Capitolo terzo:
Remenissions
30
Marzo 2009
‘Ehy,
bella, ti va
una birra?’.
Katie si
voltò
verso la persona che aveva parlato e si trovò davanti ad un
ragazzo decisamente
troppo audace per i suoi gusti.
‘No,
grazie’
rispose semplicemente lei.
‘E
dai, non fare la
timida...’ disse lui, appoggiandole una mano sulla spalla.
‘Ti
ha detto di no,
sei sordo?’
‘Ehy,
scusa
amico... non avevo capito che stava con qualcuno... ciao ciao
bella...’ disse
il tipo, rinunciando alla svelta: forse Zack non era quello dei cinque
Avenged
Sevenfold che incuteva più timore, ma era abbastanza per
scoraggiare un ragazzo
come quello.
‘Ti
lascio da sola
cinque minuti e ti si buttano addosso come api sul miele, eh
sgorbietto?’scherzò lui, sedendosi
dall’altra parte del tavolo rispetto a
Katie.
‘Che
ci vuoi
fare...’ rispose lei, bevendo un sorso della sua Coca, niente
alcool per lei
quella sera.
Lei e Zacky
erano
usciti da soli, a Katie mancavano le serate passate a chiacchierare col
suo
migliore amico e quindi aveva approfittato del fatto che suo fratello
fosse
troppo stanco quella sera per uscire da sola col chitarrista.
‘E
quindi
sgorbietto...’ iniziò Zacky, bevendo un sorso di
birra ‘Come va la vita qua a
Toronto?’
‘La
vita a Toronto
va bene, anche se non ha niente a che vedere con la
California...’
‘Cioè?’
‘Beh...è
molto più
tranquilla qui, non c’è nessuno con cui
folleggiare tutta la notte...’
‘Non
ci siamo noi,
insomma...’ concluse Zacky sorridendo.
‘Già...
cioè, ho
degli amici qui... però non è la stessa
cosa...’
‘Mi
immagino...tutta
gente seriosa, che lavora e che al massimo si beve un cocktail dopo
aver finito
il turno...’
‘Non
proprio così
noiosi...’ rise Katie.
‘Oh,
se non c’è un
pub, fiumi di birra e noi cinque, non può essere
divertente!’ concluse il
ragazzo, serio ‘Parlando di cose veramente serie...
com’è la storia con questo
Christian?’.
Ok,
ammetteva che
quella conversazione gli era stata commissionata da Matt, ma questo
Katie non
doveva necessariamente saperlo...e comunque, anche lui era curioso di
saperne
di più, era il suo sgorbietto, in fondo.
‘Come
vuoi che sia,
Vee...stiamo uscendo, ora come ora non c’è nulla
di definito...’
‘Però
ti piace?’
‘Certo,
altrimenti
non ci uscirei insieme’
‘Sgorbietto,
hai
capito quello che intendo...’
‘Beh...
non lo so,
lui è... è stato tenero dal primo momento con
me...ai convegni mi capita spesso
questo o quell’altro che ci prova con me, è un
cliché provarci con
l’organizzatrice...ma lui è
stato...diverso...’
‘Spiega,
sono tutto
orecchie!’ la spronò lui, incuriosito.
‘Beh...
si è presentato
al congresso e abbiamo chiacchierato un po’...ho capito di
interessargli, ma
non è stato diretto come lo sono stati molti altri... la
mattina dopo mi sono
trovata un mazzo di rose enorme in ufficio, era suo, mi ringraziava per
la
chiacchierata...’
‘E
ti invitava ad
uscire’ concluse Zack, come se fosse la cosa più
logica del mondo.
‘E
qui ti
sbagli...’ lo contraddisse Katie, sorridendo e ricevendo in
cambio un’occhiata
sorpresa ‘Mi ha solo ringraziato...e devo ammettere che la
cosa mi ha
spiazzato, voglio dire, se tutti quelli con cui ho chiacchierato mi
mandassero
un mazzo di fiori, avrei l’ufficio sommerso... comunque, dopo
qualche ora mi
arriva una telefonata, era Christian, mi ha chiesto se avevo ricevuto i
fiori,
l’ho ringraziato...’
‘E
stavolta ti ha
chiesto di uscire, vero?’
‘Sì,
quella volta
sì...’ concluse lei.
‘E
questo è stato
due settimane fa?’
‘Precisamente...’
rispose lei, non potendo trattenere un sorriso.
‘Quindi
deduco che
la cotta per Brian sia definitivamente passata’.
Katie
sobbalzò sulla
sedia: e Zack come diavolo lo sapeva?
