spense il cellulare e lo tirò sul letto. In realtà era in casa, non aveva voglia di uscire o di parlare, aveva bisogno di stare da solo.

Se solo avesse avuto il coraggio di pensare lo avrebbe fatto, ma quel coraggio gli era mancato, ed era rimasto a contemplare le pagine, completamente in bianco, del quaderno aperto sulla scrivania.  Aveva persino paura di prendere la penna per scrivere, perché sapeva bene quali lettere avrebbe tracciato la sua mano, e preferiva non vederle scritte, per ora. Passò due dita sul foglio di carta e poi fissò lo sguardo fuori dalla finestra, dove il sole che splendeva, radioso, sembrava prendersi gioco dei suoi dubbi.

Era stato convinto che vedere Tifa lo avrebbe messo a disagio, in ragione di quella sbandata che aveva per lei fin da quando erano piccoli, invece vederla non gli aveva dato nessun’altra emozione che non fosse legata all’ amicizia che provava nei suoi confronti.

Tifa era diventata davvero bella, ma non era lei che Cloud voleva.

Si sedette sul letto e si guardò le mani. “Mi fido di te... so che vorresti aiutarmi, ma non puoi, non ora, almeno. Se non fosse così doloroso potrei anche vederti, ma non riesco a non pensare a... lasciami tempo per riflettere, ti prego.”

Si sdraiò e rimase a fissare il soffitto. “Non avrei mai immaginato che avrei trovato un amico come te, ma non avrei mai neanche pensato di... beh, sei la persona più importante che ho, devo capire se vale la pena rischiare di perderti.”, pensò con angoscia. “Se mi stessi inventando tutto? E se fosse solo una mia esagerazione adolescenziale? ...Mm... Se fosse così, non avrei ragione di preoccuparmi, passerà presto. Forse mi sveglierò domani e non ci penserò neanche più...”

 

Driiin driiiin driiiiin

 

“...Ti chiedo solo un po’ di tempo. Per favore, fidati di me, Zack.”

 

 

 

 

Angolino dell’autrice:

 

Fine secondo chappy!!

Che dire? Innanzitutto, mi ha fatto veramente piacere ricevere commenti ^O^ spero che continuerete a seguire

Quanto alla storia avrei una manciata di commenti da fare...

Ecco la ribalta di Genesis, Sephy farà meglio a darsi una svegliata, altrimenti sarà troppo tardi U.U

Um... pensavo di inserire anche AerithXTseng, ma non è che ne sia proprio sicura... volevo fare un esperimento... beh, vediamo.

Avete capito con chi parla il nostro Vincy? Penso di sì... altrimenti lo scoprirete il prossimo chappy +.+

 

Beh, dato che non ho nient’altro da dire rispondo alle recensioni!

 

LadySnape: U.U Se ti dicessi qualcosa al riguardo farei Spoiler... comunque è vero, Sephiroth è il figlio di Hojo e Lucretia (se così possiamo chiamarlo).

 

Tifa_Heart: Credo che il povero Cloud dovrebbe studiare di più la matematica! XD

 

ChiyoChan8: salviamo Genesis dalla spietata narratrice ... MUAHAHAHAH

 

Ranchan: è da un po’ di tempo che sto pensando ad una SephirothXTifa... quanto a Zack, beh, non sono una patita delle coppie Yaoi, ma la CloudXZack mi piace un casino *applaude*

 

 

 Cavolo... quanti OOC... non uccidetemi, devo arrivare alla fine della ficcy... *scappa*

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: Tico_Sarah