Vorrei piangere fino a svenire per riempire quei silenzi che fanno tanto -troppo- male.
Ci sono momenti in cui anche io rido, rido di gusto, tra l'altro.
E poi il sole si accende tra le nuvole, il tabacco inserito nei miei polmoni brucia e mi scalda per qualche secondo ed io riesco a respirare.
Solo lì. Solo e unicamente lì.
Secondi sono: che altro potrebbe essere? Brevi e silenziosi attimi che sfuggono dal mio Io.
Eppure le lacrime non scendono, neanche per cancellare quell'apatia nascosta tra le guance rossastre.
Pensieri. Vibrazioni. Grida.
Sto male e non posso gridare.
Sto male e non ce nulla al mondo che mi faccia desiderare ancora la vita, la lotta.
Sto male tanto da svenire per quel dolore che mi penetra -troppo denso- nella carne.
Vorrei lacrime.
Vorrei lacrime per riempire quel silenzio che mi brucia col dolore.
Vorrei lacrime per poi sapere che questa è pur sempre vita.
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Parla dello stesso argomento
di NoDiagnosis.
Ci sono momenti in cui penso che se avessi le lacrime, avrei me, la mia vita e si, il mio dolore.
Vorrei immensamente lacrime.
Ci sono momenti in cui penso che se avessi le lacrime, avrei me, la mia vita e si, il mio dolore.
Vorrei immensamente lacrime.