‘Andiamo
sgorbietto, ti conosco da quando eri una bimbetta, forse sei riuscita a
nasconderlo a Matt, anche se non ci conterei troppo, ma di sicuro non
al tuo
amicone...’
‘Ero
una ragazzina
Vee... e non sarò ipocrita, Brian era e resta un gran bel
ragazzo...ma sì,
direi che mi è proprio passata’ rispose lei,
tralasciando il dettaglio che ogni
tanto qualche pensierino ce lo faceva ancora: era un essere umano in
fondo, era
perfettamente normale.
‘Una
ragazzina di
ventun’anni...che flirtava in maniera scandalosa con Brian
alla propria festa
di compleanno...’ puntualizzò Zack, ridendo alla
faccia sconvolta di Katie.
‘Ed
io che credevo
che nessuno se ne ricordasse...’ disse infine lei, sorridendo.
‘Matt
no di sicuro,
sicuramente nemmeno Brian, ma sfortunatamente per il tuo piccolo
segreto, a
quell’ora non ero ancora completamente fuori...’
commentò lui ‘Ma stai
tranquilla, sai che puoi contare sul mio silenzio, sgorbietto’
‘Sembrerà
strano,
ma sì, lo so...’ convenne lei, sapeva benissimo
che se c’era una persona di cui
poteva fidarsi ciecamente, quella era Zacky e la dimostrazione era il
fatto che
nessun’altro aveva mai saputo della sua cotta per Brian
‘Me la togli una
curiosità?’
‘Certo’
‘Io
in realtà
ricordo solo vagamente di aver flirtato con Brian... che ho combinato
esattamente?’.
Zack
scoppiò a
ridere: incredibile, probabilmente quella era stata l’unica
occasione in cui
Katie aveva avuto il fegato di farsi avanti con Brian e non se ne
ricordava.
‘Cosa
ti ricordi,
sgorbietto?’ chiese lui: quella conversazione prometteva di
essere
incredibilmente divertente...ed era per cose di questo tipo che Katie
gli
sarebbe mancata da morire, una volta tornato in California.
‘Beh...
sono andata
da lui...e probabilmente l’ho provocato un pochino...e mi
ricordo che ce
l’avevo incredibilmente vicino...ma è tutto
abbastanza confuso’.
Zack si
fermò a
riflettere per un istante: era il caso di dirle tutto quello che
ricordava?
‘Ok
sgorbietto...’
iniziò lui, optando per la pura e semplice verità
‘Dire che lo hai provocato
‘un pochino’ mi sembra riduttivo...’
‘Comincio
ad avere
paura...’
‘Tu
pensa che lui
non ricorda assolutamente nulla...’ le disse Zack, prima di
riprendere, con un
sorrisetto divertito sulle labbra ‘Katie, tu sei andata da
Brian, ti sei seduta
in braccio a lui e gli hai stampato un bacio a tanto così
dalla bocca’ disse
lui, indicando con le dita una distanza molto, molto ridotta.
‘Ti
prego, dimmi
che scherzi...’ lo implorò lei, arrossendo.
‘Se
reagisci così è
meglio che non continui...’ osservò lui.
‘Perché,
posso aver
fatto di peggio?’
‘Potresti...’.
Katie
lasciò cadere
la testa fra le mani, sconvolta: fantastico, davvero fantastico.
‘Continua
Vee’
disse infine, sapendo che se ne sarebbe pentita.
‘Ok...’
disse lui,
incrociando le braccia dietro la testa e appoggiandosi allo schienale
della
sedia ‘Allora...la cosa mi ha interessato subito...era un
po’ che avevo notato
che avevi una cotta spropositata per Gates... ma visto che eri
chiaramente
brilla e lui stava messo peggio di te, ho pensato di darvi un occhio
per
controllare che non faceste cazzate...’
‘Taglia
Zacky’
‘E
va bene...avete
parlato per un po’, ridevate ogni tanto, alla fine lo hai
baciato... o lui ha
baciato te, non saprei dire chi dei due ha iniziato,
sinceramente...’.
Katie
alzò la testa
e fissò Zack, sconvolta: questa proprio non se
l’aspettava, questa l’aveva
completamente rimossa.
Idiota, come
aveva
potuto rimuovere una cosa del genere?
‘Prima
che tu me lo
chieda: sì, ne sono sicuro... e nel caso ti venisse in mente
di chiedermelo,
sì, ho le mie buone ragioni per pensare che quella cosa che
hai avuto sul collo
per qualche giorno fosse opera sua’.
Perfetto,
ora Katie
non avrebbe mai più avuto il coraggio di guardare in faccia
Brian.
‘Tanto
per lui non
è mai successo, stai tranquilla...’ le disse Zack,
leggendole nel pensiero.
