Questa song-Fic è liberamente ispirata alla meravigliosa canzone degli U2 “Sunday bloody sunday”, quindi, se volete, mettetela in sottofondo mentre leggete queste righe, magari capirete perché l’ho scritta o non mi tirerete troppi pomodori perché incantati dalla voce di Bono.

La dedico a tutti i fan degli U2 e in particolare alla mitica Feffa, oltre che a tutto il forum che mi sopporta!!!

 

Domenica Maledetta Domenica

Non riesco a credere ai notiziari di oggi
non posso chiudere gli occhi e farle passare.
Per quanto,
per quanto ancora dovremo cantare questa canzone?
Per quanto, per quanto?
Perché questa notte
Noi questa notte possiamo essere uniti.

 

Maledizione, anche oggi i notiziari danno continue notizie di morte e di attacchi. Quando riuscirà a finire tutto questo? Mi vesto di corsa, indossando la divisa da Auror e corro fuori, senza aspettare che arrivi il segnale di adunata, tanto so che arriverà.

 

Bottiglie rotte sotto i piedi dei bambini
corpi sparsi ai lati del vicolo cieco.
Ma io non darò retta al richiamo della lotta
mi mette le spalle
mi mette le spalle contro un muro

Arrivo sul luogo dell’attacco, l’ennesimo. Strade con corpi straziati, grida ovunque. Alcuni bambini piangono disperati accanto ai corpi di alcune donne stese a terra, sanguinanti. Questa volta hanno veramente esagerato, hanno attaccato all’uscita di un asilo babbano. L’ira mi assale, non posso cedere a questo sentimento, altrimenti rischio di esserne risucchiato, per sempre.

 

Ma la battaglia è appena cominciata
ci sono molti morti, ma chi ha vinto?
le trincee scavate nei nostri cuori
e madri, figli, fratelli, sorelle
sono stati separati.

Perché questa guerra sta continuando? Cosa la porta avanti? Cosa spinge i mangiamorte a continuare ad attaccare anche ora che il Signore Oscuro è stato sconfitto? Perché tanto rancore verso persone innocenti? Quanto altro dolore dovranno affrontare queste persone che non sanno neppure il perché di tutto questo? Quanti altri bambini dovrò veder piangere la morte dei genitori? Quanti altri genitori dovranno piangere la morte dei propri figli?

 

Per quanto,
per quanto ancora dovremo cantare questa canzone?
Per quanto, per quanto?
Perché questa notte
Noi questa notte possiamo essere uniti.

Arrivi anche tu, vestita di grigio, con il camice da medimaga che ti avvolge. Per quanto dovrà andare avanti tutto questo? Per quanto saremo costretti a vedere tutta questa morte e questo dolore? Fino a quando non cattureremo tutti i mangiamorte non ci sarà mai pace, non finirà. Dobbiamo unire le forze, dobbiamo avvertire anche i babbani di quello che sta succedendo, in modo che possano proteggersi anche da soli, noi non possiamo essere ovunque, non siamo abbastanza…

 

Asciuga le lacrime dai tuoi occhi
Asciuga le tue lacrime.
Asciugherò le tue lacrime.
Asciugherò via le tue lacrime.
Asciugherò i tuoi occhi arrossati.

Ti avvicini a me, con gli occhi gonfi di lacrime, le mani sporche del sangue di un bambino di tre anni che altra colpa non aveva se non essere nato babbano e l’essere felicemente uscito dall’asilo incurante del resto del mondo, felice di vedere la sua mamma aspettarlo fuori dalla porta.

Ed è vero siamo immuni
Quando la verità è romanzo e la TV realtà.
Ed oggi a milioni piangono
noi mangiamo e beviamo
Mentre domani loro moriranno.

“Dovrei essermi abituata a certe cose” mi dici cercando di fermare le lacrime che scorrono copiose sul tuo volto. Mi avvicino, appoggi la fronte alla mia spalla, in cerca di un conforto che non sono in grado di darti. “Non è finita e non lo sarà fino a che non li avremo presi tutti. E neppure allora sono sicuro che sarà veramente finita. E quello che mi da maggiormente fastidio è l’omertà che ci circonda” alzi lo sguardo, ti asciugo un’ultima lacrima che furtiva scivola giù. “Solo in pochi abbiamo a cuore ciò che sta succedendo. Troppe persone stanno li, guardano e non fanno niente. Oggi siamo qui, domani ci sarà un altro attacco… Non finirà cosi facilmente.”

La vera battaglia è appena cominciata
Per reclamare la vittoria che Gesù ottenne
In una...

Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
Domenica, maledetta domenica.
Oh, andiamo.