‘Adesso
capisco
perché si dice che qualunque cosa tu abbia fatto da ubriaco,
non è mai
successa...e che sarebbe meglio se continuasse ad essere
così...’
‘Tu
me lo hai
chiesto...’ le fece notare Zack, che stava facendo uno sforzo
immane per non
scoppiare a ridere: Katie era totalmente sotto shock e la cosa lo
divertiva più
del dovuto.
‘Lo
so Vee...e
smettila di gongolare o finisco quello che Gates avrebbe voluto fare
ieri sera’
disse lei, riferendosi al fatto che la sera prima lo aveva salvato
dalla
vendetta di Brian.
‘Ok,
ok...’ rispose
lui, cercando di celare il suo divertimento.
‘Dimmi
almeno che
mi sono fermata lì, ti prego...’
‘Sì,
tranquilla...come ti ho detto, non avrei permesso che faceste cazzate,
e quella
sarebbe stata una di quelle colossali...senza contare che Matt lo
avrebbe fatto
fuori a mani nude’
‘Già...’
rise lei.
‘Tutto
ok?’
‘Sì...mi
avrebbe
fatto più piacere saperlo allora, ma è una
piccola soddisfazione a posteriori’
‘Comunque,
potrei
anche offendermi, ora che ci penso...’
‘Eh?’
chiese Katie,
confusa.
‘Insomma...hai
detto che Brian è un gran bel ragazzo...ed io?’.
Katie
sorrise
scuotendo la testa, poi si alzò e andò a sedersi
il braccio a Zacky.
‘Vee,
sai di essere
indiscutibilmente il mio preferito...dopo Matt, ovviamente’
‘E
chi pretende di
soppiantare il fratellone?’ rispose lui, dandole un bacio
sulla guancia.
‘Cambiamo
argomento
ora, per favore...’ disse lei, tornando a sedersi al suo
posto ‘Come va con
Gena?’.
Zack si
lasciò
scappare un sorriso: quello era decisamente uno dei suoi argomenti di
conversazione preferiti... e aveva un paio di pensieri al riguardo che
aveva
bisogno di condividere con qualcuno, e non poteva pensare a nessuno di
migliore
del suo sgorbietto.
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1°
Aprile 2009
‘Matt,
mi vuoi
levare questa benda dagli occhi?’ chiese Katie, impaziente:
dopo pranzo lei e
il fratello erano stati raggiunti a casa della ragazza dal resto della
band,
poi Matt le aveva detto che avevano una sorpresa per lei,
l’aveva bendata,
l’avevano caricata in macchina ed erano partiti verso
l’ignoto.
‘Ma
quanto sei
impaziente, Katie!’ la prese in giro Brian, ricevendo in
cambio un pizzicotto
sul braccio da parte della ragazza: era bendata, ma il ragazzo era di
fianco a
lei, ci voleva poco a trovare il suo braccio.
‘Manca
poco
sgorbietto, dai, resisti!’ le disse Zack.
‘Ok,
eccoci!’
annunciò Matt, allora Brian aiutò Katie a
scendere dalla macchina.
‘E
allora?’ tornò a
chiedere Katie.
‘E
un secondo,
Katie!’ disse Brian, prima di toglierle la benda.
‘Il
luna park! Mi
avete portato al luna park!’ urlò Katie felice,
abbracciando il primo che le
capitò a tiro, cioè Brian.
‘Ehy,
così mi
soffochi!’ si lamentò il chitarrista, sorridendo:
bastava davvero poco per far
felice quel tesoro.
‘Ci
terrei a
specificare che l’idea è stata mia...’
intervenne Jimmy.
‘Ti
adoro
spilungone!!’ disse Katie, lasciando Brian per saltare in braccio al batterista.
‘E
noi chi siamo?’
protestò Johnny.
‘Oh,
vi adoro
tutti, anche te piccoletto!’ disse lei, facendo ridere gli
altri, mentre il
bassista la fissava contrariato.
‘Entriamo,
entriamo!’ disse poi la ragazza, tirando il fratello per un
braccio.
‘Da
dove si
comincia?’ domandò Zack, guardandosi intorno
estasiato: in fondo c’era un
motivo se era il migliore amico di Katie, lui adorava il luna park.
‘Io
propongo le
montagne russe’ disse Katie.
‘Ci
sto
sgorbietto!’
‘A
qualcuno
interessa se noi ci stiamo?’ chiese Brian ai due.
Zack e Katie
si
fissarono per un istante, poi si voltarono verso il chitarrista.
‘No!’
urlarono in
coro, facendogli la linguaccia e dirigendosi verso la coda, mentre
Brian li
fissava oltraggiato e gli altri tre ridevano.
‘Non
osate mai più
fare una linguaccia a Synyster Gates!’ disse Brian, arrivando
in coda alle
spalle di Zack e Katie e dando una sberla in testa a lui e un
pizzicotto sul
braccio a lei.
‘Ehy!’
protestò
Katie ‘Matt, Brian mi mette le mani addosso!’
‘Gates!’
lo ammonì
Matt, pensando che fare la parte del fratello maggiore a volte lo
divertiva un
mondo.
Brian
alzò le mani
in segno di resa, ma poi si chinò verso Katie.
‘Non
ci sarà sempre
il fratellone in giro...’ gli sussurrò lui,
cercando di non ridere.
‘Forse...ma
ti
ricordo che in ogni caso sei tu quello che prima o poi finisce a
dormire nel
tourbus con lui...’ ribatté Katie e Brian si
trovò costretto ad ammettere che
aveva ragione: accidenti a lei.
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‘Mamma
mia, che
brutta idea andare sulle montagne russe dopo mangiato...’ si
lamentò Matt,
sedendosi su una panchina all’uscita della giostra.
‘Matt,
sto
iniziando a preoccuparmi...sei verde...’ disse Katie,
sedendosi di fianco al
fratello, mentre Brian e Jimmy fissavano la scena cercando di restare
seri: in
realtà trovavano molto divertente il nuovo colorito del
cantante.
‘Tranquilla...mi
passa...devo solo restare su
questa panchina ancora per un bel po’...’ la
rassicurò Matt ‘Voi non perdete
tempo, dai!’ li incitò poi.
‘Sicuro
Matt? Se
vuoi resto qui...’ propose Katie, ma lui scosse la testa.
‘Non
se ne parla
principessa, tu adori il luna park, vai e divertiti... e voi
quattro...’
aggiunse poi, guardandoli uno ad uno ‘Vedete di non fare gli
idioti con mia
sorella mentre non ci sono...’ li minacciò Matt.
‘Shads,
non lo
faremmo mai...’ disse Brian, circondando la vita della
ragazza con un braccio,
mentre per tutta risposta il cantante lo invitava a farsi un giro a
quel paese
‘Allora, tesoro, che ne dici del tunnel horror?’
chiese poi alla ragazza,
consapevole del fatto che Matt aveva sentito benissimo come aveva
chiamato
Katie.
‘Sei
pazzo Gates?
Ci sono i ragni che pendono dal soffitto!’
‘Katie,
hai
ventisei anni, è il momento di affrontare questa paura, su!
E poi ci sono io,
suvvia, non ti fidi di me?’
‘Neanche
un po’,
Brian’ rispose lei, sorridendo.
‘Ok,
questa me la
sono meritata...comunque, dai!!’ insistette lui.
‘Ha
ragione
sgorbietto...e poi il tunnel dell’orrore è uno
spettacolo!’ intervenne Zack.
‘Dai
Katie!’ si unì
al coro Jimmy.
‘Oh,
e va bene, va
bene!’ cedette lei, per la gioia di Brian, che la
trascinò verso il tunnel,
prima che avesse il tempo di cambiare idea.
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Katie era
appena
entrata nel tunnel horror e già se ne era pentita.
Il fatto di
essere
nello stesso vagoncino con Brian poi non aiutava affatto, lui sembrava
calmo e
beato, come se stessero facendo un giretto tranquillo per la
città.
Certo,
probabilmente non sarebbe stato di maggior conforto aver vicino Zack,
Johnny o
Jimmy, considerando che li sentiva scherzare come dei bambini dal
vagoncino
dietro.
‘Katie?’.
La ragazza
sobbalzò
sul sedile: accidenti a Gates.
‘Ehy,
rilassati...guarda che sono tutti di plastica...’ disse lui,
facendo
riferimento agli effetti speciali.
‘Ma
molto
realistici!’ protestò lei, trattenendo un
gridolino spaventato alla vista di
uno scheletro che spuntava all’improvviso dal nulla: santo
cielo, ma lei era
davvero la sorella di M. Shadows, cantante degli Avenged Sevenfold?
Quelli che
avevano un teschio con ali da pipistrello come simbolo?
‘Se
non fosse per i
ragni, giurerei che ti abbiano adottata...’
commentò Brian, come se le avesse
letto nel pensiero.
‘Non
sei spirito…
AAAAAH!’ urlò lei, saltando in braccio a Brian per
lo spavento, facendo fare al
ragazzo uno sforzo incredibile per non volare giù dal
vagoncino con lei.
Dal soffitto
era
appena stato calato un enorme ragno, che era rimasto sospeso proprio di
fianco
a Katie, facendola spaventare a morte.
‘Cazzo,
Katie!’ si
lamentò Brian.
‘Oddio,
oddio, ti
odio Brian Haner, perché mi hai convinto, come cazzo hai
fatto a convincermi?!’
si lamentò lei.
‘Innanzitutto
smettila di cercare di strangolarmi...’ iniziò
lui, spostando le braccia della
ragazza dal suo collo ‘Secondo, so essere molto persuasivo
quando voglio...’
finì lui, non riuscendo a nascondere un sorrisetto
divertito: quando ci si
metteva, era proprio malefico.
‘Oddio,
ce ne sono
ancora!’ urlò Katie, appoggiando il volto sulla
spalla del ragazzo per non
vedere.
‘Tuo
fratello in
questo momento potrebbe avere da ridire, sai?’
scherzò Brian.
‘Taci
Gates, taci!’
gli intimò lei, senza muoversi di un millimetro.
Dopo quella
che a
Katie parve un’eternità, finalmente il tunnel
terminò.
Brian vide
Matt
all’uscita e notò che lo stava guardando molto
male, ma d’altronde se lo
aspettava: Katie gli era praticamente addosso e non c’era
stato verso di
convincerla a spostarsi di lì da quando aveva visto quel
ragno finto.
‘Non
c’entro
niente!’ urlò il chitarrista, prima che
l’amico potesse dire qualsiasi cosa.
‘E
invece è tutta
colpa sua!’ disse Katie, alzando finalmente il viso dalla
spalla di Brian e
voltandosi verso il fratello ‘Lui mi ha convinto ad entrare!
E c’era questo
ragno enorme...’ spiegò, mentre scendeva dal
vagoncino, seguita dal chitarrista
che stava a fatica trattenendo una risata: ripensandoci, era stata una
scena
impagabile.
Matt si
voltò verso
Brian, curioso: sapeva che non era carino, ma aveva la sensazione che
quella
fosse una storia divertente.
Brian ci
pensò un
attimo, ma alla fine decise che lui, in fondo, non era quel gran
gentiluomo.
Non sempre,
almeno.
‘Avresti
dovuto
vederla Matt... questo enorme ragno è saltato giù
dal soffitto e lei è
letteralmente saltata sul sedile!’ spiegò il
chitarrista e Matt non poté
evitare di lasciarsi scappare un sorrisetto divertito.
‘Uffa,
perché
quando succedono queste cose divertenti io non le vedo mai?’
si lamentò Zack,
che aveva sentito tutto e ora ridacchiava.
‘Uff...traditori
che non siete altro...’ si lamentò Katie,
allontanandosi da sola, seguita dal
fratello e dal resto della band, che ridevano ormai senza ritegno.
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Più
tardi quel
pomeriggio, dopo aver girato pressoché tutte le attrazioni
del luna park e dopo
che Katie ebbe rincorso Brian e Zack per più o meno tutta
l’estensione dello
stesso, in quanto colpevoli di averle sporcato i capelli con dello
zucchero
filato, i sei decisero che era giunta l’ora di cena e si
recarono in una
pizzeria poco distante, che Katie aveva garantito essere la migliore in
assoluto.
‘E
te la ricordi
quella che si è lanciata addosso a Matt?’ stava
dicendo Jimmy, facendo sì che
Katie si voltasse verso di lui, molto curiosa.
‘Racconta,
Jimmy...’ disse la ragazza, mentre Matt faceva, inutilmente,
segno al
batterista di tacere.
‘Oh,
è stata
incredibile...eravamo a questo meet & greet e le cose sono
cominciate
normalmente...siamo entrati, quattro urletti e poi autografi, foto, due
chiacchiere eccetera eccetera...ad un certo punto Matt nota questa
ragazza che
se ne sta tranquilla in un angolo ed essendo un cavaliere, decide di
andare a
far conversazione...’ spiegò, iniziando
già a ridacchiare, così come Johnny e
Brian ‘Insomma, non facciamo in tempo a rendercene conto che
questa gli si è
spalmata addosso...due uomini della sicurezza per levargliela di
dosso...’ finì
Jimmy, che a quel punto non riusciva quasi più a parlare dal
ridere.
‘Oddio
amico...questa me l’ero scordata...’ disse Zacky,
ridendo a sua volta.
‘Avresti
dovuto
vedere che faccia ha fatto, Katie!’ commentò
Brian, che rideva appoggiato alla
schiena di Johnny, quasi piegato sotto il tavolo dalle risate.
‘Non
me l’hai mai
raccontata questa...’ disse Katie, rivolgendosi al fratello,
cercando invano di
non ridergli in faccia.
‘E
chissà perché,
eh...’ rispose lui, guardandosi intorno: un branco di
dementi, ecco cos’erano.
‘Katie?’.
La ragazza
si voltò
e un attimo dopo sorrise.
‘Chris!
Anche tu
qui?’ chiese lei, alzandosi e salutando con due baci sulle
guance il nuovo
arrivato, ignorando volutamente lo sguardo assassino di suo fratello e
quello
inquisitore degli altri quattro.
‘Cena
di
lavoro...una noia mortale...’ commentò lui,
facendo una smorfia.
‘Beh,
visto che sei
qui, ti presento mio fratello e i pazzi furiosi dei suoi compagni di
band!’
disse lei, ricevendo quattro occhiatacce sul “pazzi
furiosi” ‘Allora, lui è
Matt, mio fratello...loro sono Zacky, Brian, Johnny e Jimmy!’
spiegò lei,
indicandoli uno per uno ‘E lui, ragazzi, è
Christian!’
‘Piacere’
disse
Matt, porgendo la mano al ragazzo, che gliela strinse esitante: come
Katie
aveva previsto, suo fratello incuteva sempre timore.
‘Il
famoso Christian!’
disse Zacky, stringendogli a sua volta la mano e beccandosi uno sguardo
inceneritore da Katie.
Il ragazzo
salutò
tutti quanti, poi si scusò, dicendo che doveva tornare al
suo tavolo e dopo
aver salutato Katie se ne andò.
La ragazza
tornò a
sedersi di fianco a Matt e si mise a fissarlo.
‘Che
c’è?’ le
chiese infine il fratello.
‘Allora?’
‘Mmh...’
‘Matt!’
‘Ok,
ok...sembrerebbe... a posto...’ ammise infine il cantante:
era geloso di Katie,
ma era anche razionale e quel Christian gli aveva fatto una buona
impressione.
‘Lo
sapevo che ti
sarebbe piaciuto!’ esclamò Katie, abbracciandolo.
‘In
effetti...’
iniziò Zack, ma fu immediatamente fulminato da Matt
‘Ok, ok, non dico
niente...’ disse, decidendo di lasciar perdere.
‘E
dillo Zack che
piace anche a te!’ lo incoraggiò Katie.
‘Poi
Shads mi
uccide, ci tengo alla vita’ protestò
l’altro, facendo ridere Katie.
‘Lo
prenderò per un
sì...’ disse lei all’amico, poi si
voltò verso Brian ‘E allora? Degno di me o
no?’ aggiunse, facendo riferimento alla conversazione di
qualche sera prima.
‘Mmh...a
prima
vista potrebbe sembrare...ma un saggio disse di dar tempo al
tempo...’ rispose
Brian, serio.
‘Tutto
pur di non
darmi soddisfazione, vero?’
‘Assolutamente,
Katie’ rispose il chitarrista, accennando un sorriso.
‘Ora,
non che
questa non fosse una cosa seria, ma tornando a cose ancora
più serie...’
intervenne Jimmy ‘Dal momento che il tuo fratellone sembra
fare molte
omissioni, te l’ha raccontata quella volta che ha bevuto
trenta shots di
vodka?’ chiese il batterista, mentre Matt gli lanciava uno
sguardo shockato.
‘Matt!’
urlò Katie,
voltandosi verso il fratello ‘Non puoi omettere certe cose!
Racconta Jimmy...’
disse poi, tornando a rivolgere la sua attenzione al batterista, mentre
Matt lo
minacciava di morte a gesti da dietro la sorella.
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Katie
fissava il
soffitto della sua stanza, chiedendosi cosa ci fosse che non andava in
lei.
Quella sera,
dopo
che Christian se ne era andato, non era stato un caso che lei si fosse
rivolta
proprio a Brian e c’era rimasta quasi male quando non aveva
visto nessuna
reazione strana da parte sua.
Ora si stava
domandando il perché: lei era certa che la cotta per Brian
le fosse passata, come
aveva detto a Zack lo considerava ancora attraente, senza contare che
ogni
tanto era capace di darle un piccolo brivido lungo la schiena, ma tutto
lì, era
storia antica ormai.
Forse la
risposta
stava nel fatto che per Katie quella era una storia antica ma
irrisolta, in
fondo non aveva mai saputo se lui provasse qualcosa per lei oppure se
l’avesse
semplicemente vista sempre come la sorellina di Matt.
A Katie non
piacevano le storie irrisolte.
Probabilmente
era
per quel motivo che il primo giorno le era parso di vedere
un’espressione
strana sul volto di Brian quando aveva nominato Christian, forse era
per quello
che si sarebbe aspettata una reazione diversa da lui.
Ma che cosa
si
aspettava, poi? Che fosse seccato dalla presenza di Christian? Che non
gli rivolgesse
la parola? Che le dicesse che non gli piaceva?
Non lo
sapeva
nemmeno lei, l’unica cosa che sapeva era che si sentiva una
stupida ad essere
sveglia alle due di notte a pensare ad una cosa del genere.
Seccata con
se
stessa, si girò a pancia in sotto e si impose di chiudere
gli occhi, svuotare
la mente e fare ciò per cui la notte era fatta, ossia
dormire.
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2
Aprile 2009
Zack stava
aspettando Katie nella hall dell’hotel, il giorno prima
avevano deciso di
andare a fare un giro in centro, così Katie lo avrebbe
aiutato a scegliere il
regalo per Gena...e soprattutto l’anello per Gena.
Alla fine si
era
deciso: lui amava alla follia quella ragazza, non c’era
nessun motivo per cui
avrebbe dovuto rimandare, quindi non appena rientrato ad Huntington
l’avrebbe
portata nel suo ristorante preferito e le avrebbe chiesto di sposarlo.
Lo aveva
confessato
solo a Katie fino a quel momento e la ragazza era letteralmente
impazzita di
gioia, lei aveva sempre adorato Gena, anche se in realtà
c’era da chiedersi se
esistesse qualcuno che quello sgorbietto non adorasse.
Katelyn
Sanders era
indubbiamente la persona più dolce che Zack conoscesse.
Quella era
stata la
prima cosa che aveva colpito il ragazzo quando Matt
gliel’aveva presentata,
oltre al fatto che sembrava un pulcino impaurito: una ragazzina di
tredici anni
che pareva spaventata da qualunque cosa la circondasse.
Gli aveva
subito
suscitato un’enorme tenerezza e anche un pizzico di
curiosità, Zack era sempre
stato così, più una persona se ne stava sulle
sue, più lui cercava di entrare
nel suo mondo.
Con Katie
era stato
più facile del previsto, dopo gli inizi in cui era stata
incredibilmente
timida, lui e la ragazza avevano cominciato a legare, fino a diventare
pressoché inseparabili.
Ricordava
come se
fosse il giorno precedente la prima lunga chiacchierata che lui e Katie
avevano
fatto, la prima di una lunga serie non ancora conclusa, per fortuna:
erano ad
una festa sulla spiaggia e c’era questo ragazzo che ci stava
provando con Katie
in maniera un po’ troppo insistente, ma stranamente Matt non
era nei paraggi,
per cui Zack si era avvicinato e lo aveva invitato a levare le tende,
non molto
gentilmente in realtà, erano volati un paio di pugni, ma
d’altronde il tipo
continuava a fare lo sbruffone e lui proprio non lo sopportava.
Zack
l’aveva
accompagnata lontano dalla folla, la ragazza era spaventata sia per
quello che
era successo, sia per l’occhio di Zack, che sicuramente la
mattina successiva
sarebbe stato circondato da una poco piacevole aureola nera.
Lui
l’aveva
tranquillizzata, ne aveva fatte di peggio in fondo, e da lì
non si erano più
fermati, erano andati avanti a parlare, ridere e scherzare per quasi
un’ora, finché
Matt non era venuto a cercare la sorella.
Quello era
stato
l’inizio della loro amicizia, una di quelle a cui Zack teneva
di più al mondo.
‘Vee!
Terra chiama
Vengeance!’.
Zack
alzò lo
sguardo e vide Katie davanti a sé, che lo fissava divertita.
‘Scusa,
ero
sovrappensiero...’
‘Non
ci starai mica
ripensando?’ chiese lei, suonando vagamente minacciosa
‘Perché un’altra come
Gena non la trovi...anzi, non ne
trovi
proprio un’altra!’ concluse lei, ricevendo una
linguaccia dal chitarrista.
‘No
che non ci
ripenso, fossi matto! Allora, andiamo sgorbietto?’
‘Andiamo!
Che la
missione anello abbia ufficialmente inizio!’
decretò la ragazza, prendendo a
braccetto Zack e dirigendosi con lui verso l’uscita
dell’hotel.
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‘Posso
farti una
domanda, Zacky?’.
Il ragazzo
si voltò
verso Katie, curioso: i due stavano tornando dopo un pomeriggio di
shopping, la
missione anello, una volta felicemente portata a termine, si era
trasformata in
una missione per svaligiare qualsiasi negozio di Toronto gli capitasse
a tiro e
si erano divertiti un mondo, ma quella domanda Katie
gliel’aveva fatta usando
un tono stranamente serio.
‘Dimmi
sgorbietto’
‘Tornando
sul
discorso dell’altra sera...quello della mia cotta per
Brian... tu credi che lui
abbia mai ricambiato ai tempi?’.
A Zack venne
da
ridere: in effetti gli era parso strano che qualche sera prima Katie
non gli
avesse posto quella domanda.
‘Stavo
giusto
chiedendomi quando me lo avresti chiesto...’ rispose lui
‘Beh... volendo dire
la verità, non so darti una risposta certa...’
‘Cioè?’
chiese lei.
‘Brian
è
fottutamente furbo... se non vuole far capire qualcosa, semplicemente
ci
riesce... diventa criptico, è insopportabile, dopo un
po’ cedi per
esasperazione e lasci perdere...’
‘Tu
cosa pensi?’
‘Io
penso di sì,
per un po’ mi è sembrato di sì... ma
lui non si è mai lasciato scappare
niente... è una frustata al mio ego, caspita, di solito sono
bravo a carpire i
segreti della gente...’
‘Povero
l’ego del
mio Vee...’ scherzò lei, prendendolo a braccetto,
per quello che le permetteva
la marea di borse che portava.
‘Spiritosa...comunque,
posso sapere perché me lo hai chiesto proprio ora?’
‘Non
mi piace avere
conti aperti col passato...ci pensavo l’altra sera e mi dava
fastidio che
questa questione fosse irrisolta...’
‘Sicura?’
‘Certo,
che altro
motivo dovrei avere?’ chiese lei.
‘Non
si sa mai...’
disse lui, ridendo, anche se in realtà non stava scherzando:
quella domanda era
strana, specie considerando che non aveva ancora deciso se poteva
fidarsi
quando Katie diceva che la cotta per Brian le era passata.
E poi lui
aveva
sempre pensato che sarebbero stati una gran bella coppia.
‘Scemo!’
disse lei,
scompigliandoli i capelli ‘Eccoci! Finalmente...’
disse Katie, vedendo che
erano arrivati nel parcheggio dell’hotel: le sue braccia
stavano iniziando a
risentire del peso delle borse.
‘Ti
do una mano a
mettere la roba in macchina?’ chiese Zack.
‘Grazie,
volentieri!’ rispose lei ‘Ah, Zacky?’
‘Cosa?’
‘Sai
che sono
davvero tanto, tanto contenta che tu ti sia deciso con Gena?’.
Il ragazzo
si
limitò a sorridere, si sentiva vagamente idiota per questo,
ma non poteva fare
a meno di essere felice come un bambino quando ci pensava.
‘Lo
sono anch’io, fidati...’
‘Non
è che mi dai
una mano a convincere Matt a decidersi con Val? Io voglio un nipotino,
per la
miseria!’.
Zack
scoppiò a
ridere, mentre Katie lo osservava confusa: lei non stava scherzando,
proprio
per niente.
‘Vedrò
che si può
fare... ma penso che non avrà bisogno che glielo dica
io...’
‘Dici
che ce la
fa?’
‘Penso
di sì...’
rispose lui, ridendo di nuovo quando Katie si mise a saltellare di
gioia.
‘Bada
sgorbietto,
non so nulla di certo...’ aggiunse lui ‘Ma
ultimamente mi ha dato da
pensare...certe frasi che ha detto...e a dirla tutta è
merito suo se ho
cominciato a pensarci anch’io...con Gena, non con Val,
ovviamente’
‘La
precisazione
era inutile, Vee...beh, tutto in macchina, torno a casina dal promesso
sposo...’
‘Sgorbietto,
io non
ti ho detto nulla, ok?’
‘Certo
Zacky, lo
sai che se voglio so essere una tomba...’
‘Ok,
mi fido
sgorbietto...’
‘E
fai bene! Beh,
io vado, ci vediamo!’ disse lei, salutandolo con un bacio
sulla guancia prima
di salire in macchina e partire alla volta di casa propria.
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Salve a tutti!
Capitolo particolarmente lungo per
i miei canoni, ma proprio non poteva essere diviso...
Che altro dire... grazie delle
recensioni e spero che me ne vorrete lasciare anche per questo chap!
Grazie in particolare a:
·
Hollerbaby (continuo,
continuo...XD)
·
LA Dreamer (Se sei
così curiosa
di vedere cosa combinano, l’unico modo è
continuare a leggere! XD)
·
Jessromance (Jimmy te
lo puoi
prendere, non preoccuparti… concordo, Matt non deve essere
propriamente
piacevole se arrabbiato…XD)
Bye bye folks!